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Autore: fivewonderfulboys    14/01/2013    1 recensioni
Sheila non ha avuto una vita normale, fino ai suoi sedici anni, quando scoprì qual'era il suo vero passato. Si trasferisce con la migliore amica in un altro quartiere dove comincia un altra vita, e conosce cinque ragazzi che le cambiano la vita. (è la mia prima ff, ditemi com'è)
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quel giorno era l’ultimo in giro , dopo di che sarebbe ricominciata la scuola. Erano passati un po’ di giorni dall’ultima volta che io e Niall ci siamo incontrati. Io ero sul mio letto a ripassare , non volevo arrivare impreparata nella nuova scuola. Fuori il sole splendeva ancora, non riuscivo a immaginare un altro inverno, i ragazzini della casa davanti alla nostra correvano e giocavano, ero sola in casa. Fuori c’erano i soliti ragazzi un po’ sfigati, erano tre, quelli che solitamente erano vittime di bulli. Ero li che studiavo scienze da ore, quando ad interrompere il silenzio fu il mio telefono. Cominciò a squillare, non lo ritrovavo, poi mi accorsi che era sotto il cuscino. Sulla schermata apparse scritto ‘’Niall’’ . -Pronto?- - Ehm, ciao Sheila.- -Niall , dimmi!- -Niente volevo solo un po’ parlarti, sai … così!- -Ah, allora che mi dici?- - Che sono finite le patatine!- disse il biondino con un area triste. -Ahahah oh no! Ora come farai?- dissi sarcasticamente . - Eh, scherzaci, io ci sto male! Ahahah- aggiunse –E tu , che fai?- -Ripasso scienze- - Ah interessante!- continuammo a parlare per un po’. Poi entrò Naomi , e disse che era pronta la cena, scesi sotto e mangiai. Ero stanca senza aver fatto nulla. Il mattino dopo mi svegliò la sveglia , puntuale, sette e mezzo del mattino. Cominciai a prepararmi, ero agitatissima. Presi la maglietta della hollister e dei jeans, poi presi le mie blazer, e andai in bagno a sistemarmi i capelli. Mentre ci dirigevamo verso scuola io e Naomi, i tre ragazzi passarono a testa bassa. Uno dei tre sussurrò qualcosa come ‘’Da oggi ricominciano le umiliazioni’’ e l’altro gli rispose ‘’che possiamo farci?’’. Ho sempre odiato il fatto che persone innocenti vengano trattate senza alcun valore, forse perché sapevo come ci si sentiva da quando ero a conoscenza dell’essere stata adottata, finalmente sapevo il motivo dell’odio verso di me da parte di alcune persone. Entrai a scuola con un area spaesata, poi Niall mi venne incontro e ci accompagnò vicino al suo gruppo. Erano cinque, cinque ragazzi che mi cambiarono la vita. Liam mi sorrise , poi mano a mano il biondino me li presentò. – Lui è Zayn – disse indicando il moro. –Lui è Louis - disse indicando il ragazzo con la maglia a righe blu e bianca. –Lui è Harry - disse indicando infine il ragazzo dai capelli ricci, anche lui allungò la mano e si presentò. - E dunque voi due siete le ragazze nuove!- Disse il ragazzo riccio. - Si- dissi abbassando la testa, e se sapevano la mia storia , in qualche assurdo modo? Harry mi alzò il volto. -Che occhi!- disse, io sorrisi, ero imbarazzata. Poi Louis aggiunse – Su , è una scuola come le altre , eh!- Andammo in classe, dove avevo conosciuto Mrs. Martin , la professoressa di Lettere. Era un po’ vecchia, e aveva un accento bizzarro,per questo Niall si divertiva a prenderla in giro. Ogni tanto ci guardavamo e ridevamo, quando la Martin ci vide. –Dowson! Lei è appena arrivata qui ,- disse con un tono alto fissandomi – E pensa di poter parlare con il signor Horan comodamente durante la mia lezione?- -Mi scusi professoressa, io… - Non feci in tempo a giustificarmi che lei aggiunse. -No, niente spiegazioni. Tu e Horan dopo le lezioni sarete in punizione- abbassai lo sguardo, mi guardavano tutti, avevo dato già brutta impressione. Le cinque ore passarono velocemente, poi Niall venne vicino a me scusandosi. – E’ stata colpa mia , scusa, ora … - Lo interruppi – Fa niente, farò in modo di recuperare – -Sicura?- disse il biondo turbato. -Si , certo. Forse ora è meglio se andiamo.- -Mh, mi sa che è meglio- disse indicandomi la sala. Passammo la punizione pulendo la stanza di musica,mi fece sentire come sapeva suonare bene la chitarra, ed era fantastico. Poi l’ora lì dentro terminò e tornammo a casa, era tutto così stupendo, che non volevo andarmene, che non avevo pensato ad una scusa da dire ai genitori di Naomi. …CONTINUA
  
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