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Autore: _littledreamer_    16/01/2013    16 recensioni
Amber Parker...
Dal prologo*
Velocemente si incamminò verso la metropolitana.
Passò il suo abbonamento annuale sull’apparecchio metallico e si diresse su uno dei tanti vagoni della metro. Prese il suo adorato mp3 e lasciò tutti i cattivi pensieri per qualche minuto per potere assaporare il piacere di abbandonarsi nel meraviglioso mondo della musica –il suo mondo-
Fin da piccola ha sempre saputo di avere una bella voce, ma non ha mai cantato in pubblico.
Lei si vergognava troppo, ma non perché credeva di non essere brava, no.
Lei si vergognava del suo essere.
Qualsiasi cantante era sotto tutti i punti di vista e soprattutto quello fisico, perfetto.
Lei invece non lo era.
Solo con una persona riusciva a cantare e a sentirsi Amber Parker senza bisogno di doversi vergognare,solo con una persona lei si sentiva se stessa, la stessa persona che l’abbandonò anni prima lasciandola in balia della cattiveria delle persone.
VI HO INCURIOSITI? PASSATE E RECENSITE...
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                         1.please don’t forget.


 
Amber continuava ad osservare il bel moro dal banco cercando di non far incontrare i loro sguardi nello stesso momento. Era esattamente come se lo ricordava, solo un po’ più alto. No, molto più alto, più muscoloso e decisamente più sexy. In una cosa però sembrava non essere cambiato per nulla: il suo carattere. Era sempre stato un ragazzo alquanto riservato e anche un po’ tenebroso e questa cosa, almeno a primo impatto, sembrerebbe essergli rimasto.
Il suo portamento decisamente differente da quello di un bambino di qualche anno fa, le fece intuire che lui fosse cambiato profondamente a livello caratteriale.
O per lo meno, era quello che pensava dopo aver trascorso un’ora ad osservarlo.
Lei lo stava osservando, o meglio lo stava studiando attentamente, proprio come si fa con un animale o un esemplare raro. Aveva osservato come si passava le mani fra i capelli, come sbuffava quando la professoressa si girava, come si sedeva nel banco. Erano anni che non si vedevano, anni che non si sentivano, anni che ormai non conoscevano niente l’uno dell’altro. Lei lo avrebbe rincontrato a tutti i costi e a quanto pare, il destino stava facendo il suo corso.
Per quanto avesse fantasticato su quel momento, non se lo ricordava, ma lo aveva desiderato ardentemente.
La campanella riempì l’aria con il suo trillo, facendo destare Amber dal suo studio e riportandola alla realtà.
Prese velocemente il quaderno dove per tutta l’ora non fece altro che scarabocchiare qualcosa invece di ascoltare la professoressa.
Era troppo impegnata a studiare Zayn per prestare attenzione a quell’insulsa lezione.
Diede un’ultima occhiata al moro per poi correre letteralmente fuori dalla porta nel momento preciso che Niall si avvicinò a Zayn. 
Lei non sarebbe mai andata da Zayn, no. 
Lei, voleva capire se si ricordava ancora di lei. Aveva anche pregato Niall di non dire nulla su di lei senza che lei lo sapesse. Non avrebbe sopportato l’idea di essere riconosciuta e presa in giro anche da lui. 
Già le faceva male essere trattata male dagli altri, ma da lui no, lui gli avrebbe distrutto il cuore peggio di come avesse fatto anni fa.
E lei non era ancora pronta a riaprire quella cicatrice troppo profonda. 
Camminando nel corridoio, immersa nei suoi pensieri, si scontrò con un ragazzo il quale non vedendola le fece cadere tutti i libri per terra.
-scusami, non ti ho proprio vista- il bel ragazzo, l’aiutò a prendere tutti i libri caduti e Amber si meravigliò del suo comportamento. Come mai lui era stato così gentile con lei? 
-grazie mille, ma non c’era bisogno- cercò di rispondere lei, mentre le sue gote diventarono di un colore purpureo.
-certo che dovevo, sono stato io a combinare tutto ciò- il ragazzo le sorrise dolcemente per poi aiutarla ad alzarsi, tendendole una mano.
-beh, allora grazie.. tu sei?- chiese leggermente imbarazzata. 
Lei non aveva certo una grande popolarità a scuola, ma anche solo di vista conosceva i ragazzi della scuola e questo ragazzo proprio non l’aveva mai visto.
-ah, giusto sono Liam, scusami sono proprio un maleducato.. e tu invece sei?- il bel moro le rivolse un sorriso che venne subito ricambiato da Amber. Certo che era proprio un bel ragazzo: alto, muscoloso, occhi di un marrone profondo, certo niente a che vedere con i suoi occhi, ma di un marrone che ti lasciavano di stucco. 
-io sono Amber…- la mora si posizionò lo zaino sulle spalle e fece per andarsene, quando il moro la prese per un braccio delicatamente richiamandola un’altra volta.
-scusami Amber, io sono nuovo e la prima persona che ho conosciuto sei tu.. non è che potresti aiutarmi con le classi e lezioni?- i suoi modi così dolci e gentili non fecero opporre nessun tipo di resistenza alla ragazza, la quale si aprì dolcemente in un sorriso. I due si guardarono per una manciata di secondi, fino a quando Amber si riprese.
-dimmi un po’, che lezioni hai oggi?- domandò, mentre frugava nel suo armadietto cercando il libro di letteratura inglese.
-ora dovrei avere letteratura inglese e poi dopo spagnolo..- la ragazza si voltò di scatto, chiudendo l’armadietto alle sue spalle con un rapido movimento, per concentrarsi sul ragazzo.
-bene, abbiamo le stesse lezioni oggi, quindi se non ti vuoi perdere stammi vicino- sorrise e allo stesso tempo si maledisse per aver osato dire quelle parole. 
Lei non era una di quelle ragazze che poteva provarci con un ragazzo, lei sarebbe risultata inopportuna e sciocca. Fortunatamente al ragazzo non diedero fastidio quelle parole, anzi sembrava felice.
Fortunatamente il moro comprese che stava scherzando e amichevolmente di mise a braccetto.
Erano passati solo pochi minuti, ma sembravano essere amici da una vita.
Insieme si diressero verso l’aula di letteratura e si sedettero vicini.

La lezione sembrava non finire più e la povera Amber in un momento di debolezza, si lasciò avvolgere dalle braccia di Morfeo per sprofondare in un sonnellino. Il moro la guardò divertito e se possibile intenerito da quella scena. Portò lentamente e con molta cautela una mano su una ciocca dei capelli di Amber per poterli accarezzare. Constatò che erano morbidi proprio come lui aveva pensato. 
Amber incominciò a russecchiare scatenando una risatina del ragazzo.
Una cosa era sicura: al moro Amber già stava simpatica, ma percepiva che qualcosa in lei non andasse.
Percepiva che nei suoi occhi non c’era la vitalità che si sarebbe aspettato per un tipo come lei.
Percepiva che era un essere molto fragile. 
Come lo aveva intuito?
Osservando semplicemente come si vestiva. Ne era quasi certo che lei indossasse cose quasi ed esclusivamente larghe per coprirsi. 
L’aveva osservata mentre cammina e aveva percepito il suo imbarazzo nel parlare con persone che non conoscesse. Trovava però, tutte queste caratteristiche molto adorabili.
Lui non era come gli altri, lui non badava solo all’aspetto esteriore di una persona,no.
A lui non piaceva mettere in imbarazzo le persone, a lui non piaceva trattare male gli altri.
Lui l’aveva vissuto sulla propria pelle e aveva promesso di non commettere anche lui questo errore in futuro.
In un certo senso, lui si riconosceva in Amber.
-Amber, al meno non russare come un procione!- la rimproverò Liam, mentre le dava una gomitata per farla riprendere dal suo sonnellino.
-mmmmh, che vuoi?- chiese spaesata. Dopo pochi secondi ricompose le idee e si mise di scatto nel banco.
-mi dispiace averti svegliato, ma russavi come un procione. Pochi minuti e la prof se ne sarebbe accorta.-la ragazza sorrise e lui riprese a parlare – e noi non vogliamo che lo scopri, vero?- lei lo guardò velocemente per poi ridere sotto i baffi immaginandosi la prof diventare rossa come un pomodoro per poi scoppiare.
-Grazie Liam- sussurrò la ragazza per poi rimettersi a seguire la lezione cercando di non addormentarsi più. 
La presenza di Liam la metteva chiaramente a disagio. 
Non era mai riuscita a tenere una conversazione con uno sconosciuto per più di cinque minuti, mentre con lui stava andando tutto liscio.
L’ora d’inglese passò relativamente veloce e i due si avviarono verso l’aula di spagnolo.
Ridevano complici e finalmente Amber aveva trovato un amico.
Finalmente c’era qualcuno che non la giudicasse, finalmente c’era qualcuno che l’accettava per quello che era.
La professoressa Sancez entrò in classe esibendo il suo accento tipicamente latino americano.
Tutti i ragazzi, compreso Liam, incominciarono a seguirla imbambolati. 
D’altronde la prof era davvero una bella donna: pelle ambrata, occhi e capelli marroni, gambe snelle e slanciate, forme prorompenti e un portamento davvero favoloso.
Tutte le caratteristiche che la nostra Amber avrebbe desiderato ardentemente e che purtroppo non aveva.
-Vale chicos, faremo un esercizio a coppia. Preparatevi.- stava per scorgere i nomi dell’elenco quando una sagoma, la sua sagoma fece capolinea alla porta, scusandosi con la prof per poi sedersi in un banco.
-bene, bene..Parker e Malik.. Payne e Smith…- concluse decisa.
Il lavoro consisteva nel raccontarsi qualcosa del passato in spagnolo ovviamente in coppia.
Amber, si avvicinò al banco di Zayn col batticuore. Il solo pensiero di dover parlare del suo passato, del loro passato le metteva non poca ansia.
-tu sei Parker? Non so perché, ma hai qualcosa di vagamente familiare… -
A quelle parole si gelò il sangue nelle vene di Amber e il cuore smise di battere per un secondo.
Che l’avesse riconosciuta?








*Spazio autrice*
Ta-da, eccomi qua. 
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto, recensito e messo fra le preferite\ricordate\seguite questa storia. 
Davvero, mi fate troppo felice. 
Passiamo a noi... Zayn avrà riconosciuto Amber? .... Chissà... 
Lascio a voi i commenti, anche perchè spero di ricevere qualche recensione.
Me la sono meritata o no? 
RECENSITE e ditemene cosa ne pensate. Grazie mille a chi lo farà.
Alla prossima!
_lilltdreamer_

  
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