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Autore: Daymy91    06/08/2007    4 recensioni
Come tutti sappiamo... House è sempre stato un rompiscatole... e non solo in senso figurato! Infatti, per l'ennesima volta romperà le "scatole" a Lisa... che però troverà finalmente il modo di vendicarsi...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti

Salve a tutti!

Eccomi ritornata con il 4° cap! Mi scuso enormemente per il ritardo ma d’estate mi è parecchio difficile pubblicare puntualmente,scusate.^^” Ci sono sempre parecchi impegni e il più delle volte mi ritrovo a rimpiangere le noiose giornate invernali che mi sono lasciata alle spalle. ;P.. per non contare il fatto che pubblico da un internet caffè.

Comunque prometto di mettercela tutta nello scrivere questa fic e nel pubblicarla,anche se non posso garantire molta puntualità in questo periodo.

In conclusione ringrazio come sempre tutti coloro che leggono e recensiscono questa storia e spero che anche questo cap sia di vostro gradimento.

 

Meravigliosa Follia

 

Capitolo IV: Un oggetto prezioso. 

 

 

Era sera ormai ed una meravigliosa luna piena aveva iniziato a rischiarare l’atmosfera sempre più buia.

 

 

 

“Lisa?” Dei colpi contro la porta fecero distrarre la dottoressa dal suo da fare. “Ci sei?”

 

“Un attimo!” Esclamò lei,andando ad aprire.

 

“Hei.” Le sorrise Weber. “Sei pronta?Tra mezzora si scende.”

Ma appena la vide interamente,non riuscì più a muovere un muscolo.

Era bellissima!

Indossava un lungo vestito azzurro scollato,una collanina semplice d’oro ed aveva i capelli raccolti tranne delle ciocche in basso che si adagiavano delicatamente sulle spalle.

 

Cuddy diede istintivamente un’occhiata al suo polso.“No!” Borbottò.

 

“Che succede?” Le chiese l’uomo,cercando di tornale il più normale possibile.

 

“Non trovo il mio orologio.” Esclamò, rientrando nella stanza e ricominciando a cercare in giro. “Eppure ieri sera era qua…”

 

“Non è che qualcuno l’ha preso?” Intervenne Josh,seguendola. “O forse ti è caduto da qualche parte...”

 

Lisa si mise una mano in fronte e si sedette nel letto. “Non credo.”

 

“Non dirmi che è ancora quell’orologio!?” Le domandò Josh sedendosi accanto a lei.

 

“Ti da così fastidio!?

 

“Pff!” Esclamò lui con sguardo innocente. “Figurati!”

 

Lisa gli gettò uno sguardo divertito. “Non sei cambiato per niente.”

 

“Perché,tu?!” Borbottò lui,fintamente offeso. “Ancora con quel coso!”

 

“QuelCoso’, è il mio orologio!” Concluse lei,alzandosi improvvisamente con l’intenzione di ricominciare a cercarlo.

 

“hei,hei..” Josh la prese per un braccio,tirandola a sedere nuovamente a letto. “Scusa,non intendevo prenderti in giro. Ma è solo un orologio…”

 

Lisa lo fissò per qualche istante per poi abbassare lo sguardo. “Per me importante.” Sussurrò.

 

“Capisco.” Josh abbassò il capo.

Non conosceva le vere origini e il vero significato di quell’oggetto… ma qualsiasi cosa fosse,era preziosa per lei. L’aveva sempre custodito con cura sin dai tempi dell’università.

 

Nella stanza comparve un improvviso silenzio,così improvviso che se qualcuno li avesse visti da fuori avrebbe pensato che i due fossero più imbarazzati di quel che volevano dare a vedere.

 

 

House fissò il suo bastone roteare di fronte a lui,alle sue spalle la porta socchiusa della sua stanza.

Aveva ascoltato tutto. Non sapeva chi in realtà fosse questo Josh, ma a quanto pareva Cuddy lo sapeva più di quanto voleva dare a vedere.

Rimase imbambolato per qualche secondo per poi far cadere pesantemente il suo bastone al suolo e dirigersi nuovamente verso l’ascensore,questa volta con uno strano nervosismo.

Certo,avrebbe potuto rompere le scatole ad entrambi entrando in camera e iniziando a fare il rompiballe come aveva sempre fatto,distruggendo tutta la loro ‘atmosfera’… ma non lo fece. L’unica cosa che adesso gli andava di fare era andarsene.

 

“E comunque..” iniziò Lisa,cercando di rompere quell’atmosfera sempre più rigida. “L’orologio non è il solo ad essere sparito. House non si vede a questa mattina.” Sospirò. “Sono un po preoccupata. Tu non l’hai visto?”

 

“Non saprei…” riprese l’uomo,notando quel filo di insolita preoccupazione da parte della donna. “questa mattina abbiamo solo scambiato quattro chiacchere,poi non l’ho più visto.”

 

“Avete parlato?!” Quella frase uscì più come una sfida che come una domanda.

 

“Che c’è di così strano?!” Le domandò lui,cercando di contrastare il sorriso della dottoressa. “Gli ho solo chiesto se questa sera gli sarebbe piaciuto intervenire…”

 

“Si,come no.” Lisa continuò a sorridere,alzandosi dal letto e ponendosi di fronte all’amico a braccia incrociate,cercando di non far trasparire le sue preoccupazioni. “L’ultima volta che House ha parlato in pubblico ha quasi mandato a fallire una casa farmaceutica.” Decretò divertita.

 

“Ok.” Disse lui,rispondendo al sorriso. “Ci rinuncio.”

 

Lisa annuì e si diresse verso lo specchio della stanza,ricominciando a truccarsi. “Be,sarà maglio che tu vada o farai tardi. Io devo ancora prepararmi,ci vediamo dopo.”

 

“Ma come!?” Josh si alzò dal letto. “E ci vieni così!? Sola?”

 

“Non preoccuparti.” Fu la risposta della dottoressa.

Perché?...Perchè!? Perché quella frase che l’amico aveva appena detto le aveva fatto così male?!

Lei era sempre andata a raduni,riunioni e cose del genere da sola,ma poi li,trovava sempre tanti amici con cui stare,come Josh,appunto. Ma questa volta le pesava.

Lei era venuta con House. Perchè lui non era li,perché non era con lei?... e perché mai le faceva così male tutto questo!?

 

“Lisa...”

 

“Per favore Josh,ho bisogno di stare un po sola.”

 

Lui annuì,dirigendosi verso la porta,ma dopo aver messo la mano sul pomello si voltò nuovamente. “Se è per quel maledettissimo orologio che sei così triste,sappi che è solo un orologio!”Concluse,sottolineando le ultime parole.

 

Cuddy sorrise,mentre fissava le spalle dell’amico sparire dietro la porta.

Già,l’orologio… l’aveva dimenticato.

 

 

 

 

*********

 

 

 

House era sceso nel meraviglioso giardino che circondava l’albergo,andando a sedersi su una panchina bianca.

 

Si sentiva non poco frastornato e confuso… soprattutto perché non riusciva a decifrare la provenienza di molte sensazioni che lo avevano pervaso negli ultimi minuti.

Vedere Cuddy con quell’uomo lo aveva sconvolto più di quanto volesse far credere pure a se stesso. Non aveva un motivo ben preciso per sentirsi così,tuttavia lo era.

Cos’è?gli era bastato starle un po’ più vicino che gia Cuddy gli faceva questo effetto!?

Scosse la testa,no… no di certo!

Insomma lui era House! Vale a dire il medico più cinico,scorbutico,dispettoso ed insopportabile del Princeton Plaisboro Teaching Hospital! E quelle sensazioni non erano altro che stupidi balzi d’umore dovuti magari al clima,non c’erano dubbi!

O almeno credeva…

 

 

 

 

Cuddy era appena scesa dall’ascensore quando vide House entrare nella sala ricevimenti dell’albergo.

E non appena lo vide,non riuscì ad evitare un sospiro sollevato,mentre sul volto gli si stampava un dolce sorriso.

“House!” Esclamò,catturando l’attenzione del diagnosta,ora intento a tamburellare sul pavimento con il fido bastone,mentre lo sguardo era perso sul palco di fronte a lui,dove si sarebbe svolta la serata. “Dove diamine sei stato!?

 

Il medico si voltò all’udire il proprio nome. “Cuddy.” Bisbigliò,mentre lo sguardo andava a posarsi sulla bellissima donna che aveva davanti. “Wow!” Esclamò,inarcando il sopracciglio destro. “Se la metti in questi termini mi prenoto per il prossimo convegno!” ironizzò,squadrandola dalla testa ai piedi.

 

Cuddy sorrise. “Lo prendo come un complimento?”

 

“Fa come vuoi.” Concluse lui,facendo spallucce.

 

“Si può sapere dove sei stato?Iniziavo a preoccuparmi!”

 

“Ero andato a fare un giro.” Si giustificò,distogliendo lo sguardo.

 

“Be avresti potuto dirmelo!” Continuò la donna,questa volta però alzò la voce,come era solita fare quando rimproverava House per ogni cavolata che combinava. “Non sapevo dov’eri andato a finire,ti ho cercato da tutte le parti...”

 

“Eri per caso preoccupata,Cuddy?” Le domandò lui improvvisamente serio mentre si avvicinava pericolosamente alla donna. Non era una domanda nata per infastidirla o prenderla in giro,era una pura e innocente curiosità.

Lisa rimase immobile,mentre la distanza che copriva entrambi diminuiva ad ogni passo del diagnosta.

Incrociò le braccia e,imbarazzata, deviò lo sguardo di House che ora era a pochi centimetri da lei.

 

House sorrise,nell’ascoltare quel silenzio.

Quella mancanza di risposta era stato un “si” con la “s” maiuscola!

“Insomma... ! Dì direttamente che ti sono mancato,no?” Ironizzò,facendole gli occhi dolci mentre quell’imbarazzante silenzio si frantumava al suono di quelle parole.

 

“Si,come no.” Sbottò lei,tornando ad essere ferma ed impassibile. “Anzi, è stata una giornata piuttosto tranquilla in compagnia di Josh.

 

“Come puoi essere così insensibile!?” Continuò la commedia House,cercando di non far caso a ciò che la dottoressa gli aveva appena detto. “Mi dispiace,ma la nostra storia è finita!”

 

“Veramente,non è mai cominciata…” Brontolò Lisa voltandosi dalla parte opposta.

 

“Be,si. in questo mi tocca darti ragione.” Esclamò lui teatralmente.

 

Cuddy si voltò divertita. “Ti tocca!?

 

Certo,mica posso andare a spifferare a tutti la nostra storia!” Bisbigliò tra i denti,mentre un sorriso divertito veniva coperto da una mano.

 

Piantala.”

 

“Di già?!” Piagnucolò.

 

Cuddy scosse la testa,voltandosi nuovamente ed allontanandosi dal diagnosta.

Per quella sera aveva ancora qualcosa da sistemare con Josh e il fatto era che il convegno sarebbe iniziato fra mezzora.

 

“Cuddy!”

Questa volta fu House a chiamarla e quello che fece voltare la dottoressa fu il fatto che nella sua voce si poteva benissimo percepire un’insolita serietà.. cosa che nei loro discorsi era presente come la neve in estate.

Lisa non disse nulla,si limitò a voltarsi lentamente,mostrando un’espressione non poco stupita.

 

Il diagnosta fece una smorfia,mentre lo sguardo imbarazzato si posava su qualsiasi cosa tranne che su di lei.

“Tieni!” Borbottò poi,porgendole una scatolina estratta dalla tasca della giacca.

 

Lisa rimase imbambolata a fissare quella scena:House era di fronte a lei e le porgeva un cofanetto.

Il mondo stava per finire,per caso!?

“È.. per me?” Bisbigliò,sempre più confusa.

 

“No,per mia nonna!” Esclamò lui,infastidito. “Certo che è per te!”

 

Cuddy allungò la mano e prese il cofanetto per poi riposare lo sguardo nuovamente su di lui.

 

“Ovviamente,non è un regalo.” Spiegò House sempre più imbarazzato.

 

“No,certo che no!” Rispose lei ironica ma allo stesso tempo confusa.

 

“…lo definirei di più un risarcimento.”

 

Cosa?”

 

“Ecco…” Ma la frase gli si stroncò in gola quando Cuddy si decise ad aprire il suo ‘non regalo’.

 

“Un orologio?” Bisbigliò la dottoressa confusa,mentre non staccava lo sguardo dal regalo fattogli dal diagnosta.

 

“Già. Vedi,per sbaglio ho rotto il tuo vecchio orologio.”

 

Lisa alzò lo sguardo su di lui con una velocità impressionante. “Tu,che cosa!?!”

 

“Un piccolo incidente,ma come vedi ti ho già comprato un orologio nuovo.”

 

“Quello era il mio orologio!” Esclamò furiosa lei. “Come hai potuto romperlo!?!”

Ma il diagnosta non fece in tempo a rispondere che la dottoressa si allontanò velocemente da lui,furiosa più che mai.

 

House abbassò lo sguardo

Purtroppo,come era sempre accaduto,ci aveva azzeccato in pieno: quell’orologio per Cuddy valeva di più di quanto voleva dare a vedere.

L’aveva fatta infuriare.. per l’ennesima volta. E quel che più lo stupiva ma allo stesso tempo rendeva il fatto ironico era che questa volta veramente non aveva intenzione di farlo!

 

 

 

 

 

 

 

“Diamine!” Borbottò tra se Cuddy,mentre percorreva un lungo corridoio dell’albergo a passo spedito per una direzione ignota persino a lei. “Scommetto che ci trova un piacere immenso nel vedermi soffrire! Lo fa apposta,tutte le sante volte!!”

Ma qualche minuto dopo si fermò per poi posare lo sguardo su quello che House aveva definito unrisarcimento’.

Rimase a fissarlo per qualche istante,come per far spazio nella sua mente.. per mettere ordine nelle idee ma pure per calmarsi.

L’orologio era bello,altrochè!era molto più bello di quello vecchio… ma ciò che l’aveva fatta infuriare era stato ciò che House le aveva detto…

 

Ma una botta alla spalla destra la fece tornare alla realtà. Una botta così forte che la dottoressa dovette trattenere a stento un sibilo di dolore.

Qualcuno l’aveva urtata.

“Hei!”Esclamò,voltandosi verso l’autore del gesto,ma non appena lo vide non riuscì a spiccicare una parola.. come lui del resto.

 

“Salve Lisa.”Fece poi l’uomo,sfoderando un sorriso compiaciuto dopo qualche attimo di esitazione.

 

Cuddy sbattè più volte le palpebre e ci mancava poco di desiderare di avere un pizzicotto per non credere di essere proprio davanti a lui.

“Vogler!?

 

 

 

 

To be continued…

 

 

 

 

Sono sempre ben accette le vostre opinioni, ma naturalmente anche consigli o critiche.

Tutto o tutti possono sempre aiutare nel migliorarsi.

Grazie.^^

 

Miky91

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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