Note:
Questa
storia è stata inizialmente scritta per un
contest, che prevedeva di scegliere due gusti gelato, sotto i quali si
celavano
dei personaggi, e creare una storia nella quale comparissero suddetti
personaggi e i gusti stessi. Non avendo più avuto notizie
sullo stato del
contest ho deciso di pubblicarla comunque. É
una storia senza pretese, ma spero sia un
minimo accettabile. Bye
:)
Un cono
alla vaniglia ripieno di cassata
14 luglio
Minerva
McGranitt si
guardò intorno circospetta.
Si stava
vergognando
come una ladra, infilata in quella tuta da jogging magenta e scarpe
sportive,
ma necessitava assolutamente del gelato di quel chiosco Babbano,
assolutamente
il migliore in circolazione.
- Anche lei qui,
cara
professoressa? - la voce divertita di Silente le arrivò alle
spalle, facendola
sobbalzare. - Mi faccia indovinare... vaniglia?
-
- Precisamente.
-
confermò Minerva, portandosi alla bocca una generosa
porzione di gelato. - Lei,
invece? -
- Cassata
- rispose, gli occhi azzurri che luccicavano. - É
un tipico
dolce Babbano. Io ne vado matto. -
Minerva non
aveva
dubbi. Cos'altro si aspettava dal mago
che adorava i ghiaccioli al limone?
***
31 luglio
Minerva
entrò decisa
nell'ufficio di Silente.
- Ah,
professoressa! É
arrivata giusto in tempo. - l'accolse il preside, gli angoli della
bocca
sporchi di cassata. - Se l'avessi saputo, avrei chiesto agli elfi di
preparare
anche un po' di vaniglia. -
La donna fece un
brusco
cenno di diniego, come a dire che al momento c'erano cose
più importanti del
gelato. Perché quell'uomo sembrava
prendere tutto così alla leggera? Adesso si era
pure dimenticata perché era
entrata lì.
Fece per
andarsene,
quando Silente disse - Comunque, se lo vuole sapere, ho mandato Hagrid
oggi
stesso a consegnare la lettera a Harry. -
Minerva sorrise.
Aveva
detto bene, sembrava.
***
1 settembre
- Ah, gelato!
Gli elfi
hanno voluto dare un benvenuto come si deve ai nostri studenti! -
esclamò
deliziato Silente, servendosi un'abbondante porzione di gelato alla
cassata. -
Sempre fedele alla vaniglia, professoressa? -
- Assolutamente.
-
confermò la donna. Ne aveva appena inghiottita una
cucchiaiata. Semplicemente deliziosa.
- Peggio per
lei. Non
sa cosa si perde. - ammiccò Silente, il solito luccichio
divertito negli occhi
azzurri.
- É
inutile che ci
provi, non riuscirà a convincermi. - ribatté
sicura Minerva.
- Ah, Minerva,
Minerva...io non voglio convincerla. La sto semplicemente tentando. -
***
31
giugno
Minerva, con
enorme disappunto, ingoiò l'ultima
cucchiaiata di gelato alla vaniglia.
Accanto a lei,
il gelato alla cassata di Silente era
ancora intatto. Doveva ammettere che aveva un'aria invitante. Tuttavia,
si
impose di resistere. Aveva difeso strenuamente la vaniglia per tutto
l'anno,
non poteva cedere proprio l'ultimo giorno.
Eppure nessuno
sembrava fare caso a lei. Così,
veloce, ne rubò una cucchiaiata portandosela alle labbra.
Quando Silente
tornò, vide un leggero solco nel suo
gelato. Con un lieve sorriso, negli occhi lo scintillio di chi sa di
aver
vinto, si voltò verso la McGranitt. - Buona la vaniglia, professoressa? -
- Assolutamente squisita.
-