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Autore: sweetnight87    19/01/2013    0 recensioni
Avevo iniziato questa storia tanto tempo fà...
Non ho mai scritto sulla sga ma quando l'ho iniziata a scrivere ero ispirata...
Ditemi cosa nè pensate.
Erano trascorsi sette anni dallo scontro con i Volturi, la mia Piccola Renesmee aveva completato il suo accrescimento, tutto andava bene, finalmente la mia famiglia non era minacciata, beh! ...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Quando aprì, rimasi sorpresa
«Bella sei tu!»
Mi affrettai a rispondere
«Mamma!»
«Bella!»
«Si!Sono io!»
Chissà come appariva di presenza la mia nuova voce a mia madre, chissà se ormai si era abituata, io no, ed erano passati ben sette anni dalla mia trasformazione, sarà che nella mia vita umana ero sempre stata “normale” ed adesso faticavo ad accettarmi, ad essere “perfetta”
Nel viso di mia mamma leggevo stupore, ma non paura, vedermi dopo sette anni e dopo la trasformazione, chissà che effetto avevo suscitato in lei!
Mentre io ero ancora intenta a studiare la sua reazione, mi abbracciò
«Bella, sei bellissima! Il matrimonio ti dona»
Penso che anche lei avesse intuito che era meglio non fare troppe domande, ed accettare le cose per come si presentavano
«Gra… graz… grazie»
Ero sorpresa!
Edward mi raggiunse e mi cinse a sé
«Buongiorno Edward»
«Buongiorno…..mam…mamma»
Non avevo mai visto Edward così tanto in difficoltà con le parole, se tutta la situazione non mi preoccupasse, riderei!
«Accomodiaoci in salone» Il suo tono era tranquillo come sempre
Nonostante fosse in difficoltà con le parole, riuscì come sempre grazie ai suoi modi che stregavano l’interlocutore a portare la discussione dove voleva lui il suo tono era tranquillo come sempre
Dopo una breve occhiata in salone, Renee chiese degli altri
Dopo una breve occhiata in salone, Renee chiese degli altri
«Dove sono tutti?»
«Oh mamma sono tutti fuori! Ma come mai sei qui?»
«Che c’è Bella? Perché sei agitata? Non ti fa piacere che io sia qui?»
Il mio tono di voce era teso e Renee se né accorse
«No…… Cioè, si, certo, è che…»
Ad un tratto sentì Edward che mi accarezzava la schiena, il suo tocco aveva il potere di farmi rilassare e dimenticare ciò che mi preoccupava.
«Renee» Disse ad un tratto Edward
«Dobbiamo parlarti di una cosa…»
«Lo so già! O meglio la immagino!»
Prima guardò me, poi Edward, un ampio sorriso le illuminava il viso
«Davvero?» Aggiunse Edward

«Ma si certo, era ora dopo sette anni, anzi cominciavo a pensare
che non volevate farmi,anzi farci diventare nonni»
Edward tratteneva il sorriso
«Mamma!»
«Bella tranquilla io sono qui mi prenderò cura di voi, senza contare che ci sono Esme, Alicee Rosalie, tu Edward stai tranquillo andrà tutto bene»
«Mamma, beh, ecco……io non sono……incinta»
«Ah! No!»
Renee era delusa, le si leggeva chiaramente sul viso, anche se tentava di nasconderlo
«Allora proprio non volete che io diventi nonna»
A questo punto intervenne Edward
«Renee… vedi tu sei già nonna>poi guardo me, mi strinse la mano e la baciò
Poi guardo me, mi strinse la mano e la baciò
Lo sguardo di mia madre era perplesso
«Si mamma è così!»
Quando si riprese dalla notizia ci guardò con sguardo accusatorio poi
«E dov’è la mia nipotina? Che aspettate a presentarmi lei o lui»
«Beh! veramente è una lei e si chiama Renesmee, ma la momento non è qui»
Aggiunse Edward
«Si, vedi mamma è fuori, ma tornerà presto»
«Bella,perché non mi hai detto nulla, cosa temevi? Mi sembra di averti dimostrato che non devi preoccuparti della mia opinione, sbaglio o non ti ho messo il bastone tra le ruote quando mi hai detto che ti saresti sposata, adesso mi tocca conoscere mia nipote dopo sette anni, povera piccola come la prenderà?»
«Beh!» Sul piccola mia madre in parte si sbagliava, infatti Renesmee aveva si sette anni, ma come Jake né dimostrava qualcuno in più, i numeri per la mia nuova famiglia non hanno mai avuto un gran significato. Ero talmente tesa che se i miei occhi avessero potuto versare ancora lacrime l’avrebbero fatto, quella situazione era surreale, per la tensione iniziai a stringere la mano di Edward con troppa forza!
Lui con il dorso della stessa mano stritolata nella mia morsa fece scorrere il suo dorso sulla mia guancia, «andrà tutto bene» Me lo sussurrò più volte ma non riusciva a calmarmi, un dettaglio mi distrasse, rispetto ai primi mesi la mia forza era diminuita, me né resi conto perché ricordai che dopo la trasformazione al mio risveglio quando con troppa foga strinsi Edward a me gli sentì dire «ahi!» Per la prima volta, ora invece non aveva battuto ciglio.
Dopo quel silenzio, che fù alquanto imbarazzante.
«Bella, Bella, pronto…»
«Si mamma, dimmi!»
«Dov’è la mia nipotina? Per non essere qui suppongo che o dorma o  sia fuori con Esme!
Comunque rimane il fatto ragazzi che sono davvero delusa da voi perché non me l’avete detto che ero nonna?
Anzi… Ho come l’impressione che fossi l’unica a non esserne al corrente vero! Sono sicura che Charlie sà tutto!»
Beh che Charlie sapesse tutto era vero, ed era anche un sollievo altrimenti non saremmo ancora qui! Mia mamma capì che ci aveva preso, ma sorvolò!
«Mamma, non sapevo come dirtelo!»
Se fossi stata ancora umana certamente avrei sudato freddo e sarei arrossita
«Bella mi offendi! Ti perdono solo perché me la presenti. Intanto che aspettiamo raccontatemi che si dice da queste parti e come sta Charlie?»
«Papà sta bene mamma, e qui è tutto solito»
Proprio in quel momento la porta d’ingresso si aprì e la voce melodiosa e da soprano di Renesmee chiamò: «mamma, papà»
Mia madre vedendomi alzare e vedendo voltare Edward verso il luogo di provenienza di quella voce rimase perplessa, i miei movimenti furono così veloci che mia madre rimase a bocca aperta e divenne ancora più perplessa, credo che a metterle qualche dubbio fosse stata anche la voce di Renesmee che non era esattamente quella di una bambina di sette anni, con sguardo indagatore scrutò prima Edward e poi me, intanto Renesmee era entrata in salotto
«Mamma lei è Renesmee» E la indicai
Mia madre era confusa
«Lei è tua nipote»
E la indicai
Mia madre era confusa
Mia mamma stava facendo la stessa cosa che aveva fatto Charlie quando gli avevo presentato Renesmee, stava cercando di darsi una spiegazione, faceva i conti e non le tornavano, com’era possibile che si trovasse dinnanzi a una diciassettenne? Nove mesi di gravidanza, anche considerando che fosse stata concepita subito dopo il matrimonio, o che io fossi già incinta quando avevo spostato Edward le cose non tornavano, avrebbe dovuto trovarsi dinnanzi ad una bimba di sette anni e non ad una liceale.
«Mamma so che c’è qualcosa che non ti torna, ma ti prego non farmi domande, è meglio per tutti»
Le si leggeva in volto che era sconvolta, mi sarei fatta dire da Edward quali fossero state le impressioni di mia mamma e che risposte si era data…
Edward mi strinse a sé
Renesmee che di solito preferiva sempre ”spiegarsi” usando il suo talento, questa volta capì che non era il caso farlo e con Renee parlò: «ciao!»
Renesmee era imbarazzata e per sfuggire allo sguardo di mia madre alzò gli occhi al cielo, era sorprendente quanto in quei momenti somigliasse ancora di più a Edward.
In un momento in cui mia madre osservava stupefatta Renesmee, Edward mi sussurrò
«Mi dispiace averti complicato così tanto la vita»
Lo guardai in cagnesco poi gli dissi:«smettila, non pensarle nemmeno certe cose, da quando, sei entrato a far parte della mia vita, da quel giorno ho iniziato a vivere davvero»
Rimase a guardarmi perplesso, continuai a guardarlo in cagnesco poi aggiunsi:« sai che noia sarebbe stato essere umani, così è più divertente»
«Bella!» Mi rimproverò bonariamente
 Mi lanciò un’occhiataccia, ma non riuscì a sostenerla a lungo di fronte al mio sorriso e sorrise anche lui.
«Che c’è! Ho detto solo la verità!»
«Ma se solo fossi stato umano, non avremmo avuto bisogno di ricorrere a bugie e sotterfugi»
Intanto Renesmee stringeva la mano di Renee e si erano allontanate, presa dall’apprensione mi stavo avvicinando, ma Edward mi fermò,
«Lascia che si conoscano, è tutto ok, stanno solo chiacchierando!»
Intanto casa stava iniziando a ripopolarsi Esme, Alice ed Emmett erano rientrati dalla caccia.
Non sò per quanto tempo Renesmee rimase con Renee, ma era tutto tranquillo e io ero meno tesa!
La giornata trascorse velocemente e visto la presenza di mia mamma dovemmo sforzarci tutti di comportarci maggiormente da umani, Esme aiutata da Alice cucinò, Emmett aveva iniziato ad apparecchiare, ma si vedeva che non lo faceva spesso così colse al volo l’occasione che gli si presentò quando entrarono Rosalie e Jasper,
Emmett gli andò vicino, lì guardò strizzando l’occhio poi disse: «abbiamo ospiti oggi si mangia, e voi dovete apparecchiare, ordini di Esme», intanto Alice ed Esme che avevano sentito risero, Rosalie rimase  perplessa a guardare Emmett,«si si, ho capito dai qua, ci penso io!»
Jasper intanto si era allontanato, pensava di essersela cavato, ma Rosalie lo chiamò schiarendosi la voce «ehm…guarda che oggi è il tuo turno per apparecchiare, quindi vieni qui»
Jasper, guardò Rosalie perplesso poi,«scusa mi ero dimenticato che oggi fosse il mio turno» e ghignò
La comitiva era allegra la giornata prometteva bene, nulla poteva andare storto!
Fù il pranzo più strano da quando ero diventata una vampira.
Tutto fù tranquillo e l’ora di pranzo trascorse velocemente non ci sforzammo troppo di essere umani, non c’era bisogno, Renee aveva capito!
Mi sentivo sollevata!Tutto andava per il verso giusto, i miei guai erano finiti davvero? Speravo di si, ma non ero certa della risposta!
Era un pomeriggio estivo, ma come al solito nuvoloso e freddo per la stagione, mentre ero seduta insieme a mia madre sul portico ad osservare il cielo, uno strano senso d’ansia mi pervase, Renee se né accorse e mi guardò fissa in viso, io per tutta risposta mi alzai e andai all’interno, era in corso una discussione bisbigliata tra Alice e Renesmee.
Nello stesso momento in cui arrivai, Edward era dietro di me, il viso scuro, severo, già sapeva, lo guardai curiosa in volto, ma era talmente assorto nei suoi pensieri che non si accorse che lo guardavo!
Alice e Renesmee sparirono, Edward era ancora in ascolto dei loro pensieri, ma adesso che sapevano di essere controllate avevano cambiato argomento, stavano decidendo se andare a caccia.
Io avevo sentito qualcosa ma non avevo potuto prestare molta attenzione alla conversazione tra mia figlia e mia cognata…

  
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