Un lampo omicida passò negli occhi verdi di Lily Evans, uno sguardo che non passò inosservato alla giovane Grifondoro con cui stava parlando.
<< Scusa, non ho capito bene la domanda… >>
La ragazza distolse lo sguardo, imbarazzata più che altro.
<< T-tu non sei forse la ragazza di James Potter? È tre giorni che lui e quel figo del suo amico lo vanno a dire in giro! >>
Lily Evans fulminò la Grifondoro con uno sguardo e se ne andò senza neanche degnarla di una risposta. Lo avrebbe ucciso, oh si che lo avrebbe fatto! Aveva passato il limite. E sapeva anche dove trovarlo a quell’ora!
Il campo da Quidditch era vuoto, c’erano solo due ragazzi che si lanciavano la pluffa tra di loro e altri due seduti sugli spalti, uno a leggere, l’altro a esultare quando i suoi amici facevano un lancio particolarmente spettacolare. Bene. C’era anche Sirius, ‘quel figo del suo amico’ . Ne avrebbe dette due anche a lui.
Si piazzò a braccia incrociate in mezzo al campo, aspettando di essere notata da Potter e Black.
Non ci volle molto. James Potter scese con grazia dalla scopa, si ravviò i capelli nel suo solito gesto e le si avvicinò con aria spavalda.
<< Ehi Evans, tutto a posto? Sei venuta a trovarmi? Ma che gesto carino… >>
Aveva un’aria leggermente imbarazzata, sicuramente sapeva che lei non era lì solo per una visita di piacere. Sirius si allontanò piano, un ghigno stampato in faccia. Lo lasciò andare, non era lui il problema più grosso.
<< Cos’è che andate in giro a dire da tre giorni  tu e i tuoi amichetti, eh? Che IO sono la TUA ragazza?! Ma cosa ti frulla in quella tua testolina vuota, Potter? >>
Potter incassò in silenzio, prima era meglio lasciarla sfogare, una delle tante cose che in sette anni aveva capito di lei.
<<… Solo perché ho detto che il prossimo fine settimana verrò con te a Hogsmeade?! Sai ora dove puoi ficcartelo quell’appuntamento?! >>
Lily ansimava leggermente, l’aveva praticamente urlata quell’ultima frase. Guardò negli occhi Potter e quello che vi lesse la lasciò a bocca aperta. Sembrava realmente dispiaciuto.
<< Mi dispiace Evans… I-io n-non …. Per favore, perdonami! E vieni con me a Hogsmeade, mi saprò far perdonare… ok? >>
Come faceva dir di no a quegli occhi castani, che la stavano praticamente implorando, e a quel sorriso arrogante, si, ma anche dispiaciuto? Nonostante tutto aveva accettato quell’uscita, e l’aveva accettata per un motivo… Era attratta da James Potter, dalla sua arroganza, dalle sue battutine… Ma mai l’avrebbe ammesso davanti al diretto interessato! Tantomeno in quel momento.
<< Perché mai dovrei venire, eh Potter? Per sentirmi rinfacciare di essere la tua ragazza un’altra volta?  >>
Ora era lui ad essere stupito.
<< Non c’è nulla di male ad essere la mia ragazza, sai? Io piaccio un sacco! >>
Ed eccolo lì il sorriso che faceva cadere ai suoi piedi centinaia di ragazze e che, Lily lo ammetteva, aveva fatto cadere anche lei. Non voleva dargliela vinta così facilmente.
<< Dì qualcosa su noi due a qualcun altro che non siano loro e giuro che ti affatturo, Potter! >>
Detto questo se ne andò a braccia incrociate, il viso rosso di rabbia e di imbarazzo e un milione di fatture da mandargli contro pronte in testa. Dietro di sé sentiva le risatine di Sirius, Remus e Peter, ma non le importava. Potter non stava ridendo. Per una volta Potter non stava ridendo di lei. Per una volta aveva fatto una cosa giusta.

Salve!
Grazie a chi recensirà la storia e a chi la leggerà solamente... Sono aperta ad ogni consiglio e critica, purchè fatte con le dovute maniere.
Baci,
_Amaranth