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Autore: jasmine94    23/01/2013    4 recensioni
Se amate le storie ricche di avventure e soprattutto ricche di fantasia, questa FF fa al caso vostro.
Non per nulla infatti è incentrata sul fantastico mondo di Alagaesia, però con un protagonista del tutto nuovo: una ragazza, il cui destino si intreccerà inesorabilmente con quello dei protagonisti del Paolini, in un mondo sempre più magico e misterioso, in cui verranno svelati particolari inediti che ogni fan della saga di Eragon vorrebbe conoscere.
Se vi incuriosisce sapere cosa accadeva nel castello di Galbatorix prima che il nuovo Cavaliere trovasse il suo drago, allora iniziate a leggere questo primo capitolo...buona lettura :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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19. IN MISSIONE
 
Arrivò vicino alla casa e si accovacciò dietro al comignolo.
Le luci erano spente.
Capì subito di aver sbagliato nel sottovalutare la situazione.
A quanto pare l'uomo si era davvero arricchito, e per precauzione aveva assunto diverse guardie, che adesso stavano appostate davanti a porta di casa per fare la guardia.
Si affacciò un po' di più per contare quanti fossero.
Per la miseria! Non erano solo davanti la porta, ma addirittura controllavano tutto il perimetro!
Capì subito che la sua posizione attuale non era affatto buona.
Doveva subito allontanarsi.
Attenta a non fare il minimo rumore si abbassò totalmente, e quasi strisciando fra le tegole arrivò a piazzarsi proprio dietro la casa, dove supponeva ci fosse un'entrata secondaria.
Non si accorse affatto che, anziché spiare lei l'uomo, era qualcun altro che, appostato al tetto di una casa vicino, spiava lei e ogni suo movimento.
Con i suoi occhi attenti, scrutò ed analizzò tutta la zona circostante, infine vide l'entrata e le si illuminarono gli occhi.
"Che sciocco" pensò "doveva mettere due guardie anche qui..."
Si sollevò poco poco e vide che la via era libera.
Davvero troppo facile.
Il suo sesto senso le continuava a suggerire che c'era qualcosa di strano in tutto questo.
Per sicurezza prese in mano un pugnale, la sua unica arma visto che non usava una spada ormai da quando era ragazzina, e con la massima attenzione prese a esaminare ancora una volta la zona.
Le guardie sembravano tranquille, non si erano sicuramente accorti di lei.
Ma allora cosa c'era che non andava?
Liz pensò di essere diventata paranoica.
Sbuffò e decise che non doveva sprecare quell'occasione unica per quello stupido presentimento.
Si sistemò il cappuccio e con la massima cautela scese in strada.
Arrivò davanti la porta di legno massiccio, che sembrava avere un lucchetto nuovo di zecca.
Se quello sciocco carpentiere credeva di fermarla in questo modo allora si sbagliava di grosso.
In pochi minuti infatti riuscì a scassinare la porta, e entrò nella stanza buia.
Capì subito che qualcosa non andava ma sfortunatamente ci arrivò con un secondo di ritardo.
Si accese la luce e un omone, nascosto dietro la porta, la afferrò per le braccia, sollevandola di peso.
Era una trappola, ma Liz era più che pronta.
Estrasse il pugnale nascosto e riuscì a ferire l'energumeno al braccio.
Quello, urlando di dolore la lasciò andare, lasciandole la via di fuga.
Le altre guardie però, sentendo l'allarme si stavano avvicinando di corsa.
Uscita fuori decise che l'unica via di fuga sarebbe stata ancora una volta il tetto.
Con agilità arrivò sul tetto in pochi secondi, mentre una freccia le passava a pochi centimetri dalla gamba.
Iniziò a correre, senza una meta precisa, cercando un posto dove nascondersi, senza far caso a quanto rumore provocasse.
Erano davvero guardie esperte! Ancora non era riuscita a seminarli, forse doveva scendere, era troppo in vista.
Con un saltò atterrò sulla neve soffice e continuò a correre, sperando che questo cambio repentino li mettesse fuori strada. 
Decise di girare per una traversa, che quasi nessuno conosceva.
La cosa brutta era che era una traversa senza via di sbocco.
Bene, male che vada li avrebbe affrontati, uno per uno.
Arrivata al limite, si voltò, ma vide che non c'era più nessuno a seguirla.
Sospirò. Ce l'aveva fatta ancora una volta.
E la cosa che più la divertiva era il fatto di non essere quasi per nulla affaticata.
Era orgogliosa di sé stessa e per un attimo le tornò in mente l'elfa che aveva visto a palazzo tanto tempo fa.
Ebbe lo stupido impulso di toccarsi le orecchie e quasi scoppiò a ridere.
Ma poi un improvviso rumore la costrinse a voltarsi, appena in tempo per vedere un uomo incappucciato, che lentamente veniva verso di lei.
Non era una guardia, infatti non indossava la divisa, ma un semplice mantello grigio.
Lei strinse gli occhi, curiosa. 
Lo sconosciuto parlò, con voce calma e decisa.
<< Finalmente ho l'onore di incontrarla...ho tanto sentito parlare di lei ritengo che il nome "Dama di ghiaccio" le calzi proprio a pennello >>.
La ragazza restò in silenzio, cauta.
L'uomo si fermò a debita distanza ed estrasse una lucente spada dal fodero.
Era davvero una bella spada, e non sembrava una normale arma destinata alle guardie reali.
<< Voi non siete una guardia >>. Più un'affermazione che una domanda.
<< No, non lo sono... >>rispose semplicemente quello.
<< E allora chi siete, che cosa volete? >>disse con tono aspro.
<< Sono una spia...proprio come voi... >>
<< E vi hanno ordinato di spiare me?? >>
Lui annuì :<< e ci sono anche riuscito bene, visto che per tutto il tempo non vi siete accorti della mia presenza... >>
Liz restò a bocca aperta. Se era davvero così allora doveva essere davvero una brava spia. Non riusciva a capacitarsi come era potuto accadere. E se la prendeva con sé stessa, per non essere stata abbastanza attenta.
<< E adesso? Cos'altro vi hanno ordinato di fare? >>gli domandò, anche se già conosceva la risposta. Chissà per quale motivo un sorriso le sfiorò le labbra. Ardeva dal desiderio di confrontarsi con lui.
L'uomo se ne accorse e sorrise anche lui, impugnando più forte l'elsa della spada.
<< Siete scorretto, messere, io sono una donna e non ho una spada... >>disse la dama con tono superbo.
L'uomo si raddrizzò, sorpreso :<< davvero non avete una spada? Bene, come preferite, allora se per voi va bene faremo una lotta corpo a corpo... >>.
Lei per risposta ridacchiò, mostrando i suoi denti lucenti.
"Bene, ha firmato la sua rovina" pensò. Ma aveva già fatto un grosso errore: sottovalutarlo.
Era più veloce di quanto pensasse e già con un paio di colpi riuscì a metterla in difficoltà.
La giovane però non si scoraggiò e riuscì ad assestargli un pugno sulle costole, ricorrendo però alla sua mossa segreta migliore.
Anche lui non se l'aspettava, e lasciò intravedere un'espressione sorpresa, ma allo stesso tempo compiaciuta.
<< Allora non sono tutte leggende quelle che parlano della vostra abilità unica... >>
Lei ridacchiò di nuovo e riuscì a sferrargli un calcio.
<< ...tuttavia, non credo vi riuscirà così facile sbarazzarvi di me >>. E con velocità riuscì a spingerla contro il muro, immobilizzandogli entrambe le braccia.
Era talmente vicino, da poter sentire il suo fiato sulla pelle.
Nonostante si ritrovasse in evidente difficoltà, Liz riuscì a elaborare un piano.
Dapprima fece finta di sferrargli un calcio nelle parti intime, pur sapendo che questa mossa era inutile, poiché a quella distanza ravvicinata, l'avrebbe sicuramente parata, e quando lui le lasciò una mano per istinto lei ne approfittò, sferrandogli un violento pugno sulla mascella.
Lui gridò  dal dolore e fece un saltò indietro, liberandola.
Anche il cappuccio gli era scivolato giù, ed era a viso scoperto.
Tuttavia il tenue chiarore lunare non bastava per riconoscerlo in viso.
Incuriosita la ragazza tentò di avvicinarsi per scorgerlo meglio, e quello fu un altro errore.
Infatti l'uomo aveva capito le sue intenzioni e gli si avventò contro, gettandosi addosso a lei e buttandola a terra.
Ancora una volta le immobilizzò le mani, e con il suo corpo la teneva inchiodata a terra, incapace di compiere qualsiasi movimento.
E per di più aveva di nuovo il cappuccio a nascondergli gli occhi.
Ma come aveva fatto??
Si sentiva spacciata stavolta, non riusciva a pensare a un piano per riuscire a fuggire, per scrollarselo di dosso.
Doveva ammettere la sua sconfitta. Lui era stato più furbo di lei, più forte e più veloce. Non aveva scampo. 
Cercò di divincolarsi ma era tutto inutile.
Sapeva che ora le avrebbe tolto la maschera. Sapeva che avrebbe portato a termine la sua missione.
Il suo cuore tremava, ma, orgogliosa com'era, all'esterno non dava alcuna espressione di paura.
<< Che cosa vuoi farmi adesso? >>disse con voce ferma.
Quello sembrò rifletterci un po' su.
<< Beh, lo deciderà colui che mi ha pagato cosa farne di voi, madame... >>
Poi successe una cosa, che mai Liz avrebbe immaginato potesse accadere.
Il suo nemico avvicinò sempre il suo viso al suo e poggiò le sue labbra dolcemente sulle sue, mentre la ragazza rimaneva immobile, troppo sotto shock per riuscire a ragionare.
Poi aggiunse :<< Ci rivedremo molto presto, "Dama di ghiaccio"...intanto vi ho lasciato questo per farvi ricordare di me >>. E con agilità straordinaria si alzò e fuggì, scomparendo non appena girato l'angolo, lasciandola immobile, sempre più confusa e perplessa.   
Eccovi qui la cara Liz!!
Forse molte di voi l'avranno riconosciuta!!!
Lei è la bellissima Katie  Mcgrath che interpreta Morgana nella serie "Merlin".
Mi è sempre piaciuta ed è proprio da lei che ho preso spunto!! Spero vi piaccia!! Per me è stupenda *w*
  
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