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Autore: dece09    23/01/2013    0 recensioni
Il fratellone adesso non c'era, ma era certo che se l'avesse visto sarebbe stato orgoglioso di lui e di come era cambiato. [..]
Ma quella era l'ultima notte, l'ultima occasione che aveva per riparare ai danni di una vita.

Regulus Arcturus Black, l'ultima notte.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kreacher, Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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REDEMPTION.


La notte era già calata da un po' e a Grimmauld Place 12 pareva non esserci nulla di strano, non un solo rumore ad infrangere la quiete.
Ma era evidente che, effettivamente, qualcosa di strano aleggiasse in quell'aria notturna.
Quella notte, come tra l'altro dall'ultimo mese a questa parte, qualcuno si aggirava di soppiatto all'interno della lussuosa, gigantesca dimora dei Black. Qualcuno che non era altri che il rampollo della famiglia, colui che era stato scelto per rendere onore ai propri padri.
Regulus Black salì le scale silenziosamente, attento a non emettere alcun scricchiolio dai gradini ormai vecchi di secoli. Si diresse verso la propria stanza e si richiuse la porta alle spalle, rigirando accuratamente la chiave nella serratura, per poi andarsi a sedere alla sua scrivania.
'Nox' mormorò, mentre accendeva al posto della bacchetta una candela che aleggiava lì vicino.
Aprì quindi il cassetto, estraendone un foglio di pergamena unto e stropicciato, e intinse la penna nel calamaio.
'Allora..' borbottò tra sé e sé.
'Al Signore Oscuro' provò ad iniziare, ma un pizzicore proveniente dall'avambraccio sinistro lo interruppe, quasi a dire che il Marchio Nero stesse tentando di dissuaderlo dal suo tradimento.
Perché sì, ora che ci pensava realmente, quello che stava compiendo era un vero e proprio tradimento nei confronti del Signore Oscuro, a cui dopo tutto aveva giurato fedeltà, e nei confronti della sua famiglia, ancora orgogliosa del proprio figlio.
Era da sempre stato il preferito, al contrario del fratello Sirius, considerato la vergogna dell'Antica e Nobile Casata dei Black.
Solo ora Regulus iniziava a rendersi conto di quanto in realtà lo ammirasse, per le sue idee, i suoi sogni e tutto il coraggio che vi aveva messo per inseguirli.
Il fratellone adesso non c'era, ma era certo che se l'avesse visto sarebbe stato orgoglioso di lui e di come era cambiato. Nessuno avrebbe potuto aiutarlo nel fare ciò che stava per fare, né la madre Walburga né la cugina Bellatrix, con la quale aveva sempre avuto buoni rapporti.
Ma quella era l'ultima notte, l'ultima occasione che aveva per riparare ai danni di una vita.
'So che avrò trovato la morte..' un brivido gli percorse la schiena. '..prima che tu legga queste parole'.
Nel giro di poche ore, sì, Regulus Black sarebbe morto.
Finì il biglietto, buttando giù qualche riga. Di certo non era uno stupido foglio l'importante.
Si firmò con le sue iniziali, R.A.B.
Un po' sperava di poter essere riconosciuto da.. Voldemort, una volta che avesse letto e scoperto ciò che era successo. In fondo, quante persone al mondo si chiamavano R.A.B.? Tra l'altro lui gli era molto vicino, non avrebbe avuto difficoltà a capire chi era il traditore.
Comunque, buttò da parte queste fantasie e rilesse la pergamena.

 

Al Signore Oscuro,

so che avrò trovato la morte prima che tu legga queste parole, ma voglio che tu sappia che sono stato io ad aver scoperto il tuo segreto. Ho rubato il vero Horcrux e intendo distruggerlo appena possibile. Affronto la morte nella speranza che quando incontrerai il tuo degno rivale sarai di nuovo mortale.
R.A.B.

Dopo averlo riletto più e più volte, entrasse dall'ultimo cassetto della scrivania una perfetta copia del medaglione di Serpeverde, l'Horcrux nascosto nella grotta.
Vi infilò al suo interno il foglietto e se lo ficcò in tasca. Abbassò anche la manica della camicia, a coprire il Marchio della fedeltà al male, e poi, scoppiò a ridere.
Rise dalla paura, rise dal rimorso, rise per non versare ulteriori lacrime sul suo orgoglio.
Scattò fuori dalla stanza, diretto all'armadio di Kreacher.
Non era più in sé, tanto che quasi inciampò e dovette reggersi all'anta per non cadere. L'elfo dormiva, ma bastò la presenza del suo amato padron Regulus a farlo svegliare e saltare in piedi.

'Va tutto bene, padrone?' chiese, notando gli occhi lucidi del ragazzo e il suo strano atteggiamento.
Quello si abbassò alla sua altezza, in ginocchio, portandosi un dito alle labbra e intimandogli di tacere.
'Alla grotta, ora'.

 

_______
Avrò scritto questo pezzo almeno tre volte, ma penso che questa sia più o meno la versione più decente.
Già l'avevo pubblicata tempo fa ma ho perso nickname e password del vecchio account, quindi ho dovuto riscriverla daccapo. Sarà una cosa abbastanza corta, sui due/ tre capitoli, ma spero piaccia :)
-xpadprongs.


 
  
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