I do doodle!
È quasi
come quando scarabocchi.
Te ne stai
lì sovrappensiero e la mano inizia a muoversi di sua volontà, la penna scorre sul foglio così piena di padronanza e l’inchiostro si unisce
inesorabilmente alla carta.
Ti accorgi
che ti sei messo a disegnare e abbassi gli occhi, sorpreso.
“Oh, ho scarabocchiato un cuore.” pensi, stupito: perché proprio un
cuore? Non sei nemmeno innamorato.
“Perché è una forma semplice da
disegnare.”
I pensieri
tornano ad adagiarsi su argomenti più pressanti mentre
la penna decide che vuole riempire il cuore.
Solo un
po’ di colore, nulla di più…
Un
frammento della tua attenzione si posa sul disegno, e con critico senso
artistico decide che la sfumatura è un po’ scarsa.
Passi
un’altra mano d’inchiostro.
Un’altra e
un’altra ancora, e alla fine il cuore è tutto nero.
La penna
si ferma allora, perché soddisfatta; quella che era nata come distrazione si è
trasformata in ossessione.
Credi di
star pensando a cose importanti e invece sei totalmente concentrato nello sforzo
di raggiungere la sfumatura perfetta.
Quando hai
finito lo scarabocchio ti pulisci distrattamente le dita macchiate di nero e
appallottoli il foglio; lo lanci da qualche parte, e ti alzi perché ti sei
ricordato che devi andare di là a vivere.
È quasi come quando scarabocchi, l’amore.
Inizia che nemmeno te ne accorgi, distratto.
La cosa ti prende anche se tu continui a negare di
prestarle attenzione.
Pian piano ti affascina, ti attira, ti intrappola.
Le dedichi ogni fibra di te stesso, vivi in mera
funzione di quella persona.
E quando si arriva alla fine, l’unica cosa che ti
resta da fare è accartocciare tutto e gettarlo via.
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Sto diventando emo. °-°
Il titolo è preso da una celebre battuta di Willow nel
telefilm Buffy, “I do doodle, you do
too, you do doodle too!” - peccato che in italiano non
renda allo stesso modo.
Avete appena letto le seghe mentali che può farsi una
persona all’una di notte se si mette a scarabocchiare, complimenti per essere
sopravvissuti. *dà una pacca sulla spalla al lettore*
Will