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Autore: Angele87    29/07/2004    16 recensioni
"Qulcosa nei tuoi occhi mi fa sentire come se mi perdessi e non sapessi più chi sono. Qualcosa nella tua voce mi fa vibrare come la corda di un violino.Non sai quanto sono stata sola prima che tu mi offrisse la tua amicizia... e adesso mi sento a casa solo se tu mi sei vicino, mi sento felice solo se tu mi abbracci e mi tieni accanto a te... Lo sai cosa ho fatto per ripagarti della tua amicizia, Ron? beh, smeplice... mi sono innamorata di te!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Feels like Home -5-

Feels like Home -5-

 


Somethin' in your eyes, makes me wanna lose myself
Makes me wanna lose myself, in your arms
There's somethin' in your voice, makes my heart beat fast
Hope this feeling lasts, the rest of my life

If you knew how lonely my life has been
And how long I've been so alone
And if you knew how I wanted someone to come along
And change my life the way you've done

 

Chantal Kreviazuk

 

 

Prima di iniziare i dovuti avvisi.

 

I personaggi di questa one-shot appartengono tutti alla scrittrice J.K. Rowling e a tutti coloro aventi diritti. I fatti narrati non sono mai avvenuti nella saga di Harry Potter (ahimè..)

 

Io li ho utilizzati solo ed esclusivamente per puro divertimento.

 

Questo racconto è stato scritto senza alcuna intenzione di lucro, quindi, si ritiene che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

 

 

Il vento freddo di dicembre spazza veloce le rotaie del treno. Il finestrino è freddo. Rabbrividisco al  contatto della mia fronte su quella superficie.

Respiro regolarmente ma il mio cuore batte veloce. Gli occhi di Ron sono di nuovo fissi sulla mia figura. Non mi va di alzare lo sguardo ed incontrarli. Non sono ancora pronta per reggere una simile pressione.

 

Sorrido ad Harry che mi mostra qualcosa su uno dei tanti libri di Quidditch che gli ho dato.

 

-Questo è il primo che mi hai regalato...- mi dice chiudendolo ed accarezzando la copertina di pelle nera leggermente consumata. Si vede che ci tiene tanto a quell’oggetto. Lo sfiora ancora prima di riporlo con estrema cura nella sacca nera.

Mi sento molto lusingata.

 

-Sono felice che ti sia piaciuto così tanto...- gli rispondo guardandolo negli occhi.

 

Scruto con interesse gli altri ragazzi della squadra. Da quando Angelina e Katie hanno terminato i loro studi ad Hogwarts, un anno fa, non sono più riusciti a trovare ragazze disposte a giocare nella squadra.

 

Dean scuote Ron riportandolo alla realtà. Ancora una volta, ha fermato lo sguardo su di me. L’ho capito, dal modo in cui la mia schiena è stata percorsa da un brivido. È davvero insostenibile questa situazione. Entrambi vorremo fare pace ma nessuno dei due ha il coraggio di rivelarlo. Ci limitiamo a guardarci, di nascosto dell’altro, in quei momenti in cui pensiamo che nessuno dei due stia osservando. Ma non è così. Io lo sento, lo avverto quando Ron punta quelle pozze blue cobalto su di me.

 

Accavallo le gambe magre. Indosso ancora la divisa di Hogwarts, non ho avuto il tempo di cambiarmi.

 

-Siamo quasi arrivati...- dice all’improvviso Dean ponendo, finalmente, fine ai suoi singulti di riso esagerati. Ron lo guarda storto.

 

Mi alzo dal sedile afferrando la sacca con il ricambio. Voglio togliermi questa divisa ed infilarmi nei miei comodi jeans babbani. Adoro questa roba.

Sono seduta nel posto più lontano dalla porta, accanto ad Harry e di fronte a Colin.

 

Il ragazzo dai capelli color topo mi sorride tirando velocemente su le gambe per farmi passare. Non ce n’è molto bisogno. Sono abbastanza magra da muovermi senza infastidire nessuno. Sfioro con le mie gambe un paio di ginocchia, qualche mano... fino a quando arrivo di fronte a Ron. È così dannatamente alto e possente da occupare quasi l’intero corridoio tra un sedile e l’altro. Si fa leggermente più indietro ma io non ci passo lo stesso. Lottiamo un paio di minuti per cercare di sincronizzarci e non fare le medesime cose nello stesso istante.

 

Tutti ci guardano trattenendo a stento un sorriso.

 

Ron ha le orecchie leggermente più rosee, io sto letteralmente scoppiando di caldo.

Non so cosa succede ma, all’improvviso, mentre io provo ad avanzare verso la porta cercando di superare le sue ginocchia alzando una gamba, lui si mette in piedi di scatto, facendomi andare a cozzare la fronte contro il suo petto.

Sento il suo odore penetrare nelle mie narici, le sue mani morbide sostenermi dagli avambracci, il suo respiro caldo e affannoso infrangersi sul mio collo. Ascolto  il battito del suo cuore accelerato ed il mio, per simpatia, inizia a vibrare nello stesso identico modo.

Mi sento male.

So che tutte le mie difese sono crollate.

Non posso restare ancora così vicino a lui o altrimenti potrei abbracciarlo stretto e non lasciarlo più andare.

 

Mi allontano bruscamente facendo ondeggiare i miei capelli ricci e lunghi.

 

-Ron!- esplodo massaggiandomi la fronte.

 

Lui arrossisce aprendo la porta, mi guarda un attimo negli occhi, prima di uscire dallo scompartimento. Fisso l’uscita ormai vuota e mai come ora sono più arrabbiata.

 

Sono arrabbiata con Ron, con Harry e con tutti quelli che si trovano in questo scompartimento.

Ma soprattutto sono arrabbiata con me stessa. Sono arrabbiata col mio cuore che ha perso un battito quando mi sono avvicinata a lui, arrabbiata col mio respiro accelerato a causa del suo profumo intenso e pulito, arrabbiata col mio cervello perché si è annebbiato quando mi ha sostenuto con le braccia, arrabbiata perché avrei voluto abbracciarlo forte, arrabbiata perché gli voglio ancora bene, ma arrabbiata soprattutto perché so per certo di essere ancora dannatamente pazza di lui.

 

 

 

Il loro decimo allenamento della settimana va avanti da quasi un’ora. È iniziato appena la colazione è terminata.

Ho preparato un paio di panini ed ho portato una decina di burrobirra bollenti.

 

Stanno volando velocemente con le scope. Zigzagano con estrema facilità ed eleganza tra la cascata di palline di neve che ho incantato in modo che non si fermino. Il migliore tra tutti è naturalmente Harry. Nemmeno una palla è riuscito a sfiorarlo.

 

L’aria è fredda ma gradevole. Il vento è frizzantino carico di felicità delle feste.

Sfoglio distrattamente le pagine del libro di incantesimi del 7° anno. Alcune volte mi chiedo come mai gli incantesimi più belli e semplici siano sempre alla fine del corso di studi.

 

Sbruffo mentre afferro la bacchetta ed inizio a provare l’incantesimo sintetizzante. Dovrebbe aiutarmi a riassumere le grandi pagine di libri. Non sono molto convinta. Non credo che l’userò mai.

 

Un brivido insistente mi fa vibrare la mano.

Ron mi sta guardando.

Senza accorgermene alzo gli occhi incontrando accidentalmente quelli chiarissimi di lui. Non posso fare a meno di arrossire e sorridergli.

 

-Ron attento!-

 

Il mio amico si gira di scatto ancora rosso in volto. Una palla di neve lo colpisce in pieno viso facendogli perdere l’equilibrio dalla scopa. Fortunatamente era a poco più di un metro dal terreno e la neve attutisce la caduta.

 

Trattengo ugualmente il respiro preoccupata. Abbandono pesantemente il mio libro sulla panca di legno ai bordi del campo e senza rifletterci urlo alle palle di neve.

 

-Finite incantate!- Migliaia di fiocchi bianchi ricadono senza più vita sul terreno candido.

L’intera squadra è atterrata e si è raggruppata intorno al ferito. Mi faccio largo tra la piccola folla. Il mio amico Rosso è ancora a terra. 

 

 

-Ron!- gli dico accovacciandomi accanto a lui; gli accarezzo una guancia ed immediatamente apre gli occhi chiari.

 

Un sospiro di sollievo si leva da tutti.

 

-Stai bene?- gli chiedo esaminando ogni centimetro del suo corpo con gli occhi. Ron arrossisce prima di asserire e cercare di alzarsi. –No!- lo ammonisco respingendolo dolcemente giù sulla neve. –Meglio se non ti muovi... Per lui l’allenamento finisce qui per oggi...- dico a tutti iniziando ad agitare la bacchetta.

 

Mormorii d’assenso si levano dalla squadra.

 

-Wingardium leviosa!- esclamo senza aspettare repliche. Ron inizia a svolazzare a qualche centimetro da terra. E’ pesantuccio...

 

-Locomotor...- Lentamente inizia ad avanzare verso casa.

 

L’intera squadra rimane in silenzio.

 

-Continuate pure... io controllo Ron e torno subito. I panini e le bibite sono nel cestino lì, accanto al libro.- Indico con un cenno del capo il grande contenitore di vimini.

 

Sento una serie di mormorii dietro di me prima che Harry  esploda.

 

-Avanti brutti pappamolle riprendiamo l’allenamento!-

 

 

 Adagio dolcemente Ron sul letto. Un gemito soffocato esce dalle sue labbra.

Il mio cuore fa un balzo. Spero davvero che non si sia fatto male. Non me lo potrei mai perdonare.

 

-Dove ti fa male?- gli chiedo iniziando a tastargli le braccia. Ron si irrigidisce rendendomi il lavoro più difficile. Quella dannata uniforme di Quidditch non mi fa vedere niente.

 

-Non è lì...- mormora bloccandomi le dita con la sua mano fredda. Un brivido mi fa sentire persa. –Sulla spalla destra...-

 

Gli sfioro la parte che mi ha indicato e lo vedo fremere dal dolore.

 

-Togliti la maglia...- gli dico fingendomi tranquilla. Sono così emozionata che forse la mia voce tentenna.

 

Ron arrossisce furiosamente sulla punta delle orecchie. Non può credere alle sue orecchie. Hermione Granger che gli chiede di spogliarsi davanti a lei.

 

-C-cosa?- balbetta guardandomi.

 

-Avanti Ron, non sei il primo ragazzo che vedo a petto nudo- dopo mio padre. Mi rendo conto che le bugie riesco a dirle discretamente se mi impegno.

 

Ron annuisce mentre il rossore si diffonde sulle guance. Si porta le mani alla base della maglia e con alcune smorfie di dolore inizia a sfilarsela. Osservo ogni suo movimento rapita. È così dolce tutto rosso.

Ingoio il vuoto quando rimane completamente svestito.

 

È davvero bello.

 

Mi avvicino silenziosa cercando di non mostrargli la leggera bava accompagnata dal rossore che mi opprime in questo momento. Gli sfioro la schiena con le mie dita fredde e sottili e lo sento vibrare sotto il mio tocco. Seguo la linea dolce e perfetta della sua spina dorsale, arrivo fin sul collo per poi scendere lungo le scapole. Lo sento tremare e non posso fare a meno di mordermi il labbro inferiore.

 

Si lamenta silenziosamente quando gli tocco la parte leggermente livida.

 

-Qui?- gli chiedo pressando dolcemente. Non voglio fargli male. Ron annuisce con il capo.

 

Osservo con attenzione il livido sulla spalla e tiro un sospiro di sollievo. Non è nulla di grave.

 

Mi avvicino al suo orecchio e bisbiglio.

 

-Sopravviverai...-

 

Sorride mentre si rilassa. Mi sono allontanata per andare a prendere l’unguento che ho chiesto a madama Chips.

 

-Una bella dose di questo, un giorno di riposo e sarai come nuovo. Fidati.- sorrido alla sua nuca rossa. Spalmo con troppa forza la pomata perché si lamenta un po’.

 

-Io mi fido di te...-

 

Quella frase mi lascia spiazzata. Si riferisce a quello che ho detto? O è solo un’affermazione? Non ne ho idea. Mi stringo nelle spalle afferrando la fasciatura.

 

 

Mormoro l’incantesimo avvolgente prima di rispondergli.

 

-Meglio per te...-

 

Ron diviene rosso rimettendosi velocemente la maglia. Ha ancora le guance calde quando all’improvviso abbassa il capo.

 

-Grazie... cioè... scusami! Non avrei dovuto dire quelle scemenze... Io non pensavo assolutamente quello che...-

 

Lo blocco scuotendo la testa. Anch’io voglio far pace. So per certo, adesso, che quelle cose che ha detto non contano niente per lui. Lo guardo negli occhi sorridendogli.

 

-Non importa... è tutto passato!-

 

Mi guarda con quelle pozze di blue cobalto e all’improvviso mi domando come io abbia fatto a resistere così a lungo senza osservarle. Mi sorride con le sue belle labbra rosee ed io mi sciolgo come un ghiacciolo. Con un paio di falcate mi raggiunge e senza darmi più tempo mi stringe possessivamente tra le braccia.

 

Sento il suo calore sulla pelle, il suo profumo riempirmi i polmoni, le sue mani sulla mia schiena e puntualmente mi credo in paradiso. Avverto le mie gambe cedere sotto il mio peso. Il mio cuore batte troppo forte. Ho bisogno di aggrapparmi a lui, di sentirmi protetta come solo lui può farmi sentire. Appoggio le mie mani sulle sue scapole. Sto così bene qui che non mi accorgo che forse gi sto facendo male. Pare che lui non ci badi perché, come al solito, ogni qual volta mi abbraccia, mi solleva senza difficoltà dal pavimento.

Mi stringe più forte e sento il suo cuore battere all’impazzata sotto il mio petto. Appoggia amorevolmente la sua faccia nell’incavo della mia spalla e mi sussurra.

 

-Ti voglio bene, Hermione...-

 

 Sento il mio cuore fermarsi e in questo preciso istante capisco. Tutto mi è chiaro.

Io e Ron, non possiamo restare divisi. Io non posso fare a meno di lui. Lui non può fare a meno di me. Siamo come l’ossigeno. Entrambi abbiamo bisogno dell’altro per sopravvivere. Non posso cercare o solo pensare di poter tagliare Ron fuori dalla mia vita. Lui ne fa parte integrante.

Ricaccio indietro le lacrime e lo stringo più forte.

 

Devo riprendermelo. Io e lui ci apparteniamo e nessuno può portarmelo via. So che lo amo e questo mi basta per combattere per lui.

 

Gli bacio la guancia, in un posto dove so che ama essere baciato, e lo sento rabbrividire.

 

-Ti voglio bene, anch’io Ron-

 

 

Va bene... so che vi ho fatto aspettare! Però questo chap è stato molto carino. Grazie all’arrivo di alcuni miei cugini ho avuto un sacco di spunti per alcune ffc (grazie ai loro racconti amorosi...), e inoltre, quando tra un paio di giorni posterò l’ultimo chap di questa storia lampo, mi dedicherò completamente alla stesura del nuovo capitolo della mia saga DAAB!

 

Credo che con l’aggiornamento alla mia ffc lunga chiuderò anch’io i battenti( dedicandomi ad altre attività tipo tradurre i 50 sonetti di Shakespeare che quel Cerbero del mio prof. d’inglese ci ha dato per le vacanze!) per l’estate e vi darò appuntamento a Settembre... naturalmente potrei anche decidere di non sparire del tutto ma pubblicare un paio di auto conclusive... ma non so, poi vedremo! (Naturalmente per chi mi conosce sa benissimo che potrei anche decidere di pubblicare ancora altri chaps di DAAB prima della chiusura estiva... tutto dipenderà, dal tempo, dalla fantasia, e dalla voglia che madre natura mi fornirà in questo periodo...)

 

Spero che abbiate la simpatia e gentilezza di lasciarmi ancora un commentino un grazie a tutti coloro che hanno letto e in particolar modo a:

 

Vale

 

Vega

 

Seya

 

Angela

 

EMMA

 

Maho

 

Hobbit

 

MiciaMao

 

Mira

 

Phi Phi

 

Anonimo

 

°°Marty°°

 

Sunny

 

Tipsy

 

AvaNa Kedavra

 

Sweetie

 

Silvix

 

Rikku

 

Yuna

       

 

   AngéleJ

 

...Lasciatemi un commentino...

 

   
 
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