Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: katyjolinar    26/01/2013    1 recensioni
Crossover Doctor Who-Fringe.
Il Dottore, inseguendo ricordi di secoli prima, si ritrova nel 2036.
60 anni prima di quella data, quando era 800 anni più giovane, si era temporaneamente stabilito sulla Terra, in incognito, facendosi passare per uno scienziato militare della base di Jacksonville. Le persone con cui aveva vissuto in quel periodo avevano lasciato un segno indelebile nei suoi cuori: Marilyn, Olivia e Rachel. riuscirà a ritrovarle a 60 anni di distanza?
spoiler per chi non ha visto la 4x19 di Fringe
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Jack Harkness, Rose Tyler, TARDIS
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Olivia si fece avanti, affiancando il compagno, abbassando l’arma. Chi diavolo era quella donna? Perché aveva chiamato Peter in quel modo?

“Scusa, tu chi saresti? Come hai fatto ad arrivare qui?” la aggredì, nervosa. Non le piaceva che una sconosciuta usasse certi nomignoli sul suo compagno.

“Lei si chiama River Song. L’ho conosciuta un po’ di tempo fa. È una viaggiatrice del tempo.” rispose il Dottore, cercando di mantenere la calma. L’ultima volta che l’aveva incontrata avevano rischiato di finire divorati dalle ombre, e la sua compagna di viaggio, Donna, era stata inglobata in un computer.

Olivia squadrò la donna, ostile. River sorrise e si avvicinò.

“Stai tranquilla, non ho intenzione di rubarti il tuo uomo, anche se… me lo ricordavo più grasso.” la rassicurò, squadrando poi l’uomo da capo a piedi. Peter sospirò e fissò Walter, che stava in disparte, protetto dal resto dei ribelli, i quali erano ancora tesi, con le armi puntate contro la donna.

“Va bene, abbiamo fatto le presentazioni!” li interruppe il Dottore “Ora, River, dicci che cosa sai della cattura di Henrietta e Tony.”

River sospirò. Doveva pesare bene le parole, prima di parlare. Se avesse detto troppo avrebbe potuto cambiare irrimediabilmente il futuro di tutti quanti, compreso il suo.

“So che li hanno catturati gli Osservatori e che li tengono prigionieri in una stanza del cinquantacinquesimo piano del One World Trade Center. Se incontrano il Grande Capo degli Invasori saranno cavoli amari, perché li ucciderà.” rispose la donna.

“Troppo tardi anche per questo, River. Hanno già incontrato anche il Grande Capo. Sappiamo chi è.” la informò il Dottore, serio.

“Dannazione, io…” imprecò la donna, ma non fece in tempo a completare la frase che Peter fece un passo verso Jack, gli afferrò il braccio e, puntando il cacciavite sonico cedutogli dal Dottore, lo impostò e, senza preavviso, entrambi gli uomini scomparvero.

“Ecco, lo sapevo…” si lamentò il Dottore “Ora anche Peter e Jack si metteranno nei guai!”

Intanto Etta e Tony erano ancora fermi vicino alla finestra, in silenzio, in attesa di qualunque cosa fosse successa.

Improvvisamente sentirono della confusione nei corridoi. Etta si allontanò di un passo da Tony e fissò la porta, incerta su cosa fare. Il ragazzo si tirò su, mettendosi sulla difensiva, pronto a reagire a qualunque cosa fosse successa.

Improvvisamente la porta si spalancò. Tony si gettò addosso alla prima persona che entrò nella stanza, cercando di metterlo al tappeto, ma venne bloccato e messo al tappeto dal secondo uomo che entrò.

“Papà! Jack!” esclamò la ragazza, correndo loro incontro, mentre Jack si tirava su, tenendo ben fermo Tony.

“Abbiamo ricevuto il vostro messaggio e siamo venuti a prendervi.” spiegò Bishop “Dobbiamo fare in fretta ora. Jack, attiva il teletrasporto!” ordinò.

“Il teletrasporto è inutile al momento, Peter! Lo hai scaricato con il tuo colpo di testa! Dovremo aspettare un bel po’ prima di poterlo riutilizzare.”

L’altro sospirò e uscì di corsa dalla stanza, con la pistola in una mano e il cacciavite sonico nell’altra. Dovevano uscire dall’edificio più in fretta che potevano e dileguarsi nelle vie di Manhattan, in attesa che il teletrasporto fosse di nuovo carico.

Gli altri tre lo seguirono senza fiatare. Anche Jack prese in mano la sua pistola, passando quella di riserva a Tony, in modo da potersi proteggere meglio.

Presero una rampa di scale e scesero di qualche piano, finchè non si trovarono la strada sbarrata da un gruppo di guardie lealiste, richiamate dall’allarme che era scattato poco prima.

Si infilarono nella prima porta, correndo lungo i corridoi del piano, in cerca di un’altra via di fuga.

Ben presto si resero conto di essere circondati. Peter si fermò, guardando uno per uno i lealisti che erano sopraggiunti e che sbarravano loro ogni via di fuga.

Nessuno di loro abbassò le armi, né i lealisti né i fuggiaschi; improvvisamente, in risposta a qualche segnale, il muro di Lealisti si aprì, facendo passare Windmark e Henry Bishop.

Peter abbassò l’arma, fissando negli occhi l’uomo che sapeva essere suo figlio. C’era odio in quello sguardo… e follia.

Si rese conto che doveva fermarlo con tutti i mezzi necessari, mettere da parte i legami di sangue e fare qualunque cosa per fermare quell’uomo. Alzò di nuovo l’arma e la puntò contro l’uomo, ma esitava. Henry era suo figlio, e il suo cervello stava facendo a botte con il suo cuore.

I due si guardarono a lungo, studiandosi a vicenda, poi si sentì un suono simile a quello di una sveglia elettronica, Jack guardò il suo dispositivo di trasporto, lanciò uno sguardo ai due giovani, che subito si aggrapparono alla sua spalla, quindi afferrò la spalla di Peter e insieme si smaterializzarono.

Si rimaterializzarono a Boston, a pochi chilometri dall’università.

Peter si guardò intorno, confuso: non si aspettava di venire teletrasportato in quel momento, e ritrovarsi in un posto completamente diverso nel giro di pochi secondi lo aveva destabilizzato. Jack gli diede una pacca sulla spalla e fece strada verso la loro base.

Dopo un po’ rientrarono al laboratorio. Erano ancora tutti raccolti attorno a River, e quando i quattro entrarono, la donna si alzò e fissò i due ragazzi, con un sorriso indecifrabile in volto.

I due giovani la fissarono confusi, indecisi su cosa fare, cercando con lo sguardo un aiuto dal resto del gruppo. Nessuno degli altri sembrava sapere cosa stesse per succedere, e li fissarono in attesa.

River, improvvisamente, abbracciò Henrietta, quindi si avvicinò e le parlò, tenendole le mani.

“Sono così felice di vedervi sani e salvi…” confessò.

Etta la fissò per qualche secondo, poi si voltò verso il Dottore.

“Nonno, chi è lei?” domandò.

“Una mia conoscente. Viaggia nel tempo. Si chiama River Song.” rispose l’alieno.

La giovane annuì, voltandosi contemporaneamente verso Tony, il quale era stato appena abbracciato da River.

La sua espressione era indecifrabile, così come quella della donna.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar