27/01/2013
5 recensioni
~Nulla si tingerà di rosso
"Aveva, come altre persone, l’abitudine di sorridere esageratamente quando voleva trattenere il pianto."
-C. R. Zafón.
Lo scribacchiare della matita sul libro di Incantesimi rimbombava nel silenzio della Sala Comune, completamente deserta ad eccezione di una figura rannicchiata sulla poltrona.
Hermione studiava, annotando con la sua scrittura delicata appunti a bordo pagina, dettagli e parole chiave fondamentali da ricordare.
"L'incantesimo Avis é in grado di far apparire uno stormo di uccelli direttamente dalla bacchetta. Attenzione, se usato e accompagnato dall'Oppugno, lo stormo attaccherà la persona desiderata edeffetti collaterali come ferite, giramenti di testa e sangue sull'individuo attaccato sono possibili.", citava il volume.
La mano di Hermione si bloccò improvvisamente in aria, tremante. La ragazza fissava la porta della Sala come fosse il nulla, bianco e immenso.
Sangue.
I suoi pensieri si accavallarono tra loro, disordinati, confusi. Il suo respiro si fece sempre più lento. Gli occhi cominciarono a pungerle.
Un attacco di rabbia la scosse e scaraventò la matita contro il muro, nervosa. Erano al sesto anno, e i segni di un'imminente battaglia –guerra, stavolta –erano sempre più evidenti. Voldemort, tanto valeva chiamarlo col suo vero nome, ormai, stava acquisendo sempre più forze e seguaci. Non capiva come potevano darle ancora da studiare incantesimi del genere. Insomma, a cosa le sarebbe servito mai un Avis? Sì, ammetteva che avrebbe potuto scagliarlo contro Ron, qualche volta, ma non di più.
Hermione si portò le mani nei capelli, frustata.
Non voleva ancora sangue versato.
«Buonasera, Granger» le sussurrò all'orecchio una voce, che la fece sussultare.
«Fred!» esclamò lei.«Che ci fai qui?»
Il ragazzo sogghignò, sbeffeggiandola. «Cos'é, non posso sedere tranquillo nella mia Sala Comune?»
Hermione prese un grande respiro, cercando di sorridere.
Fred aggrottò le sopracciglia, stupito da una mancanza di risposta –saccente – della Grifondoro. «Mmh. Ti senti bene, Granger?»
La ragazza annuì ripetutamente, sorridendo di più.
Lui piegò la testa, avvicinandosi per guardarla in faccia. «Sicura?» le chiese, piano.
«Certo! Non vedi che sto... Sto sorridendo?» mormorò lei, puntando lo sguardo in basso. L'ira si era tramutata in tristezza, all'arrivo del Weasley. Non ne sapeva il motivo, ma,appena l'aveva visto, il pensiero che avrebbe potuto perderlo le era balenato in mente, spaventandola. Non poteva perderlo.
Strizzò gli occhi e lo guardò ancora, tirando più in su che poteva gli angoli della bocca.
Lui scosse la testa, e di slancio la abbracciò. La strinse forte a sé, mentre la sentiva singhiozzare, le spalle scosse dai sussulti. Le passò una mano sulla schiena, come a rassicurarla e appoggiò il mento sulla sua testa.
Guardando fuori dalla finestra, il paesaggio che cominciava a diventare innevato, il cielo che si faceva più grigio, Fred promise che le sarebbe stato sempre accanto, per ogni cosa.
Promise che quest'inverno la neve non si sarebbe mai tinta di rosso.
Esis's Notes
Buongiorno!
Eccomi qua, con una Fred/Hermione. Ieri mi è presa una smisurata voglia di scriverne una, perciò... detto fatto!
Non sono molto "sicura", come dire, di questa FlashFiction, ma vabbeh, spero che questo concentrato di dolcezza infinita vi piaccia! :3
Mi piacciono sempre di più, questi due insieme, quindi se mi piglia la voglia o la pazzia di scrivere altre Fremione, chissà, potrei aggiungerle a questa e farne una raccolta...
Ringrazio in particolare la mia beta Absteria (che ha avuto la pazienza di correggerla velocissimamente!) e Cat, che mi ha suggerito la meravigliosa frase di Zafón là sopra ♥
Bacio,
Esis ♥