Eravamo di nuovo tutti seduti tranquilli e parlavamo animatamente. Ad un certo punto Timo si rivolse a me.
- Senti, ti va di andare da qualche altra parte?-
- Oh, va bene.- siiiiiiiiiiiiiiii!!!!!
- Okay, andiamo- ci alzammo e prendemmo i cappotti.
- Noi andiamo a fare un giro- informò Timo.
- Bene, divertitevi- rispose Jussi. April mi tirò la manica del cappotto mentre me lo stavo allacciando e mi tirò a sé bruscamente.
- Hey! Che c’è?-
- Tu non mi vuoi lasciare qui da sola, vero?- sussurrò allarmata.
- Cosa? Non sei contenta di restare con Jussi? Guarda che ti faccio un favore-
- Se fossi sola con Jussi forse anche si, ma qua con Bazie e ‘sti altri due tipi che oltretutto mi pare che abbiano una faccia poco raccomandabile io non mi sento tanto al sicuro…- scoppiai a ridere.
- Ma sei matta!? Dovresti ringraziarmi, pensa se Bazie e gli altri due se ne vanno, tu resti sola con Jussi, no?-
- Ma che cavolo stai dicendo?-
- Su, su dai che ti diverti!-
- Hayley, andiamo?- mi chiamò Timo.
- Eccomi, arrivo!- dissi - bè, ciao April…- e salutai con la mano tutti gli altri.
- Hayley!- mi urlò dietro April - e se se ne va Jussi? Hayleyyyyyy!!!!-
Fuori dal bar io e Timo ci avviammo lungo una stradina.
- Allora, tu conosci un po’ Londra? Dove andiamo?- chiesi io.
- Uhm… sinceramente non ho nessuna idea, tu non conosci un qualche posto?- fece lui.
- No…- iniziai a pensare, ma conoscevo poco Londra e di bar a parte il Decadence nessuno.- tu dove alloggi?-
- In un hotel che si chiama Sevenfold-
- Uhm… lì non c’è un bar, una hall dove ci possiamo sedere a prendere qualcosa?- provai a proporre questo.
- Si… vuoi andare lì? È solo che volevo portarti in un posto più carino dell’ albergo…- ma che amore!
- Ma no, andrà bene, è inutile che vaghiamo tutta la notte per Londra e magari alla fine non troviamo niente…-
- Allora d’accordo, in più non è neanche lontano da qui-
- Ah bene, perfetto allora-
Ci incamminammo verso l’hotel parlando un po’ e poi arrivammo a destinazione. L’ albergo era enorme e lussuoso, la hall era grande praticamente come la mia casa! Però! Si trattavano bene i 69…
Timo mi indicò il bar, ci avviammo verso un tavolo. Mi avvicinai ad una sedia per sedermi, ma Timo, più veloce, scattò avanti a me e, se posso dirlo con una certa grazia, prese la sedia, la scostò indietro dal tavolo e dicendomi “prego…” mi fece sedere. Io rimasi incantata di fronte a cotanta gentilezza che riuscii a malapena a balbettargli un misero “grazie…” mentre anche lui, con il sorriso stampato in faccia, prendeva posto al tavolino.
Poi riprendemmo il discorso; parlando del più e del meno e di cose che si dicono per conoscersi meglio. Inoltre lui mi raccontò che erano a Londra per due concerti e che erano arrivati stamattina presto. Sarebbero restati per quattro giorni sabato, domenica, lunedì (giorno del primo concerto) e martedì (giorno del secondo concerto) poi sarebbero subito ripartiti.
- Verrai al concerto lunedì sera?- mi chiese Timo.
- Bè, ma mi pare ovvio, sono venuta a Londra proprio per questo!-
- Bene.-
Ordinammo da bere due birre che finimmo fin troppo presto, cosicché dovettimo chiederne altre due.
All’improvviso sentii una voce familiare che mi chiamava: mi girai.
- April!- April era assieme a Jussi , “ma che bello!” pensai. Chissà se avevano combinato qualcosa! Ma poi vidi che c’era con loro anche Bazie (Bazione!) e i miei auspici finirono in fumo.
- Ciao! Come va qui?-chiese Jussi tutto allegro (in verità doveva essere un po’ brillo…).
- Benone!- rispose Timo. Tutti e tre si sedettero al tavolo con noi.
- Timo, sai dov’è il bagno?- gli chiesi.
- E’…- incominciò…
- Ti ci accompagno io!- si offri Jussi alzandosi.
- Oh va bene, grazie.-
- Vieni.- seguii Jussi fuori dal bar, svoltammo e ci ritrovammo subito davanti al bagno.
- Ma… se era così vicino potevi dirmelo, ci andavo anche da sola…- gli sorrisi un po’ sorpresa.
- Oh vabbè, dai è uguale…- mi sorrise a sua volta - non ti preoccupare.- entrai nel bagno anch’esso gigante e raffinato. Feci quello che dovevo fare e uscii.
Fuori non c’era più solo Jussi ma tutto il resto della combriccola: Timo, April e Bazie.
- Hay, Bazie ci ha raccontato che qui vicino c’è un cimitero stupendo nel quale Jyrki li aveva portati una volta, ti andrebbe di andare a vederlo?- mi chiese April.
- Un cimitero? Uao!! Che figata! Certo che mi va.- risposi entusiasta - A proposito, ma Jyrki? Ce lo farete conoscere?- chiesi facendo gli occhioni dolci verso Timo, Bazie e Jussi. Jussi sorrise.
- Certo, non so quando visto che al momento attuale non sappiamo nemmeno noi dove si trovi, ma un giorno lo incontrerete.- promise Jussi.
- Sisi!… okay si va?- chiese Bazie.
- Andiamo, andiamo!- urlò April.
- April! Cosa gridi?- feci io.
- Scuuuusa…- ci dirigemmo verso la porta ma all’ improvviso sentimmo… SSSTRAP! Ci girammo.
- Cazzo!-
- Timo! Cosa è successo?- chiesi allarmata.
- Mi si era impigliata la camicia nelle spine di quelle rose lì dietro!- disse guardando lo strappo nella sua camicia nera. Più in là, osservai che c’era un grande vaso con tante rose rosse e rigogliose all’ interno e sui loro gambi spine lunghe e appuntite. Pur essendo in pensiero per Timo rimasi affascinata da quelle rose scarlatte e non potei fare a meno di soffermarmi due secondi a guardarle: così belle e perfette. Poi mi ripresi.
- Ti sei fatto male?- mi avvicinai a lui preoccupata. La camicia si era strappata sul petto verso la parte destra.
- No, non è niente, tranquilla- mi rassicurò. Guardai lo strappo.
- Stai sanguinando!- gridai.
- Cosa?- guardò meglio - oh cavoli, hai ragione…- anche gli altri gli si avvicinarono.
- Ahi…dovresti farti medicare, potrebbe fare infezione.- informò Bazie.
- Eh, adesso non esagerare, non è mica un taglio così profondo.- sdrammatizzò Timo.
- Uhm… forse a ragione Bazie è meglio se vai a medicarti e metterti un cerotto.- disse April.
- Ma dai, non fatela tanto grave. Guarda, mi dispiace più per la camicia…- fece Timo.
- Timo! Vai a farti medicare!- gli ordinò Bazie.
- No!- disse Timo.
- Vai, che sennò ti ci porto di peso!-
- Non voglio! Uffa, la mia camicia…-
- Timo…-
- Ah dai, basta litigare.- intervenni io, e prendendo al volo l’occasione…- Facciamo così Timo, se ti fai medicare ti ricucio io la camicia, va bene? Vedrai che viene come nuova.-
- Uhm…okay…- Timo annuì con la testa.
- Bene.- dissi - voi andate pure al cimitero sto io con lui.- feci rivolta agli altri.
- Sei sicura?- si accertò April.
- Tranquilli.-
- Okay, allora andiamo. Se vi serve qualcosa fate un fischio.- disse April strizzando l’ occhio e sorridendo. Ci salutammo e io Timo rimanemmo da soli.
- Forza tu, andiamo!- dissi a Timo.- sei peggio dei bambini…-
- Hey! E dove andiamo?- già, “dove?” mi ritrovai a pensare.
- Ehm… dove ti puoi medicare?- chiesi.
- Su in camera mia ho qualche cerotto e disinfettante se vuoi.-
- Perfetto. Ago e filo per la camicia?-
- Anche quelli.-
- Okay, andiamo su...-