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Autore: hayley_core    18/08/2007    1 recensioni
questa è una ff sui 69 eyes. Pochi li conoscono e quindi non mi aspetto commenti da nessuno perchè so che la storia non riscuoterà molto successo.. qua sono tutti in balia dei tokio hotel.. però la posto lo stesso..tanto per fare una prova ^^. tornando alla ff è incentrata principalmente su hayley (groupie-protagonista) e timo-timo (rythm guitar dei 69 eyes). lei è da sempre "innamorata" di lui, finalmente riesce ad incontrarlo ma qualcosa non va come previsto..ben presto hayley si accorge di nuovi senitmenti, sentimenti che non può ignorare...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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CHAPTER 2

Eravamo di nuovo tutti seduti tranquilli e parlavamo animatamente. Ad un certo punto Timo si rivolse a me.
- Senti, ti va di andare da qualche altra parte?-
- Oh, va bene.- siiiiiiiiiiiiiiii!!!!!
- Okay, andiamo- ci alzammo e prendemmo i cappotti.
- Noi andiamo a fare un giro- informò Timo.
- Bene, divertitevi- rispose Jussi. April mi tirò la manica del cappotto mentre me lo stavo allacciando e mi tirò a sé bruscamente.
- Hey! Che c’è?-
- Tu non mi vuoi lasciare qui da sola, vero?- sussurrò allarmata.
- Cosa? Non sei contenta di restare con Jussi? Guarda che ti faccio un favore-
- Se fossi sola con Jussi forse anche si, ma qua con Bazie e ‘sti altri due tipi che oltretutto mi pare che abbiano una faccia poco raccomandabile io non mi sento tanto al sicuro…- scoppiai a ridere.
- Ma sei matta!? Dovresti ringraziarmi, pensa se Bazie e gli altri due se ne vanno, tu resti sola con Jussi, no?-
- Ma che cavolo stai dicendo?-
- Su, su dai che ti diverti!-
- Hayley, andiamo?- mi chiamò Timo.
- Eccomi, arrivo!- dissi - bè, ciao April…- e salutai con la mano tutti gli altri.
- Hayley!- mi urlò dietro April - e se se ne va Jussi? Hayleyyyyyy!!!!-
Fuori dal bar io e Timo ci avviammo lungo una stradina.
- Allora, tu conosci un po’ Londra? Dove andiamo?- chiesi io.
- Uhm… sinceramente non ho nessuna idea, tu non conosci un qualche posto?- fece lui.
- No…- iniziai a pensare, ma conoscevo poco Londra e di bar a parte il Decadence nessuno.- tu dove alloggi?-
- In un hotel che si chiama Sevenfold-
- Uhm… lì non c’è un bar, una hall dove ci possiamo sedere a prendere qualcosa?- provai a proporre questo.
- Si… vuoi andare lì? È solo che volevo portarti in un posto più carino dell’ albergo…- ma che amore!
- Ma no, andrà bene, è inutile che vaghiamo tutta la notte per Londra e magari alla fine non troviamo niente…-
- Allora d’accordo, in più non è neanche lontano da qui-
- Ah bene, perfetto allora-
Ci incamminammo verso l’hotel parlando un po’ e poi arrivammo a destinazione. L’ albergo era enorme e lussuoso, la hall era grande praticamente come la mia casa! Però! Si trattavano bene i 69…
Timo mi indicò il bar, ci avviammo verso un tavolo. Mi avvicinai ad una sedia per sedermi, ma Timo, più veloce, scattò avanti a me e, se posso dirlo con una certa grazia, prese la sedia, la scostò indietro dal tavolo e dicendomi “prego…” mi fece sedere. Io rimasi incantata di fronte a cotanta gentilezza che riuscii a malapena a balbettargli un misero “grazie…” mentre anche lui, con il sorriso stampato in faccia, prendeva posto al tavolino.
Poi riprendemmo il discorso; parlando del più e del meno e di cose che si dicono per conoscersi meglio. Inoltre lui mi raccontò che erano a Londra per due concerti e che erano arrivati stamattina presto. Sarebbero restati per quattro giorni sabato, domenica, lunedì (giorno del primo concerto) e martedì (giorno del secondo concerto) poi sarebbero subito ripartiti.
- Verrai al concerto lunedì sera?- mi chiese Timo.
- Bè, ma mi pare ovvio, sono venuta a Londra proprio per questo!-
- Bene.-
Ordinammo da bere due birre che finimmo fin troppo presto, cosicché dovettimo chiederne altre due.
All’improvviso sentii una voce familiare che mi chiamava: mi girai.
- April!- April era assieme a Jussi , “ma che bello!” pensai. Chissà se avevano combinato qualcosa! Ma poi vidi che c’era con loro anche Bazie (Bazione!) e i miei auspici finirono in fumo.
- Ciao! Come va qui?-chiese Jussi tutto allegro (in verità doveva essere un po’ brillo…).
- Benone!- rispose Timo. Tutti e tre si sedettero al tavolo con noi.
- Timo, sai dov’è il bagno?- gli chiesi.
- E’…- incominciò…
- Ti ci accompagno io!- si offri Jussi alzandosi.
- Oh va bene, grazie.-
- Vieni.- seguii Jussi fuori dal bar, svoltammo e ci ritrovammo subito davanti al bagno.
- Ma… se era così vicino potevi dirmelo, ci andavo anche da sola…- gli sorrisi un po’ sorpresa.
- Oh vabbè, dai è uguale…- mi sorrise a sua volta - non ti preoccupare.- entrai nel bagno anch’esso gigante e raffinato. Feci quello che dovevo fare e uscii.
Fuori non c’era più solo Jussi ma tutto il resto della combriccola: Timo, April e Bazie.
- Hay, Bazie ci ha raccontato che qui vicino c’è un cimitero stupendo nel quale Jyrki li aveva portati una volta, ti andrebbe di andare a vederlo?- mi chiese April.
- Un cimitero? Uao!! Che figata! Certo che mi va.- risposi entusiasta - A proposito, ma Jyrki? Ce lo farete conoscere?- chiesi facendo gli occhioni dolci verso Timo, Bazie e Jussi. Jussi sorrise.
- Certo, non so quando visto che al momento attuale non sappiamo nemmeno noi dove si trovi, ma un giorno lo incontrerete.- promise Jussi.
- Sisi!… okay si va?- chiese Bazie.
- Andiamo, andiamo!- urlò April.
- April! Cosa gridi?- feci io.
- Scuuuusa…- ci dirigemmo verso la porta ma all’ improvviso sentimmo… SSSTRAP! Ci girammo.
- Cazzo!-
- Timo! Cosa è successo?- chiesi allarmata.
- Mi si era impigliata la camicia nelle spine di quelle rose lì dietro!- disse guardando lo strappo nella sua camicia nera. Più in là, osservai che c’era un grande vaso con tante rose rosse e rigogliose all’ interno e sui loro gambi spine lunghe e appuntite. Pur essendo in pensiero per Timo rimasi affascinata da quelle rose scarlatte e non potei fare a meno di soffermarmi due secondi a guardarle: così belle e perfette. Poi mi ripresi.
- Ti sei fatto male?- mi avvicinai a lui preoccupata. La camicia si era strappata sul petto verso la parte destra.
- No, non è niente, tranquilla- mi rassicurò. Guardai lo strappo.
- Stai sanguinando!- gridai.
- Cosa?- guardò meglio - oh cavoli, hai ragione…- anche gli altri gli si avvicinarono.
- Ahi…dovresti farti medicare, potrebbe fare infezione.- informò Bazie.
- Eh, adesso non esagerare, non è mica un taglio così profondo.- sdrammatizzò Timo.
- Uhm… forse a ragione Bazie è meglio se vai a medicarti e metterti un cerotto.- disse April.
- Ma dai, non fatela tanto grave. Guarda, mi dispiace più per la camicia…- fece Timo.
- Timo! Vai a farti medicare!- gli ordinò Bazie.
- No!- disse Timo.
- Vai, che sennò ti ci porto di peso!-
- Non voglio! Uffa, la mia camicia…-
- Timo…-
- Ah dai, basta litigare.- intervenni io, e prendendo al volo l’occasione…- Facciamo così Timo, se ti fai medicare ti ricucio io la camicia, va bene? Vedrai che viene come nuova.-
- Uhm…okay…- Timo annuì con la testa.
- Bene.- dissi - voi andate pure al cimitero sto io con lui.- feci rivolta agli altri.
- Sei sicura?- si accertò April.
- Tranquilli.-
- Okay, allora andiamo. Se vi serve qualcosa fate un fischio.- disse April strizzando l’ occhio e sorridendo. Ci salutammo e io Timo rimanemmo da soli.
- Forza tu, andiamo!- dissi a Timo.- sei peggio dei bambini…-
- Hey! E dove andiamo?- già, “dove?” mi ritrovai a pensare.
- Ehm… dove ti puoi medicare?- chiesi.
- Su in camera mia ho qualche cerotto e disinfettante se vuoi.-
- Perfetto. Ago e filo per la camicia?-
- Anche quelli.-
- Okay, andiamo su...-
  
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