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Autore: carpediem94    03/02/2013    1 recensioni
*DAL TESTO*: "Era venerdì 10 maggio 2013, le giornate iniziavano ad essere abbastanza calde, anche se un po’ ventose, si avvicinava l’estate, e non vedevo l’ora."
Martina è una ragazza di 17 anni, alle prese con i suoi problemi da adolescente: amori da dimenticare, feste da fare, anno scolastico da terminare. Accade però qualcosa che cambierà completamente la sua normale vita
NON FERMATEVI AL PRIMO CAPITOLO:)
Leggete e recensite! un bacio!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                  Nuovo capitolo! Anche se so che nessuno lo aspetta. Buona lettura!                            



CAPITOLO 8

Arrivai a scuola, mancavano ancora 10 minuti all’ultima campanella e il prof. era fuori dalla classe. Avevamo inglese alla prima ora. Prima entrai e misi giù lo zaino al mio banco, vicino a quello di Lucia che mi guardò un po’ delusa per gli auguri che non le avevo fatto. Corsi fuori dal prof e gli chiesi, ovviamente in inglese se potevo rubargli 10 minuti per la sorpresa, dicendogli che comunque un po’ riguardava l’inglese perché il video che volevo mostrare era in lingua. Rimase sorpreso dalla naturalezza con cui dissi tutto questo, si sembra assurdo ma ero migliorata un sacco perché avevo praticamente parlato sempre inglese in questi tre giorni, non osai immaginare dopo i mesi a Londra! La campanella suonò, andai verso il mio banco presi l’astuccio dallo zaino e ne estrassi la chiavetta USB. Il prof disse che dovevo mostrare una cosa, così feci tirare giù le tapparelle e spegnere le luci, dopo di che avviai il video, che venne proiettato sul muro. Iniziava con l’inquadratura del corridoio, della porta con scritto 4H, poi un po’ della classe e infine i ragazzi. Quando lo videro tutte urlarono, e Laura sbiancò quando iniziarono a parlare. In 5 minuti il video era terminato, Lucy con una faccia! Andò verso la cattedra e tirò fuori il bracciale e gli autografi.

M: Questa era una sorpresa per il tuo compleanno!

L: OHMIODIOOOO! Ti voglio bene! Grazie grazie grazieeeee! Oddio adesso posso morire!!

Ci fu una risata generale, le ore passarono e arrivò la ricreazione. Lucia arrivò da me saltando come una pazza, allora dovetti raccontarle un po’ come li avevo incontrati

L: Cioè sapevo che erano in Italia da qualche parte, ma già quiiii! Non vedo l’ora che arrivi il concertoo! E Harry come ti stringeva scusa nel videoo????
Arrossii.

M: Ahah si, diciamo che… ci piacciamo.. più o meno

L: state insiemeee? WAAAAAA

M: nono!!

Le ultime due ore filarono lisce, e quando uscii tutti mi guardavano. La notizia doveva essersi un po’ sparsa, pazienza. Con tutti gli sguardi che incontrai, non avrei mai pensato avrei incontrato proprio quello: Alex il mio ex stava camminando verso di me. Per fortuna arrivò Cate che mi spinse via in modo da evitare quell’incontro spiacevole per tutti.
 
Dopo essere arrivata a casa pranzai da sola, perché mamma dovette fermarsi al lavoro anche al pomeriggio. Stranamente sarei rimasta a casa da sola anche quel pomeriggio, bene. Feci subito un po’ di compiti, mi esercitai per la verifica di matematica del giorno dopo. Feci una cosa come 2 esercizi: in matematica ero sempre stata brava e in più non era il pomeriggio giusto per studiare. Non riuscivo a concentrarmi, continuavo a chiedermi cosa avrei fatto nei giorni successivi senza Harry, e nei venti giorni successivi al concerto? Non volevo pensarci proprio, ma i miei pensieri andavano sempre ad una persona, a lui, e a come avrei affrontato la vita senza di lui, e questa volta non solo per un pomeriggio. Il flusso dei miei pensieri fu però interrotto dalla leggera vibrazione del mio cellulare, che però in quelle casa vuota e silenziosa sembrò fare un rumore assordante. Era un messaggio di Harry, diceva “Mi manchi, piccola. Ho il pomeriggio libero, ma ti lascio studiare. Passo a prenderti per le 6? Un bacio Harry”. Gli risposi che non riuscivo a studiare e che quindi poteva passare da me visto che eravamo soli. Neanche a dirlo: dopo venti minuti suonarono al campanello. Stava per entrare a casa mia, Harry! E c’era un casino assurdo, se ci fosse stata mia mamma! Ma a me in quel momento non importava più di tanto. Sentii bussare alla porta, allora corsi ad aprire. Mi trovai davanti la visione più fantastica del mondo, lui e quel sorriso splendido erano lì per vedere me. Non riuscivo  rendermene conto, me ne stupivo ogni volta di più. Ci baciammo dolcemente, e come sempre i brividi iniziarono a percorrermi tutto il corpo. Anche a quello non mi sarei mai abituata. Andammo a sederci in cucina.

M: Che ti va di fare? Ci guardiamo un film?- tirai fuori del succo di pesca

H: Certo

M: Vuoi un po’ di succo? – dissi bevendone un sorso

H: Certo, amore

Sputai tutto il succo contenuto della mia bocca e iniziai a tossire convulsamente.
M: C-Come mi hai chiamata scusa?

H: Eh? Ah! AMORE! Si sei il mio amore, tutto mioo!

M: Oh…. – gli occhi mi si riempirono di lacrime, mentre pulivo il macello che avevo fatto.

H: Ehi, ehi ora perché piangi?- disse afferrandomi il viso con le mani e costringendomi a fissarlo in quegli occhioni del colore del mare.

M: P-Perché.. perché sono felice. Grazie a te, oserei aggiungere. Grazie per tutto.

H: Io devo ringraziarti. Mi stai facendo cambiare, in meglio. Sto crescendo e vivendo momenti fantastici, al fianco di una bellissima persona. Tu. Sei così bella, simpatica, ma semplice, ma unica in questa tua semplicità, e io credo di amare la tua semplicità.

Rimasi senza parole, per l’ennesima volta. Succedeva sempre con lui, mi stupiva sempre e mi ritrovavo ogni volta a fissarlo in quel viso d’angelo, con le lacrime agli occhi. Era a pochi centimetri da me e per ringraziarlo di quelle parole decisi di regalargli un bacio, che per me era il miglior ringraziamento e la miglior dichiarazione.

H: amore.. Che vogliamo fare allora?

M: Film?

H: certo amore, che film?

Iniziammo a guardare Ricatto d’amore dalla tv che avevo in camera, ma finimmo per baciarci e farci le coccole tutto il tempo sotto le coperte, lasciando scorrere il film in sottofondo.
Ormai stavano scorrendo i titoli di coda del film e io mi ero quasi addormentata tra le sue braccia, mentre sussurrava parole tra i miei capelli, ed era magico. Amo le voci.. Mi piacciono, il suono dolce delle parole che escono dalla bocca, una dopo l'altra, legate tra loro. Ma più di tutte amavo la sua voce, armoniosa, anche quando mi sussurrava all'orecchio. La voce non nasconde le emozioni.. Era stato un ultimo pomeriggio insieme fantastico, tutto quello che potevo chiedere era lì, a stringermi tra le sue braccia, proteggendomi.

H: Aspetta Marty, prima che mi dimentichi ti do questa – disse andando in salotto e tornando dopo un secondo.

M: ?

H: E’ una mia maglia.. pensavo che ti avrebbe fatto piacere avere qualcosa di mio- disse porgendomi una maglia a maniche corte come quella che avevo indossato quella sera da lui in hotel.

M: Oh! Amore grazie mille, in questo modo starai sempre con me!

Mi scoccò un bacio sulle labbra

H: Esatto! Sono le sei e un quarto, che dici di andare a vestirti e andare in hotel a salutare i ragazzi? La macchina è già qui giù ad aspettarci.

M: Certo, ora vado

Corsi in bagno mi sciacquai la faccia, mi truccai leggermente e andai in camera a mettere qualcosa di comodo.

M: eccomi, sono pronta!

H: ottimo, andiamo allora:)

Uscimmo dalla porta di casa, che chiusi a chiave, e andammo in hotel.
 
M: Allora pronti per partiree??- dissi tutta entusiasta, guardando le loro facce da funerale.

N: mmm, si dai.. anche se ci mancheraiiiii

LO: Siii come facciamo senza di teeee?

M: Ahah dai ragazzi ci vediamo tra meno di una settimana! – dissi mandando un occhiata raggiante a Harry, che rimase stupito dal mio entusiasmo – se siamo così adesso provate a pensare quando dovremo lasciarci domenica! Dai dovete divertirvi e far divertire un sacco di ragazze!

L: si ma… CI MANCHERAI

M: anche voi ragazzi, anche voi…

H: bene basta deprimersi, credo che dovremmo andare a mangiare qualcosa e poi dritti a letto, partiamo alle una questa notte..

N: si hai ragione.. Ciao Marty, a domenica- disse Niall abbracciandomi

LO: Ciao Marty, mi mancherai- Louis mi strinse in un abbraccio fin troppo forte

M: ahah anche tu carotina, ma lasciami che mi stai stritolando!

L: Ciao marty, ti voglio bene!

M: oh anche io! Mi raccomando tienili d’occhio!!

Poi mi si avvicinò Zayn che era stato in silenzio tutto quel tempo, e mi abbracciò, affondando la testa nei mie capelli.

Z: ciao principessa ci vediamo- disse baciandomi dolcemente, fin troppo dolcemente, la guancia.

Quelle parole mi causarono dei brividi, era sempre così con Zayn, ma non ne capivo il motivo.. comunque gli scombinai un po’ i capelli, ricambiando i saluti. I ragazzi stavano per andarsene

LO: Ci vediamo al concerto! Non mancare!!

M:  ? Ehh?  ma non ho il biglietto!

H: Infatti seguirai tutto da dietro le quinte, o dalla prima fila, come preferisci. Questa settimana ti arriveranno due pass, uno per te e uno per Cate.

Riabbracciai tutti per quella bella notizia e poi se ne andarono, lasciando me e Harry da soli.

H: dai ti accompagno a casa…- disse in tono triste

Eravamo arrivati sotto casa, guardai Harry per un secondo, un’unità di tempo, che fu sufficiente per farmi scendere una lacrima. Lui la vide e fermò il suo corso con un bacio, asciugandola.

H: Cucciola, non piangere, ci vediamo tra meno di una settimana! E ci sentiremo su Skype!

Ci baciammo per un tempo che sembrò essere infinito, volevo rimanere tra le sue braccia per sempre. Scesi dall’auto, triste, incrociando il suo sguardo. Era distrutto. Non voleva farlo vedere però, per darmi un po’ di coraggio in più. Ultimo saluto con la mano, dopo di che fissai la macchina andarsene.
Salii a casa, salutai mamma e papà, dissi solo che andavo a letto, non una parola di più, non una di meno. Ero stanca e non ero in vena di chiacchiere. Che depressione. Presi dal letto la maglia che Harry mi aveva regalato, mi spogliai, la indossai, andai a letto e nel giro di poco sprofondai nel sonno.
  
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