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Autore: Keros_    03/02/2013    1 recensioni
Raccolta di OneShot in onore della Anderbros Week!
[...] Dopo qualche riflessione, Cooper pensò che forse quella volta l'aveva fatta davvero grossa: non doveva nascondere Mr Prip all'interno del suo armadio, sullo scaffale più alto; dove, anche se Blaine l'avesse visto, non ci sarebbe potuto comunque arrivare. [...]
• Day 1: Klaine Break up + Cooper: Niente che un biscotto non possa rimediare.
• Day 2: Disney!Anderbros: Mr Prip.
• Day 3: Scambio di Corpi: -
• Day 4: Cooper professional cockblocker: La vendetta di Cooper e l'uscita con Sebastian
• Day 5: Coming out: Video porno gay
• Day 6: Hogwarts!Anderbros:
• Day 7: Childern!Anderbros:
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Cooper Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mr Prip 

il salvataggio nel lago 

 

 

Il sole batteva forte sul parco di Lima per essere una delle prime domeniche invernali. Gli adulti passeggiavano lungo i sentieri in ghiaia, sollevando i ciottoli e i bambini si divertivano correndo sull'erba, facendo l'altalena, a inseguire i cani, a giocare con gli aeroplani telecomandati o le barchette. Oppure si rilassavano  leccando un gelato, mangiando caramelle o dolciumi vari. 

 

Alexandra Anderson ava insistito con suo marito per andare al parco quella mattina e lui, notando la bella giornata, non poté non accontentarla. Una giornata simile non si sarebbe ripresentata fino alla fine dell'inverno. 

 

Appena arrivati al parco, lei e Robert decisero di fare una passeggiata da soli, per rilassarsi un po' , lasciando Blaine e Cooper sulla riva del lago, seduti su una panchina con due gelati; dando a Cooper il compito di batate al fratello e a quest'ultimo di non far combinare troppi guai al fratello maggiore. 

 

 

Blaine era seduto sulla panchina con il suo adorato Mr Prip in grembo e Cooper accanto a lui. Entrambi guardavano due barchette telecomandate competere per una gara, mangiando il loro gelato. 

 

Blaine stava leccando il suo gelato quando sentì gli occhi di Cooper addosso. Lo guardò accigliato, non capendo il motivo di motivo di quello sguardo, che divenne chiaro quando aprì la bocca per parlare. 

 

"Fammi assaggiare," Cooper avvicinò la mano per afferrare il cono gelato del fratello, ma lui si allontanò. 

 

"No, Coopy! Tu te ne mangi sempre metà," rispose il piccolo, girandosi dall'altra parte. 

 

Cooper alzò un sopracciglio e sembrò pensare alle parole dette dal fratello, poi lo contraddì. "Non è vero!", si allungò sulla panchina, afferrando Blaine per il polso, "Ora fammi assaggiare." 

 

"Ho detto di no-o!", cantilenò il piccolo in risposta e Cooper gli strattonò il braccio, avvicinando il cono alle labbra. "Uffa, però!"

 

Cooper ghignò divertito alla lamentela del fratello e mangiò una gran quantità di gelato, notando quanto fosse buona la nocciola. Leccò ancora un altro po', fin quando Blaine non tirò via il braccio."Basta! Te lo sei mangiato tutto!"

 

"Tanto non lo mangiavi," si giustificò lui, notando che mancava più di metà gusto. Gli lasciò andare il braccio e Blaine si girò subito dall'altra parte per non fargli vedere gli occhi arrossati. 

 

Cooper alzò gli occhi al cielo, non aveva fatto niente di male, infondo. Tanto non l'avrebbe finito e gli sarebbe toccato magiarlo dopo, tutto leccato dal fratellino; quindi non aveva torto. 

 

Ciò nonostante, Blaine aveva le spalle rigide e il respiro irregolare, facilmente intuibile dal fatto che facesse respiri profondi per cercare di calmarsi. Cooper si fece un po' più vicino a lui e pensò d'offrirgli un po' del suo gelato. Blaine non avrebbe potuto mangiarselo tutto. 

 

"Hey, vuoi assaggiare il mio?", gli chiese con nonchalance, per non fargli notare quanto in realtà si sentisse in colpa. 

 

"N-no." Blaine si girò verso di lui e aveva davvero gli occhi arrossati. "Non voglio il tuo gelato. Io volevo il mio e te lo sei mangiato tutto."

 

"Blaine, stai mentendo! ce n'è più di metà, non rompere!" Controbatté prontamente Cooper. 

 

"Non lo voglio più!", gli urlò contro Blaine, porgendo il gelato verso il fratello. "Mangialo tu!"

 

Cooper in risposta alzò un sopracciglio, poi capì. "Bravo, Blaine! davvero intenso," si complimentò immediatamente, "Però devi puntare il dito, dai, riprova."

 

Il piccolo, spiazzato da quella richiesta, sgranò gli occhi, poi alzò il dito verso Cooper e fece come gli aveva detto il fratello. "Non ne voglio più! Mangiatelo tu! Mi fa schifo."

 

"Davvero bravo! però più convinto, mettici più cattiveria, guarda, ti faccio vedere", Cooper aprì le spalle e si sistemò meglio verso il fratello. "Blaine, stai mentendo", indicò il fratellino con la mano destra, dimenticandosi d'avere il gelato in quella stessa. "Ce n'è più di metà! Non rompere," continuò, spostando lo sguardo da tutt'altra parte, gesticolando per sembrare più espressivo. 

 

Quando spostò gli occhi di nuovo su Blaine, questi aveva il viso ricoperto di piccole gocce marroni e biancastre. Spostò ripetutamente lo sguardo dal fratello al gelato che aveva in mano, mentre Blaine faceva la stessa cosa. 

 

"Blaine-"

 

"Ora vado da mamma! mi hai sporcato tutto," Cooper sbiancò di colpo, terrorizzato al solo pensiero che sua madre potesse scoprire una cosa del genere. Si portò la manica della maglia nera sul palmo e iniziò a strofinarla con poca gentilezza sul viso del fratellino. 

 

"Ahi, Ahi..Cooper.. Smettila.."

 

Ma lui fece finta di niente, continuando a pulirlo frettolosamente. Nella foga di quelle azioni, ancora una volta si dimenticò che entrambi tenevano un gelato in mano e si accorse troppo tardi che Blaine aveva del gelato sui capelli e che Mr Prip, ancora sulle ginocchia del piccolo, avesse una macchia proprio sul muso e sullo stomaco.

 

"Cooper! sei un idiota," piagnucolò Blaine, spintonandolo via. "Adesso rimarrà porco!"

 

Blaine gli diede un pugno sullo stomaco  con la mano in cui teneva il gelato e Cooper sapeva benissimo che l'aveva fatto si proposito. Sentì freddo nel punto esatto in cui era stato scagliata la manina di Blaine sul suo stomaco, si guardò la maglietta nera, notando una gran macchia color nocciola e pezzi di cono sbriciolato.

 

 In quel momento non ci vide più dalla rabbia e senza troppe cerimonie afferrò Mr Prip e poi spintonò Blaine, facendolo ruzzolare a terra. A volte si dimenticava quanto fosse piccolo, non solo d'età ma anche di taglia, di conseguenza  spesso calibrava male la forza. 

 

Si alzò in piedi, sventolando il peluche in aria, ben invista agli occhi di Blaine che in quel  momento si stava mettendo in piedi, strofinandosi il ginocchio. 

 

"Vieni a prenderlo", lo stuzzicò Cooper, avvicinandosi sempre più alla riva, dove le barchette navigavano alla massima velocità. "Su, forza!" 

 

Blaine corse verso di lui e Cooper fece vari passi indietro, arrivando alla riva; alzò il braccio sopra la testa e gli urlò: "Dai, Blaine! Salta, così forse ci arrivi," ridendo a crepa pelle. Trovava divertente prenderlo in giro per la sua altezza. 

 

"Cooper, ridammelo!", gli ordinò Blaine, alzandosi sulle punte, convinto a non saltare per non far divertire Cooper. "Cooper, lo dico alla mamma e al papà!"

 

 

"E cosa gli dici?", lo sfidò, alzando e abbassando il braccio ritmicamente, solo per far arrabbiare di più il fratello. "Che mi mai macchiato  la maglietta con il gelato?"

 

Blaine smise di cercare di afferrare Mr Prip che era in balia del braccio di Cooper e si allontanò da lui, tornando verso la panchina. 

 

"Già ti arrendi? non andrai mai lontano se ti arrendi al primo ostacolo." 

 

Blaine si girò verso di lui,  poi iniziò a correre con le braccia aperte. Cooper non se ne preoccupò, anche se l'avesse picchiato non gli avrebbe fatto del male. Forse fu proprio per averlo sottovalutato che lo spintone lo fece cadere in acqua, facendogliene bere anche un bel pò. 

 

L'acqua non era alta più di mezzo metro, ma dalla posizione  a quattro zampe in cui si trovava, gli veniva difficile rimettersi in piedi con i grandi colpi di tosse che lo percuotevano. Così, nella foga, lasciò andare ciò che aveva in mano e si alzò in piedi, prima di poggiare le mani alle ginocchia e continuare a tossire. 

 

Anche se era una bella giornata, l'acqua era comunque ghiacciata, poteva essere cinque gradi al massimo e Cooper iniziò a tremare uscendo dall'acqua. Era completamente zuppo. 

 

"Coopy! Coopy! Mr Prip sta andando via", il ragazzo alzò lo sguardo sul fratellino a un paio di metri da lui che guardava oltre la sua figura, preoccupato. A quel punto anche lui si girò e vide il peluche a più di quindici metri dalla riva. 

 

"Blainey, va a prendertelo da solo," disse Cooper, superandolo e spingendolo," Sono Coopy solo quando ti conviene," si tolse le scarpe e le calzette. L'acqua gli dava fastidio.

 

"Cooper, per favore! Se ne sta andando," continuò Blaine, sempre più preoccupato e battendo i piedi a terra.

 

"Dici sempre di essere grande, no? Adesso togliti i vesti e buttati in acqua. Dimostrami quanto sei grande." Controbatté Cooper, strizzandosi la maglietta bagnata, cercando di non battere i denti troppo forte. 

 

Blaine si tolse subito le scarpe e il maglione, lasciandoli a terra; staccò pure il bottone del papillon, sfilandosi anche quello e la camicia. Poi si abbassò i pantaloni, pronto ad entrare in acqua. Fece qualche passo e poi si fermò, girandosi a guardare il fratello. "Ma io non so nuotare, come ci arrivo lì sotto?", chiese puntando il dito verso il peluche ormai lontano e impregnato d'acqua; pronto ad affondare.

 

"Buttati e batti i piedi," Continuò Cooper, con tono menefreghista, pur sapendo che Blaine poteva davvero annegare, come rischiava di fare Mr Prip. 

 

"Attenzione!", entrambi si girarono verso l'uomo che stava urlando e di colpo i loro occhi erano sul punto in cui questi indicava. Una barchetta passò sopra Mr Prip, strappandogli la staffa, dandogli l'ultimo colpo di grazia per farlo affondare.

 

Blaine iniziò a piangere in quello stesso istante, entrando sempre più dentro l'acqua e Cooper capì che: Primo, Mr Prip non poteva fare quella fine, anche lui c'era affezionato; e due: Blaine già non sapeva nuotare, con i singhiozzi sarebbe annegato senza ombra di dubio. 

 

"Lascia, vado a prenderlo io," Cooper si alzò in piedi e si tolse la maglietta, poi si addentrò nel lago con gli altri vestiti ancora addosso. Una volta che l'acqua gli arrivava all'ombelico, si ci tuffò dentro, battendo i piedi e muovendo le braccia per andare più veloce. Il fondale era abbastanza profondo. 

 

Salì in superficie solo per prendere aria e vedere più o meno dove fossero i resti della gomma piuma, iniziando a nuotare in quella direzione. Era Mr Prip, doveva salvarlo o perlomeno recuperarlo; non poteva lasciarlo lì dopo tutte le avventure che avevano condiviso. 

 

Cooper, Blaine e Mr Prip, il trio perfetto. No, non poteva lasciarlo lì. Mr Prip doveva essere salvato o almeno portato a casa. Ma i peluche potevano resuscitare? 

 

Cooper continuò a nuotare a stile libero fino ad arrivare al punto individuato poco prima. Lì, l'acqua era cosparsa di gomma piuma. Cooper pensò a quello che stava succedendo nella testolina di Blaine, forse per lui era la scena di qualche film horror o il suo più grande incubo. 

 

Dopo essersi riempito i polmoni d'aria, immerse la testa, tenendo gli occhi azzurro cielo bene aperti,  perlustrando il fondale. Dai, Mr trip doveva essere da quelle parti..

 

Cooper lo individuò ben adagiato tra una roccia e il fondale pieno di alghe, mentre i pesciolini riflettevano i raggi di sole che si poggiavano sopra le loro scaglie.  

 

Uscì di nuovo dall'acqua e prese una boccata d'aria, poi rientrò in acqua, nuotando verso il fondo. Iniziò battendo i piedi con foga, scendendo  metro dopo metro, forse l'acqua era troppo profonda per lui. Una scia di piccoli pesciolini argentati gli tagliò la strada. Sarebbe dovuto tornare indietro e riprendere aria, ma non lo fece. Cacciò via i pesciolini con le braccia, spaventandoli e riprese a nuotare. Stava scendendo sempre più giù e le orecchie iniziavano a pulsare  e gamba dopo gamba, bracciata dopo bracciata, metro dopo metro,  facevano sempre più male, come se qualcuno stesse pressando sopra i timpani. 

 

Ciò nonostante continuò fino ad arrivare a Mr Prip, che lo guardava con gli occhi ancora più vitrei del solito, a causa dell'acqua, sembrava sorridergli. 

 

Cooper lo afferrò  da un braccio e lo trascinò con sé, nuotando verso la superficie e più saliva, più le orecchie facevano meno male, più saliva.. più aveva bisogno d'ossigeno. 

 

Iniziò a muovere gli arti in modo sconnesso, arrancando sempre più. Sentiva il bisogno di aprire la bocca o respirare col naso. Credeva di non farcela, ma non cedette. 

 

Allungò il braccio, battendo sempre più freneticamente i pedi e alla fine le sue dita incontrarono l'aria tiepida. Uscì la testa fuori dall'acqua, creando degli schizzi. Aprì la bocca per prendere una boccata d'aria e guardò verso il cielo, prendendo più aria possibile. Adesso poteva respirare liberamente.

 

"ATTENZIONE"

 

Cooper sentì qualcosa sbattergli violentemente contro il mento e continuare a spingere, senza guardare diede un colpo a ciò che gli stava causando quel dolore, riuscendo a farlo allontanare. 

 

Guardò l'oggetto in questione e vide una barca bianca telecomandata capovolta su un fianco, anche lei stava per affondare; era munito di ogni piccolo dettaglio, c'era persino scritto il nome. 

 

Cooper lesse "Keros" sul fianco della barca, prima di rimetterla nella giusta posizione. Si tastò il mento e porca miseria se faceva male, la mano era pure insanguinata.

 

"Coopy!"

 

Cooper si girò verso il fratellino che lo aveva chiamato. Notò che aveva rimesso i vestiti e i suoi occhi erano talmente luminosi che brillavano come il sole, il sorriso a trentadue denti ben visibile da metri di distanza. Teneva i pollici rivolti verso l'alto e Cooper non poté non sentirsi un eroe. Non aveva salvato solo Mr Prip, ma anche la felicità del fratellino. 

 

 

 

 

*

 

 

"Blaine?"

 

"S-si, mamma?" Gracchiò questi, stropicciandosi gli occhi. 

 

"Si è svegliato e ti vuole vedere."

 

Blaine scattò in piedi dal divano su cui era seduto e affiancò la madre che gli mise una mano sulla schiena. Percorsero il salone nel più completo silenzio, fino ad arrivare davanti all'ingresso della cucina. 

 

"Pronto?" Gli chiese la madre, in tono dolce, sbattendo le palpebre degli occhi azzurri. Blaine annuì e insieme svoltarono l'angolo per soffermarsi sotto l'arco della cucina. 

 

Il tavolo era ricoperto di aghi persi qua e là, fili colorati pendevano dal tavolo, sulle sedie, sul pavimento, sul marmo della cucina e perfino sul divano dove Cooper era comodamente sdraiato.  

 

Robert Anderson era seduto su una delle sedie e tenendo in mano Mr Prip, gli stava aggiungendo gli ultimi dettagli.  Appena si accorse delle due nuove figure nella stanza, questi si tolse gli occhiali che indossava per guardare da vicino e fece incontrare i suoi occhi scuri con quelli color caramello di Blaine. 

 

"Siediti vicino a tuo fratello," gli disse con un sorriso. 

 

Blaine si allontanò da Alexandra e trotterellò fino al divano, dove Cooper si mise a sedere per fargli spazio e lui si ci sedette accanto. 

 

"Ragazzi," Esordì l'uomo, "Signore", aggiunse sorridendo alla moglie. "Sono lieto di comunicarvi che l'operazione di salvataggio Mr Prip, come l'ha teatralmente chiamata Cooper, è riuscita, quindi.." Robert si alzò in piedi e si parò davanti ai figli, "..salutate il vostro amato peluche."

 

Blaine allungò la mano per prendere Mr Prip delle mani del padre. Si portò il peluche in grembo, girandosi un pò verso Cooper, per farlo vedere anche a lui. 

 

Mr Prip era lo stesso di sempre, con l'unica differenza di una cucitura di un verde un pò più scuro e brillante che partiva da dietro la schiena, passava sotto il braccio e finiva sul fianco. 

 

"Grazie d'averlo salvato, papà," disse Blaine, alzando lo sguardo raggiante verso Robert. 

 

"Gia. Grazie, papà." Concordò Cooper, accarezzando Mr Prip  come se fosse un cane più che un peluche. 

 

"Vedremo come ringrazierete quando sarete in punizione per le prossime due settimane", disse Alexandra, poco distante da loro, ridacchiando.  

 

"Cosa?" Cooper la guardò accigliato, poi vedendo come entrambi i genitori sembravano impassibili, continuò. "Non è giusto!"

 

"Si che lo è," spiegò Robert, "tu hai la febbre alta e Blaine è raffreddato. Dovevi stare attento a tuo fratello e non l'hai fatto, per non parlare dei punti al mento che ti ho dovuto mettere." 

 

Cooper sbuffò irritato, non poteva né contraddirli né dargli torto. Blaine invece restò impassibile, ancora troppo contento per Mr Prip per capire bene la situazione; e questo lo infastidì ancora di più.  

 

"Ti odio," disse guardandolo negli occhi. 

 

Blaine gli sorrise radioso e disse: "Anch'io ti voglio bene, Cooper." 

 

 

 

 

 

 

 







 




 

 



Parto col dire che Matt ha davvero una piccola cicatrice sotto al mento e  quando l'ho scoperto ho deciso di scriverci su :3 

 

Ma i peluche galleggiano? 

No perché sinceramente non lo so, ho provato a cercare su internet ma tutto ciò che ho trovato sono stati consigli su come lavarli. Ah, se volete un consiglio, NON LO FATE MAI soprattutto con i vostri peluche preferiti. Da piccola mio padre ha lavato il mio.. non è tornato più come prima; per non parlare che adesso non lo trovo più. La mia Teta ç_ç  Ma questa è un altra storia..

 

Questa è l'ultima Shot per quella che è stata la fantastica Anderbros Week e spero vi sia piaciuta, Ringrazio tutti coloro che hanno letto, seguito e recensito questa raccolta e soprattutto partecipato alla settimana, tanto amore per voi <3

 

Volevo anche informavi che, insieme ad un altra ragazza, stiamo organizzando una NIFF WEEK! :3  QUESTO è il gruppo dove troverete tutte le informazioni e risposte alle vostre domande :) Siete tutti invitati a partecipare! 

 

Mi congedo lanciando cuoricini dappertutto e cercando di non ricordare che ho chiuso la raccolta senza aver pubblicato la Shot di ieri, forse la pubblicherò a parte quando avrò del tempo da dedicarci.

 

Bacioni,

 

Keros_



 

   
 
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