“Credevo
fosse
diverso…é così che ci si dovrebbe
sentire?”
Apro gli occhi.
Seamus è lì davanti a me, le palpebre serrate, le labbra sulle mie.
Devo ammetterlo.
Non mi ero aspettata questo suo bacio. Il mio primo bacio.
“Ma
non dovrebbe
essere una cosa speciale?Con il ragazzo che ami, che ti fa girare la
testa,
sentire le farfalle nello stomaco e le mani tremanti, sudate?”
Spalanco ancora di più gli occhi.
Sento le sue mani sui miei fianchi, il battito del cuore più veloce.
Ed io?
Dove sono finiti i brividi? Le farfalle?
Ma soprattutto…dov’è l’amore?
Mi guardo intorno. La sala comune è vuota.
“Se per lo meno entrasse qualcuno!Almeno avrei un buon motivo per staccarmi!”
Come se mi avesse letta nel pensiero, Seamus allontana il suo viso dal mio, senza smettere di abbracciarmi.
Mi guarda negli occhi. Sorride.
Mi accarezza la guancia sinistra. Ha la mano calda.
Un calore che solo l’amore può dare, che riesce a sciogliere anche i cuori più freddi.
“Perché
il mio no?Non
sento quella dolce sensazione. Forse non ho un cuore? Oppure il mio
è di
pietra…il fuoco non scioglie le rocce, le riscalda, ma poco
alla volta quelle
ritornano come prima.
Gelide.”
Continuo a guardarlo con gli occhi spenti, pieni di rimorso.
“Se
almeno avessi
indietreggiato…questo non sarebbe successo!é uno
sbaglio!Un grosso,
stupidissimo errore! Ma non si può rimediare?Come quando ero
piccola, sdraiata
supina sul pavimento a disegnare. Se colorando uscivo dai bordi, usavo
la
gomma. Quel fantastico oggetto che mi permetteva di ricominciare tutto
da capo!
Non esiste una gomma dell’amore?Come vorrei poter cancellare
questo pasticcio!”
“Ti amo, Ginny!”
Un colpo allo stomaco.
“Oddio,
questo
no!Perchè, Seamus, perché?”
Silenzio.
Resto impassibile.
Lo vedo cercare nei miei occhi quelle due parole che vorrebbe sentirsi dire anche lui.
Non ci sono. O per lo meno, non ancora, e forse, non per te, Seamus.
“Ti
amo. È così
difficile da dire? Infondo sono solo cinque lettere…eppure
sono
così…pesanti…importanti…bisogna
crederci davvero…Seamus, perché me
l’hai detto? Lo pensi seriamente? Perché io
no…mi dispiace, sei solo un amico per me…cerca di
capirlo!io ti voglio
bene…ma…non ti amo!”
Facile pensarlo…ma dirglielo?
Gli tolgo le mani dalla mia vita.
“Seamus io…”
Mi anticipa le parole.
“Non mi ami…l’avevo capito, Ginny. E non so nemmeno perché io ti abbia baciata e rivelato i miei sentimenti! Volevo solo che tu lo sapessi, perché morivo all’idea di tenermi tutto dentro per sempre!”
“Oh,
Seamus!E ora come
credi che mi dovrei comportare?Mi hai detto che mi ami!non
sarà più lo stesso
fra noi! Questo tuo sentimento nei miei confronti t’
impedirà di trattarmi solo
ed esclusivamente come un’amica…come ho sempre
fatto, faccio e farò con te!”
“Scusa se ti ho messa in imbarazzo…non capiterà mai più…te lo giuro!”
Si allontana verso il ritratto della Signora Grassa.
Dopo qualche secondo lo sento chiudersi dietro le lui.
Resto ferma al centro della stanza senza sapere cosa fare.
Mi copro il viso con entrambe le mani.
“Si
può essere più
insensibili?”