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Autore: Cerridwen Shamrock    27/08/2007    5 recensioni
[OLD FIC]
*Deathly Hallows spoilers*
E mille pensieri turbinavano vorticosamente nella mente di Draco Malfoy...
‘Loro sembrano così felici.'
'Loro hanno ottenuto ciò che volevano.’
‘Loro sono riusciti a ricominciare a vivere.’
‘Loro si sono visti strappare tutto ciò che avevano.’
‘Ma loro hanno trovato il coraggio di andare avanti.’
‘Loro hanno qualcuno che amano, e qualcuno che li ama.’
[...] ‘Io non ho niente di tutto questo.’
‘Io non ho perso nessuno.’
‘Io non ho mai avuto nessuno.’
‘Io sto vivendo una vita che non mi appartiene, una vita che non ho mai desiderato.’

Diciannove anni dopo, Draco Malfoy ed Harry Potter si accorgono che qualcosa deve cambiare, che fra di loro resta un ultimo conto in sospeso... un'ultima cosa...
A tutti coloro che hanno letto questa storia e che hanno lasciato tutte queste stupende recensioni - e a tutti coloro che lo faranno in futuro - grazie. Solo grazie, con tutto il cuore.
NOTA - Gennaio 2009: Riscritta la prefazione e le note introduttive ad ogni capitolo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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NOTE E RINGRAZIAMENTI:

C
on immenso piacere, vi annuncio che questo capitolo non è l'ultimo come previsto!
Ebbene sì: i capitoli sono diventati sei. Non chiedetemi nè come nè perchè! Questo è nato da uno dei miei deliri notturni... XD

Un grazie immenso a Draias e a saraligorio1993 che hanno recensito lo scorso capitolo, e come sempre a chi ha aggiunto questa fanfiction ai preferiti <3

Buona lettura a tutti!

~

 

Something different

-Qualcosa di diverso-

 

 

— CAPITOLO CINQUE 

 

Grimmauld Place

 

 

Dopo la guerra, anche Grimmauld Place era ritornato a vivere.

Harry e Ginny lo avevano scelto come nuova casa per la nuova vita che stava iniziando e lì, fra quelle mura un tempo gelide ed inquietanti, era nata la nuova famiglia Potter.

Ora, quelle stesse mura trasudavano calore e felicità: i nuovi proprietari avevano completamente trasformato quel luogo da cui l’amore e l’amicizia erano sempre stati estirpati, ogni segno della crudele stirpe Serpeverde dei Black era scomparso. Gli antichi quadri che un tempo formavano l’albero genealogico della “Nobile e Antichissima Casata” erano stati sostituiti da altre cornici raffiguranti i grandi protagonisti delle due guerre, un omaggio speciale a coloro che avevano dato la vita nella speranza di poterne regalare agli altri una migliore: i genitori di Harry, Silente, Piton, Remus, Tonks, Malocchio Moody, Fred Weasley e naturalmente Sirius vegliavano sulla famiglia Potter ogni giorno.

Questo era Grimmauld Place, all’inizio della nuova era.

 

Era trascorsa una settimana da quando Harry aveva provato a parlare con Malfoy. Era stata una strana settimana, i giorni scivolavano via lenti e la casa sembrava stranamente vuota e silenziosa da quando sia James che Albus erano partiti per Hogwarts.

Le ombre della sera stavano iniziando ad inghiottire il parco di Grimmauld Place, e Harry era affacciato alla finestra, gli occhi persi nel vuoto, e pensava...

...Quel luccichio negli occhi di Malfoy. Non era assolutamente vero che non aveva niente da dirgli, Harry ne era certo, ma allora perchè si era nascosto ancora una volta dietro quella maschera che da sempre lo nascondeva?

‘...Perchè continui a non voler ascoltare il tuo cuore, Malfoy?’

Harry sperò che il suo messaggio fosse arrivato: “Grimmauld Place numero 12, ti aspetto”.

E continuava ad aspettare, cullando la speranza che l’attesa non si rivelasse vana.

 

«Papà? Mi sembri triste...» Lily si era silenziosamente avvicinata al padre ed ora lo stava fissando, uno sguardo tenero a cui Harry non seppe resistere.

La prese in braccio e la strinse a se, rassicurandola: «No, stai tranquilla, tesoro. E’ tutto assolutamente perfetto...»

E lo disse credendoci, perchè era vero. La sua vita era diventata assolutamente perfetta.

Ma Lily non sembrò neanche lontanamente convinta quanto lo era lui...

«Mmmmh...» fece dubbiosa, scrutandolo attentamente. Harry scoppiò a ridere vedendo quell’espressione pensierosa dipingersi sul volto della figlia e al suono della sua risata Lily si illuminò: «...Ci sono! Hai bisogno di divertirti...» l’espressione del suo viso si fece furba, assolutamente degna dei Malandrini, pensò Harry.

«...Invitiamo Ron e Hermione a cena stasera? Così potete raccontarmi di nuovo di quando eravate ad Hogwarts...» concluse la figlia, sorridendo sotto i baffi.

«Affare fatto! Non vedi proprio l’ora di andarci, a Hogwarts, eh?» Harry stava ancora ridendo.

La bambina gli lanciò un’occhiata angelica sbattendo le ciglia...che diceva più di mille parole!

 

‘Lily aveva ragione, avevo davvero bisogno di divertirmi...’ pensò Harry dopo cena, mentre lui, Ginny, Ron ed Hermione ridevano ricordando le loro avventure scolastiche dei “vecchi tempi”.

Lily li osservava meravigliata, gli occhi che le brillavano di più ad ogni episodio raccontato dai quattro adulti. A Ron non sfuggì il suo sguardo, e strizzò un occhio ad Harry. I suoi tre figli sarebbero stati sicuramente degni eredi dei Malandrini...e del magico trio...

...E dal buio del parco, non erano solo i mille occhi della notte ad osservare quel quadro di felicità che tutti loro formavano. Nascosto nell’ombra, Draco Malfoy li osservava, il cuore lacerato da un bruciante rimpianto, da una profonda tristezza e, in fondo...anche un pizzico di tenerezza. Ancora una volta, stava cercando altrove, nella vita degli altri, un piccolo spiraglio di luce, quella boccata di aria fresca che lui non aveva ancora respirato.

 

Era molto tardi quando Ron e Hermione tornarono a casa, Lily era già a letto, ed Harry e Ginny uscirono nel parco. Era una tiepida notte di settembre, il cielo ricoperto di stelle. I due si sedettero sull’erba soffice, ognuno perso nei propri pensieri.

«Non è meraviglioso?» sussurrò Ginny.

Harry si voltò verso di lei, le prese il viso tra le mani e la baciò teneramente.

«E’ tutto meraviglioso...» le rispose, «perchè io e te siamo qui, insieme...»

Questa volta fu Ginny a baciarlo, a lungo, appassionatamente...

Draco li guardava nascosto dal nodoso tronco di un albero, e si lasciò sfuggire un sorriso divertito. Anche da lontano il loro amore era evidente, poteva quasi toccarlo. Si chiese come ci si doveva sentire, ad amarsi così profondamente.

Si scambiarono qualche parola che Draco non udì, ma vide Potter annuire e la Weasley entrare in casa.

Harry, rimasto solo, si sentì improvvisamente osservato. Si voltò e fisso esattamente l’albero dietro al quale era nascosto Malfoy...adesso o mai più. Respirò profondamente per cercare di calmare il battito del suo cuore e, la voce che tremava leggermente, incerta, bisbigliò:

«P-Potter...?»

Era un sussurro appena udibile, ma aveva spezzato il silenzio che regnava sul parco ed Harry lo udì nettamente. Spalancò gli occhi, chiedendosi se era stato uno scherzo della sua immaginazione.

Un fruscio di passi strascicati sull’erba.

E un paio di occhi color ghiaccio che fissavano i suoi.

   
 
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