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Autore: Silvia_Shady    06/02/2013    6 recensioni
Tetsuya è partito non dicendo nulla Doremi che ne ha sofferto per due anni. Ad un certo punto torna a Misora,e spiega le motivazioni delle sue azioni. I due dovranno affrontare diverse prove,una delle prime è che Doremi capisca che lo ama,poi verranno i problemi con il mondo della magia che cambieranno tutto. Fra loro nascerà un legame indissolubile,pche l'amore salderà e farà crescere giorno per giorno. Spero che vi piaccia!
Genere: Fantasy, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doremi Harukaze, Tetsuya Kotake, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                         Complicated

 

Cap18-Spiragli di luce

 

Ecco,questa è la fine,pensai.

Mi lasciai andare,non opposi resistenza e quel mostro s’intromise con il pensiero nella mia testa oscurando ogni parte del mio cervello,dai ricordi al dolore,dalla felicità alla tristezza.

Mentre sentivo ogni briciolo di lucidità lasciare il mio corpo,mi guardai intorno cercando occhi che chissà se avrei mai rivisto.

Non so se fosse un miracolo, ma vidi due iridi blu scrutarmi e urlare qualcosa verso la mia figura,sorrisi ,ricorderò sempre il colore di quegli occhi.

Un blu che in natura non esiste,un blu che nemmeno volendo saprebbero ricreare, un blu che ho avuto la fortuna di scrutare più e più volte.

Tutto divenne scuro e persi coscienza di me stessa facendomi vincere da una forza oscura,ormai stanca di combattere.

 

“Pedravius,ora fa tornare Rosel”il mago,si girò verso l’interlocutore,che aveva espresso quel desiderio con troppa foga. Il tono imperioso non andava di certo bene ad uno come lui.

“Tu ordini?”

“No,certo che no”disse quello che dopo avere visto gli occhi del suo ‘capo’ abbassò lo sguardo come scottato.

“Bene, ma prima perché non rivolgiamo le dovute attenzione ai nostri ospiti”

Vidi Lauren guardarlo con un odio indescrivibile, sembrava volesse saltargli addosso e ucciderlo con le sue stesse mani.

Ogni muscolo era teso e contratto,pronto a tutto.

La fronte aggrottata le conferiva insieme all’aspetto regale,un’aura di potenza.

Sembrava propensa ad attaccare,ma qualcosa la bloccava,si vedeva che era ansiosa d’intervenire, le gambe rigide tremavano quasi per tutta la forza che metteva nel suo corpo.

Io ero preoccupato,non credevo ci fosse una parola più adatta a descrivere l’intera situazione.

Doremi era stesa a terra come morta,il mago girava intorno a noi come un avvoltoio e Gengo aveva gli occhi che brillavano. Non so se era emozione,paura o pazzia.

Probabilmente quest’ultima.

L’unica cosa che volevo fare in quel momento,era prenderla e portarla via con me.

Non si riusciva,non si riusciva a stare tranquilli io e lei,c’era sempre qualcosa di mezzo,qualcosa che ci allontanava. Non eravamo destinati a stare insieme? Non m’importava, il mio destino lo scrivevo io e io volevo lei.

E non ero mai stato sicuro in vita mia di una cosa,mai tanto.

“Tu non la tocchi nemmeno con un dito Doremi”dissi in preda a una rabbia cieca,dovevano lasciarci in pace.

“E chi me lo impedirà,te? Uno stupido ragazzino mosso dall’amore e dal coraggio?”

“Sì,proprio io”stavo per fare un passo verso quel mostro ma Lauren mi bloccò. Una presa così salda sul mio polso da farmi provare un dolore su tutto il braccio.

“Non fare imprudenze,ragazzino”disse con voce incrinata.

“Pensavo che rimanere rinchiusi in un castello portasse insanita mentale,ma vedo che sei ancora prudente”disse con un sorrisino il mago.

“Se potessi, verrei la e ti staccherei ogni singolo osso dal corpo”disse con disprezzo la donna.

“Noto risentimento nelle tue parole,ma ti avverto,attenta a come parli”lo ammonì Pedravius.

“L’unica cosa che mi blocca è quello che potresti fare a Doremi”

“Che c’è, ti sei alzata dal lato del letto che diceva di fare la madre?”

“Non ti permetto”disse quella alterandosi,ma notevolmente ferita.

“Madre…?”chiesi io leggermente confuso.

“Sì,Lauren è la madre della tua ragazza…Ops! Scusa,è vero non è la tua ragazza!”

“Stronzo”dissi . Se lo sguardo potesse uccidere quello, sarebbe già morto.

“Comunque lei è la legittima erede al trono,la brava Lauren,quella che ha perso il marito per un inganno”

“Ti prego di tacere,non sono qui per rivangare il passato,ma sono qui per uccidere te e quel verme che ci prova con mia figlia”

“Non ho paura di te signorina,anche se sei molto potente”

“Allora comincia a cambiare idea,e restituiscile i poteri”

“Non sono in mio possesso”

“Lo so benissimo”

“Sua figlia è di mia proprietà,non la restituisco a nessuno”sottolineò Gengo che fino a quel momento era rimasto fuori dal dibattito.

“Infatti farai meglio a tenertela,visto che la tua amata non farà ritorno”

“Come?”

“Tu mi hai tradito,non faccio favori a feccia come voi”

“Senti da che pulpito viene la predica”schernii io.

“Taci sporco umano”

“Ti assicuro che mi sono lavato,ma non assicuro che la tua faccia rimanga intatta”nessuna capiva il mio riferimento, ma la cosa fu abbastanza chiara dopo il pugno improvviso che stese a terra Gengo.

“Tetsuya,ti prego contieniti”disse Lauren trascinandomi lontano da quei due.

“Ci proverò”dissi.

“Tu,mi hai stufato,è ora di farti fuori,prima però restituiamo i poteri e la forza di volontà alla ragazza”

Pedravius con un gesto delle mani trasportò un’aura rosa verso Doremi,poi schiocco le dita e fece scomparire l’ombra.

“Perché lo hai fatto,non poteva esserti utile?”gli chiese Lauren.

“No,il suo amore era degenerato”

Vidi Doremi aprire lentamente gli occhi e tirarsi a sedere in modo debole.

“Doremi!”urlai correndogli incontro.

“Testuya!”disse lei con occhi felici.

Però sentii qualcosa trascinarmi all’indietro e trainarmi addosso alla parete del castello. Una morsa di metallo era spuntata dal nulla e mi aveva preso allo stomaco allontanandomi da Doremi. Anche a lei successe lo stesso,solo che il suo atterraggio al muro fu più greve del mio.

“Che cosa fai Pedravius,lasciali andare”

“Non ti preoccupare,calma,saranno solo uccisi,prima lui,così tua figlia soffrirà un po’”si fermò,poi puntando gli occhi a Doremi disse: “Vedrai la persona che ami morirti davanti agli occhi,non sei contenta?”disse con sguardo sadico.

Doremi non rispose,ma spostò lo sguardo verso la donna. La guardava con curiosità,cercando di capire se era quello che pensava fosse.

“Tu…?”

Lauren e Doremi si guardarono per un attimo. Una negli occhi porpora dell’altra.

“Sì,lei è tua madre,salutala”disse Pedravius sganciando un attacco da dietro colpendo la strega. Quella si alzò contraccambiando e cominciarono a scambiarsi attacchi.

Intanto due pareti murarie cominciarono ad avvicinarsi a me. Avevano degli spuntoni molto affilati e avevo paura di aver capito come mi avrebbe ucciso.

 

“Tetsuya,spostati, da li”urlai appena mi accorsi di quella che stava accadendo.

“Non riesco a muovermi”disse.

Comincia a strattonare le catene che mi tenevano i polsi,ma erano saldi e non avevano alcuna intenzione di rompersi, anche la morsa di metallo era sullo stesso piano e entrambe irremovibili.

“Doremi,calmati per favore,hai i tuoi poteri”

“Davvero?”chiesi incredula. Però non avevo bisogno di risposte,li richiamai a me e sentii il potere circolarmi nelle vene. Passai in rassegna qualsiasi incantesimo che mi potesse essere utile,ma niente.

La mia mente era bloccata.

“Doremi,ti prego concentrati,puoi farcela,io sono completamente bloccato,i miei poteri non funzionano”mi pregò lui con quello sguardo. E come si fa a dirgli di no?

“Ok,ok,ci provo”dissi cercando di farmi forza.

Idea!

Se provavo a concentrare i miei poteri su quella morsa, sarei riuscita a distruggerla,anche se avrei rischiato molto se non si distruggeva.

Chiusi gli occhi e sentii calore sullo stomaco dovuto al sovraccarico di poteri sul metallo. Rimasi per minuti interminabili,tanto che la testa cominciò a girarmi,ma alla fine si ruppe e mi sentii libera,anche se non lo ero del tutto,mancavano i polsi,ma non c’era tempo,dovevo intervenire ora.

“Pensa Doremi,pensa”mi dissi.

“Ok,Tetsuya,ora provo a teletrasportarti,non so dove,ma fuori da li,quindi non ti muovere”

“Non ti preoccupare,credo che rimarrò qui”disse con una punta d’ironia.

Mi scappò un sorriso, mentre ricordavo l’incantesimo.

Lo pronunciai con tutta la concentrazione del mondo,e rimasi ad occhi chiusi sentendo i muri scontrarsi.

“Se non ci sono riuscita,mi uccido”pensai. Aprii gli occhi con il cuore che martellava nel petto come se volesse uscire.

Lui non era morto, e questo era rassicurante ma ora dov’era?

All’improvviso mi piombò qualcosa addosso facendomi rovinare a terra.

Trovai sopra di me un Tetsuya incredulo che mi guardava sorridendo.

“Ci sei riuscita,ci sei riuscita!”

“A quanto pare si”dissi arrossendo involontariamente per la vicinanza al suo viso. Sentivo il suo fiato corto su di me e questo mi mandò su di giri.

“La mia piccola strega!”disse sorridendo,poi si accorse della situazione,si scostò e mi aiutò a privarmi delle catene.

“Sono contento di farti ancora questo effetto”disse con sguardo malizioso.

Al che io arrossii ancora di più di prima e mi voltai per non farlo notare.

“Va bene,andiamo ad aiutare tua madre”disse sorridendo.

Mia madre pensai

Chissà che persona era, non la conoscevo per niente,però mi somigliava tanto.

Comunque non me la sentivo di chiamarla come tale,non lo meritava, lei non c’era mai stata.

Per questa serie di motivi, guardai male Tetsuya e lui mi rispose con fare interrogativo.

Non capiva? Come potevo chiamarla ‘Madre’? Non l’avevo mai vista,non ci avevo mai parlato,non sapevo nulla di lei e dovevo portarle rispetto o che?

No,non se ne parlava proprio.

“Non fare il finto tonto, andiamo”dissi scattando verso il combattimento che coinvolgeva quella donna con il mostro rinato.

“Cosa non capisco?Quella è tua madre!”

“Non è mia madre”

“Per favore Doremi”dissi prendendomi per il polso.

“Non mi sembra il momento giusto per parlarne, dobbiamo sconfiggere…”mi fermò cingendomi i fianchi e avvicinandomi a lui.

“Ragiona! Capisco che tu possa essere sconvolta in questo momento, ma è pur sempre sangue del tuo sangue, non puoi fare finta di niente. E se ne vuoi parlare, parliamone, non scappare dai problemi Doremi”

“Io non scappo da nulla, solo che non mi sembra il momento adatto per discuterne”

“No, certo tu non scappi, tu li eviti, ma ci sarà un momento in cui non potrai più farlo”

Mi scostai violentemente dal suo abbraccio e mi precipitai a passo deciso verso la mia meta precedente. Sentii lui seguirmi, poi superarmi per andare ad aiutare quella donna.

Testardo, è sempre stato un presuntuoso, testa calda testardo.

Mentre andavo, notai uno specchio a cui non avevo fatto caso prima, del resto come avrei potuto? Non avevo avuto il tempo di ammirare la sala.

Mi riflessi e mi guardai.

Avevo i capelli tutti scombinati e il vestito da sposa si era sporcato in alcuni punti, però era molto bello, anche se si vedevano i tagli antichi di un’epoca ormai perduta.

Con lentezza lasciai scivolare una mano tra i capelli,poi percorsi il merletto del vestito fino a dove il braccio me lo permetteva.

Quella Doremi, non ero io. Io in questi ultimi tempi ero cambiata tantissimo. Tutto il dolore che mi era crollato addosso aveva inferto tagli ovunque. E quelli vecchi erano cicatrici indissolubili che di tanto in tanto erano aperte per il semplice gusto di rivedere il sangue scorrere e macchiare tutto.

Mi toccai il cuore, lo so da fuori non si vedeva nulla.

Ma dentro di me proprio nel punto dove ci doveva essere il cuore,non c’era nulla. Il vuoto totale, solo un involucro che dentro non conteneva più niente.

 

Hai ancora una vita davanti

Sì,una vita tempestata di perdite vuoti,gente che va,gente che viene,questa è la vita che mi spetta? Be io non la voglio.

Lui si preoccupa per te

Si preoccupa per me?

 E allora perché non capisce quello che provo,perché?

Lui capisce

No,lui non capisce nulla, io per lui ho pianto. Lui mi ha lacerato il cuore tante di quelle volte, e dopo la prima se davvero mi voleva bene, perché non si è fermato? No,lui ha continuato.

Lui non sapeva

Io ho sofferto, lui non capiva, non capiva mai nulla.

Tu lo ami

Sì,è vero,io lo amo. E questo è uno dei motivi per cui non riesco a lasciarlo andare. C’è sempre qualcosa che rovina tutto.

Dovresti aiutare tua madre

Mia madre? Mia madre? Lei non è mia madre! Io una già c’è l’ho e non è quella che sta combattendo la fuori.

Sta rischiando la vita per te

Lei non c’è mai stata non sapevo nemmeno che esistesse, e ora si presenta “Ciao,sono tua madre” Dopo diciassette anni! Io ho diciassette anni, lei dov’era mentre crescevo? Dove?

E’ tutto diverso

No, non è diverso! Se una madre vuole conoscere suo figlio,non l’abbandona,veniva e si faceva conoscere,ora no, è troppo tardi io una madre già la ho.

Ma…

Ma niente…

 

Ora parlavo anche cono gli specchi? No,Doremi!

Mi girai e cautamente mi avvicinai alla lotta. C’era una cosa che non capivo sul comportamento di Pedravius, mi ha ridato i poteri e mi ha incatenata, sapendo bene che potevo liberarmi. Perché?

“Eccola,anche la ragazza si è liberata”disse il mago guardandomi. La donna era seduta per terra e cercava di riprendere fiato e Tetsuya gli era vicino cercando di aiutarla. Cos’era tutto quell’amor proprio verso quella persona?

Mi mandava in bestia!

“Che c’è tesoro, qualcosa non va?”disse girandomi intorno e toccandomi i capelli in modo così lento da far venire in nervi.

Io m’irrigidii e continuai a guardare Tetsuya. Era così bello. Però non potevamo stare insieme, non potevamo.

“Pensi a lui?”disse. Tetsuya continuò a guardarmi fisso negli occhi. “Lui ti ha fatto soffrire, non ti merita, se tu ti schierassi dalla mia parte, potresti avere tutto quello che vuoi. Ogni uomo ai tuoi piedi! Può ripagarlo della stessa monete, potresti avere tutto, potresti essere felice”

All’ultima parola sussultai. Io felice? Era davvero possibile?

“Sì, è possibile mia cara”

“Smettila,lascia stare la mia testa”dissi con disprezzo allontanandomi da lui. L’unica cosa che potevo tenere privata erano i miei pensieri e dovevano rimanere tali.

“Devi essere davvero stupida, preferisci l’amore al potere, la supremazia su tutto?”

“Preferisco un mondo senza di te”

“Va bene,allora guerra sia”

Sapevo che mi avrebbe attaccata. E così fu.

Una sfera nera mi affiancò, mi ero spostata in tempo per fortuna.

Presi così a lanciare incantesimi. Le sfere che gli lanciavo andavano ad infrangersi ovunque tranne che su di lui.

Tetsuya cominciò ad aiutarmi mentre Lauren si alzava da terra.

“Uniamo i nostri poteri, è l’unico modo per vincere”disse la donna dai capelli magenta vedendomi vicino.

“Non mi ordinare”

“In questo momento non c’è altro che il combattimento. Metti fuori i problemi personali mentre combatti”disse.

La guardai male,chi si credeva di essere?

Accettai comunque di unire i poteri.

Tetsuya pensò a distrarre il mago, io lo presi alle spalle cominciando a buttare un flusso continuo dei miei poteri.

Il mago si girò prima di essere colpito e fece partire un raggio completamente nero che appena si scontrò con il mio, creò a una serie di scintille.

Lauren si affiancò a me e cominciò a seguire i miei stessi movimenti.

Infine l’ultimo fu Tetsuya. I nostri poteri s’intrecciarono fra loro creando un arcobaleno rosa e blu che andava contro quel mostro che era solo.

Finalmente riuscivo ad intravedere nei suoi occhi un momento d’incertezza. Aveva paura di essere sconfitto,non sapeva che ero potente, e che l’unione fa la forza. Ad un certo punto Pedravius lasciò andare e fu sbattuto verso la parete del castello.

Si rialzò velocemente e con sguardo assassino mi guardò.

Sempre guardandomi scagliò un incantesimo su Tetsuya e lo imprigionò in una bolla insieme a Lauren. Colsi alla sprovvista.

“Che vuoi da me?”chiesi cercando di capire le sue vere intenzioni.

“Voglio distruggerti”

“Perché? Perché tutti vogliono distruggermi?”

“Sei sua figlia, metterò fine alla stirpe e salirò al regno”

“La regina non ti permetterà mai di appropriarti del regno”

“Ma guardati Doremi. Con il vestito da sposa i capelli arruffati, pensi di essere forte con quella faccia, pensi di essere forte?”

“Io sono stata forte fino ad ora”

“Hai detto bene, ora cadrai a terra e mi chiedere clemenza”

“Non l’ho farò mai”

“Ti ricordi Lullaby?”

Non risposi ma lo guardai.

“Ti ricordi con chi era fidanzato il tuo amore?”scostai lo sguardo mentre un fitta m’invadeva il corpo.

“Ti ricordi quando Tetsuya è tornato? Tu non volevi perdonarlo, poi l’hai fatto e lui per ripagarti si è messo con la tua amica”si fermò guardandomi. Riprese spudoratamente vedendo che le sue parole mi avevano azzittita.

“Stavi a scuola e loro si sono baciati davanti ai tuoi occhi,tu hai pianto. Hai litigato con lui una volta, più volte. Preferiva Lullaby a te, tu eri un peso. Con lei scherzava, rideva, si divertiva. Con te no”

Feci un passo indietro girando la testa in modo che Tetsuya non potesse vedere la lacrima che mi scivolava sulla guancia.

Lui continuava. “Ti ricordi quando ti ha baciata nel deserto quando eri rotolata? Ricordi il litigio prima di quella missione? La mattina che ti sei svegliata, lui con chi era? Si era rimesso con Lullaby e tu avevi visto con i tuoi occhi. Lui l’ha fatto per ripicca. Il grande amore che prova per te non è bastato per tenerlo lontano da un’altra”

“Smettila” dissi debolmente.

“Non sembri tanto forte adesso”

Tutto quello che era successo, non mi aveva distrutto in quel momento,perché doveva accadere ora? Sarebbe saggio lasciarmi scoraggiare? Quali cause potrebbe avere?

Devastanti.

Come un tsunami su una piccola isola abitata.

Solo che in pericolo non c’era una’isola, ma due mondi,uno più grande dell’altro.

Potevo addossarmi una tale responsabilità?

No,non avrei retto.

Allora?

Dovevo reagire.

Prendere il toro per le corna.

Ma come?

“Ti hanno tagliato la lingua?”

“Tu ti sei preso tutto,ogni cosa bella nella mia vita,l’hai presa e l’hai rovinata. Hai distrutto tutto quello che ero riuscita a costruire con le mie sole forze,e non posso permettere che un intero mondo cadi sotto di te. Non posso permettere che la gente passi il mio inferno. No,non posso,per questo tu ora cesserai d’esistere”

Lo attaccai,il mio raggio era più forte. Ora avevo un obiettivo.

Distruggerlo.

Il mio incantesimo fuoriusciva dalle mie mani con una tale forza da far male anche a me. Vidi mia madre e Tetsuya colpirlo a lati diversi.

Non sapeva cosa fare,come una gazzella rincorsa dal leone.

Sa di non avere scampo.

E lui non c’è l’ha.

Mi guardò. Mi doveva odiare proprio tanto per guardarmi a quel modo.

Lo vidi cadere a terra,stava per scomparire,usò le ultime energie per crearsi uno scudo,mosse le labbra,ma non sentii le parole. Poi lo scudo s’infranse e lui scompari.

Nello stesso istante un dolore forte mi colpì alla testa. In un punto preciso sentivo il formarsi di un dolore così forte da farmi perdere i sensi su quella distesa sabbiosa.

L’ultima cosa che sentii fu il tocco di Tetsuya sulla mia fronte. Poi più niente.

 

 

“Da quanto tempo è in questo stato?”mi chiese Sinfony svegliandomi dal mio stato di trance. “Tetsuya?”

“Sì,ci sono. Da quando il mago è scomparso,è quasi un giorno”

“Non capisco”disse quella girando intorno al letto mettendosi vicina a Doremi.

“Nemmeno io,ora che tutto si è risolto finalmente”

“Andrà bene,si sveglierà,magari la stanchezza le ha giocato un brutto scherzo”mi sorrise, ma quello che diceva non convinceva nemmeno lei.

“Gli altri?”chiesi.

“Sono tutti di la, ci fanno entrare uno alla volta”

“Ah,ok”

“Tetsuya non credi che dovresti… non so farti una doccia? Mangiare?”

“No,finché Doremi non si sveglia”

“Ma…”

“Per favore”

“Ok,fai come vuoi”

Appena uscita Sinfony, una donna dai capelli rosa mi venne davanti.

“Che cosa succede?”gli chiesi.

“Non lo so Tetsuya,proprio non lo so. Non è un incantesimo per farla dormire tutta la vita, non è nessuna sorta di magia”

“Quindi dobbiamo solo aspettare che si svegli?”

“Già,a quanto pare”

“Più facile a dirsi che a farsi”

“Lo so bene, cerca di riposarti, quando Doremi si sveglierà, avrà bisogno di te al cento per cento”

“Se la mette così!”

“Dico agli altri di venire domani,ora risposa,andremo tutti a dormire, sono stai mesi pesanti”

“A chi lo dici”

La donna uscì e io mi misi disteso vicino a Doremi abbracciandola da dietro,nel giro di poco mi addormentai.

 

Sentivo dei rumori.

Aprii gli occhi con calma e vidi Doremi irrequieta.

“Piccola? Ei?”la scossi con delicatezza, e vidi i suoi occhi spalancarsi come risvegliata da un brutto sogno.

Non parlava si limitava a guardarmi.

In modo strano.

Con aria vaga.

Interrogativa.

Che aveva?

“Ei? Finalmente sei sveglia”gli sorrisi.

Continuava a guardarmi senza proferire parola.

“Doremi?”chiesi.

Ancora niente.

“Terra chiama Doremi! Dai non farmi scherzi,sono Tetsuya!”

Chi sei?”

 

 

Spazio d’autrice:

 

Eccomi! Ho davvero paura che mi lanciate qualche accidente! Da quanto tempo è che non aggiorno?

Non lo so ho perso il conto da qualche tempo.

Mi mancava tanto scrivere, non sapete quanto!

E sono imperdonabile lo so, questo capitolo lo aspettavate, e io vi ho tenuto sulle spine per mesi.

Che dire, sarebbe stupido giustificarsi, le motivazioni ci sono, ma non cambieranno nulla.

Vi chiedo perdono!

Io m’impegnerò perché non accada mai più una cosa del genere!

Proprio per questo ho eliminato alcune storie, le rimetterò in seguito quando avrò finito quelle importanti.

Sono soddisfatta di questo capitolo. Sembra strano detto da me, ma ne sono pienamente soddisfatta!

L’ho terminato ora,dovrei dargli una riletta, ma credo che controllerò velocemente la grammatica. E’ mezza notte non so fin dove la mia mente si spingerà!

Cosa mi dite? Vi piace?

Cosa pensate succederà?

Pensavate che tutto si risolvesse, o in qualche modo vi aspettavate una mia bella cattiveria? Non riesco a porre fine a questa storia, ma questa è l’ultima che vi combino,credo!

Fatemi sapere tutto quello che pensate, ci tengo.

Non vedo l’ora di leggere le vostre bellissime recensioni.

Spero di avere ancora qualche lettore! Mi siete mancati!

Al prossimo capitolo che non avrà tempi così lunghi!

Spero vi piaccia!

Silvia:D

 

  
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