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Autore: madelifje    06/02/2013    7 recensioni
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo.
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall
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-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!
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-Sono incinta! -esplosi
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '(Im)Perfect life'
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Il grasso, grosso matrimonio di mio fratello





-Qualcuno ha visto i miei orecchini? Non posso sposarmi senza! –la voce acuta di Jenny mi trapanò i timpani. Di nuovo.
-Tesoro caro, puoi mettere gli altri! –Disse Narcissa Letterman, sua madre.
-Ma mamma, devo indossare qualcosa di vecchio!
Nessuno le fece notare che gli orecchini in questione avevano solo tre settimane.
Eravamo chiuse nella saletta dove di solito si cambiano i preti,  in chiesa,  per gli ultimi preparativi. Il vestito da damigella era inguardabile, e per di più continuava a spostarmi le mutande.
-Mettiti il perizoma –disse Molly, un’altra damigella.
-Così è molto meglio –le fece eco Dolly.
-Ed è anche divertente ihihihi –terminò Lolly.
Perfetto. Ero bloccata in una stanza rosa maialino, piena di ragazze decerebrate, strizzata in un vestito che mi faceva venire un prurito allucinante alla chiappa sinistra, mentre tre ebeti con i nomi delle Super Chicche pubblicizzavano i perizomi.
Peggio di così si muore.
-Stavolta passo –dissi con un sorriso molto forzato.
-Aubree, hai visto i miei orecchini? –ululò Jenny.
-NO. –ringhiai. Tornai alla mia occupazione: spiare dal buco della serratura gli invitati che si erano già seduti.
Le prime file erano riservate ai testimoni, alle damigelle, ai genitori ed ai fratelli. Mia madre, mio padre e Skeletor avevano già preso posto nella parte sinistra della navata centrale. Dietro di loro sedevano i nonni, la prozia Grace, zio Earl e sua moglie Meredith. La prozia Grace criticava l’abbigliamento degli altri parlando sottovoce con la figlia, mentre la zia M fissava le decorazioni del soffitto a bocca aperta. Quanto allo zio Earl, stava cercando di ammazzare una mosca con il foglietto della messa. Dietro di loro c’erano i soliti parenti che si vedono solo ai matrimoni. Intravidi Jules e Madison in mezzo ad altri cugini di non so che grado. Maddie si metteva lo smalto e Jules faceva conversazione con un ragazzo. Billy. Bobby. Buddy. Un nome del genere.
Abbastanza in fondo c’erano gli amici, le ammiratrici di mio fratello e gli imbucati di turno.
Louis sedeva tra Bella e Sue. Quest’ultima aveva l’espressione concentrata da partita di Ruzzle in corso, mentre la prima faceva del suo meglio per ignorare Zayn, seduto tra lei e Gwen.
Infine guardai l’altare. Liam era molto più agitato di mio fratello. Camminava avanti e indietro sistemandosi la cravatta ogni due secondi, concentrato nel il suo ruolo da testimone. Harry guardava gli invitati con un’espressione soddisfatta. Niall, l’altro testimone, dava delle pacche sulla schiena di Payne.
Niall. Con cui non avevo ancora parlato. Solo al pensiero stavo male. Il giorno prima era stato troppo impegnato con i preparativi, ed io non avevo avuto tempo per organizzare il Discorso. Perché un Discorso con la D maiuscola ci voleva assolutamente. Non potevo mica dirgli “Hey, diventerai papà. Che tempo farà domani?”
-DOVE CAZZO SONO QUEGLI ORECCHINI?! –urlò Jenny interrompendo i miei pensieri.
Tutti gli invitati si voltarono verso la saletta. I parenti di Jen avrebbero dovuto esserci abituati.
Un bambino che stava correndo in giro inciampò da parte a Skeletor e lei lo fulminò con un’occhiata. Lui si alzò e corse da una signora vestita in giallo urlando “Mamma, c’è una strega!”
Contemporaneamente lo zio Earl balzò in piedi mostrando il foglietto della messa, su cui giaceva il cadavere della mosca –Sì! Ti ho ammazzato, brutta bastarda.
Il prete, sbucato da chissà dove, si schiarì la gola.
-Dobbiamo andare! –annunciai. Le super Chicche lanciarono dei gridolini eccitati, la signora Letterman fece il segno della croce e Jenny imprecò in spagnolo.
 
La mia prof di storia dice che si capisce come andrà un matrimonio dall’ingresso della sposa.
E quello di Jenny fu… comico.
A metà navata il signor Letterman diede inavvertitamente un calcio a Caroline, la damigella che reggeva lo strascico. La povera Caroline è il genere di ragazza che si fa prima a saltare che a girarci intorno, se capite cosa intendo. Il suo equilibrio era relativo, così inciampò nello strascico e scivolò sul pavimento liscissimo della chiesa. Avrebbe di sicuro preso una culata se un’altra damigella, Rose, non l’avesse spinta in avanti. Caroline calpestò lo strascico, Jenny inciampò e si aggrappò al padre, che si appoggiò a Skeletor, che lo spinse via. Il poveraccio fece tre veloci passi in avanti per cercare di rimanere in piedi, e ci riuscì per puro miracolo.
Mi morsi il labbro per non scoppiare a ridere.
Le altre damigelle presero posto nella prima fila della colonna di destra. La fila erea composta da quindici posti. Noi eravamo sedici. Indovinate chi fu quella che rimase in piedi come una perfetta idiota? La sottoscritta, esattamente.
Così mi ritrovai schiacciata tra Liam e Niall, nella prima fila della colonna a sinistra.
-Il fuxia ti dona –sibilò il biondo mentre il prete iniziava la celebrazione.
-Sei daltonico per caso?
Lui sorrise e scosse la testa.
Stemmo in silenzio per circa un quarto d’ora. Poi Liam si sporse verso di me.
-Sai la differenza tra un messicano nudo ed uno vestito?
-No –risposi, aspettandomi la battuta terribile.
-Il messicano vestito dice Hasta la vista, il messicano nudo Visto che asta?
Niall fece del suo meglio per soffocare una risata, ma dovette mascherarla con un colpo di tosse.
Io alzai gli occhi al cielo.
-Se Mascara gioca a calcio, la partita è truccata? –continuò Liam.
Altre risate.
Pietà di me, vi scongiuro.
-Un uomo entra in un caffè. Splash.
Niall e Payne si premettero una mano sulla bocca per non ridere. Zia Grace, da dietro, tirò un’ombrellata sulla testa di Liam sibilando “Shhhhhh” (e sputacchiando abbondantemente).
Il colpo lo fece stare zitto per due miseri minuti.  
-Cosa fa una sardina in spiaggia?
-Non lo so! Cosa? –chiese Niall con enfasi.
-Si acciuga!
Risate isteriche.
Forse era meglio guardare le decorazioni del soffitto…
 
Bella’s POV
Non ne potevo più.
Quanto durava quella dannata messa?
Zayn non chiudeva la bocca da circa un quarto d’ora. Speravo che gli andasse di traverso la saliva o qualcosa del genere, perché stavo impazzendo. Aveva esasperato anche Gwen, che si era limitata a prendere l’iPod e infilarsi le cuffie. Quella ragazza ne sapeva una più del diavolo.
Quanto a Sue, era passata da Ruzzle a Temple Run 2. Non che mi importasse.
Non le rivolgevo la parola dal giorno del litigio e cercavo di convincermi che andava bene così.
Louis, da parte a lei, continuava a ripetere “Sbaglia” sperando che la Callaghan lo facesse giocare al suo posto.
Quanto a Zayn, non gli avevo detto nulla. Mi limitavo ad ignorarlo.
E lui cercava in tutti i modi di scoprire il perché.
-E se andassimo a fare un giretto? –sussurrò.
-Al matrimonio del tuo migliore amico? –chiesi incredula.
-Al matrimonio del mio migliore amico e di una donna che detesto. Non staremo via molto.
Mi tirò su per un polso e mi trascinò nella navata laterale. Continuò a camminare dietro alle colonne finchè non trovammo una rientranza in fondo alla chiesa. Lui mi ci spinse delicatamente dentro ed appoggiò una mano al muro dietro di me.
-Mi dici cosa sta succedendo? –attaccò.
-Sue mi ha detto tutto.
Non sembrò particolarmente sorpreso.
-Sii sincero, mi usi solo per farla ingelosire?
Il volto di Zayn era vicinissimo al mio. Mi chiesi se riuscisse a sentire i battiti del mio cuore, dato che mi stavano trapanando le orecchie.
Malik sospirò. –All’inizio forse sì. Ma poi ho capito due cose. Uno: Sue Callaghan non è il tipo che si riesce a far ingelosire facilmente. Due: mi sto innamorando della Rosemberg. –Mi sorrise teneramente –non sapevo come dirtelo –confessò. Poi appoggiò le sue labbra calde sulle mie.
-Zayn, siamo in chiesa –sussurrai.
 
Amy’s POV
Sull’affresco del soffitto c’erano cinquantanove nuvole.
Non ero stata a molti matrimoni, ma quello era di gran lunga il più noioso.
Anche più noioso del rinnovo delle promesse dei miei nonni, durante il quale gli invitati si erano spruzzati a vicenda il succo di limone negli occhi pur di fare qualcosa.
Liam aveva finalmente esaurito il suo repertorio di battute penose, e si era messo a canticchiare l’inno nazionale sottovoce.
Quando arrivammo al “momento clou” Niall mi diede una gomitata.
Harry e Jenny erano uno di fronte all’altra.
Non riuscivo a vedere l’espressione di mio fratello, ma la cara Jen aveva gli occhi di una che c’era andata giù pesante con la vodka.
-Vuoi tu, Harold Edward Styles, prendere Jenny Letterman come tua legittima sposa?
Di’ di no. Ti prego, Harry!
Lui rispose dopo qualche secondo. Evidentemente voleva creare suspense, l’esibizionista.
-Sì, lo voglio.
Merda.
-E vuoi tu, Jenny Letterman, prendere Harold Edward Styles come tuo legittimo sposo?
Almeno tu! Jenny, ti prego!
-Lo voglio ihihihihi.
Una delle Super Chicche si lasciò scappare un versetto deliziato.
-Io vi dichiaro marito e moglie! Può baciare la sposa.
Mio fratello non se lo fece ripetere due volte e si avventò sulla bocca di Jenny.
Benissimo, quella sottospecie di paguro era appena diventata mia cognata.
Se non fossi stata incinta, avrei volentieri bevuto anch’io un po’ di vodka.
 
La prima parte del ricevimento consisteva in un buffett. Ci trovavamo in una megavilla che avrebbe fatto invidia alla regina, davanti alla più lunga tavolata che avessi mai visto.
Ogni cosa su quei tavoli era kitch.
Il putto di ghiaccio al centro.
Le scritte J&H glitterate alte 30 cm.
Il colore del punch (fuxia fluo).
Le sedie orribili.
I tovaglioli fuxia fluo.
La cravatta dei camerieri.
Ma soprattutto, i gamberetti posti in un’enorme ciotola viola.
Quando mia madre entrò si fece il segno della croce. Skeletor disse di avere bisogno di aria. Louis sospirò rassegnato. Liam mi lanciò un’occhiata perplessa. Io mi chiesi quale tecnica di lavaggio del cervello avesse usato Jen per ridurre così mio fratello.
Tutto procedette più o meno bene per circa mezz’ora. Poi mio padre di appiccicò al figlio ed iniziò con il quarto grado.
-Che numero di scarpe porta? È figlia unica? Quanti anni ha? Preferisce la Pepsi o la Coca Cola? L’estate o l’inverno? Cucina bene? Che lavoro fa? Vuole figli? Che macchina ha? Che squadra tiene? Qual è il suo colore preferito?
-Chiedigli se ha scelto Charizard, Squirtle o Bulbasaur –commentai acida.
-Aubree cosa stai dicendo?
-Niente, papà. –si affrettò a dire Harry. Lanciai un’occhiata ai gamberetti. Decisi di passare oltre e presi del salmone affumicato. Chissà se lo potevo mangiare, adesso che ero incinta?
"Devi parlare con Niall. Non hai più scuse" disse l’angioletto sulla mia spalla.
"No, dopo il matrimonio!" esclamò il diavoletto.
"Lasciala stare, si sente già abbastanza in colpa. Coraggio, Amy, non ti abbandonerà!"
"Non gli rovinare la festa… e non te la rovinare"
"Ti sentirai meglio!"
Un commento di Jules sulla crudeltà dell’antipasto (era vegetariana) interruppe i miei deliri mentali.
Si trascinava dietro una Sue molto distratta e sembrava particolarmente infervorata. Aveva una montagna di insalata nel piatto e stava cercando qualcosa che non fosse animale.
Le stavo consigliando i formaggi in fondo all’altro tavolo quando una frase di Harry catturò la nostra attenzione.
-Non la conosco da tanto… io e Jenny stiamo insieme da quasi sei mesi.
Vidi gli occhi della mia migliore amica spalancarsi. Sapevo che la sua mente matematica stava già facendo il calcolo, e quando la sua espressione mutò radicalmente capii che aveva già il risultato.
-Brutto bastardo! Stavi con me sei mesi fa! Mi mettevi le corna!
Harry impallidì. Jules pensò bene di dileguarsi.
-Ti odio! -urlò Sue. Con orrore vidi la mia migliore mica prendere un grosso bicchiere di punch fuxia e rovesciarlo sulla testa di mio fratello.
Harry non si mosse. Forse era troppo stupito o forse stava sperando che arrivasse qualcuno a salvarlo da quella situazione. Ma non successe.
Al contrario, Jenny aveva sentito tutto. E perfino il suo cervellino formato bolla della carta da imballaggi capiva che c’era qualcosa che non andava.
-Tesoro? Chi è questa pazza con i capelli blu? E cosa sta dicendo?
-Sei impazzita?! –esclamò Harry rivolto a Sue –Jen, amore, ti spiego dopo…
-NO! Spiegami adesso.
La mia migliore amica gli lanciava delle occhiate di fuoco. Tutti gli invitati  li stavano fissando.
-Oh, è un vero peccato che il punch abbia rovinato la tua stupenda cravatta –commentai, cercando di sdrammatizzare. Purtroppo non funzionò. In quel momento Louis si fece largo tra la folla ed afferrò Sue per un braccio.
-Dai, vieni. –le sussurrò trascinandola in disparte.
Anche io decisi di filarmela, l’ultima cosa che volevo era assistere alla “spiegazione” di Harry.
Tornai al buffet e poco dopo ricomparve Jules con Madison e Liam. Billy-Bobby-Buddy stava ancora blaterando con la prima, mentre Liam cercava di trucidarlo con lo sguardo e Maddie si lamentava del suo status di single.
Simulai un colpo di tosse. Quando Jules mi vide abbandonò Mister B ed esclamò un “Amy! Ti devo assolutamente parlare”. Il che mi fece tornare in mente il mio piccolo si-fa-per-dire segreto.
Notai lo sguardo di gratitudine di Liam mentre Jules mi trascinava in un angolo.
-Allora? Cos’ha detto Niall? –chiese quando fummo sicure di essere sole.
-Niente. Non gliel’ho ancora detto.
-COSA?! Vai subito da lui, im-me-dia-ta-men-te! –urlò. Le feci cenno di abbassare il volume e lei avvampò.
-Ma non so cosa dire…
-Cosa gli vuoi dire? “Vuoi vedere il mio braccialetto fosforescente?” Dai, Amy. Sappi che ti porterò da lui di peso. Tra 5… 4…3…
-Ok Ok! Ci vado!
Potevo quasi vedere l’angioletto sulla mia spalla esultare, ed il diavoletto buttarsi da un ponte.
Horan stava chiacchierando con Zayn e Bella. Ero maledettamente in ansia e camminavo come se stessi andando al patibolo. Mi avvicinai lentamente al biondo e gli misi una mano sulla spalla.
-Ah, ciao Amy! –esclamò sorridendo.
-Ciao…- ero nervosa, se ne sarebbe accorto anche il più ebete degli ebeti –Niall, io… Ti devo dire una cosa. Molto importante.
Anche lui si fece serio. Mi guardò con un’espressione interrogativa.
Inspirai.
Espirai.
Poi aprii la bocca…
-Accomodatevi pure ai vostri tavoli! –disse la voce di Harry.
Merda. Se lo becco gli ficco quell’altoparlante dove non batte il sole.
Una folla di invitati si diresse verso la sala da pranzo.
-Cosa mi dovevi dire? –chiese Niall.
-Eh? Ah, te lo dico dopo. Tranquillo. 



HOLA! 
Ciao ragazzuole ♥ Come state?
Scusatemi tantissimo per il ritardo!
Cosa ve ne pare di questo capitolo lunghissimo? A dire la verità sarebbe ancora più lungo, ma ho avuto la felice idea di dividerlo in due parti LOL sia per la vostra sanità mentale che per la mia (per questo non c'è l' "On the next")
Poooi, volevo ringraziare tantissimo le DIECI persone che hanno recensito lo scorso capitolo! Vi amo :3 
Se volete passate QUI(è la mia storia strana sui 1D) Grazie in anticipo
La smetto di annoiarvi :)
tantissimissimi baci,
Gaia ♥



  
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