Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: topazio    07/02/2013    7 recensioni
Dal prologo. Per quanto tempo ancora sono destinata a soffrire? Mi faccio questa domanda da
tanto, troppo tempo. E ancora non ho trovato una risposta.
Nel momento in cui Sakura capisce di amare Naruto, sa di averlo ormai perso per sempre. Così decide di andarsene, di abbandonare Konoha e si dirigersi verso Suna. Ma Naruto lascerà andare la sua Sakura-Chan?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La scelta di Sakura

_Confusione_

 

Non fuggire in cerca di libertà,                                                                                                                                            
quando la tua più grande prigione è dentro di te.
Jim Morrison

 

 

 

L

o sentivo mentre mi seguiva a pochi metri da me. Aveva le braccia dietro le spalle e quello stupido sorriso stampato sul suo volto. Cercai di allontanarmi il più possibile dalla confusione che regnava nel campo. Non volevo che nessuno ci ascoltasse. Che nessuno sentisse ciò che di più profondo e umiliante avevo da dire. Non avevo mai provato quel genere di confusione e di turbamento. Mai avrei pensato che tutto questo potesse scaturire da un semplice gesto di Sakura.

Ma per tutto questo c’era un spiegazione più che logica U.U. Il mio orgoglio maschile mi impediva di assistere passivamente alla felicità dei miei.. amici. Lei prima amava me, ma di punto in bianco aveva cambiato idea, e questo non mi sembrava.. equo. Eppure..

« Allora Naruto.. » dissi, non sapendo bene né come introdurre l’argomento, né se volevo davvero farlo. Per fortuna fu lui a dire qualcosa prima che un imbarazzante silenzio calasse tra di noi.

« Com’è andata?» chiese. Forse non capiva il mio disagio. E questo era un bene. Per un attimo non capii a cosa si riferisse, ma poi compresi. Risposi alla sua domanda mentre cercavo di prendere tempo e riordinare le idee.

« Mi hanno dato un periodo di prova di un anno. Se allo scadere del tempo mi sarò comportato in modo consono, allora sarò reintegrato a tutti gli effetti come Ninja di Konoha. Per controllarmi mi hanno applicato un Marchio». Dissi mostrandogli il mio braccio destro, sul quale ora era presente il disegno di una catena che percorreva l’intera lunghezza del braccio, attorcigliandosi attorno. Naruto rimase un attimo interdetto; conoscendolo, sicuramente non approvava il Marchio. Come me. Ma non potevo rifiutare, perché avrei detto addio alla possibilità di tornare a essere un Ninja della Foglia.

« Non sono d’accordo». Disse. Come avevo previsto. Ma lo interruppi prima che iniziasse a parlare.

« Non è per questo che ti ho portato qui». Dissi. «È.. è per Sakura» Deglutii a disagio. Ma che mi succedeva? «Si è comportata in modo.. strano ». Lui arrossì e sorrise. Si grattò i capelli e disse:

«Ci siamo baciati!»

 

 

C-cosa?!

«…Si, insomma stiamo insieme. Più o meno. In realtà non lo so neanche io.. è successo tutto all’improvviso..»

C-come?!

«…Sai sta notte si è fermata da me.. Ed è stato così.. magico ».

Magico ?! Un istinto omicida che pensavo di aver sepolto, tornò alla luce. Per un attimo cercai di immaginarmeli insieme. La cosa non mi disgustò, non mi toccò, né mi lasciò indifferente.. mi devastò. Come avevo potuto essere così cieco davanti ai segnali? Ma soprattutto: perché non riuscivo a gioire per loro? Possibile che il mio ‘orgoglio maschile’ potesse rendermi così.. rabbioso davanti alla loro unione? Perché?

Non potevo però starmene zitto davanti a Naruto che, evidentemente, si aspettava un qualche tipo di reazione da parte mia.

«Buon per voi» Dissi.

 

E scappai via.

 

*********************************************************************************

I

 

l vento di primavera mi scompigliò i capelli e mi portò a distogliere l’attenzione dal libro che stavo leggendo. Era stata una giornata piuttosto tranquilla, pochi pazienti e niente Ino. Naturalmente non sarei riuscita a evitarla all’infinito, ma più ci riuscivo, meglio era. Non era nemmeno mezzogiorno e non vedevo l’ora di arrivare a sera per vedere Naruto. Mi sfiorai le labbra con un gesto involontario, e sorrisi impercettibilmente. Immersa nei miei pensieri quasi non mi accordi della presenza di Sasuke. Per poco non caddi dalla sedia per lo spavento.

«Ehi, mi hai spaventata » Disse, riprendendomi dallo spavento, alzandomi e appoggiando il libro sul tavolo. «Com’è andata?». Non mi rispose, sembrava che neanche mi sentisse.

«Sei andata a letto con Naruto?»

 

 

C-cosa?

Ciò che mi sconvolse non fu la domanda –tra l’altro piuttosto fiori luogo- ma tutto il resto. Mi sconvolse il tono della sua voce, l’espressione del suo viso, la rabbia nei suoi occhi. Non capii. E, impaurita e spiazzata, non risposi. Ma lui si innervosì.

«Ti ho fatto una domanda. Rispondimi!» Urlò.

«Se anche fosse, non deve fregartene niente!» Dissi. Era una domanda troppo intima e privata.

«Si, invece. Me ne frega eccome.»

«Perché?»

 

*********************************************************************************

G

 

ià perché? Perché ero così arrabbiato? Perché le ero piombato addosso senza alcun motivo? Perché sono corso qui dopo aver parlato con Naruto? Perché mi disturbava tanto vederli insieme? Perché non potevo essere semplicemente felice per loro? Perché? Perché? Perché?

 

 

Nessuna domanda è più difficile di quella la cui risposta è ovvia.
George Bernard Shaw

 

Dovevo pensare in fretta. Dovevo trovare un scusa, una qualunque. E da perfetto ipocrita trovai la scusa del perfetto amico.

«Perché siete i miei amici, e non voglio che vi facciate male a vicenda». Che cosa centrasse questa cosa con la domanda che le avevo fatto, non lo so. Ma non sapevo che inventarmi. Ma Lei parve credermi più di quanto avessi sperato.

«Vuoi che ci andiamo piano. Ti capisco. È quello che stiamo facendo, infatti». Sakura era sempre stata il cervello della squadra e questa volta era riuscita a trovare l’anello mancante al mio ragionamento fatto da bugie e da domande senza risposta. Annuii. E prima che la conversazione potesse dilungarsi in ambiti che preferivo non esplorare, mi allontanai, salutandola frettolosamente.

 

Corsi veloce e mi allontanai da Lei che probabilmente era più confusa di me. Mi ritrovai davanti alla porta del villaggio, senza che mi ricordassi come ci fossi arrivato. Ancora pochi passi e mi sarei potuto trovare fuori. Avrei potuto correre in mezzo alla foresta, sugli alberi. E dimenticarmi di tutto. Sakura. Naruto. Sakura e Naruto.

Sarebbe stato semplice. Là fuori non avrei avuto problemi. Niente regole, niente marchi, niente perché. Solo io e basta. Quella era la situazione ideale. Avrei potuto trovare un equilibrio. E tutto sarebbe stato perfetto.

Ma allora perché non riuscivo ad allontanarmi?

 

Ci sono molti modi di arrivare,                                                                                                                                                               
il migliore è di non partire.
Ennio Flaiano

 

Che cosa mi tratteneva ancora lì, in quel luogo pieno di ricordi e sofferenza? Una parte di me –molto piccola- gridava la risposta a tutti quei perché. Ma  mi rifiutavo di ascoltare. Tutto quello che sapevo e che mi bastava sapere era che vedere Sakura e Naruto insieme mi infastidiva. Ma non vederli affatto sarebbe stato peggio. Ecco perché non riuscivo a varcare quello soglia.

Dovevo resistere. E ci sarei riuscito.

Mi voltai e cominciai a correre nella direzione opposta.

 

 

« Naruto » Dissi, richiamando la sua attenzione. Lo avevo raggiunto in fretta, era nello stesso posto in cui l’aveva lasciato. Appena mi vide sorrise, come se non fosse successo niente. A volte invidiavo la sua ingenuità.

« Sei tornato finalmente! Ti ho aspettato per un secolo.»

« Avevo una cosa da fare » Dissi. «Però sono tornato per un motivo». Il tono della mia voce si fece più duro, cambiamento che Naruto notò.

 

«Ti avverto. Se Sakura verserà anche solo una lacrima a causa tua, non mi sarò scrupoli, non me ne importerà più niente della nostra amicizia,  io agirò di conseguenza. Se la fai soffrire, me la pagherai, farò tutto ciò che è in mio potere per allontanarti da Lei.»

 

 

 

Credo di avervi rincoglionito con tutti questi perché, quindi perdonatemi. In questo capitolo, comunque, come forse emerge dall’intera storia, volevo rendere evidente il mio intento: Sakura e Naruto sono cresciuti e maturati. Ma Sasuke è rimasto ‘indietro’ e, confuso, ha bisogno di spiegazioni e risposte ai suoi interrogativi. Non capisce quello che gli succede e perché non riesce a fare la scelta più semplice: scappare.

A meno che non mi vengano idee geniali, credo che questo sia il penultimo capitolo della storia. Mi scuso per gli eventuali errori di grammatica e/o di distrazione.

Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto, soprattutto a tOkiOsa e Simuz. Fatemi sapere :)

Topazio =)

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: topazio