08/02/2013
0 recensioniSono Marta, ho 15 anni e dopo aver rimandato e rimandato ho deciso di scrivere questa storia che riguarda gli ultimi due anni della mia vita…
Domenica 11 settembre 2011, ore 19.20 – Casa
E’ l’ultimo giorno delle vacanze estive, domani si ritorna in istituto, (frequento una scuola privata gestita da preti) e devo dire che sono felicissima! Non fraintendetemi, sono felice di rivedere i miei compagni, soprattutto lui, Marco. Fin dalla seconda media gli “sbavo” dietro, benché lui non se ne sia mai accorto, a meno credo.
Beh che dire, sono seduta davanti al mio armadio, indecisa su cosa mettermi il giorno dopo per fare bella figura con tutti. Sì ho deciso! Penso che mi metterò un paio di jeans strettissimi, una maglietta bianca con le rifiniture blu e le mie converse borchiate nere.
Vado a chiedere un consiglio a mamma…
Io: secondo te vado bene vestita così?
Mamma: mmm…si ma mettiti una felpa o un giubbotto perché di mattina si gela!
Io: mamma non rompere! Ci saranno 50 gradi fuori, come faccio a gelare?
Mamma: Io te l’ho detto, se ti ammali sono problemi tuoi!
Io: Sì certo. Saltello in camera mia.
Aggiudicato! Metterò queste cose. Preparo la cartella, mi faccio la doccia e poi insieme a mia madre e mio fratello ceno.
Andando a scuola domani, ovviamente, sono obbligata ad andare a dormire presto, ma non riuscendo ad addormentarmi cerco di immaginare come sarà il primo lunedì…’Sì, quest’anno sarò un esempio da seguire, sarò una Marta nuova, tutti mi adoreranno e ora che faccio terza media e quelle oche senza cervello di un anno in più di me hanno iniziato le superiori sarà tutto più bello. Sarò io la ragazza che quando passa fa voltare tutti, sarò io.’
In realtà me lo ripetevo tutti gli anni ma cambiava ben poco, però questa volta sarà diverso perché ora…sono in tutto e per tutto presa da lui, anche se non lo visto per tutta l’estate e mi sono interessati altri ragazzi. E’ strano: a me a luglio piaceva un ragazzo, ma in qualche angolo della mia testa o del mio cuore c’era lui, Marco. Mi pareva sempre accanto e di conseguenza non sentivo più di tanto la sua mancanza, ma rivederlo di persona non mi dispiace affatto.