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Autore: Tropiusuccia    29/08/2007    4 recensioni
-scappiamo è arrivata l’armata dei lupi!- gridò un soldato abbandonando la sua arma per correre via. –tornate qui codardi! Cosa volete che sia una stupida armata capeggiata da un moccioso…!- finita la frase un cavaliere trafisse il capitano dell’armata nemica –dannato…demonio…- disse l’uomo barbuto per poi cadere dal suo cavallo. Il cavalieri sfilò il suo elmo e mostrò a tutti il suo volto, capelli castani e occhi profondi dello stesso colore. Scese dal suo destriero e sogghignò alla scena che si prestava davanti ai suoi occhi…un nuovo massacro…perfetto!
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Mamma mia che caldo che fa oggi! Inizio a desiderare proprio che finisca questa estate!  E pensare che tra appena 13 giorni ricomincia la scuola...mi sento male @,@ cmq ora non mi dilungo di molto perchè stare vicin al pc mi peggiora le cose XD Ringrazio:

Dany92: eh sì! eccoti qui! cm sempre pronta a seguirmi in nuove avventure! hihihihihihi quindi ti è piaciuto il primo cappy^^ che bello! credevo sarebbe stato noioso...:)) beh sulla lunghezza della ff non so ancora dirti con precisione. Ma sicuramente non saranno meno di una ventina di capitoli ;)

manu: wewe colleguzza! E sì! sono tornata prestissimo visto? non sono riuscita a trattenere le mani che hanno iniziato da sole a scrivere XD hehehehehe chissà se il loro incontro dopo tanti ma tanti anni sarà da prendere i fazzoletti come dici tu huahahauhuahuhaha (risata diabolica XD) cmq ci sentiamo su msn!

sakura182blast: :) l'avevo detto che non sapevo quando darei tornata. sincermante avrei voluto prendermi una piccola pausa...ma ho pensato alla scuola e mi sono detta che se non la incominciavo ora non l'avrei fatta +.  cmq eccoti il secodo cappy con il nostro stranissimo (in questa ff) Shaoran hihihihihi.

Allora ci sentiamo domani o venerdì con il nuovo cappy :) ciau! e buona lettura!


 Capitolo 2 – Un mostro

 

-cosa!? È scoppiata una guerra?!- gridò un uomo del villaggio di Mino, l’altro rispose –sembra proprio di sì! Pare che ci siano stati dei malintesi, dei cavalieri del nostro regno Gaya hanno ucciso un gruppo di monaci e sacerdotesse in pellegrinaggio- -ma come è possibile!? Dico sono impazziti!?- -li hanno accusati di spionaggio-.

Un uomo castano era seduto vicino a una tomba e stringeva tra le mani una pergamena. Un ragazzo castano assistette alla scena e sentì l’uomo mormorare –cara…non sono riuscito…a proteggere nostra figlia!- un altro uomo si avvicinò, era moro e si accovacciò vicino al padre –papà…- i due continuarono a piangere. Il ragazzo che stava assistendo alla scena in silenzio tirò un urlo straziante.

 

-capitano! Capitano!!- un cavaliere svegliò il proprio capitano che aveva appena urlato nel sonno –capitano Shaoran! Come si sente!?- un ragazzo ormai quasi uomo si alzò dal suo letto tutto sudato si avvicinò allo specchio e si vide, aveva un aspetto davvero orribile –sto bene…non preoccuparti- il cavaliere sembrò non esserne molto convinto –va a svegliare gli uomini, gli concedo dieci minuti per fare colazione. Dopodiché ci rimetteremo in marcia-. Il cavaliere obbedì e corse fuori dalla tenda del capitano. Shaoran si sciacquò la faccia e guardò il suo piccolo ricordo prezioso –se solo non ti avessi spinta a fare ciò…-.

 

Il castano uscì dalla sua tenda pronto a una battaglia, armatura ben fatta, uno scudo al braccio sinistro e una spada lunga al fianco. Salì sul suo stallone, il suo mantello iniziò ad ondeggiare al vento e dinnanzi a lui i suoi uomini, in sella a dei cavalli, erano pronti a entrare in azione.

Il capitano sfoderò la sua spada, su di essa, poco sopra all’elsa vi era impressa la faccia di un lupo –uomini! Oggi dimostreremo al mondo quanto possa essere fatale l’armata dei lupi!- i cavalieri alzarono le loro armi e gridarono –una guerra stupida non deve essere combattuta, ma non possiamo permetterci che delle stupide motivazioni distruggano quel che vi è caro al mondo! Chi ha perso tutto ha il dovere di far soffrire nello stesso modo nel quale abbiamo sofferto noi! Quindi non indulgiate sui vostri passi e seguitemi!-.

 

L’armata si scaraventò all’attacco. Il loro obbiettivo era una piccola cittadella fortificata, le difese erano serrate ma non abbastanza per l’armata dei lupi, una delle più forti del regno di Hozax.

Una volta massacrati i soldati nemici, l’armata penetrò nella cittadella in fiamme, diedero fuoco alle case e a tutti gli averi degli abitanti del villaggio, anche se non centravano un gran che con la guerra, l’armata dei lupi aveva la fama di essere spietata. Shaoran fiancheggiato da due suoi fedeli cavalieri si fermò davanti alla casa del governatore del villaggio, vi entrarono e il capitano uccise a sangue freddo due guardie che cercavano di scappare dalla battaglia. Poi entrò in una stanza, nella quale vi era un uomo, una donna e un bambino. –sei tu il governatore?- lui non rispose. Tremava e teneva tra le mani una spada poco affilata –non avvicinarti mostro!-, Shaoran sogghignò –mostro eh? Ti interessa vedere come si comporta un mostro?- disse guardando verso le persone presenti alle spalle del governatore. L’uomo ancora più spaventato guardò istintivamente la moglie e il figlio che era pressoché un bambino –ti prego prendi me, ma lascia la mia famiglia-. Shaoran si avvicinò minacciosamente al governatore e con un fendente della sua spada spezzò quella dell’uomo –non mi piace giocare con i giocattoli- il castano diede un colpo alle gambe del governatore che cadde –ti prego non farlo! Lasciali andare!- il capitano dei lupi si arrestò e chiese –dove sono gli ordini che ti hanno inviato dalla capitale?- -nella cassa forte! L-la chiave è sul fondo dell’ultimo cassetto della libreria- Shaoran fece cenno ai suoi uomini che verificarono se l’uomo avesse detto il vero. –è come ha detto lui capitano!- -ottimo! Allora direi che è l’ora di togliere le tende- l’uomo sembrò tirare un sospiro di sollievo ma non durò per molto perché Shaoran aggiunse –ma prima, devo cancellare le nostre tracce- il castano si avvicinò minacciosamente alla donna e al bambino. Con un fendente tranciò di netto la testa della donna ricoprendo il bambino del sangue della madre. –no!!!! dannato demonio!- gridò il governatore, mentre il bambino piangeva abbracciando il corpo della madre ormai senza vita –mamma! No non può essere!-. Il castano tocco la lama sporca di sangue –non ti preoccupare riserverò lo stesso trattamento a te!- con un altro fendente spaccò il cranio all’uomo. Il bambino era sempre più disperato, Shaoran sporco di sangue si avvicinò a lui e afferrò la sua testa dai capelli –guardali bene, li ho uccisi senza che ci fosse motivo. Credi che sia sbagliato?!- il bambino tremava e piangeva come un forsennato –RISPONDI! PENSI SIA SBAGLIATO!?- il piccolo fece di no, per paura che rispondendo affermativamente avrebbe peggiorato la situazione. La reazione del capitano lo sorprese infatti lui lo sbatté per terra e disse –RISPOSTA SBAGLIATA!- e con un fendente ferì a un occhio il bambino che urlò dal dolore. -guardami bene in faccia, perché quando sarai grande mi cercherai per la tua vendetta, e io sarò pronto ad accoglierla!- Shaoran rinfoderò la sua spada impregnata di sangue come la sua armatura e il suo scudo e ordinò ai suoi uomini la ritirata.

 

Erano tornati all’accampamento, Shaoran andò in un luogo adepto alle docce per pulirsi del sangue delle sue vittime intanto i suoi uomini parlavano della crudeltà dimostrata in battaglia dal loro capitano. Non lo criticavano anzi lo veneravano, nessuno di loro sarebbe stato capace di compiere un tale gesto. Solo un grande rancore poteva spingere un’anima verso quel baratro oscuro senza ritorno.

 

Il castano era in acqua, si vide in volto, specchiandosi nell’acqua pulita e limpida del lago. Il suo volto ormai non era più quello di un bambino di un tempo, gli sembrava che la sua vita a Mino fosse un’altra vita lontana, ma il rancore che l’aveva spinto a ciò gli pulsava sempre come una ferita sempre aperta e sanguinante. Ormai le sue espressioni, il suo volto, il suo fisico, erano quelli di un uomo, anzi no…di un mostro.

  
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