Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: acculturazione    09/02/2013    3 recensioni
Ha partecipanto al contest "Il linguaggio segreto delle piume di zucchero" di HbrysHir
la flash parla della vita tormentata di Alice Paciock, quando resa folle dalle torture di Bellatrix ha perso il senso della realtà e può soltanto aggrapparsi ai vaghi déjà vu che determinati suoni, persone e caramelle le riportano alla mente.
Non è stato complicato scrivere dal punto di vista di una persona matta, di più. Mi sarei picchiata per l'assurda ispirazione che mi è venuta, eppure mi ritengo abbastanza soddisfatta :)
Genere: Fluff, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LA CRUDELE DOLCEZZA DI UNA PIUMA DI ZUCCHERO- MADAMETONKS

8° CLASSIFICATA

 -giudizio personale:     12,5/15

 

Questa storia è tremendamente dolce, ma anche molto, molto triste. Adoro Alice come personaggio e, seppure io preferisca leggere della Alice pre-tortura Mangiamorte, devo ammettere che come storia ha una buonissima impronta.

Ti devo fare i complimenti per la dolcezza che riesci a trasmettere ma anche, contemporaneamente, per la crudeltà di fondo che sei riuscita ad imprimere alla storia. Sei riuscita ad introdurre davvero benissimo la piuma, in modo quasi commovente, ed è bellissimo che tu abbia posto la piuma stessa come l’unica cosa che, anche se per breve tempo, riesce a riportare Alice quasi a contatto con il mondo esterno.

-stile:    7,5/10

Lo stile è lineare e accurato. Non è molto incisivo ma, con l’attenzione che hai per i dettagli e tramite l’uso di alcune frasi riesci con poche parole a trasmettere una dolcezza che in certi punti è quasi commovente. Io personalmente avrei scelto forse uno stile diverso, qualcosa di più spezzato e meno fluido, per descrivere i pensieri di una persona pazza.

Un appunto solo. La frase:

come se sapesse cosa significassero me se lo fosse dimenticata” non è grammaticalmente scorretta, tuttavia la trovo un po’ ridondante e poco orecchiabile. Sarebbe stata meglio “come se ne sapesse il significato ma se lo fosse dimenticata” oppure “quasi ne conoscesse il significato ma se lo fosse dimenticata”.

-originalità:  14/15

La storia è originale,  normalmente Alice viene presa come moglie di Frank e quasi mai trattata da sola come invece hai fatto tu. È molto bello, come ti ho già detto, l’uso che hai fatto della Piuma, e la tua Alice è, anche se inconsapevolmente, molto materna. In sintesi, mi è capitato qualche volta di leggere della pazzia dei Paciock, ma trovo veramente interessante il modo in cui tu ne hai scritto, che è un modo un po’ diverso dagli altri e per nulla scontato!

-grammatica, ortografia e quelle cose lì:   9,45/10

Anche per te, non ho trovato grandi errori di grammatica, che è tutto sommato molto buona. Hai una buona proprietà di linguaggio e, a parte per qualche periodo talvolta troppo lungo e per qualche virgola, usi bene anche la punteggiatura. Gli altri errori che ho corretto sono errori di battitura per cui tolgo 0,10.

In genere, come ho detto all’inizio di questo post, non correggo l’utilizzo delle virgole a meno che non se ne senta durante la lettura una spiccata necessità. Questo perché trovo che la virgola, come elemento, vari abbastanza da persona a persona, e anche da momento a momento.

L’errore di battitura di cui parlavo poco fa è questo:

“come se sapesse cosa significassero me se lo fosse dimenticata”

Credo tu intendessi scrivere ma.

Un altro errore, questa volta sicuramente di distrazione, è questo:

“Il ragazzo, con i capelli neri e il viso tondo, le sorrideva sempre con dolcezza, quel sorriso le alleggerivano il cuore per giornate intere”

Quell’alleggerivano doveva essere probabilmente un “alleggeriva”. In più, dopo “dolcezza”, dovrebbe andare o un punto e virgola o, meglio, un “e”.

[…]le sorrideva sempre con dolcezza; quel sorriso le alleggeriva il cuore per giornate intere.

Oppure

[…]le sorrideva sempre con dolcezza e quel sorriso le alleggeriva il cuore per giornate intere.

Complessivamente per questa frase ti ho tolto 0,35.

La virgola di cui parlavo, infine, è quella che secondo me dovrebbe essere qui:

Anche se per pochi secondi (,) quella deliziosa piuma diventava il suo appiglio alla realtà e, appena la consapevolezza di aver quasi[…]”

Secondo me senza quella virgola si rischia di leggere la frase intera con un’altra intonazione. Alla fine la frase risulterebbe “spezzata”. Per questo ho tolto 0,10.

Per il resto, non ho trovato altri errori.

-utilizzo del prompt gusto:    4/5

Hai usato davvero molto bene la piuma, in modo anche originale, tuttavia il lampone non è venuto fuori al cento per cento.

-utilizzo della sensazione:    10/10

Per questo punto mi sento di darti il punteggio pieno, soprattutto per un motivo. Come crudeltà avevo in mente qualcosa di molto truce, mentre tu sei riuscita a ribaltarne completamente il significato fino a renderla addirittura qualcosa di dolce. In questo caso hai usato la sensazione come qualcosa di non proprio ordinario, che si accosta benissimo con la storia.

-totale:      57,45/65




Alice Paciock - crudeltà - piuma di zucchero al lampone


La crudele dolcezza di una piuma di zucchero

Lei non discerneva e questo le sembrava molto crudele. Le persone si rivolgevano a lei con lentezza, scandendo per bene suoni che le facevano uno strano effetto, come se ne sapesse il significato ma se lo fosse dimenticata. Alcuni aveva imparato ad associarli a certe azioni, altri la inquietavano un po’.
Non capiva niente, non comprendeva come mai l’uomo accanto a lei la facesse stare bene solo a guardarlo, né come mai aveva l’impressione di essere legata a lui in qualche modo.
Alice non capiva cosa fosse quella sensazione bruciante nel petto che la attanagliava ogni qualvolta arrivavano quel ragazzo e la signora anziana. Le sembrava dolore, forse tristezza, spesso vi riconosceva anche la gioia, ma non afferrava il motivo per cui provava tutte quelle cose e questo le sembrava enormemente crudele.
Il ragazzo aveva un viso familiare, un viso che lei avrebbe voluto mangiare con un cucchiaino, ma non capiva come mai. Lui le portava sempre dolci, ad Alice piacevano i dolci. Erano zuccherosi, il loro sapore le portava alla mente immagini e suoni, cose grazie alle quali si sentiva bene, ma che la facevano crudelmente soffrire perché erano un passo dinnanzi a lei e, per quanto si sforzasse, non le comprendeva. Non capiva da dove venissero e nonostante le mancasse pochissimo a raggiungere il loro significato, esso le sfuggiva ogni qualvolta l’aveva quasi acchiappato.
Il ragazzo, con i capelli neri e il viso tondo, le sorrideva sempre con dolcezza e quel sorriso le alleggeriva il cuore per giornate intere. Lui la abbracciava, la baciava, le sussurrava “Ti voglio bene, mamma”, e lei non poteva fare a meno di sorridere a quel contatto che le provocava un sussulto al cuore, anche se non sapeva perché.
I dolci che più Alice preferiva, fra quelli che il ragazzo le portava, erano le piume di zucchero, quelle al lampone. Amava gustarsele in santa pace perché quando lo zucchero si scioglieva sulla sua lingua e il sapore di lampone le invadeva la bocca tutto quanto faceva un balzo avanti. Quasi riusciva a sentire la ragione tornare, quasi riusciva a ricordare che quell’uomo era suo marito e quel ragazzo suo figlio, quasi riusciva a rammentare i suoi amici, la sua famiglia, la sua vita; quasi riusciva a inquadrare l’intera situazione. Anche se per pochi secondi, quella deliziosa piuma diventava il suo appiglio alla realtà e, appena la consapevolezza di aver quasi raggiunto la sua vita terminava, ricompariva quel muro che la separava da tutto quanto, un muro che crudelmente la riportava alla sua vacua ignoranza.
                                                                                                                                                            
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: acculturazione