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Autore: silvia93    09/02/2013    1 recensioni
Kurt e Blaine si sono lasciati (si, odiamo tutti RM per questo).
Blaine è a Lima a struggersi per Kurt (o per Sam o flirtare inconsciamente con Tina, a seconda di cosa ha mangiato Il Pelatone la sera prima).
Kurt è a NY, divide l’appartamento con Rachel e Brody, frequenta la Nyada e lavora a Vogue.com.
Tutto come ogni giovedì, insomma.
Ma se arrivasse una nuova dirigente a Vogue, e nella vita di Kurt? E se diventasse un’amica fidata?
E se si aggiungessero la vita frenetica di NY, Adam, l’invito al Diploma di Blaine?
Questa nuova amica spronerà Kurt a provarci con Adam oppure lo porterà a riflettere su quello che prova ancora per Blaine?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kurt arrivò alla redazione di Vogue.com in orario, ma senza i suoi soliti cinque minuti di anticipo.
La settimana prima era stata piuttosto frenetica per lui. Le lezioni alla Nyada, Rachel e le sue litigate con Brody, l’attesa per gli esiti degli esami clinici di suo padre e, giusto per completare il quadro, un paio di messaggi di Blaine che gli raccontava della preparazione delle Nuove Direzioni per l’ormai sempre più imminente cerimonia dei Diplomi.
Quindi quel lunedì mattina era stato ben felice di posticipare un po’ la sveglia.
Andando alla sua postazione notò subito il gruppetto di colleghi che parlottava di fronte alla macchinetta del caffè.
-Che succede?- chiese il ragazzo avvicinandosi.
-Il nuovo terribile capo è già arrivato e pare che ci siano dei problemi- gli rispose un’altra stagista..Kate? Kathy?
Kurt si sentì un po’ in colpa per non conoscere neanche il suo nome, ma non ebbe neanche il tempo di pensarci.
-Quindi sarebbe meglio tornare al lavoro, no?- intervenne infatti Tracy, una delle segretarie storiche della redazione.
Kurt annuì e ritornò alla sua scrivania seguito da tutti gli altri.
Si diede mentalmente dello stupido per essersi completamente dimenticato che era quel lunedì.
Isabelle Wright aveva avuto una bella promozione e ora sedeva in uno splendido ufficio, sempre di Vogue, ma senza “.com” e quel lunedì avrebbero conosciuto la sua sostituta, una certa Ms Hale.
A Kurt era dispiaciuto molto non poter più lavorare con lei, visto il rapporto che avevano  costruito in quei mesi, ma ora poteva vantarsi di conoscere una delle menti che lavorava per il vero Vogue, quella rivista patinata per cui smaniava ogni mese.
Più che altro il ragazzo temeva di perdere il contratto part-time che la precedente dirigente aveva approvato apposta per lui permettendogli di frequentare la Nyada senza dover rinunciare a quell’esperienza nel mondo della moda.
-Farò il possibile perché rimanga tutto così com’è- gli aveva assicurato la Wright prima di andarsene.
“E se invece quella nuova mi licenziasse?” pensò Kurt “Dovrei trovarmi qualcos’altro da fare..perchè non esiste che rimanga a casa con quei due pazzi!! Magari potrei provare in qualche bar. No no..magari mi capita come al Lima Bean..oh no..che schifo”
-Kurt!- una voce femminile lo riportò nel mondo reale.
-Cosa?- il biondo alzò gli occhi dall’articolo che stava fingendo di leggere e si trovò di fronte Tracy che lo guardava storto.
-Ho detto che Ms Hale vuole vederti nel suo ufficio-
Kurt si avviò con passo incerto verso l’ufficio che era stato di Isabelle ringraziando il cielo di aver indossato uno dei suoi outfits migliori.
“Beh..sarai un disoccupato elegantissimo” lo prese in giro una vocina dentro di lui.
Durante il breve tragitto ripassò tutto quello che si sapeva sulla nuova arrivata.
Una  giovanissima manager che vantava collaborazioni prestigiose con Gucci, Dior e CK.
C’era anche qualcuno che diceva fosse imparentata alla lontana con il grande Ralph Lauren e che questo le avesse aperto diverse porte, ma aveva lasciato la redazione di Vanity Fair per un incarico più tranquillo a Vogue.com.
E questo era strano. Almeno per quanto pensava Kurt.
Arrivato di fronte alla porta scura il ragazzo bussò discretamente.
-Avanti- rispose una voce dall’interno.
Non appena mise piede nell’ufficio Kurt si accorse quanto quella stanza fosse cambiata.
La scrivania era completamente sgombra, ad eccezione del computer portatile, ed era stata spostata di fronte all’enorme vetrata in modo che il sole la illuminasse completamente. Tutti i faldoni dei modelli su cui stava lavorando Isabelle erano sistemati ordinatamente sull’angolo opposto e al loro posto era apparso un divanetto di pelle nero davanti al quale era posizionato un elegante tavolino in vetro..sulla parete di destra era stato sistemato un piccolo mobile su cui era appoggiato un’enorme mazzo di fiori colorati.
Perfino le pareti sembravano completamente diverse, libere da tutti i quadri e le foto che le riempivano fino alla settimana prima.
“Proprio tutto com’era” constatò amaramente Kurt.
-Pensi sia stato un po’ eccesivo?- gli chiese la nuova manager notando lo sguardo che lo stagista aveva fatto vagare per tutto l’ufficio.
-No..io..cioè..assolutamente..- Kurt si ritrovò a balbettare conscio di avere appena fatto una pessima prima impressione.
-Tranquillo..giuro che non mordo..- lo prese in giro la donna -..siediti dai- aggiunse indicando una delle sedie davanti alla scrivania.
Kurt si accomodò e si prese un attimo  per osservare il suo nuovo capo.
Era una bella ragazza, sicuramente sotto i trenta, con i capelli scuri, leggermente ondulati, aveva i lineamenti delicati e gli occhi troppo dolci per essere una specie di giovane Miranda Priestly come avevano ipotizzato poco prima i suoi colleghi.
-Tu sei Kurt, giusto?- iniziò Ms Hale continuando senza dargli il tempo di dire alcunché -Isabelle mi ha parlato di te..era molto contenta del tuo lavoro qui. Tanto da concederti un contratto part-time. Posso chiederti per quale motivo questa scelta?-
Kurt si mosse sulla sedia, era nervoso e si sentiva un po’ sotto esame, ma quando rispose la sua voce risuonò abbastanza sicura.
-Ho iniziato a frequentare la Nyada e quindi..- cominciò a spiegare, ma fu subito interrotto dall’entusiasmo della manager.
-La Nyada?? Wow..è fantastico!!-
Lo stagista sorrise, segretamente compiaciuto della reazione.
-Oh..scusa..ti ho interrotto..continua pure- Ms Hale si ricompose e gli fece cenno di riprendere.
-Dicevo..la Nyada è sempre stata il mio primo obbiettivo, però mi dispiacerebbe lasciare il mondo della moda perché anche questo mi appassiona molto- Kurt rimase in silenzio, attento a qualsiasi reazione della ragazza davanti a lui.
-Ottimo..perchè avrò bisogno di qualcuno che sappia quale fosse la linea che Isabelle intendeva seguire e che mi aiuti ad ambientarmi- la ragazza gli dedicò un sorriso radioso porgendogli la mano.
-Oh..grazie. Grazie mille Ms  Hale- disse Kurt stringendole la mano.
-Comunque puoi chiamarmi Angela-
-Angela..ok- Kurt sorrise sentendosi molto più rilassato.
-Allora..direi che potremmo iniziare con controllare gli articoli per la prossima settimana..- Angela appoggiò una pila di fogli sula tavolo -..ti faccio spazio così possiamo lavorare insieme- disse liberando la scrivania e aggirandola per sedersi accanto allo stagista.

Per un po’ lavorarono in silenzio limitandosi a brevi commenti su come si potessero migliorare gli scritti.
Ad un certo punto però Angela si alzò per prendere un bicchiere d’acqua e iniziò a canticchiare a bassa voce una melodia che per Kurt risultò inconfondibile.

You think I'm pretty
Without any makeup on
You think I'm funny
When I tell the punch line wrong
I know you get me
So I let my walls come down
Doowwn


E subito mille ricordi lo invasero facendogli sentire una fitta al cuore.

Scusami. Posso farti una domanda? Sono nuovo qui.
Mi chiamo Blaine.
Kurt.


Per favore smetti di fingere che non c’è nulla che non va
Sono stato con altro


Può una canzone incarnare allo stesso tempo il ricordo migliore e quello peggiore?
Certo, erano passati mesi e lui e Blaine cercavano di mantenere una sorta di rapporto amichevole, ma era una ferita ancora aperta e quella canzone..beh..non era il massimo per cercare di guarire.
-Non ti piace Katy Perry?- la voce di Angela interruppe il flusso di ricordi.
La manager infatti aveva subito notato un cambiamento nel più giovane.
-Si..cioè no..è solo che io..- cercò di spiegarsi  il ragazzo.
-Scusami..- lo bloccò la manager -..tu cerchi di lavorare mentre io canto..-
-No va bene..io adoro la musica..ma..- ribatté Kurt abbassando lo sguardo.
-Ok..niente Katy..che ne dici di..Pink?- propose la ragazza nel tentativo di rimediare al clima improvvisamente gelido nella stanza.
L’occhiata che le rivolse il più giovane però la convinse a cambiare completamente argomento.
-Isabelle mi ha detto che vieni da Lima, Ohio..anch’io sono di quelle parti..-
Finalmente Kurt sembrò riprendersi, fino alla precisazione successiva.
-..sono cresciuta a Westerville. Ci sei mai stato?-
“Quasi quasi era meglio se mi licenziava” si disse il soprano reprimendo un sospiro di frustrazione.
-Si..per un periodo ho frequentato la Dalton Academy- rispose a denti stretti.
-Sul serio? Io la Crawford,  ma il mio primo ragazzo andava alla Dalton. Adoravo quel blazer. Il mondo è davvero piccolo-
-Eh già- sibilò Kurt tornando a guardare i fogli sparsi nella speranza di porre fine a quella conversazione.
Angela capì subito il disagio del suo nuovo assistente e anche di aver superato il limite.
-Mi dispiace..- mormorò sconsolata sprofondando sul divanetto -..non volevo essere così..indiscreta. Se vuoi andare finisco io qui-
-No..- Kurt si girò verso la ragazza -..è solo che ci sono alcune cose di cui non mi va di parlare-
-Brutti ricordi?- chiese Angela dolcemente.
Lo stagista annuì.
-Continuiamo?- chiese poi Kurt deciso a non piangersi addosso.
-Nah..- gli rispose Angela infilandosi il cappotto -..mi è venuta fame. Vieni dai. Ti offro il pranzo-
La ragazza uscì dalla porta lasciando Kurt a fissare un punto indefinito del pavimento.


Perché sei così turbato?
Perché fino a ieri nessuno mi aveva mai dato un bacio.
Dai. Ti offro il pranzo.


-Allora? Vieni?- la manager si riaffacciò dalla porta del suo ufficio.
-Arrivo- Kurt si alzò in fretta e l’affiancò mentre si dirigevano verso l’uscita.  


 





Piccole Note:
Ciao a chiunque sia arrivato fin qui.
Questa storia è nata un po’ per caso dopo l’ennesimo pomeriggio passato a sclerare in attesa della puntata di San Valentino.
Mi scuso in anticipo per gli eventuali errori che potreste trovare, perché la storia non è stata betata..ma lo sappiamo..le cose migliori sono quelle imperfette ;)
E dopo questa perla posso anche ritirarmi.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Silvia

  
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