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Autore: silvia93    11/02/2013    0 recensioni
Kurt e Blaine si sono lasciati (si, odiamo tutti RM per questo).
Blaine è a Lima a struggersi per Kurt (o per Sam o flirtare inconsciamente con Tina, a seconda di cosa ha mangiato Il Pelatone la sera prima).
Kurt è a NY, divide l’appartamento con Rachel e Brody, frequenta la Nyada e lavora a Vogue.com.
Tutto come ogni giovedì, insomma.
Ma se arrivasse una nuova dirigente a Vogue, e nella vita di Kurt? E se diventasse un’amica fidata?
E se si aggiungessero la vita frenetica di NY, Adam, l’invito al Diploma di Blaine?
Questa nuova amica spronerà Kurt a provarci con Adam oppure lo porterà a riflettere su quello che prova ancora per Blaine?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-E si è tranquillamente seduto su una delle mie sedie vintage- sospirò Kurt accomodandosi sul divanetto accanto ad Angela.
-Completamente nudo?- chiese di nuovo la ragazza.
-Completamente nudo- le assicurò lo stagista indispettito.
-Avrei voluto vederlo- commentò lei.
-Io lo avrei evitato-
-Oh..andiamo..- la ragazza gli diede un colpetto sulla spalla -..io scommetto che un’occhiatina l’hai data-
-Cos-io? Ma stai scherzando?- Kurt arrossì lievemente.
-Io l’avrei fatto- ammise candidamente la mora con un’alzata di spalle.
Era di nuovo lunedì e Kurt era di nuovo nell’ufficio del Capo, ma questa volta niente nervosismi o ricordi spiacevoli. Solo le solite chiacchiere e le solite bozze da correggere.
Dopo il primo pranzo insieme infatti i due ragazzi avevano legato molto, scoprendo di avere molte cose in comune a parte l’Ohio e così avevano iniziato a frequentarsi anche fuori dall’ufficio, tanto che Angela era diventata “Angie” e aveva già avuto modo di farsi spaventare dalle manie di protagonismo di Rachel e apprezzare il bell’aspetto di Brody.
Molto presto riemerse, da parte di Angie, l’entusiasmo per la Nyada mostrato durante il loro primo incontro. La ragazza infatti si faceva raccontare da Kurt degli insegnamenti e delle sue aspirazioni. E con lei il cantante si apriva in modo inaspettato, parlandole delle difficoltà con le lezioni di danza, dell’aria di competitività che permeava ogni sala in cui metteva piede.
Ad accomunarli c’era anche la passione per i musical, tanto che erano già andati a vedere un paio spettacoli ed Angie non aveva protestato quando Kurt le aveva chiesto di evitare West Side Story in favore di Wicked e aveva scelto Rent al posto di Grease.
Non c’era voluto molto infatti alla giovane manager per capire che il suo nuovo amico era appena uscito da una relazione e che ci soffriva ancora.
Era capitato spesso infatti che, durante le loro conversazioni e in particolare quando lei gli chiedeva della sua vita prima di New York, il più giovane le rivolgesse delle occhiate sofferenti che la convincevano a cambiare argomento.
-Ok..- iniziò Angie dando un’occhiata all’orologio -..il tuo turno è finito e io devo andare in un posto. Vuoi un passaggio a casa?-
-Perché no- accettò Kurt seguendola fuori dall’ufficio.
 
-Non ero mai salito in una limousine- disse Kurt estasiato non appena l’autista chiuse la portiera.
-Questa non è limousine, Kurt..- lo corresse Angie sistemandosi il cappotto -..è solo una macchina con autista-
-Fammi sognare, ok? Ora sono una di quelle star di Broadway che sta andando alla prima del suo spettacolo-
-Come desidera Mr Hummel..però io sarò la sua accompagnatrice- lo assecondò la ragazza.
-Va bene..ma solo perché sei piuttosto carina..un po’ palliduccia, ma carina-
Kurt si spostò verso il finestrino per osservare le vetrine che scorrevano veloci ai margini della strada.
Angie invece rimase in silenzio godendosi il viaggio.
-Non dirmi che ti sei offesa- volle sapere Kurt dopo un po’.
-Cosa?- Angie si voltò di scatto -No no..sono abituata alla tua gentilezza ormai. Stavo solo..pensando-
-Stai bene, tesoro?- chiese Kurt preoccupato.
La caratteristica che il ragazzo apprezzava di più della sua nuova amica era la sua leggerezza, il fatto che non prendesse mai niente sul serio.
Mentre era con lei poteva essere una persona diversa..il classico ragazzo di provincia che si è trasferito a New York e che si entusiasma per ogni nuova prospettiva che la City gli offre.
Broadway, la 5th Avenue, anche il classico chiosco degli hot-dog a Central Park. Vivere queste cose con Angie era diverso che con Rachel. Era entusiasmante, gli dava un senso di libertà che non aveva mai provato.
Perché Rachel era la sua migliore amica, la sua coinquilina, la sua confidente, ma rappresentava anche la sua vecchia vita, il Glee, il WMHS..Blaine.
Angie invece era New York..l’eccitazione della novità, la gioia delle nuove esperienze.
Per questo non le aveva ancora raccontato di Blaine, della rottura, della sofferenza che ancora lo colpiva quando pensava a lui.
-Sto benissimo- gli assicurò l’amica.
Kurt la guardò un po’ scettico.
Poi lei si guardò intorno per capire in che punto della città erano stati bloccati dall’ennesimo ingorgo.
-Siamo a due isolati da casa tua, ti vai di camminare un po’?- propose Angie.
-Va bene. Così magari ci fermiamo da Starbucks- disse Kurt sperando che davanti ad un caffè l’amica gli raccontasse di più.
Angie lo seguì fuori dalla macchina dicendo all’autista che dopo avrebbe preso un taxi.
 
Neanche a dirlo lo Starbucks era sempre affollato, perciò i due ragazzi si misero in fila cominciando a commentare gli outfits dei vari clienti.
-Allora..- cominciò Kurt quando c’erano ormai poche persone prima di loro -..dove vai di bello dopo?-
-Vado a trovare un vecchio amico- rispose distrattamente Angie mentre osservava con particolare attenzione un manifesto appeso al bancone.
-Uno spasimante?- si entusiasmò subito Kurt.
-Decisamente no- tagliò corto la mora -Dai tocca a noi-
-Un doppio espresso per me, un mocaccino grande con latte scremato per lui- snocciolò la manager alla cassiera.
 
Un cappuccino medio, un mocaccino grande con latte scremato per lui.
Sai come prendo il caffè
Ma certo
 
-Allora? Kurt?-
Kurt alzò gli occhi da terra incontrando quelli scuri di Angie.
-Ti ho chiesto se vuoi qualcos’altro- gli fece presente l’amica.
-No..va bene così- il cantante fece per prendere il portafogli.
-Lascia stare..- lo fermò l’altra allungando una banconota all’inserviente -..prendi un tavolo piuttosto-
Una volta seduti al tavolino Angie sembrava tornata quella di sempre.
In quel momento stava ciarlando di un paio di scarpe che aveva intravisto in una vetrina del centro che voleva assolutamente andare a prendere.
-Secondo un’amica che ho conosciuto a Vanity Fair saranno la nuova tendenza dell’estate e..
-Non capisco perché- la interruppe Kurt riportando alla mente un vecchio dubbio che gli ronzava in testa da quando aveva conosciuto Angie.
-Perché stanno benissimo con la mia borsa di Prada- rispose la ragazza con tono ovvio.
-Non capisco perché tu abbia lasciato Vanity Fair per un impiego molto meno importante- chiarì il biondo.
Seguì un attimo di silenzio in cui Kurt si pentì della sua impulsività e si preparò a ricevere un esplicito invito a farsi gli affari tuoi.
Invece Angie si limitò a sorridere dolcemente prima di rispondergli.
-Per lo stesso motivo per cui tu non mi hai ancora parlato del tuo ex-
Kurt aprì la bocca per ribattere, ma la ragazza fu più veloce.
-Non è un rimprovero, Kurt, è una constatazione. Tu vuoi evitare io ti faccia domande scomode e io voglio essere libera di godermi la vita senza grandi responsabilità-
La dirigente prese un sorso prima di ricominciare.
-Non sei il primo che mi chiede il motivo della mia scelta..anzi molti mi hanno criticato perché avrei avuto l’occasione di arrivare davvero in alto..ma a me piace semplicemente la moda..non mi interessa da che parte di New York si trova la rivista per cui scrivo o quante persone lavorano per me-
Kurt la guardò ammirato.
-Dovresti essere fiera di te stessa-
-Io lo sono..vorrei che lo fosse qualcun altro- rispose Angie a voce più bassa.
Il soprano la guardò interrogativamente.
Evidentemente la parte mondana di Angie era solo la punta dell’iceberg di quella che era la sua personalità.
-Diciamo che mio padre non era entusiasta della mia carriera nella moda..- inizio la giovane abbassando lo sguardo -..e lo è stato ancora meno quando ha saputo del mio nuovo incarico..-
Kurt strinse la mano che la ragazza aveva appoggiato sul tavolo, grato che si fosse aperta così con lui.
Poi si sentì lievemente in colpa, perché Angie era sempre sincera con lui..non aveva avuto nessuna difficoltà nel rispondere alla sua domanda.
In effetti..cosa sarebbe potuto cambiare fra loro se si fosse concesso di parlarle di Blaine?
-Blaine..- iniziò il ragazzo attirando l’attenzione di Angie -..il mio ex si chiama Blaine..-
-Non è necessario Kurt- lo fermò l’amica.
-No, non lo è..ma io voglio parlarne. Con te-
-Non ora, però..- Angie si alzò -..sono già in ritardo-
-Ok..ci vediamo domattina?- si informò Kurt aprendole la porta.
-Non credo di riuscire a passare in redazione domani. Ti chiamo per un caffè dopo le tue lezioni-
Angie gli scoccò un bacio veloce e si affrettò verso un taxi fermo a ciglio strada.
-Grazie per il caffè- le urlò Kurt agitando la mano in saluto.
-Non c’è di che, Kurt- rispose lei prima di rivolgersi all’autista.
-North General Hospital, per favore-
 
Angie non chiamò il giorno dopo, e mandò un messaggio per cancellare l’uscita.
Rachel si era fermata fino a tardi alla Nyada, impegnata nel suo ennesimo tentativo di dimostrare le sue capacità alla professoressa July e Brody ovviamente era rimasto con lei.
Kurt si aggirava pigramente per il suo appartamento scorrendo la rubrica del suo cellulare intenzionato a chiamare qualcuno per chiacchierare un po’.
All’improvviso si rese conto che l’unica persona che voleva sentire era anche l’unica che non avrebbe mai trovato la forza di chiamare.
 

 
 
 
 
Piccole Note:
Eccoci con un nuovo capitolo.
Cosa che passa assolutamente in secondo piano perché..avremo la nostra Klaine MakeOut Scene!!!!!!!!!!!!!
Concedetemi un piccolo sclero…ora torniamo seri.
In questo cap. scopriamo qualcosa in più su Angie , mentre Kurt prosegue nel suo viale dei ricordi, complice qualche situazione o frase particolare.
Cosa succederà ora che ha deciso di raccontare ad Angie di Blaine?
Fatemi sapere che ne pensate.
 

Silvia
 
  
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