Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MaryIsmyname    09/02/2013    4 recensioni
Alison DiLaurentis. Un nome, un omicidio. Non tutto è tranquillo nella piccola cittadina di Rosewood, sopratutto se in giro c'è Ali.
Purtroppo non tutto è come nelle favole, e le sue ex amiche Aria Montgomery, Hanna Marin, Emily Fields e Spencer Hastings lo sanno con certezza. Soprattutto ora che dopo che Alison è morta iniziano a ricevere strani SMS proprio dalla loro defunta amica.
***
Che succederebbe se gli One Direction conoscessero queste quattro belle bugiarde?
Gli One Direction arrivano un po' troppo in fretta nel cuore delle ragazze, mettendo in difficoltà anche la nostra Alison.
Che succederebbe se anche loro fossero coinvolti nella sua morte?
Oops, qualcuno nasconde un segreto a Rosewood.
-dal racconto-
"Tutti nascondono dei segreti, io sono la prima.. ma purtroppo queste belle ragazze passeranno una bruttissima esistenza. Soprattutto ora che io sono tornata, eh.. per la precisione. Sono più viva che mai. Avete sbagliato i calcoli stronzette. Baci dalla vostra defunta amica.. -A"
Genere: Horror, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

_____________________________________________________

HEART ATTACK

_____________________________________________________

 

 

 

CAPITOLO SETTE.

-Il primo segreto-

 

*Leggi lo spazio autrice, grazie. Potresti lasciare una recensione?*

 

 

Tre persone possono tenere un segreto, se due di loro sono morte.

-Benjamin Franklin-

 

 

***

Ringrazio moltissimo tutte le persone che hanno recensito in questi giorni, vi amo tanto. Grazie mille per aver letto la mia fan fiction; e sono veramente felicissima di aver ricevuto nuove recensioni da nuove lettrici.

Mi scuso moltissimo per il ritardo, lo so che non pubblico da un'infinità di tempo sia questa ff che l'altra.. ma avevo detto che Change my mind l'aggiornavo con quattro recensioni (che alla fine non sono arrivate) e poi questa non trovavo il tempo per pubblicare un nuovo capitolo.

Vorrei sapere quale bromance preferireste in questa ff.

***

 

 

Pov's Alison.

Amichette, amichette, amichette.. che tragedia vedervi affondare.. ma godetevi il vostro Halloween in santa pace.. a-ah che battuta! Non potrete mai vivere una vita normale con me.. Alison è sempre viva. Io sono qui, vi osservo e so chiaramente che voi mi temete e so anche che ricordarvi di me è sempre fin troppo tragico. Non dovete avere paura di me, dovete solo considerarmi il vostro incubo peggiore, che dopo il giusto periodo si è risvegliato dalla tomba ed è tornato a farvi visita ogni notte, per rovinarvi il sonno... ma io vi rovino l'esistenza. O mi sbaglio?

Guardo le nostre video cassette, e mi rendo sempre più conto che Spencer voleva prendere il mio posto.. cattiva ragazza, sarò sempre io il leader del gruppo, anche se ora tecnicamente sono morta e chiusa in una bara. Hanna, tu eri come un sassolino nelle scarpe che ti istiga a tirarlo fuori in modo da non provare fastidio. Poi Emily, tu eri perennemente gelosa di quel ragazzo di cui non facevo mai il nome.. E tu Aria non avevi ancora scoperto le due relazioni di tuo padre. Di una ne sei a conoscenza, ed è Meredith, ma l'altra non te lo dirò mai...

Non temete di far uscire i vostri sentimenti, soprattutto se la protagonista di questi sentimenti sono io. Io sarò sempre la ragione dei vostri pianti, dei vostri sorrisi, delle vostre gioie e dei vostri dolori. Sono onnipresente. Anche questo Halloween sarà speciale, ma ricordatevi di quell' Halloween. Quello del 2008.

***

 

 

 

-HALLOWEEN. 2008, ROSEWOOD-

 

Alison teneva il coltello in mano, mentre fissava il ragazzino davanti a lei. Hanna impallidiva, mentre si copriva gli occhi.

***

Le due bambine giocavano tranquille con le loro bambole, fino a quando afferrarono contemporaneamente la stessa bambola di porcellana -non una semplice bambola di pezza, era quella bambola che andava tanto di moda allora e le gemelle potevano permettersene solo una. Aveva i capelli biondi e folte ciglia e lunghe. Aveva occhi azzurri e portava un vestitino rosso-; contendendosela a vicenda. "..è mia" gridò la prima gemella scostandosi una ciocca di capelli biondi lucenti dagli occhi. La seconda gemella la guardò con sguardo accusatorio, mentre sembrava che dagli occhi uscissero fiamme. "No!" urlò. La prima bambina strappò la bambola dalle mani della sorella, cominciando a giocarci felicemente. La seconda bambina non si dava pace, e iniziò a disperarsi. Poi un idea balenò nella sua mente: bisognava eliminarla. La ragazza si legò i capelli, e si avvicinò verso il cassetto delle stoviglie. Prese il coltello e si avvicinò lentamente alla sorella che stava giocando con la sua bambola. Non sapeva chi glielo stesse facendo fare, ma sapeva di essere cosciente. Non sapeva assolutamente se il cervello quel giorno funzionasse, ma infilzò il coltello nella pancia della sorella; facendola accasciare a terra. Una pozza di sangue si propagò per il pavimento, ungendo tutte le mattonelle di ceramica. Si sedette vicino alla sorella, osservandola con un sorriso malefico sulla faccia mentre la sorella iniziava a rallentare il battito cardiaco. "Cosa hai fatto Courtney?" chiese la madre mentre entrò nella cucina insime al padre. "Niente" disse osservandosi le mani che erano sporche di sangue. "Tesoro, guardami" disse sua mamma fiondandosi sulla figlia distesa a terra. Ma sua sorella non dava segni di vita, la ragazza ormai aveva aperto la bocca, e il polso aveva perso vigorosità. Courteney guardò la sorella, applicando un sorriso soddisfatto sulle labbra mentre vedeva il sangue scendere dal petto della sorella.

***

"E poi Courtney venne rinchiusa in un manicomio, e ci rimase fino a ieri.. quando riuscì a scappare dall'istituto, e ha ripromesso a sua sorella che questa volta non avrà scampo; e che ucciderà tutti i bambini per impedirgli di fare dolcetto o scherzetto" disse Alison affondando il coltello nella zucca di Halloween. "Ali" la rimproverò Hanna, mentre guardava il bambino che era ammutolito. "Io ti avevo avvertito" disse Hanna cercando di consolare il bambino a cui doveva fare da baby-sitter.

***

 

-28 October 2008, Rosewood-

"Secondo voi Hanna starebbe bene più da Britney Spears o Lolita?" chiese Alison mentre insieme alle sue amiche camminavano per le stradine di Rosewood. Gli abitanti del luogo iniziavano a preparare le case stregate, i dolciumi e le feste esagerate per Halloween. Spencer fissava rapita il suo Sidereck, mentre osservava -da sotto i suoi occhiali Dolce&Gabbana- il contenuto dell'e-mail appena ricevuta. "Emily?" chiese Alison. "Mm, Britney" disse tirando fuori il suo telefono, che in quel momento aveva emiso un biip. "Almeno mettiti delle culotte contenitive" disse Alison squadrandola da capo a piedi. Hanna aveva incominciato ad ingrassare a causa della separazione e del tradimento del padre, e poi dopo aver ingurgitato sacchetti su sacchetti di patatine rustiche le rivomitava tutte. "..è ancora Ben?" chiese Aria fissando maliziosamente Emily. "Già, insiste da volermi vestita da poliziotta sexy.. ma io preferisco vestirmi da indiana" disse richiudendo il cellulare. "Spencer, se lo guardi ancora si consumerà il Sidereck" disse Alison girandosi per guardare l'amica che ora stava rimettendo in borsa il palmare. "Scusate, ma ho appena ottenuto nove voti" disse entusiasta. "Penso che sia grandioso, giusto?" chiese Hanna timidamente. "Certo, ho ottenuto dei voti impegnandomi.. senza barare, solo sacro olio di gomito" "Ehy, non ci dirai tutto il dizionario?" chiese Aria. "No, comunque Hanna starà bene comunque.. sia vestita da Britney che da Lolita" disse fermandosi a fissare la strada. Da lontano si sentiva Jay-Z sparato a palla, e risate felici che si disperdevano per tutto il vialetto. Noel Kahn e i suoi amici stavano attraversando il centro di Rosewood, in cerca degli ultimi addobbi per la loro mega festa di Halloween. Come ogni anno i Kahn erano conosciuti per essere quelli più famosi di Rosewood per i party del figlio Noel, che per ogni ricorrenza invitava studenti da tutti gli angoli della città -ovviamente quelli più in- e ovviamente le ragazze grazie ad Alison erano sempre state le benvenute. "Ciao" disse con voce suadente Noel. "Ciao" disse Alison sfoderando uno dei suoi bellissimi sorrisi. "Allora, pronte per la festa?" chiese entusiasta il ragazzo. "Perchè? Siamo invitate?" chiese Hanna fissando gli occhi del ragazzo. "Naturalmente.. allora, verrete?" "Certo" disse felice Aria raccogliendo una ciocca di capelli rosa ribelli che le erano ricaduti sul viso. "Allora, preparatevi al terrore" urlò Noel sfrecciando via con la macchina. Le ragazze saltarono ed urlarono di gioia, non appena il ragazzo se ne andò. Alison diceva che non bisognava mostrare le proprie emozioni, e se ti piaceva un ragazzo dovevi far finta di detestarlo e fare finta che non ti importasse nulla di lui.. ma come facevano le ragazze a far finta di non essere interessate a Noel -sono un figo da paura e tremendamente ricco sfondato- Kahn? Alison invece rimaneva in silenzio, senza dire una parola. "Quel figo di Noel ci ha invitate al suo mega party!" disse Hanna felice. "Trovo imbarazzante tutta questa eccitazione, è solo un party" disse Alison. "Ali, non è solo un party" l'ammonì Spencer. "..è il party" disse Aria. "..è vero, e sono felice di andarci con voi" disse Alison abbracciando tutte e quattro le sue migliori amiche.

Le ragazze camminarono ridendo per tutta la stradina del vicolo, fermandosi poi ad una casa vecchia ed abbandonata alla fine del viale. "Vorrei che fosse stata abbattuta" disse Aria. "Fa venire i brividi" disse Hanna. "..è solo una casa" disse Emily fissando l'edificio vittoriano tenuto in pessime condizioni. "Ho visto qualcuno" disse Spencer fissando un punto della finestra, in cui le sembrava di aver intravisto una chioma bionda. "Brutti ricordi" disse Alison fissando nel vuoto, come per cercare un evento passato che le avesse turbate, ma a loro non veniva in mente nulla.. e mai si era venuto a sapere nulla da quella casa ma c'era qualcosa in Alison che la spaventava maggiormente in quella casa sinistra, da quel giardino lugubre e buio, e anche da quel portico sfasciato dai vandali e dal tempo. "Andiamo da me, abbiamo più spazio" disse Spencer interrompendo quel silenzio.

 

Toby Cavanaugh stava nel vialetto di casa sua, mentre trafficava con degli scatoloni con su scritto: 'J'. Emily si fece una coda alta, posizionando al meglio possibile il suo cerchietto; mentre si avvicinava felice al ragazzo che ora stava portando nel portico gli scatoloni. "Qualcuno si sta trasferendo?" chiese curiosa Emily. Toby le rivolse un sorriso forzato, che le fece provare una sensazione di caldo improvviso mischiato alla voglia di gelato a fior di latte. "Mio padre si è risposato, e loro stanno venendo qui" disse triste. "Non è da tanto che tua madre... insomma" disse Emily portando una mano dietro alla nuca. "Infatti, un'anno la scorsa settimana.. ma loro si stanno trasferendo qui" "Loro? La tua matrigna ha dei figli?" chiese Emily sedendosi nella loro terrazza. "Si, una figlia femmina" "e com'è?" "Diciamo, che ottiene sempre quello che vuole" disse Toby offrendo ad Emily una limonata. Emily nel frattempo stava osservando una pallina di cristallo, con dentro neve finta che da piccola tanto le piaceva; e su un lato era inciso un nome: Jenna.

***

Alison stava frugando tra i vestiti del negozio di maschere e travestimenti di Rosewood, cercando di individuare qualcosa di originale per la festa di Noel. D'un tratto una mano si posò sulla sua bocca tentando di non farla parlare, mentre la ragazza impaurita si dimenava tra le braccia del suo aggressore. "Noel" urlò da ragazza quando il suo finto aggressore la lasciò andare. "Spaventata?" chiese sorridendole. "Affatto, comunque dovresti mettere questa per la festa" disse la ragazza cercando di contenere lo spavento. "Grazie, comunque tuo cugino e i suoi amici ci saranno?" "Si, ci vediamo alla festa Noel" disse quando il ragazzo la salutò con un cenno della mano. Alison si rimise a cercare tra i vestiti, ma qualcosa la stava distraendo, si girò a trecentosessanta gradi e notò che nessuno di strano o anomalo si aggirava per il negozio di scherzi. Okay, è tutto apposto Alison.. stai tranquilla. Mise la parrucca bionda e il costume nel cestino, e poi sorrise soddisfatta di se stessa. Una ragazza stava prendendo anche lei lo stesso outfits. Aveva enormi occhi marroni -circondati da ombretto e matita nera-, sopracciglia sottili e labbra carnose. I capelli erano ondulati e di un marroncino chiaro che a volte si alternava con il marrone del cognack. "Lady Gaga?" chiese Alison avvicinandosi alzando un sopracciglio biondo. La ragazza sorrise, sfoderando dei denti bianchissimi e perfetti che avrebbero fatto gola a qualsiasi modella francese. "Non avevo nessuna intenzione di mascherarmi, ma.. mi hanno invitata ad un party" "Quale party?" chiese curiosa Alison, anche se dentro di se sapeva già la risposta. "Quello di Noel mi pare" disse rigirandosi tra le mani la parrucca. "Noel Kahn, ci verrò anch'io e mi vestirò da Lady Gaga" disse autoritaria Alison. "Oh, è una novità.. mi sembrava originale" "Sei ancora in tempo per scegliere qualcos'altro" disse Alison. "Hai ragione" disse la ragazza annuendo sincera. "Magari ti vedrò lì" disse Alison. "Ti riconoscerò dal vestito" "Spero mi sorprenderai" disse Alison. Alison si rigirò e insieme al suo cestino se ne andarono, poi si rivoltò ancora una volta da parte della ragazza mora:"Ah, sono Alison". "Lo so -sorrise- Io sono Jenna" disse la mora. Alison sorrise e se ne andò da Jenna, facendo un giro nel negozio. Biip.

Ti tengo d'occhio.

Alison si guardò attorno, ma non riusciva a capire chi le avesse mandato quel messaggio.. sapeva solo che aveva paura in quel momento. Quando si girò nuovamente una figura con una maschera da taglialegna la aspettava dietro di lei. "Vai all'inferno" disse Alison abbandonando l'edificio.

***

 

"Sono fotogenica?" chiese Alison guardando fissa nell'obbiettivo. "Mia nonna faceva la modella, certo ora è vecchia e puzza terribilmente ma non la vedo molto, vive in Georgia" disse prendendo la macchina fotografica dalle mani di Ian -fidanzato e promesso sposo di Melissa Hastings-. "..è in alta definizione -disse tossendo il ragazzo- quindi l'immagine è splendida" "Lo è quasi quanto te" disse con fare mieloso Alison. Il ragazzo sorrise, pronto a parlare ma furono costretti a richiudere l'obbiettivo non appena le due sorelle -ipercompentitive- Hastings non scesero dalle scale. "..è un discorso perfetto, c'è spirito, sentimento, ispirazione.. non vedo l'ora di ascoltarlo" disse Melissa cingendo le spalle di Spencer. "Fantastico Spence, se hai la sua approvazione dovresti vincere" disse Ian sorridendo alla sua fidanzata. "Beh lo spero, i miei stanno già organizzando un party in mio onore" disse rivolta alla telecamera che fu riaccesa da Ian. "Avere una sorella maggiore perfetta è un vantaggio" disse Alison facendosi inquadrare. "No Alison, il vantaggio è tutto mio ad avere una sorella minore stupenda.. e poi Spence merita di vincere il suo è un discorso perfetto""Grazie Melissa" "..è bello sapere che può contare su di te" disse Alison mettendo un braccio sui fianchi. Melissa guardò Alison, e continuò a tacere.

 

"Si, bisogna fare così" "Anche io sono d'accordo Ezr.." "SCUSATE" disse Aria andando addosso ai due studenti della Hollis, mentre correva per il corridoio in cerca di suo padre Byron. Appoggiò le sue borse nell'ufficio, mentre cercava un post it e una penna per scrivere un appunto da lasciare al padre. "..è in riunione" disse una voce alle sue spalle. Sul divano era sdraiata una ragazza dai capelli biondo platino che stava leggendo un libro nell'ufficio di suo padre. "Lo so, gli lascio un messaggio" disse rivolta alla ragazza. Byron ricomparve in ufficio, sbattendosi il palmo della mano sulla fronte. "Hai ragione, avevo dimenticato la borsa" disse osservando la figlia. "Si, l'hai lasciata in cucina" disse Aria scostandosi una ciocca rosa dietro all'orecchio. Aria fece un cenno al padre, e lui distolse lo sguardo fissando la ragazza dai capelli biondi e gli occhi marroni, notando che era scalza. "Oh, che ci fai qui Meredith?" chiese suo padre sorpreso. "Stavo leggendo un libro, perchè ti dispiace?" chiese con voce civettuola la ragazza. "No, certo. Allora, prendi un caffè?" chiese ad Aria. "Non posso, ho detto a mamma che tornavo presto" "Okay". Meredith si alzò dal divano, prese il libro e si rimise le scarpe afferrando anche la sua borsa di Chanel. "Ci vediamo al corso" disse rivolta al padre di Aria che sorrise. "Che faceva qui?" chiese Aria sedendosi sulla scrivania di Byron. "Gli studenti ci vengono spesso" "Perchè tu sei forte?" "Si, diciamo di si". Aria rise, mentre suo padre l'abbracciò. Un abbraccio vero.

 

Hanna Marin era seduta sul suo letto, avvolta in caldo piumone mentre sulle gambe teneva una ciotola di pop corn appena scaldati. Strinse il suo peluches mentre guardava il film horror che in quel momento stavano trasmettendo in televisione. Ed ecco che arriva la solita chiamata dall'assassino. Driin. Il telefono fisso di Hanna suonò, una, due, tre volte. Poi smise. E poi ancora la stesa cosa. Hanna alzò la cornetta, e Alison le rispose spaventata. "Eri al negozio di costumi oggi? O mi hai mandato un messaggio?" chiese lei. "No Ali, perchè?" "Niente, lascia stare" "Scusa, devo andare" disse Hanna quando bussarono alla porta di casa. "Stia tranquilla, sua madre non ha fatto nulla di male" disse un agente sulla porta. "Ho solo bevuto due drink..." "E ha accettato il passaggio" "Grazie" disse sua madre Ashley entrando in casa. "Comunque sono l'agente Darren Wilden" disse l'uomo andandosene. "Okay, ci penso io a lei adesso" disse Hanna chiudendo la porta. "Notte" disse l'agente. "Scusa" disse sua madre Ashley tuffandosi nel divano. "Non preoccuparti" "Intendo per tuo padre" "è lui che ha preferito un mostro al posto di mia madre.. non sai quanto è brutta" disse ridendo Hanna. "Sul serio?" "Si, ha le gambe grosse e il sedere enorme". Hanna coprì la madre, mentre intanto lei si addormendava nel divano di pelle di casa sua.

 

"Se quest'anno divento rappresentante creerò una simulazione d'esame. Okay? Mi voterai.. perfetto" disse Spencer donando un'altra delle sue spille. "Emily, devi parlare con Ben" disse Hanna sedendosi al tavolo, mentre cercava di destreggiarsi con la lunga gonna Hippie. "Perchè?" chiese la ragazza bevendo un sorso della sua bibita. "Sta dicendo a quelli che avete fatto sesso lo scorso week-end" disse Hanna fissando l'amica. "Cosa? Emily, vengo io con te.. deve smetterla subito" disse Aria proteggendo l'amica. "Aria no" disse Emily impedendo all'amica di andare a parlare con il suo ragazzo. "Non puoi fare finta di niente" continuò Aria. "Emily?" chiese Hanna fissandola negli occhi. "Oh. Mio. Dio. Allora è vero" disse Aria. "Ma perchè non ce l'hai detto?" chiese Hanna sorridendo. "Di che parlate?" chiese Alison accarezzando i capelli piastrati e incredibilmente lucenti di Emily. "Uhm.." "Ciao ragazze" disse Mona. "Se la ignorate, la cosa se ne andrà" disse Alison sottovoce alle amiche. Poco dopo Mona si sedette al tavolo dei secchioni insieme alla sua amica dello yo-yo e Lucas l'ermafrodita -come lo chiamava Alison-. "Ben dice che abbiamo fatto sesso" disse Emily quando Spencer si sedette al tavolo. "Cosa? Non è possibile" chiese l'amica. "E perchè non l'hai ucciso?" chiese Alison toccandosi i capelli. "Perchè è vero" disse Aria. "Non posso credere che abbia perso la V prima di noi" disse Hanna avvicinandosi a Alison. "Perchè non ci puoi credere?" chiese Emily. "Beh, perchè pensavo tu fossi una moralista. Emily abbassò gli occhi, fissando il suo vassoio pieno di cibo che non aveva ancora minimamente toccato. "Sentivo qualcosa di diverso in te" disse sorridendo Alison.

 

Alison stava scribacchiando nel suo diario segreto, mentre suo fratello Jason fece capolino nella sua stanza. "Ma non hai imparato a bussare?" chiese Alison serrando di scatto il diario. "Se non vuoi che entri, metti un lucchetto.. e poi questo era nel portico. Ah, mamma ha detto di dirti che Niall e gli altri sono arrivati" disse rimanendo immobile Jason. "Te ne vai?" chiese Alison incominciando a scartare l'involucro. Per Alison. La ragazza aprì la scatola e dentro una bambola vodoo era stata riposta ordinatamente. "Tocca a me torturarti adesso" disse Alison fissando il bigliettino che era stato attaccato alla bambola. Alison si guardò attorno, poi aprì la fessura nel muro e prese una scatola in legno. Prese una bambola di porcellana con un vesito rosso, e le abbassò la testa prendendo il ciondolo che si celava all'interno e riponendoci dentro il biglietto. Poi serrò nuovamente la scatola e nascose il suo segreto nel muro di casa sua.

 

"..è arrivata la pizza" disse Spencer cercando di infilarsi il suo vestito, mentre Aria rimaneva sullo stipite della porta a fissare Alison che si stava truccando. "Non devi essere depressa Aria" disse Alison mentre le altre ragazze erano andate a prendere la pizza. "Penso sempre a lei, a loro"

-Flashback. 2 Ore prima-

"Ragazze!" urlò Mona dall'altro capo della via. "Mio Dio, andiamo" disse Alison. "Per di qui" disse Aria. "Scambio?" chiese Alison barattando il suo frozen yogurt. Le due ragazze risero felici quando Mona si arrese e se ne andò via dalla loro visuale. "Ma quella non è l'auto di tuo padre?" chiese Alison fissando Aria che in quel momento aveva fatto cadere a terra il suo frozen yogurt. Suo padre stava baciando una ragazza dai capelli biondi. Meredith. La sua alunna, la stessa ragazza che stava leggendo un libro nel suo ufficio. Suo padre aprì gli occhi, e non appena vide la figlia si staccò dalle labbra della ragazza. Stava per scendere dall'auto, ma Aria iniziò a correre via da lui, cercando di andare più distante possibile. Come aveva potuto tradire sua madre? Perchè? "Ahia" disse Aria quando inciampò, trovandosi distesa per terra sopra ad un ragazzo. "S-scusa" disse lei immediatamente asciugandosi le lacrime. "No, scusa te" disse lui alzandosi e facendo alzare la ragazza. Aveva occhi color verde smeraldo ed un sorriso meraviglioso. "Ti sei fatta male?" chiese il ragazzo. "No, ora devo andare" disse Aria ricominciando a correre. Si girò solo un'altra volta, solo per riguardare quel bellissimo ragazzo.

"Non vorrei mai che tua madre lo venisse a sapere da qualcun'altro" "Davvero lo faresti?" chiese Aria. "Dolcetto o scherzetto Aria? Buon Halloween" disse Alison infilandosi la parrucca bionda.

 

"Avanti balliamo, è la mia canzone" disse Alison, quando il DJ mise una delle tanti canzoni di Lady Gaga. Le ragazze si avvicinarono entusiaste alla pista, in tempo per vedere un'altra ragazza vestita con la stessa parrucca bionda di Ali. "Mio Dio, un'altra Lady Gaga" disse Spencer. "Ma quella chi è?" chiese Aria, mentre fissava l'altra ragazza che veniva baciata da diversi ragazzi. "Jenna" disse Aria, e nel frattempo Jenna abbassò gli occhiali mostrando uno sguardo di sfida verso Alison che continuava ad essere impassibile. "Sparite" disse Alison rivolta ai ragazzi attorno a Jenna. "Non ho cambiato idea sul costume" "Ti sta davvero bene.. e poi wow. Tu schiocchi le dita e loro eseguono" "Sanno che gli conviene.. posso renderti la vita facile a Rosewood, se io ti accetto.. siamo un gruppo ristretto di amiche, ma un posto per te lo potrei trovare" disse Alison guardando Jenna negli occhi. "Apprezzo la tua offerta, ma gli amici me li scelgo da sola" disse Jenna rimettendosi gli occhiali e lanciandosi in pista.

"Sei una bellissima Lady Gaga" disse un ragazzo a Jenna. "Grazie, ma è meglio non dirlo ad Alison" disse ridendo Jenna. "Piacere Louis" disse lui. "Jenna" disse la ragazza prima di stampargli un bacio sulle labbra.

***

Biip. Biip. Biip. Biip.

"Sono nei guai, venite sole" disse Hanna. "..è da parte di Alison" disse Emily buttando a terra il suo drink.

"Spero che questo sia uno scherzo" disse Hanna arrivati davanti alla vecchia casa abbandonata. "Non penso" disse Spencer entrando. "ALISON, non è divertente" urlò Aria. Dietro di loro la porta si chiuse, e le ragazze procedettero al piano superiore. "Ali" urlò Spence. Emily aprì una porta, ma era vuota e c'era solo un vecchio letto ormai eroso dal tempo. Hanna aprì una seconda porta, e vi trovò una casa delle bambole, e tutte bambole di porcellana attorno. Aria aprì una terza e vi trovò una cucina con un enorme chiazza di sangue sul pavimento. "Guardate qui" disse Spencer indicando una porta chiusa. Da dentro vi erano dei ticchettii di scarpe col tacco. "Ragazze, entrate" disse Alison. "Che succede?" chiese Aria. "..è ancora lì?" chiese in preda al panico. "Chi?" "Mi ha sorpresa al party, e mi ha minacciata di uccidermi" "Ora chiamo il 911" "Non c'è segnale, ora vado in salotto. Chiudete la porta dietro di me, e aprite solo se sono io" disse Alison prima di chiudere la porta. Un urlo, e le ragazze spionarono da una fessura nel legno, e una figura con una maschera da taglialegna stava cercando di uccidere Alison. Le ragazze urlarono spaventate, e poi Alison scappò dopo aver fatto accasciare al suolo il suo aggressore. Le ragazze si calarono dalla fnestra, e seppur spaventate rientrarono nella casa ulrando il suo nome. Ciick. Una sedia a dondolo scricchiolò, e Alison era seduta tranquilla su di essa con in mano un cortello affilato. "Ali?" chiese Spence fissandola. "Guardatevi ragazze, siete spaventate a morte. Sono riuscita a fregarvi. Era uno scherzo -disse ridendo- Lo zoobie era Noel. FELICE HALLOWEEN" disse continuando a fissare il coltello sporco. "Ketchup" disse assaggiandone un po'. "Avanti, è stato divertente" disse Alison. "Non stiamo ridendo" disse Spencer. "Dovreste, avete passato il test" "Quale test?" chiese Aria infastidita. "Il modo in cui siete accorse qui, ora so di poter contare su di voi se servirà davvero ci sarete per me. Andiamo. CI PERDIAMO IL PARTY" disse schizzando fuori dalla porta.

"Stupida" disse qualcuno alle spalle di Alison. "Hey" urlò Alison. "Spero che tu non ce l'abbia con me" disse Noel. "Scherzi, sei stato perfetto.. ma quando mi hai sbattuta al muro mi hai spaventata" "Uhm, non capisco di cosa stai parlando" "Noel sappiamo che eri tu, Alison ce l'ha detto" "Se vi hanno spaventate non sono stato io, sono rimasto qui tutto il tempo, mio fratello ha preso la macchina" "Non stai mentendo?" "Certo che no" disse Noel. Biip.

Muori dalla voglia di sapere chi sono? Lo scoprirai.

-A

Alison guardava il contenuto del suo messaggio, cercando di apparire più normale possibile. Chi si stava prendendo gioco di lei? "Chi è?" chiese Aria. "Mm, è un segreto" disse Alison.

***

 

Cara Alison DiLaurentis,

ti informiamo che ora sei nelle mie mani, e ne pagherai le conseguenze. Questa volta morirai, perchè sei già scampata alla morte per ben due volte.. non sarai così fortunata la prossima volta. Sei pregata di tenere gli occhi aperti, perchè qui a Rosewood 'gatta ci cova' e siamo già sulle tue traccie, pronti per prenderci ciò che ci è sempre appartenuto. Ciò che ci spetta di diritto, un diritto che non otterremo mai fino a quando tu starai in questa cittadina.

Buon Halloween.

Team -A
****




QUESTE SONO LE COPPIE A CUI HO PENSATO



 



 DITEMI VOI SE VI PIACCIONO!!! RECENSITE! RECENSITE! RECENSITE!! CONTINUO SOLO CON 3 RECENSIONI!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MaryIsmyname