Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: readingsmydrug    09/02/2013    6 recensioni
Le pagine del libro si stavano sfogliando da sole, velocissime, quasi spinte da un vento che però nella stanza non c’era.
La carta bianca cominciò ad illuminarsi sempre di più fino a che fui costretta a ridurre gli occhi in due piccole fessure per non rimanere accecata.
Poi, di colpo, tutto cessò. La luce bianca e luminosa cominciò ad affievolirsi fino a spegnersi completamente; osservai il libro appoggiato sul mio letto: era aperto sulla prima pagina.
All’inizio sembrò non dovesse succedere niente e feci quasi per riprendere a respirare a respirare regolarmente, quando sulla pagina iniziarono a comparire delle lettere in inchiostro nero scritte in corsivo elegante:
“Tu sei l‘unica.”
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 2.
 

Rimasi a fissarlo sconvolta.
“Come fai a sapere che è il mio compleanno?”
“Ho sentito che la tua amica ne parlava...” rispose lui facendo spallucce “...posso prendere i piatti?”
“Sì, certo!” rispose Frannie porgendogli il suo “Oh, mi chiamo Frannie, comunque..”
“Piacere, Frannie.” Rispose lui con un sorriso cortese, prese anche il mio piatto e poi si allontanò dal nostro tavolo con un cenno del capo.
“Ma hai visto quant’è sexy?” Chiese lei una volta che Harold fu fuori portata d’orecchi. Si appoggiò al tavolo con i gomiti continuando a guardare con aria persa verso la direzione in cui il ragazzo era andato.
Non mi convinceva.
Mi alzai dal tavolo appoggiandoci sopra le mani.
“Hey, ma dove vai?” chiese Frannie presa di sorpresa.
“Torno subito.” Risposi decisa e andando nella direzione del cameriere.
“Non puoi entrare lì, è riservato!” mi sentii urlare dietro dalla mia migliore amica mentre mi dirigevo verso una porta in legno, ma non la ascoltai. Dovevo parlare con questo 'Harold', volente o nolente.
Aprii la porta e mi trovai davanti una cameriera bionda con una coda alta ed un vassoio di bibite in mano.
“Scusa, conosci un ragazzo che si chiama Harold?”
“Ah, quello nuovo!” rispose lei masticando rumorosamente una gomma alla fragola.
“Sì, lui. L’hai visto?”
“Il suo turno è finito, è andato a cambiarsi. Sei la sua ragazza?”
“Cosa?! No!”
“La ex?”
“No!”
“Ho capito: sei la sorella!”
“Ma che diavolo... No. Devo parlargli, da che parte devo andare?”
Lei indicò una porta bianca sulla destra, sbuffò ed entrò nel locale continuando a fare bolle con la gomma da masticare.
Alzai gli occhi al cielo e mi precipitai dentro la stanza senza pensarci due volte.
Mi trovai davanti una pila di armadietti bianchi un po’ arrugginiti e graffiati, alcuni avevano qualche scritta in indelebile sopra.
Ce n’era uno aperto, così andai a passo svelto verso quella direzione e lo chiusi sbattendolo.
“Voglio spiegazioni.”
Dissi decisa.
Poi guardai il ragazzo in faccia e sbiancai.
“Oh! Ciao Angela!”
Rispose con un sorriso.
“Ma... Ma.... Ma che fai?! Vestiti! Copriti!” Dissi spingendolo leggermente sul petto, toccarlo mi fece provare degli strani brividi, brividi di freddo ma piacevoli. Decisi di rinunciare, mi girai dandogli la schiena ascoltando la sua risata cristallina.
“Va bene, va bene, ma non sono io quello che ha chiuso l’armadietto.”
“Poche ciance, più vestiti!” risposi imbarazzata con le braccia incrociate al petto e la faccia fucsia dall’imbarazzo. “Tu non hai caldo?” chiesi allargandomi il colletto della maglietta e generando un’altra risata da parte sua.
“No, ma se vuoi posso restare senza maglia.”
“Ma che idee ti vengono?! Sbrigati a vestirti piuttosto!” risposi con la voce forse un po’ troppo acuta.
Due mani scivolarono lente sui miei fianchi fino a circondarmi la vita. “D’accordo, ma calmati.”
Rimasi immobile mentre la mia faccia, ne ero sicura, sarebbe esplosa da un momento all’altro. Non ero mai stata tanto in imbarazzo.
“S-sei vestito?” chiesi balbettando.
“Sì” mi sussurrò lui ad un orecchio.
Allora ebbi il coraggio di girarmi verso di lui e appoggiai il dito indice al centro del suo petto, non era tanto più alto di me, sarà stato sul metro e 75-80.
“Stammi bene a sentire...” dissi con voce decisa, poi abbassai lo sguardo verso le sue mani che erano ancora ferme sui miei fianchi, lui le alzò, mettendole bene in vista vicino alla testa, come se io fossi un poliziotto e lui un ladro che deve tenere le mani in alto.
Rimasi a guardarlo negli occhi, nascondeva qualcosa, ne ero certa. Ne ero così sicura perché il suo sguardo era davvero indecifrabile, troppo misterioso, era tutto così intricato lì dentro, pieno di segreti che io adesso ero curiosa di scoprire, poi però pensai che non avrei più voluto rivederlo, eppure c’era qualcosa in lui che...
“Ti sto ascoltando...” disse lui divertito, notando che io non continuavo il mio discorso.
“Uh? Oh! Già! I-io...” ripresi un po’ imbarazzata. “...mi stavo chiedendo come tu....” No. Troppo gentile. Correggiti! Veloce!
“Come faccio a sapere il tuo nome?” Argh. Troppo tardi.
“Sì. Come fai a sapere il mio nome?” chiesi infuriata per non essere riuscita a chiederglielo io nel modo che volevo.
“Non ti ricordi di me?” chiese lui un po’ deluso.
“Sì. Cioè... Volevo dire no...” Perché non riesco a formulare frasi?!
“Però prima hai detto sì.” Mi fece notare lui con un mezzo sorrisetto.
“Io.. Mi sono sbagliata.... Come potrei ricordarmi di te? Ci... Ci siamo già visti?”
Il suo sorriso si spense, gli occhi si fecero tristi.
“No, mai...” allungò una mano verso il mio viso, feci un passo indietro intimorita e lui la ritrasse subito. I suoi occhi si inumidirono.
“Tutto bene?”
“Sì.” Ci fu una breve pausa di silenzio. “Cioè... Volevo dire no...” rispose lui imitandomi, solo con un tono di tristezza nascosta davvero male nella voce.
Lo guardai cercando spiegazioni.
“È che mi ricordi una persona...” rispose lui mettendo il cappotto e infilando un mazzo di chiavi in tasca. “C’è la tua amica che ti aspetta, se non la raggiungi se ne andrà...” continuò dandomi le spalle “...addio.”
“Herm... Ci si vede in giro?”
Lui spostò la testa di profilo e sforzò un lieve sorriso “Non ci conterei troppo...”
Detto questo aprì la porta sul retro e uscì.
 
“Allora? Che è successo? Hai almeno il suo numero?”
“Eh? Quale numero?”
“Quello di Harold!”
“No...”
“Ecco, lo sapevo. Dovevi lasciare andare me!”
Esclamò lei accasciandosi sul tavolo.
“Oh, andiamo, ci sono tantissimi ragazzi belli in giro.”
“Ma lui era il più bello! Non hai visto che occhi? Che sguardo! Che sedere...” rispose lei mordendosi un labbro.
“Frannie!” dissi scoppiando a ridere. Seguì una pausa di silenzio.“Non hai visto i pettorali!” ripresi io, sapendo che l’avrei fatta andare su tutte le furie.
“Dimmi che non è vero!” ribatté lei tirandosi su di scatto. “Scherzi?” chiese lei rimasta a bocca aperta.
Scossi la testa con un sorrisetto compiaciuto.
“L’ha visto senza maglia!” esclamò lei abbandonandosi sulla sedia.
Scoppiai di nuovo a ridere.
“Dovevi davvero mandarci me, dannazione!”






















BUONSALVE c:
Shamalalalalalllà.
Premetto che ho un tremendo mal di testa, ma dovevo postare già ieri e mi sentivo in colpa a non farlo nemmeno oggi, perciò non ho testa per fare uno spazio autrice decente cwc abbiate pietà di me D:
Alloooora, in questo capitolo Angela e il misterioso ragazzo riescono ad avere un discorso decente, ma molte tasselli mancano per completare il puzzle.
Possiamo anche capire qualcosa di più su Harold, sui suoi modi di fare e sul suo carattere, anche se non moltissimo. Dite che è gentile per davvero o nasconde un'indole malvagia?
Ha già incontrato Angela prima d'ora oppure è davvero solo una ragazza che assomiglia terribilmente ad una persona che lui in passato conosceva?
Dite che i due si rivedranno? Cosa significava quell' "addio" da parte di Harold?
Non credete anche voi che io stia facendo troppe domande facendovi andare in confusione? Io si. Soprattutto perchè sto andando in confusione io D:
Il terzo capitolo non è ancora pronto e non so quanto tempo ci metterò per postarlo, comunque mi impegnerò e proverò a scrivere capitoli più lunghi perchè ho notato che questi tre che ho postato sono davvero corti, e anche alcune di voi me lo hanno fatto notare...
La cosa che un po' mi rende triste è che ci sono poche recensioni... Non è che magari voi anime buone e gentili potreste farmi un po' di pubblicità chiedendo a vostri amici che hanno EFP di leggere e magari recensire la mia storia? Ve ne sarei davvero grata *^*

Parliamo un po' di questo periodo....
E' CARNEVALEEEE :D Che bella cosa voi avete fatto festa? Se sì da cosa vi vestite/vestirete? :33 Io dovevo cucirmi un vestito da panda ma non ho fatto in tempo :c sarà per il carnevale prossimo... Nel frattempo mi vesto da charleston, e per chi non sa che cos'è.... Beh, avete presente Betty Boop? Ecco u.u
A scuola non facciamo tipo niente perchè è la settimana dei recuperi e c'è solo metà classe, sono tipo tutti assenti per colpa dell'influenza :o
Fatto sta che c'è tutta la mia scuola vestita da carnevale ed è una cosa super figa *^* Amo il liceo artistico :33 Voi che scuola fate? :3
Mi raccomando, lasciatemi una recensione, ci tengo al vostro parere sulla storia cwc ora evaporo u.u
#peace
  
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