NOTA: Terzo e ultimo capitolo di questa piccola ff! Ci risentiremo quando avrò nuove idee … a presto!!! La Sarus

3. Un piccolo fuoco

Riza chiuse il portone, andò in cucina e divorò un'altra fetta di torta. Sì, ne era consapevole: si erano appena baciati.

Quindi lui era venuto lì perchè voleva vederla: lui era interessato a lei, la persona più insulsa del mondo.

Con la testa vuota e leggera, andò verso il salotto e si buttò sul divano. Sentì un oggetto piccolo e appiattito sotto di sé, si alzò un attimo e guardò tra i cuscini: trovò un librettino. “Codice di Comportamento. Esercito di Amestris”.

Riza si mise di nuovo a sedere, sentì il suo corpo irrigidirsi. Scacciò dalla mente anche il pù piccolo accenno di romanticismo. Doveva averlo perso il Colonnello, quel piccolo libro. Lei lo aveva studiato in Accademia, il Codice. Lo conosceva a memoria. Sentì di aver appena commesso una stupidaggine. Andò all'articolo a cui stava pensando; ai tempi degli studi, la sua amica Rebecca aveva promesso che prima o poi l'avrebbe violato. L'articolo anti-fraternizzazione. Bhè, Riza aveva battuto la sua amica.

Non avevano il diritto di amarsi. Per un attimo, quando il Colonnello l'aveva baciata, le era sembrato di avere un certo spessore in quel mondo in cui si sentiva schiacciata da tutto e da tutti. Ma adesso avrebbe dovuto cercare di non frequentare più Roy. La cosa doveva morire lì, altrimenti avrebbero rischiato di essere espulsi dall'esercito e Riza non lo avrebbe permesso: sapeva quanto quel giovane tenesse ai suoi sogni e lei non lo avrebbe intralciato.

Avrebbe solo dovuto dimenticare quel pomeriggio.

Roy si catapultò in macchina e appoggiò la testa sul volante.

La sua mente era attraversata da un vortice di pensieri ma uno più degli altri lo tartassava maggiormente. Forse si stava innamorando.

Non era come con le altre donne che aveva conosciuto, di quelle si stancava subito, come una fiamma improvvisa e potente che svanisce in men che non si dica. Con lei era come quando ci si innamorava da ragazzini. Si provava confusione, si agiva senza un perchè... Per lui non era un problema trovare una ragazza con cui passare una serata divertente e di ciò ne andava fiero. Ma in quel momento sentì che forse non ne avrebbe più avuto voglia per un po'.

Alzò il volto e si impose che dal giorno dopo, quel pomeriggio sarebbe stato cancellato dalla sua memoria. Quel pomeriggio non c'era mai stato. Primo, Roy Mustang si sarebbe impegnato a mantenere la sua nomea di Casanova e, secondo, avrebbe fatto grandi passi avanti con la sua carriera! Punto.

Era sicuro che anche Riza la pensava così perchè anche lei credeva nei suoi stessi ideali (forse non sarebbe stata molto d'accordo sul suo primo proposito...).

Eppure ebbe un presentimento: non sarebbe stato facile. Quel sentimento era un fuoco caldo e tenue, continuamente alimentato dai suoi stessi ricordi.

NOTA: Spero che questa ff sia stata nel complesso piacevole. Sul finale, Riza torna lucida e seria e nella sua mente i pensieri si susseguono veloci concatenandosi l'un l'altro, mentre Roy si rende conto che forse qualcuno sta incrinando il suo selvaggio spirito da Casanova... Alla prossima!!!