-"No!"- affermò con veemenza Greta.

-"Perchè no, dannazione?!"- urlò di rimando sua sorella Agatha. -"Lo sai bene anche tu che ormai è arrivato il tempo di cambiare aria." Fece una pausa e poi continuò con un po' di più dolcezza. -"Ti vogliamo tutte bene,"- indicando le altre due sorelle che annuirono all'unisono -"ma questa è la tua famiglia e noi siamo di troppo. No,non dire niente."- La zittì con la mano prima che quella potesse ribattere. -"Ti prego lascia che andiamo dalla nonna."

Greta non voleva. Non voleva mandare via le sue uniche tre sorelle dalla nonna in Italia. E' troppo lontano, pensava. Da quando i loro genitori erano morti dieci anni fa si era lei presa carico delle sorelle pìù piccole. Agatha era la secondogenita con dieci anni di differenza dalla più grande. In lei Greta aveva trovato una vera amica e un grande aiuto nel mandare avanti la loro piccola famiglia. Esmeralda, invece, era più piccola di 2 anni di Agatha ma anche la più viziata, la più bella, sempre allegra. Poi c'era Gensica, una vera dark, vestita sempre di nero, taciturna ma con una saggezza esagerata per la sua età.

Sospirò. -"Non penso sia una buona idea."

In quel momento  intervenne Esmeralda, in favore di sua sorella Agatha. Sapeva che le sarebbe mancata la sorella più grande, il cognato e il piccolo James ma era decisa a non interferire più di tanto con la sua vita. Si meritava davvero di vivere con la sua famiglia senza il peso di altre tre persone a cui provvedere. -"Senti Greta, ormai siamo grandi, possiamo tranquillamente pensare a noi stesse o, in alternativa, sposare uno stregone miliardiario. Sono sicura che farebbero la fila per me!"

-"Grazie dell'appoggio Es., cosa farei senza di te?"- Ebbe un occhiolino in risposta. Rivolgendosi a Greta adesso. -" Ha ragione,"- indicando la sorella di prima, -"siamo grandi, accidenti!" Eppure dopo mesi di insistenza sullo stesso argomento niente sembrava convincerla.

-"Saremmo più al sicuro là." Tutte si rivolsero in contemporanea verso la voce da cui provenivano le parole. Infatti, Gensica stava seduta nella poltrona nell'angolo leggendo un libro come se solo in quel momento avesse iniziato ad interessarsi dell'argomento. -" Gli Ulfhedhir non ci danno tregua ultimamente, vogliono qualcosa e se noi rimaniamo ancora qui la vedo brutta."

A tutte e quattro venne la pelle occa pensando alle ultime settimane d'inferno in cui erano state braccate quasi ogni sera dai loro nemici e dovendo usare i loro poteri senza tregua. Eh, sì c'era qualcosa che non andava. Loro lo sapevano, era insolito che venissero attaccate senza motivo.

-"Dalla nonna almeno c'è il patto dalla nostra parte."

Appena Gensica ebbe finito tutte si rivolsero verso Greta piene di aspettativa.

Sospirò di nuovo. -"Va bene , se proprio volete andarvene! Preparatevi, fra qualche settimana si parte" - e se ne andò dalla stanza frustrata lasciando tre visi felici, ognuna nel suo modo, ma pur sempre felici.