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Autore: Winry4ever    31/08/2007    5 recensioni
Guardò la piccola bottiglietta abbandonata tra le sue mani. Fece girare l’antidoto all’interno del contenitore, vedendo il liquido trasparente roteare come le correnti marine. Si allontanò dalla finestra e lo ingoiò senza pensarci due volte. Di sicuro ci aveva già pensato alle conseguenze, ma non in quel momento, era troppo occupato a bere il contenuto della bottiglietta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzi... visto ke non posterò per molto tempo, ho deciso di aggiungere questo chappy. Spero ke vi piaccia!!! Bacioni e grazie per i commenti!!!!
7- L’ESPLOSIONE

Un uomo su settantina era seduto a capo tavola, con un libro in mano. Nonostante l’ètà, aveva ancora molti capelli in testa, anche se tutti grigi. Gli occhi scuri, ben fissi sulle piccole scritte del libro, che si aiutavano con gli occhiali, posati con leggerezza sulla punta del naso largo. Le mani trattenevano le pagine del giallo meglio che potevano.
La cucina era abbastanza piccola, ma per due persone c’era tutto l’occorrente. Quando si entrava, sia a destra che a sinistra c’erano i mobili e in mezzo un tavolo rettangolare con due sedie messe a capotavola. Sulla tavola al centro, c’era un piccolo vaso blu con dei fiori freschi. Erano delle rose bianche, stupende.
L’uomo abbandonò il libro vedendo l’acqua bollire, per il tè. Si alzò appoggiandosi alla tavola. Prese la piccola pentola con uno straccio, versando accuratamente il liquido nella tazza bianca. Prese un vassoio di plastica, mettendo il tè sopra con una rosa tirata dal vasetto poco prima. Attraversò lo stretto corridoio che univa le camere con la cucina, prestando attenzione a non versare niente. Con una mano aprì la porta, che cigolò per un breve instante e dopo essere entrato, appoggiò tutto su un piccolo comodino di legno. In seguito spalanco le tende, non curandosi che la donna dormiva ancora.
- Satoko… è giorno.- sussurrò l’uomo alla moglie, che dormiva beatamente tra le morbide e profumate coperte. Le palpebre si aprirono lentamente, abituando gli occhi alla luce del giorno. Si mise a sedere sbadigliando.
- Ti ho portato il tè… come piace a te…- disse Hideki mostrandole la tazza e dandole un morbido bacio sulla fronte.
- Hai messo poco di zucchero?- chiese lei sedendosi sul bordo del letto, afferrando la tazza. Aspettando la risposta del marito. Egli, semplicemente, fece sì con la testa, per poi andare a prendere il bastone per Satoko.
- Oh…la rosa… grazie!- disse arrossendo leggermente. Era bello sapersi che la coppia, anche così anziana, si amava ancora.
- La schiena?- chiese l’uomo vedendo la moglie fare una smorfia di dolore. Satoko si alzò lentamente tenendosi con una mano la schiena e con l’altra al fedele bastone.
- Va meglio…il problema è che riposo poco… devo mettere a posto la casa, fare la spesa…-
- La casa è in ordine, e alla spesa ci penso io! Ora mi do una lavata e scendo…- Hideki fece di tutto per far stare in casa sua moglie. Ci teneva tantissimo.
- Va bene… Ricordati che abbiamo un debito con il fruttaiolo… l’altro giorno sono uscita senza portafoglio…- disse sorseggiando il tè caldo in piedi.
- Ci conosce, no? Dopo tanti anni… Mezzo mutuo del negozio glielo abbiamo pagato noi!- disse mettendo una mano sulla spalla della donna, guardandola con affetto. Guardò i capelli corti di lei, che le toccavano a malapena le spalle, erano profumati.
- Cosa ti va per pranzo?- chiese Hideki sistemandosi gli occhiali sul naso, guardando il pavimento.
- Quello che vuoi…- disse andando in cucina a posare la tazza vuota, mentre marito, dopo averle dato un bacio si precipitò in bagno.
- Adesso mi faccio bello, così non ti ricorderanno che hai sposato una vecchia scamorza!- urlò prendendo il rasoio. Satoko non potè fare altro che sorridere, si mise a lavare la tazzina, elencando alti oggetti che doveva comprare per la casa. Improvvisamente suonarono alla porta.
- Apro io!- urlò la donna dirigendosi verso la porta principale. Sul pavimento di legno, rimbombava il bastone, che accompagnava la radio accesa in bagno dal marito. Aprì la porta. Vide un uomo molto giovane, aveva un sorrisino strano, ma Satoko non si preoccupò tanto.
- Buongiorno, c’è un pacco per il signor Hyoshigawa. Deve firmare qua…- disse l’uomo porgendole il documento e la penna.
Indossava dei jeans, una camicia rossa e sopra una giacca con scritto sulla schiena “Fast Mail”. Aveva capelli ricci neri. Sopra la testa aveva un capello con la visiera, color giallo, come la giacca. Tra le mani teneva il pacco e alcune cartelle.
- Grazie… Buongiorno!- disse il fattorino andandosene.
- Arrivederci!- la donna teneva il pacco curiosa, mentre chiudeva la porta a chiave. Attraversò il corridoio ritornando in cucina. Poggiò la statola sul tavolo annunciando che era arrivato un pacco.
- Aprilo!- lo incitò il marito dal bagno.
- Ma c’è scritto personale!-
- Aprilo!-
- Magari è un regalo della tua amante!- scherzo lei slacciando la cordicella della statola.
- No, lei mi fa solo a Natale…- rispose allo scherzo l’uomo pulendosi dalla schiuma.
- Lascia che ti peschi e ti rompo la stampella sulla testa!- Satoko guardò il pacco.
- Mi hai mai pescato?- ribatte ridendo divertito.
- C’è sempre una prima volta!- dopo queste parole Satoko aprì la scatola. Gli occhi erano pieni di curiosità, anche perché da loro non arrivava mai nessun pacco.


- Shinichi, ma sei sicuro che non abbiamo sbagliato strada?- chiese lei fermandosi vicino ad un portone di un edificio. Il ragazzo la guardò un attimo, per poi sorriderle.
- Facciamo una passeggiata, ti dispiace?- chiese stringendola a se, dandole un leggero bacio sulla guancia.
- No, affatto. Mi piace molto stare con te!- rispose abbracciandolo a sua volta.
Improvvisamente si sentì una forte esplosione proveniente dall’edificio, proprio sotto cui stavano loro. Ran chiuse gli occhi, stringendosi al ragazzo. Il vento portò la puzza di bruciato e i pezzi degli oggetti rotti.
Le persone vicine a loro incominciarono ad urlare, mentre un uomo chiamava i soccorsi.


Dietro all’angolo, stesso l’uomo che ha consegnato il pacco stava salendo in una macchina nera. Si tolse il capello e la giacca gialla.
- Andiamo.- disse all’altro che stava al volante.
- Bel fuoco d’Artificio, Scotch!- sorrise tra i baffi neri.
Scotch sorrise accomodandosi sul sedile dell’automobile.
- Secondo te il capo cosa dirà, Rum?-
L’uomo al volante non rispose, guardando la strada.
Arruffò leggermente il labbro in una smorfia, passandosi una mano su capelli corti scuri. Gli occhi verdi vigili sulla strada.


Shinichi si girò nell’esatto momento, mentre i due membri passavano vicino al palazzo.
“Sono tornati.”
  
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