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Autore: Hermy97    12/02/2013    2 recensioni
Come poteva amarlo e odiarlo allo stesso tempo??
Hermione non lo sapeva.Sapeva solo che guardarlo sorridere,camminare per i corridoi del castello o scompigliarsi i capelli con una mano le procurava un’accelerazione di battiti incontrollabile,ma le bastava ripensare alle mille volte in cui l’aveva chiamata mezzosangue per tornare ad odiarlo.
L’odio e l’amore erano dei sentimenti che non potevano convivere,eppure in lei convivevano…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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DI COME L’ODIO CONVIVE CON L’AMORE


Ron ed Hermione stavano andando soli ad Hogsmeade per la seconda volta.Gli zii di Harry non avevano firmato il permesso perciò era costretto a rimanere ad Hogwarts e,di conseguenza,loro andarono insieme.
Hermione aveva deciso di portare Ron alla stamberga strillante tanto per fare qualcosa di diverso e per cercare di interrompere quei silenzi imbarazzanti nei quali cadevano se restavano soli e se avevano smesso di litigare.
Nel frattempo erano arrivati alla staccionata della stamberga e vi si fermarono davanti.Hermione iniziò a riferire ad alta voce tutto quello che sapeva sulla stamberga strillante neanche fossero in classe e la McGranitt avesse fatto una domanda.Quando ebbe terminato rimasero in silenzio a guardare la catapecchia.
–Pare sia il luogo più infestato di spiriti della Gran Bretagna l’avevo già detto??-
Ruppe di nuovo il silenzio anche se si accorse a metà frase di essersi resa ridicola ma ormai l’aveva iniziata quindi le toccava terminarla.Aveva ripetuto quell’aneddoto già due volte tuttavia decise di non preoccuparsene,dubitava che Ron la stesse ascoltando.
–Due volte.-
Nonostante la brutta figura decise di non darle peso,almeno agli occhi di Ron.
–Vuoi avvicinarti di più??-
-Eh??- Ron la fissò.Lo sguardo confuso come se gli avesse chiesto di che colore fossero le sue mutande.
Ecco un’altra figuraccia.Cercò di rimediare.
–Alla stamberga strillante.- Disse sperando di risolvere la situazione e in effetti sul viso di Ron si dipinse una consapevolezza come quando qualcuno capisce qualcosa all’improvviso.
–Oh beh ecco…sto bene,sto bene qui.-
-Bene bene,guarda chi c’è…cercate la vostra nuova casa dei sogni??Non è troppo per te Weasleyuccio?La tua famiglia non dorme tutta in una stanza?-
Draco si muoveva verso di loro con la solita spavalderia e con l’agilità che si può avere quando si cammina sul ghiaccio.Pian piano si avvicinò a loro seguito dai suoi fedelissimi compari Tiger e Goyle. Hermione non si sorprese della sfrontatezza che Draco mostrava piuttosto si preoccupava della reazione di Ron.
–Chiudi quella bocca Malfoy!-
Ron diventò rosso fino alla punta delle orecchie.
–MMhh…non è molto amichevole.-Disse Draco terminando con uno sbuffo di risatina. Quando assumeva quell’atteggiamento aveva voglia di prenderlo a calci.
–Ragazzi è ora di insegnare a Weasleyuccio a rispettare i superiori.-
Draco si scosse il bavero del cappotto per indicare se stesso. Era estremamente presuntuoso e questo le fece scattare una molla nel cervello che la fece reagire.
–Ha ha!Non vorrai riferirti a te.- Replicò Hermione con altrettanta presunzione.
–Come osi parlare con me piccola sudicia mezzosangue.-
Tutto intorno a lei era diventato rumore bianco come la neve.Hermione non sentiva più niente,si era scollegata dal mondo intero e non si accorse nemmeno di quello che stava accadendo sotto i suoi occhi.


@@@@


Ron ed Hermione tornando al castello non spiccicarono parola,rimasero in silenzio e complice di questo furono gli avvenimenti di poco prima.Harry era arrivato ad Hogsmeade con l’aiuto del passaggio segreto individuato sulla mappa del Malandrino che sbucava a Mielandia e con l’aiuto del vecchio mantello dell’invisibilità di suo padre.Trovati i due amici e spaventati Malfoy,Tiger e Goyle erano andati ai Tre Manici di Scopa a prendere una burrobirra,quando nel locale entrarono la professoressa McGranitt,Hagrid e il ministro della Magia Cornelius Caramell.Harry si nascose perche non poteva farsi vedere ad Hogsmeade altrimenti avrebbe passato guai seri,ma il peggio doveva ancora accadere. I tre avevano iniziato a chiacchierare e l’argomento era Sirius Black.Quello che dissero era tutto ciò che Harry non sapeva.Quando uscirono dai Tre Manici di Scopa la tensione tra loro era palpabile ed Harry era visibilmente scosso e arrabbiato però parlo solamente per dire che tornava al castello.Quindi adesso Ron ed Hermione tornavano per il sentiero ed Harry per il passaggio segreto.
Ron era preoccupato per quello che avevano udito e anche Hermione ma lei aveva altro per la testa.Certo quello che era successo ad Harry era più importante ma quello che era successo a lei sovrastava il tutto.Però non le piaceva dar voce ai pensieri quando era per strada,in mezzo alla gente,così si costrinse ad aspettare.


@@@@


Hermione aprì la porta del dormitorio.Era vuoto,sicuramente Calì e Lavanda erano ancora ad Hogsmeade meglio,si disse,nessuno avrebbe interrotto i suoi pensieri.Chiuse la porta e si sedette sul letto.Dapprima fissò il vuoto,con lo sguardo perso,a vagare chissà dove poi scoppiò a piangere.Era arrabbiata.Non con Harry,non con Ron,non con Draco,era arrabbiata con se stessa.Era la strega più intelligente della sua età e ancora se la prendeva quando Malfoy la chiamava sudicia mezzosangue.Il comportamento di Draco era infantile ma quello che stava dimostrando lei non era differente.Più si scervellava più non capiva che le stava succedendo,infondo non aveva mai dato così tanto peso alle parole di Draco,invece adesso…
Si era illusa che potesse essere cambiato rispetto all’anno precedente quando per i corridoi del castello,in un giorno particolarmente freddo di dicembre,Draco gli ridiede la sciarpa che aveva dimenticato distrattamente in classe nella foga di precipitarsi alla lezione successiva.Gli aveva perfino rivolto un sorriso amichevole che però vide sparire dal suo volto non appena diede segno di essersene accorta.Quel giorno era rimasta sorpresa e aveva pensato molto all’accaduto giungendo alla conclusione che tutti possono cambiare.Ma poi ecco che oggi la chiamava ancora in quel modo.Non lo sopportava,lo odiava.Molte volte era stata sul punto di mandarlo a quel paese e in alcune situazioni lo aveva anche fatto ma quella volta rimase bloccata,non sapendo nemmeno lei da cosa.Forse,si disse,era delusa perche credeva che fosse cambiato ma un serpeverde non può cambiare,nemmeno uno che ha svolto un’azione gentile verso una grifondoro e per di più mezzosangue.Si asciugò le lacrime e iniziò a prepararsi per il banchetto.


@@@@


-Speriamo che al banchetto ci siano i blocchi di torrone cremoso mhh al solo pensarci mi vengono le bave.-
-Si li voglio pure io!Però spero che ci siamo anche i pasticcini al triplo cioccolato fondente-
-Ahh siii non ci avevo pensato buonissimii…-
Tiger e Goyle affrontavano il loro argomento preferito:il cibo.Non parlavano quasi che di altro e quando iniziavano andavano avanti per ore.
Malfoy Tiger e Goyle erano da poco tornati da Hogsmeade e nell’aspettare che arrivasse l’ora di cena avevano deciso di sedersi nella sala comune che,come c’era da aspettarsi,era deserta.Draco non sapeva il perche ma quasi tutti i serpeverde non amavano la compagnia degli sconosciuti anche se erano della loro stessa casa.
Invece i grifondoro erano cosi uniti…
Già il grifondoro era la casa nel quale tutti volevano essere smistati,però se è il covo di gente come i Weasley,penso Draco,sto bene dove sto.
La mente lo portò agli avvenimenti di quel pomeriggio.Per lui tormentare i Weasley era un passatempo tanto facile che quasi lo stava portando alla noia però la vista di Hermione sola con quello sfigato gli aveva fatto scattare un moto di rabbia incontrollabile poi inevitabilmente successe,la chiamò per l’ennesima volta mezzosangue.Poteva ancora scorgere il gelo negli occhi di lei dopo che lui aveva parlato.Da quando si era accorto che provava qualcosa per lei non aveva smesso un attimo di pensarci e aveva cercato di fare anche qualcosa di carino per lei però quando capì che per lei tutto questo era strano cambiò atteggiamento e torno quello di prima malgrado questo i suoi sentimenti lo stavano portando alla paranoia per quanto erano contrastanti e confusi.
Maledizione se fosse stata una purosangue sarebbe stato tutto più facile!Per lui sarebbe stato tutto più semplice e lei sarebbe stata una serpeverde come quelle della sua casata,una perfetta e deliziosa donna di rispettabile famiglia.Ci ripensò subito e si diede anche dello sciocco perche quelle ragazze non avevano un carattere,non sapevano cosa volesse dire pensare con la propria testa invece i mezzosangue erano liberi su questo fronte. E come c’era da aspettarsi anche lui non era libero,proprio come il resto dei purosangue.Suo padre fin da piccolo gli aveva insegnato che i purosangue erano ad un livello superiore rispetto agli altri maghi e che questi ultimi non meritavano la nostra attenzione.
Ma davvero lo stato di sangue contava così tanto??Era davvero lo strumento adatto per creare distinzioni tra i maghi??Infondo non era una cosa così evidente…
Il sangue era davvero così importante di fronte ad un sentimento come l’amore???


@@@@


Hermione camminava lungo il parco di Hogwartsche in quel periodo dell’anno era sempre ricoperto di neve.Le piaceva sotto quell’aspetto e poi,visto il freddo,era l’unico posto dove non avrebbe potuto incontrare nessuno.
Quella mattina aveva litigato con Harry e Ron perché il primo aveva ricevuto una firebolt da un estraneo che non aveva neanche lasciato un biglietto e lei,preoccupata per Harry,l’aveva fatta sequestrare dalla McGranitt in modo che scoprisse se fosse sicuro usarla ma i due ragazzi non capirono la sua preoccupazione e le intimarono di farsi i fatti suoi perciò lei aveva preso il mantello ed era uscita nel vento gelido della mattina di Natale.
Senza rendersene conto era arrivata nelle vicinanze di quel faggio dove spesso lei,Harry e Ron si erano rifugiati nelle belle giornate per studiare.Decise di sedervisi sotto.Mentre pensava,distrattamente portò la mano al collo fermandosi sul profilo metallico di una collana.Era il giratempo che la McGranitt le aveva donato il primo giorno di scuola per permetterle di frequentare tutte le lezioni che aveva scelto.Ora come ora l’avrebbe usata per tornare indietro nel pomeriggio di pochi giorni prima,quello della gita ad Hogsmeade per non permettere alla Hermione del passato di incontrare Draco ma sapeva che non era possibile.Quello era il ricordo che voleva cancellare più di ogni altro perché da allora non faceva altro che pensarci e il fatto che si era ritrovata ad incontrarlo in ogni corridoio del castello non l’aiutava affatto.Inoltre si era scoperta a ripensare a quel fatidico giorno in cui lui era stato gentile con lei e senza accorgersene aveva dato mille significati a quel gesto dai più semplici ai più assurdi sorridendo da sola come una matta poi,quando se ne accorgeva,si risvegliava dalle sue fantasie e si dava della sciocca.Era assurdo.
Come poteva amarlo e odiarlo allo stesso tempo??
Hermione non lo sapeva.Sapeva solo che guardarlo sorridere,camminare per i corridoi del castello o scompigliarsi i capelli con una mano le procurava un’accelerazione di battiti incontrollabile,ma le bastava ripensare alle mille volte in cui l’aveva chiamata mezzosangue per tornare ad odiarlo.
L’odio e l’amore erano dei sentimenti che non potevano convivere,eppure in lei convivevano…
-Ehi Granger che ci fai tutta sola,al freddo la mattina di Natale?-
Non ci poteva credere,l’ultima persona che avrebbe voluto vedere gli si parò dinanzi.Ed ecco che odio e amore si scontravano di nuovo.Infondo era felice di vederlo,gli si scaldava il cuore quando succedeva ma era anche tesa e attenta,non si sarebbe lasciata chiamare un’altra volta mezzosangue senza reagire.
Quei pensieri di solito la portavano all’esasperazione e lei era stanca.Stanca di tutto,di litigare,di pensare e di non trovare una soluzione.
-Che vuoi Draco?-
Non riuscì a nascondere il suo tono stanco e notò che anche Draco se ne accorse.
-Niente.Passeggiavo e ti ho vista,così mi sono avvicinato.-
-E per fare cosa di grazia?-
-Non lo so.Niente,mi annoiavo.-
In realtà non lo sapeva neanche lui il perché.Draco la guardò profondamente negli occhi,era profondamente pensierosa,lo sguardo assente e la sentiva distante.Voleva capire il perché ma non avevano molta confidenza,insomma il loro era un rapporto strano tuttavia decise di abbattere le barriere tra di loro e chiederglielo.
-E’ successo qualcosa??-
Era serio,non c’era nota di scherno o derisione nella sua voce come invece era suo solito.Hermione lo guardò cercando di capire se parlava seriamente poi,compresa la sua serietà,abbassò la testa e si sfogò.
-Ho litigato con Harry e Ron e sinceramente sono stanca di litigare.Volevo passare le vacanze natalizie con loro per divertirmi,per non pensare invece…-
Aveva detto solo una parte della verità ma per lei fu ugualmente liberatorio.Draco dovette aspettare due minuti prima di rispondere perche la ragazza aveva parlato cosi velocemente che sulle prime non ebbe compreso bene.
-Mi dispiace però,se devo essere sincero,non è una grave perdita.-
-Finiscila Malfoy.-
Lo ammonì Hemione però,malgrado tutto,le aveva strappato un sorriso.Anche Draco rise,contento di averle fatto fare un sorriso,uno di quelli che gli piacevano tanto.
Poi la domanda sorse spontanea da parte di Hermione.
-Tu perché sei rimasto ad Hogwarts?Ti sei sempre vantato delle feste organizzate dai tuoi genitori nella vostra sontuosa villa.-
Se lo era chiesto fin da quando aveva saputo che si sarebbe fermato ad Hogwarts per il Natale ma non aveva trovato risposta.
-Quelle feste ormai sono tutte uguali,mi hanno annoiato.-Sbagliato…era più di questo.
Era rimasto ad Hogwarts per trovare una risposta alle sue domande e in quello Hogwarts gli aveva sempre dato una mano quindi sperava che lo facesse anche quella volta.
Ma forse gli stava già dando una mano,gli stava offrendo l’opportunità di rimediare ai suoi errori così decise di coglierla al volo.
-Hermione in realtà c’è un motivo per il quale mi sono fermato a parlare con te.-
Rimase immobile.Farma,con gli occhi sgranati e lo sguardo fisso nella neve.Era sorpresa non tanto perché aveva qualcosa da dirle quanto del fatto che l’aveva chiamata con il suo nome.Non l’aveva mai fatto prima,per lui era sempre stata”Granger”,”denti di castoro”e”mezzosangue”.
Vedendo che la ragazza non rispose continuò.
-Volevo chiederti scusa per tutte le volte che ti ho chiamata mezzosangue.-
Ancora silenzio.
La Grifondoro alzò lo sguardo verso di lui,questa volta c’era sarcasmo nella sua voce.
-Tu?-
-Si.-
-Mi stai chiedendo scusa?-
-Si.-
-Davvero?-
-Si.-
Quello che aveva sognato per giorni e giorni si stava verificando sotto i suoi occhi,ma non poteva essere vero,doveva esserci qualcosa che non riusciva a cogliere.
-I maghi purosangue sono l’unica razza degna di possedere la magia…-
Draco aveva parlato in modo altezzoso con una punta,che somigliava più ad un iceberg di superiorità.
Hermione cambiò subito atteggiamento,il suo tono l’avevano indispettita e non poco.Non gli lasciò neanche terminare la frase che scattò in piedi e prese ad urlargli contro.
-Sai Malfoy??Sei uno schifoso ipocrita!Un momento prima ti scusi per il tuo comportamento e il momento dopo torni ad essere il bastardo che sei sempre stato come se non fosse cambiato nulla!Non sai nemmeno che vuol dire scusarsi e così,in questo modo,io le tue scuse non le voglio non le accetto.-
Aveva sputato quelle parole come veleno e in un certo senso lo erano.Aveva tutta la rabbia,la frustrazione,tutti i sentimenti che provava per lui che non aspettavano altro che essere liberati dalla prigionia a cui lei li sottoponeva.
Respirava troppo velocemente per i suoi gusti,segno che era arrabbiata davvero ma per fortuna era molto brava ad esercitare autocontrollo su se stessa e quindi sapeva nascondere bene i suoi sentimenti agli altri.
-Non mi hai fatto finire la frase.Quelle che ho citato prima sono le parole con cui mi ha educato mio padre.Essendo l’unica persona con cui avevo opportunità di confrontarmi,visto che non mi immischiavo con i babbani,ho creduto ciecamente in esse,almeno fino a prima che iniziasse ad importarmi…di te.-
Il suo sguardo era fermo,pieno di determinazione.
Hermione si voltò di spalle a Draco,voleva piangere.Aveva fatto una pessima figura mentre Draco gli aveva detto che gli importava di lei.
Draco le afferrò il polso e la costrinse a girarsi.
-Scusami,scusami davvero.-
Hermione assunse un atteggiamento sfacciato ma quando vide lo sguardo del serpeverde cambiò espressione.Divenne anche lei seria,seria e immobile.Tutto quello che accadde in seguito avvenne molto in fretta.Le mani di Draco che l’attiravano verso di lui,lo sguardo di Hermione sulle sue labbra,su quelle labbra..
Su quelle labbra che l’avevano presa in giro molte volte,su quelle labbra che non aveva mai sentito pronunciare scuse,su quelle labbra che si avvicinavano pericolosamente alle sue.
Non le fermò,non le fermò nemmeno quando si saldarono perfettamente alle sue lasciandovi sopra un bacio lungo e profondo che dava l’idea di qualcosa che era stato desiderato a lungo ma anche di quella dolcezza che non aveva mai immaginato che Draco possedesse.Si separarono dopo istanti che erano sembrati enormi.Non c’era imbarazzo nei loro sguardi solo voglia di avere ancora un po’ di quel contatto che avevano desiderato per tanto tempo.

 

 

Buon salve a voi lettori.

Chiedo venia ma questa e la mia prima storia e non sono un genio della scrittura spero vi sia piaciuta e che risparmiate i pomodori.Ho scelto come protagonisti Draco ed Hermione perche insieme credo che starebbero molto bene nonostante io ami lo stesso la coppia Ron Hermione.All'inizio ho inserito una parte tratta dal prigioniero di Azkaban e per separare i vari eventi ho utilizzato le chiocciole.Diciamo che mi sono ispirata piu al film e quindi la storia vera e propria inizia dopo.Spero di essere stata chiara nella descrizione e nella narrazione degli eventi.Che altro dire!Se vi va lasciate una recensione.

  
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