Entro in classe per prima e mi fiondo nel banco più lontano. Vedo entrare gli altri, quasi tutta gente che conosco, tranne uno. Chi è questo? Strano che io non sappia chi sia, conosco tutti qui a scuola, sarà un nuovo arrivato.
Suona la seconda campanella, che determina l'inizio della lezione e nel frattempo sono arrivati tutti, anche la prof che ovviamente chiama a sé il nuovo compagno di classe per farsi presentare:
«Justin, avanti, vieni qui e presentati alla classe.»
Alle parole dell'insegnante il tipo nuovo si alza dal suo posto sicuro di sé e va vicino alla prof:
«Ciao, mi chiamo Justin Bieber mi sono appena trasferito qui e... boh, basta(?).»
Quasi tutti si mettono a ridere, mi sa che questo è un vero idiota. Però è carino. Davvero tanto carino, è biondo, alto, magrolino, occhi marroni e ha una voce sexy. Sì, dai, ci voleva uno come lui in classe nostra.
Dopo essersi presentato per bene, grazie alla prof gli faceva l'interrogatorio, è tornato a sedersi nel suo posto, ovvero il banco accanto al mio.

Trascorro le prime tre ore a parlare con Justin, è un tipo davvero simpatico. Alla fine della terza ora suona la campanella dell'intervallo, mi alzo e corro fuori dalla classe per andare da Daph.
«Come sono andate le prime tre ore, Daph?» le chiedo.
«Benissimo, voglio dire, è il primo giorno di scuola! A te?»
«Bene, ho anche un nuovo compagno di classe.»
«Ah sì?! E com'è?» mi chiede incuriosita.
«Un idiota completo, ma è simpaticissimo ed è anche carino. Guarda è quello lì!» esclamo indicando Justin al distributore
«Davvero carino! Il tuo solito culo, Dev! Ora vado, sta per suonare.» e se ne va verso la sua classe, che è nell'altro corridoio mentre quella di Nicholas e Daniel è al piano di sopra. Vado verso la mia classe anche io e, una volta entrata, ricomincio a chiacchierare con Justin.

«Chi era quella ragazza con cui parlavi durante l'intervallo?» mi chiede Justin, d'un tratto.
«Daphne, la mia migliore amica, perché?»
«E' davvero bella.»
«Lo so, è la mia migliore amica!» dico sorridendo.
«Ma tu lo sei molto di più.» dice di getto, arrossisco.
«...Grazie.» dico abbassando lo sguardo e sperando che non abbia notato che ero diventata quasi viola.
Non gli rivolsi più la parola per tutte le ore successive senza motivo e non so neanche perché sono arrossita. Non è il primo ragazzo che mi fa un complimento. Sì, lui è davvero davvero carino ma non posso 'innamorarmi' di un ragazzo che conosco a malapena, il colpo di fulmine non esiste.