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Autore: Vanilla_91    14/02/2013    10 recensioni
Se un nuovo personaggio dal passato sconosciuto si unisse al nostro gruppo di amici?
Un obiettivo comune: distruggere Naraku.. ma cosa accadrebbe se il triangolo che fin'ora ha visto coinvolti Kikyo, Inuyasha e Kagome divenisse un quadrato? Tra nuove avventure, amori tormentati, gelosie e decisioni difficili scopriremo cosa il futuro ha in serbo per i protagonisti..
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kagome rimase vicino al pozzo cercando di dare un andamento logico ai suoi pensieri.  Inuyasha, era ormai già da un po’ sicura di essere innamorata del mezzo demone e aveva deciso di restare al suo fianco in qualunque caso, non aveva mai pensato però che tutto si sarebbe rivelato così difficile. Lui che al solo sentir nominare Kikyo mollava tutto e tutti e scappava via, sospirò. La domanda che Sango le aveva posto la sera prima era giusta. Una volta ricomposta la sfera e sconfitto Naraku, cosa avrebbe fatto? Il pozzo si sarebbe richiuso? Lei avrebbe dovuto scegliere tra i due mondi? Da una parte c’era la sua famiglia, sua madre, suo nonno e Sota. Come avrebbe potuto rinunciare a loro? Ma lei adesso aveva anche un’altra famiglia. All’inizio di tutto c’era per l’ennesima volta lui.. Inuyasha, ma non solo, Sango, Miroku, Shippo, Kirara, la vecchia Kaede, erano entrati tutti nel suo cuore.. e poi adesso c’era anche Nekosan. Sorrise ripensando al demone gatto, grazie a lui per pochi secondi aveva ritrovato il sorriso. Sobbalzò al suono di una voce familiare.
-Cosa ci fai qui?-
- Inuyasha.. Nulla avevo bisogno di riordinare un po’ le idee.-
Il mezzo demone annusò l’aria e mise su un espressione disgustata.
- La palla di pelo è passata di qui da poco. Mi chiedo cosa stesse cercando.- chiese pensieroso.
- Ti riferisci a Nekosan? L’hai ribattezzato palla di pelo?-
- Esatto, è proprio a lui che mi riferisco. Non mi fido di quel tipo. Che motivi aveva per spingersi fin qui?-
- Che mal fidato che sei, Inuyasha. Forse Nekosan stava dando un’occhiata in giro, del resto ora che anche lui si è unito al nostro gruppo questa diventerà per lui una specie di seconda casa, come lo è per tutti noi.- disse benevola - E poi non mi sembra di aver capito o notato che lui cercasse qualcosa di particolare. È vero, sappiamo poco e niente del suo passato, ma perché non dargli la possibilità di farsi conoscere?-
- Tu sei troppo buona, Kagome, ti fidi troppo facilmente. E poi come fai a sapere che non cercava nulla di particolare?- le chiese aggrottando le sopracciglia.
- Semplice, perché era qui a parlare con me fino a qualche minuto fa.- rispose tranquilla.
- Che cosa?- quasi urlò –E cosa diavolo avevate da dirvi? Avanti, voglio sapere quello che ti ha detto.- ringhiò.
Kagome boccheggiò, non poteva certo dirgli che avevano parlato di Kikyo e dei sentimenti che lei provava per Inuyasha.
- Di nulla di importante.. e poi non credo siano affari tuoi.- disse stizzita.
- Sì che lo sono.. potrebbe aver detto qualcosa di utile su Naraku..-
- Mi credi tanto stupida? Se così fosse ve lo avrei già detto.-
- Magari eri troppo impegnata a guardargli i muscoli.- sibilò.
Kagome arrossì di botto.
- Ma che diavolo stai dicendo?-
- Soltanto la verità. Ho visto come lo guardi..-
- Inuyasha.. sei davvero uno stupido..A CUCCIA!!- urlò.
Dopo aver osservato con soddisfazione il mezzo demone schiantarsi a terra, si allontanò da lui nervosa. Non aveva voglia di tornare al villaggio, doveva sbollire la rabbia e l’imbarazzo per quello che il ragazzo le aveva detto. Persa nei suoi pensieri, camminò per diverso tempo senza mai fermarsi. Troppo impegnata a borbottare contro Inuyasha inciampò in una radice e cadde malamente sul piede.
- Ahi,maledizione.-
 Cercò di muovere il piede, ma fitte acute di dolore la bloccarono. Si guardò in giro e si rese conto solo allora che era ormai il tramonto e che si doveva essere allontanata molto dal pozzo perché non aveva idea di dove si trovasse.
- Accidenti, ma come faccio a finire sempre in queste situazioni?- si lamentò.
 Tentò di alzarsi, ma la caviglia le impediva di restare in piedi. Dei rumori provenienti dal fitto della foresta la ridestarono e Kagome si irrigidì.
- Chi è la? C’è nessuno?- chiese preoccupata.
Dal retro di un albero fece la sua comparsa un demone.
- Ma cosa abbiamo qui? Una piccola umana.. Cosa ci fa una come te in un posto del genere?- chiese guardandola con la bava alla bocca.
Kagome rabbrividì, constatando che il demone non aveva per nulla un aspetto amichevole. Lei era sola e non era aveva nemmeno il suo arco..
-C..cosa vuoi da me?- chiese cercando di nascondere la paura.
- Nulla,solo divorarti. Sta tranquilla farò in fretta e non sentirai dolore…
- S..stammi lontano..-gli ingiunse, ma il demone la ignorò e prese ad avvicinarsi lentamente.
La ragazza tentò più volte di rialzarsi, ma il piede dolorante glie lo impedii. Si guardò disperatamente intorno alla ricerca di qualche oggetto da poter utilizzare per difendersi dal demone.
L’enorme creatura l’ afferrò per il collo e la sollevò di diversi metri da terra.
- Come preferisci morire? Strangolata? dissanguata? Lascerò a te la scelta.. Anzi, visto che oggi mi sento molto buono ti decapiterò. Cosa ne pensi?-
- Lasciami andare, brutto mostro.- urlò dimenandosi, cercando di sfuggire alla sua presa.
- Sta ferma, farò subito.- le disse mostrandole gli artigli.
- Questa è la tua fine, umana.-
 Kagome serrò gli occhi per non vedere. Alcuni schizzi di sangue le raggiunsero il volto, ma non provò alcun dolore.
- Kagome stai bene?Sei ferita?- chiese una voce preoccupata.
Nel sentire quella voce la ragazza aprì gli occhi e guardò incredula il suo salvatore.
- Nekosan.- sussurrò.
- Sì, sono io. Stai tranquilla.- le disse rinfoderando la spada e correndole vicino.
- E il demone?- chiese sotto shock.
Nekosan le indicò i resti del cadavere poco lontani, la ragazza pallida si limitò ad annuire.
- Non ti ha ferita, vero?- chiese guardandola in cerca di ferite.
- N..no. Grazie, mi hai salvato la vita.- gli disse guardandolo riconoscente.
- Non è nulla. Su, torniamo a casa adesso. Stai tremando e sei tutta sporca di sangue, hai bisogno di un bagno.-
 La ragazza si limitò ad annuire e a ringraziarlo ancora una volta timidamente quando lui le posò la parte superiore del suo abito sulle spalle per riscaldarla.
- Non posso muovermi, Nekosan.-
- Hai le gambe che ti tremano? È normale.-
- No, non è quello. Prima sono caduta e credo di essermi slogata una caviglia.-
- Lasciami vedere.- le disse prendendole delicatamente il piede tra le mani. Le tolse la scarpa e la calza e le girò lentamente il piede.
- Per fortuna non è nulla di grave. Basterà solo non sforzarla troppo.- le disse rimettendole velocemente la scarpa, dopo averla studiata per un momento. Si avvicinò alla ragazza e Kagome in un solo momento si ritrovò al caldo tra le sue braccia,  arrossendo per quel contatto improvviso e inaspettato.
- N..Nekosan ma cosa fai? M..mettimi giù!-
- Avanti, non essere così timida. Il bosco è pieno di demoni e tu non ce la fai a camminare. Ti porterò io fino al villaggio e mi sentirei di aggiungere che a me non dispiace per nulla tenerti tra le braccia e starti così vicino.-  
Kagome arrossì alle parole del demone e cercò di cambiare argomento.
- Piuttosto, Nekosan, cosa ci facevi qui? Siamo abbastanza lontani dal villaggio.-
-Esploravo il territorio. Non ero mai stato da queste parti. E tu? Potrei farti la stessa domanda.. perché ti sei spinta fin qui? In più da sola e disarmata..-
- Io, ecco in realtà non mi ero nemmeno accorta di essermi allontanata così tanto. Ho discusso con Inuyasha e avevo bisogno di restare un po’ sola.-
- Capisco,il meticcio ti ha fatto arrabbiare.-
- Nekosan, non chiamarlo così. Non è carino.- lo rimproverò con tono gentile.
- Come vuoi- acconsentì.
Viaggiarono per qualche tempo in silenzio. Non avvertirono la necessità di coprire quel silenzio con parole che sarebbero risultate inutili e senza senso, finché la curiosità di Kagome prese il sopravvento.
- Nekosan, è una spada demoniaca quella che porti al fianco?-
- Certamente. Si chiama Satsugai..-
- Colei che uccide..- disse traducendo il nome della spada.
- Esatto. È una delle poche cose che mi resta della mia famiglia.-
- È potente?- chiese curiosa.
- Lo vedrai appena ce ne sarà l’occasione.-le disse sorridendo sornione.
- Anche quella del cane è potente? Ne ho sentito molto parlare.- aggiunse poi.
- Tessaiga dici? Sì, è molto potente e Inuyasha diventa ogni giorno più abile nell’impugnarla..- spiegò, cominciando a sentirsi stanca.
- Riposa, Kagome, penserò io a te. Questa brutta esperienza deve averti sfinita.-
- Grazie, Nekosan.. di tutto- disse, poggiando esausta la testa sul petto del demone e cedendo al sonno. Il demone gatto la osservò.  Nonostante  fosse pallida e sporca di sangue e fango, la trovò innegabilmente bella. La sacerdotessa che il mezzo demone amava doveva essere davvero uno spettacolo, altrimenti il cagnolino doveva aver qualche serio problema per lasciarsi sfuggire Kagome, pensò. A lui di certo non importava, era intenzionato a portare quella situazione a proprio vantaggio. Baciò la fronte di Kagome che dormiva beata tra le sue braccia e continuò a camminare.
- Con te non farò lo stesso errore che ho fatto con lei.. ti avrò e non ti lascerò andare via..- sussurrò, continuando ad osservare il viso della ragazza.
Quando si trovava ormai nelle vicinanze del villaggio sentì avvicinarsi rapidamente Inuyasha,  pensò che sicuramente il mezzo demone doveva aver fiutato il suo odore e quello di Kagome..dopo pochi secondi se lo ritrovò di fronte.
- Kagome..- esclamò, vedendola immobile tra le braccia del demone.
- Cosa le hai fatto, maledetto?- gli ringhiò contro, portando una mano sulla spada.
- Pensi di attaccarmi mentre ho ancora lei tra le braccia?- chiese con tono provocatorio.
- Allontanati immediatamente da lei e dimmi cosa le hai fatto..-
- Non le ho fatto un bel niente. E’ stata attaccata da un demone, fortunatamente mi trovavo lì e sono intervenuto.-
- Sta bene? È ferita? Non sento l’odore del suo sangue- chiese il mezzo demone sbiancando e avvicinandosi preoccupato-
- Tranquillo, quello che vedi è il sangue del demone che ho ucciso. Sta bene, è solo esausta. Ha bisogno di riposare.- gli rispose il demone gatto cercando di avviarsi verso la capanna, ma Inuyasha gli sbarrò la strada.
- Dove credi di andare?- sibilò minaccioso.
 - Mi sembra di avertelo detto, no? Sei stolto per caso, mezzo demone? Non che tenerla tra le braccia mi dispiaccia, ma credo che su un futon starebbe più comoda..-
- La prendo io, non voglio che tu le stia così vicino..- disse il mezzo demone cercando di prendere la ragazza dalle braccia di Nekosan, il quale con un gesto nervoso si allontanò.
- Queste non sono cose che ti riguardano. Tu hai già la tua sacerdotessa non-morta, a Kagome ci penso io..-
- Ti ho detto di starle lontano.. e poi non immischiarti in cose che non t riguardano. A Kagome ci penso io..- ringhiò mostrando le zanne, ma Nekosan lo ignorò.
- Vedremo, lei mi piace. Per il momento la porterò nella capanna, ha bisogno di riposare e se veramente tieni a lei lasciami passare. Non le fa bene prendere tutto questo freddo.-
Rabbioso e frustato, ma consapevole della veridicità delle parole del demone gatto, lo vide allontanarsi con Kagome addormentata tra le braccia. Quella scena non gli piaceva per nulla, la gelosia gli faceva ribollire il sangue nelle vene. Avrebbe tenuto quel demone arrogante lontano dalla ragazza, era una promessa che stava facendo a sè stesso.
Nekosan entrò nella capanna cercando di non far rumore, adagiò delicatamente la ragazza su uno dei futon liberi e la coprì. Kagome si svegliò e i suoi occhi incontrarono quelli neri del demone.
- Nekosan..- sussurrò con voce impastata dal sonno.
- Shh.. torna a dormire. Sei al sicuro, al villaggio.- le sorrise.
- Non so come ringraziarti.-
- Io un’idea ce l’avrei..- le disse, sorridendo sornione.
- Cioè?-
Rapidamente il demone gatto si chinò sulla ragazza e le sfiorò le labbra in un bacio delicato. Fu un contatto rapido e quasi impercettibile, ma quando il ragazzo si allontanò lei arrossì terribilmente e si portò una mano alle labbra..
- Come ringraziamento per il momento penso che possa bastare. Buonanotte, Kagome..- le disse dolcemente, prima di uscire dalla capanna.
Kagome fissò l’entrata della capanna incredula, di colpo il sonno era svanito e lei si sentiva bruciare dall’imbarazzo. Nekosan l’aveva baciata.. sapeva che non si era trattato di un vero e proprio bacio, ma di un semplice sfiorarsi di labbra che lui non aveva nemmeno tentato di approfondire, ma era comunque un bacio.
Imbarazzata e confusa si sistemò meglio nel futon e promise a sè stessa che ci avrebbe pensato meglio il giorno dopo. Magari ragionando con più lucidità avrebbe trovato una motivazione al comportamento del demone. Sfinita dalla giornata trascorsa si lasciò cullare dalle braccia di Morfeo.
 

Ciao a tutti :D
Ecco un nuovo capitolo anche di questa storia :)
Ancora una volta grazie a chi legge, a chi mette la storia tra le seguire, le preferite e le ricordate e soprattutto un grazie enorme a chi recensisce!! Non sapete che piacere mi fa sapere cosa ne pensate della storia, ricevere consigli ecc ecc, siete un forte sostegno e un grande stimolo a continuare :D Quindi se vi fa piacere fatemi sapere il vostro parere anche sul nuovo capitolo :D
Alla prossima =D
Baci Vanilla ^^
   
 
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