Ciao
a tutti,questa ff l’avevo già pubblicata e poi eliminata ma ho deciso di
ripubblicarla corretta e ho cambiato un po’ di cose,infatti per chi l’aveva già
letta a febbraio,noterà delle differenze.
Baci
e spero che vi piaccia anche così!
Buona
Lettura!
La decisione di Bulma
Una notizia inaspettata
Era una fresca mattina
d’estate,il sole
filtrava dalle finestre colpendo delicatamente il volto di una ragazza dai
capelli color oceano,che quella mattina non aveva voglia di alzarsi.
Era sveglia già da parecchi
minuti, ripensava alla sera precedente, e al litigio che era nato con Yamcha a
casa Son.
*Inizio FlashBack*
Era solo da pochi minuti che Yamcha
si era isolato su il divano di casa Son, e gli erano bastati per rovinarsi la
serata.
Osservava Bulma allegra che
scherzava con i suoi amici, e ne fu invidioso, perché per tutta la serata non
l’aveva calcolato, o se lo aveva fatto, gli aveva dedicato due o tre minuti
massimo.
Era stanco di stare lì a
guardare, e non volle neanche riflettere, e si
decise a dirigersi vero Bulma..
-Bulma vieni un attimo-disse con
tono irato, strattonandola da un braccio.
-Aspetta Yamcha -
-Non mi interessa!Penso che
hai parlato abbastanza con i tuoi amici, o preferisci parlare con loro che con
me, se è così,basta dirlo!Andiamo via,ora!- le impartì senza smettere di
camminare.
Bulma innervosita e umiliata
dal suo atteggiamento, si liberò bruscamente dalla stretta.
-Vai tu, se lo tieni
necessario!E non ti permettere di rivolgerti così a me un’altra volta!-
-No!Sono io che sono stufo!E
sono io che non ti permetto di atteggiarti così ancora con me!
Bulma non riuscì a proferire
parola, fu rimasta sgomenti.
-Perfetto! Vado, mi spiace di
aver rovinato la serata a tutti quanti- disse Yamcha rivolgendosi agli amici
che osservavano la scena interdetti.
Appena si sentì il tonfo
della porta, Bulma si permise un sospiro amaro.
Chichi si avvicinò
all’azzurra chiedendole cos’era successo, ma non ricevette risposta.
-È ora che vada anch’io-disse
con sguardo malinconico – Vegeta tu che fai?-
-Non devo dare conto a te di
ciò che faccio, donna!-disse
-Già, come al solito!-gli
ringhiò contro.
-Ciao a tutti!- salutò prima
di uscire di casa Son e avviarsi verso le Capsule Corporation.
-Ciao Bulma-
la salutarono all’unisono.
Arrivò davanti alle Caspule Corporation e notò la luce della camera accesa.
Preoccupata si affrettò ad
entrare ed a procurarsi un coltello in caso di necessità.
Salì nella sua stanza e
spinse con cautela la porta, finché,rilassata, poté abbassare l’arma che aveva
in mano.
-Volevi uccidermi
donna?!-disse sarcastico – Pensavo avresti usato qualcosa di più difficile da
distruggere- poi scoppiò in una risata.
Nel frattempo Bulma capì che
doveva essere volato per poter essere arrivato a casa prima di lei.
-Cosa ci fai nella mia
stanza?-
-Calmati donna. Non vedo
perché non possa entrare qui- disse con tranquillità, avvicinandosi alla
ragazza, che istintivamente indietreggiò, sotto lo sguardo divertito del Sayan.
-Questa è la mia stanza!Non hai alcun diritto di
intrufolarti qui senza il mio permesso!- disse ormai perdendo il controllo.
Al Sayan non piacque il tono
che aveva appena usato l’azzurra, rabbioso si avvicinò a lei tanto quanto
bastava per sentire i loro respiri l’uno sull’altro.
-Bada a come ti rivolgi al
Principe dei Sayan, Donna – le sussurrò all’orecchio, provocandole brividi di
terrore.
Poi il Sayan uscì dalla
stanza con una naturalezza anormale.
Bulma restò immobile,per
mettere a lucido tutto quel che era successo, e sentì sorpresa il respiro
affannato.
*Fine FlashBack*
“Mi innervosisco solo al pensiero di ieri. Mi ha umiliata davanti
a tutti, erano tutti presenti. Non è la prima volta che mi tratta così, e io mi
sono decisamente stancata. La cosa che mi fa più innervosire è che è stato
geloso di Tensing e il Genio, e io mi sto zitta ogni
volta che scopro che si porta a letto un’altra. Basta! ”
Scrollò la testa,cercando di
dimenticare almeno per cinque minuti l’avvenuto.
Si alzò di malavoglia,e si
diresse verso la doccia, dove si fece un bel bagno restaurante.
Dopo essersi vestita, aprì la
porta, e sorpresa sentì due voci a lei famigliare.
Scese le scale, ed ebbe la
conferma.
Yamcha e Vegeta stavo discutendo
su qualcosa che Bulma ancora non riuscì bene a capire.
-Ho il diritto di vederla!-
-Dopo quello che le hai detto
ieri non credo proprio, non le hai visto la faccia? L’hai umiliata-disse con
tono tranquillo, e con il solito ghigno compiaciuto, sapendo di averlo fatto
sentire in colpa.
-Non sono affari tuoi!-
-Oh si invece, dato che devo
sentirmele io dopo le lagne di quella Donna- fece una pausa – Vedi di sparire,
se non vuoi che ci pensi io!-
Bulma fu molto sorpresa dalla
reazione di Vegeta, ma al contempo innervosita dalla sua affermazione.
“Io non mi lagno” pensò assumendo una faccia offesa.
-Dille che l’ho cercata-disse
prima di uscire.
Bulma non era ancora pronta
per affrontarlo, e ringraziò Vegeta per averlo cacciato, e si diresse verso di
lui con indifferenza.
Vegeta si girò allarmato,
pensando che Bulma avesse sentito il discorso con Yamcha.
-Ciao Vegeta, cos’erano
quelle urla?- chiese Bulma,assumendo un’aria curiosa.
-Quali urla?- chiese il
Sayan, tranquillizzandosi.
-Ma come non le hai
sentite?-chiese con finta sorpresa.
-Stavi sognando Donna, perché
non torni a letto- disse sedendosi su una sedia della cucina – anzi, preparami
la colazione- disse, deviando il discorso.
-Quante volte ti ho detto di
non chiamarmi Donna!E tu non mi impartisci proprio un bel niente!Capito Brutto
Scimmione?!- disse irritata l’azzurra.
Quando voleva il Sayan la
sapeva far arrabbiare, e a lui piaceva stuzzicarla, era diventata un’abitudine.
Bulma servì la colazione al
Sayan,e si sedette a mangiare anche lei.
Non riuscì a smettere di
pensare a Yamcha. Non sapeva come a fare a dirgli che fra loro due era finita.
Si immaginava la faccia sorpresa di Yamcha, e le parole che avrebbe detto per riconciliare
tutto, come al solito. Ma questa volta ci sarebbe stata una differenza: non ci
sarebbe stata nessuna riconciliazione.
Vegeta notò lo sguardo triste
e pensieroso di Bulma,e immaginò a cosa stesse pensando, e stranamente si sentì
in dovere di tirarla su di morale, vederla così gli provocava un dolore all’altezza
del petto, che volle reprimere.
-Questa mattina hai cucinato
una schifezza!-
-Ehi! Se non ti va bene come
cucino ti puoi benissimo arrangiare da solo!- disse irata dall’offesa.
-Se sapessi cucinare so per
certo che farei piatti più gustosi dei tuoi Donna!Il Principe dei Sayan è il
migliore, non dimenticarlo!-
-Certo, come no!Ci credo poco,
anzi non ci credo proprio!Saresti capace solo di mettere lo zucchero apposto
del sale nella pasta!-disse,per poi scoppiare in una risata.
-Stai zitta Donna!Non mi
faccio deridere da nessuno hai capito?!-disse alzandosi e battendo le mani sul
tavolo.
-Non osare alzare la voce con
me, hai capito?!-disse,imitando la posizione del Sayan.
I loro visi erano poco
distante, e quando i due se ne accorsero, distolsero lo sguardo, e assunsero
una posizione indifferente.
-Ora vado ad allenarmi Donna-
disse Vegeta, dirigendosi verso la Gravity Room.
-Come al solito- borbottò l’azzurra.
Bulma aspettò che il Sayan
fosse a una debita distanza, e si permise un sospiro, e si appoggiò al tavolo,
quasi avesse bisogno di un sostegno.
“Ma che diavolo mi sta succedendo?Ero così calda” pensò toccandosi le guance arrossate,
e sorridendo al pensiero di come i loro visi erano vicini.
“Non fantasticare Bulma, è un Sayan, anzi il Principe dei Sayan,
troppo orgoglioso per pensare alle donne, o per
lo meno ad una terrestre” pensò sconsolata.
Finito di mangiare, si alzò.
Non riusciva a togliersi di
testa Vegeta e Yamcha, ed era sempre più confusa.
Decise quindi di finire la
faccenda subito con Yamcha, magari le cose sarebbero state più chiare.
Uscì di casa, e si diresse
verso casa di Yamcha. Poco dopo arrivò, e fu titubante quando dovette suonare
alla porta.
Si fece coraggio, e suonò.
DLIN-DLON
Il campanello suonò,e Yamcha
apparse all’uscio vestito, cosa che meravigliò Bulma,dato che dormiva sempre
fino a tardi.
-B-Bulma! – Yamcha apparve sorpreso
dalla sua visita – Come mai qui?- disse, per poi capire che aveva fatto una
domanda stupidissima.
-Volevo parlarti-
Yamcha capì che Vegeta le
aveva riferito della sua visita.
-Capisco- disse, per poi
farle cenno di entrare in casa.
-Veramente, preferirei
parlarne fuori, se per te non è un problema-
-Certo che non lo è!- prese
le chiavi,e chiuse la porta alle sue spalle – Andiamo – disse, leggermente
preoccupato. Non aveva mai visto Bulma con quello sguardo.
L’azzurra non seppe come
iniziare, ma in un modo o in un altro, doveva.
-Yamcha, come ben tu sai mi ha dato
molto fastidio il comportamento che hai avuto ieri sera-
-Sì,lo so mi spiace molto.
Non succederà più-
-Sì,infatti non succederà
più. Ma questa volta è definitivo- in risposta Bulma,ottenne uno sguardo storto
da parte del ragazzo.
-È finita- lo riassunse con
due parole, le più ovvie – Non stanca di tutto. Non sai quante volte ho
scoperto che ti eri portato a letto un’altra,
e io mi sono stata sempre zitta. Questa volta qualcosa in me è cambiato, sono
più forte; ed ho preso questa decisione – Yamcha rimase spiazzato, ma dopo poco
si rilassò e disse
-Immaginavo questa tua
reazione- questa volta Bulma si sorprese
– Mi sento in colpa per averti trattata così per tutto questo tempo, penso che
non ti merito come donna. E accetto la tua decisione, perché sembra la cosa più
giusta anche per me-
Bulma vide nello sguardo di
Yamcha un totale rilassamento, e si chiese come riuscisse ad essere così.
-Bene, sono felice che la
pensi così – disse, tirando un sospiro di sollievo, pensava andasse peggio –
Ora devo andare. Ci vediamo Yamcha. Ciao – disse avviandosi verso casa.
“Ora mi sento sollevata, e in qualche modo mi sento più legata a
Vegeta.”
Per un attimo ripensò alla
scena di quella mattina, i loro visi vicini. Sentì il battito del cuore accelerare,
e avvampate di calore la percorsero.
“Bulma, calmati!Non perdere il controllo! È un Sayan. Ha ucciso
molti, troppo uomini. Come fai ad essere attirata da un uomo del genere, così
potente, crudele, bello, affascinante!” scrollò la testa, e si diede una piccola pacca
sulla fronte “Basta!” pensò,
aumentando l’andatura.
“Devo capire cosa mi sta succedendo. È troppo importante e non
posso opprimere queste sensazioni”
Si diresse verso casa con
passo più autoritario, sapendo che al suo ritorno il Sayan stesse concludendo le
sue ore di allenamento.
Continua solo se recensite…
Allora, ho modificato un po’ il
contenuto della storia, e anche la grammatica, poiché ho avuto una recensione costruttiva in cui mi hanno reso
noto di alcuni miei sbagli,che ho confermato anch’io rileggendo vari capitoli.
Nel corso delle settimane modificherò anche gli altri chappy,sperando di
rendere più piacevole la lettura. Ringrazio: Ishyna per la sua recensione.
Al prossimo capitolo, un
bacione.
La vostra Giulia