CHRISTIAN

 
Sono davanti alla Grey Publishing. Sono quasi le sette di sera e Ana non esce. Che sta facendo?. Provo a chiamarla, ma al cellulare non risponde. Sto iniziando a preoccuparmi. –Taylor, vado a vedere cos’è che trattiene mia moglie in ufficio – Certo Mr Grey, vi aspetto in macchina -.
Dopo essere uscito dall’auto, mi dirigo verso l’ingresso dell’edificio. Appena entro la vedo seduta su un divanetto, accanto ad un uomo. E questo chi è?. Alza lo sguardo e, appena mi vede, sorridendo mi vieni incontro. La stringo tra le braccia ringraziando Dio che stia bene. Sorrido al pensiero di quello che Ana mi direbbe se sapesse quanto ero preoccupato per lei. Direbbe che sono paranoico, e sinceramente ha ragione.
 - Ciao amore mio, con chi stavi parlando? – le chiedo, guardando i suoi bellissimi oggi azzurri che, nonostante il passare del tempo, continuavano a stregarmi. – si chiama Carter Matthew, l’ho incontrato qui fuori un’oretta fa, si è sentito poco bene così l’ho fatto accomodare nel divanetto – e tu che ci facevi fuori dall’ufficio a quell’ora? Almeno c’era anche Sawyer? -. Ana mi guarda e alza gli occhi al cielo – ero andata a prendere una boccata d’aria, e sì Sawyer era con me. Ora smettila di comportarti da paranoico e vieni, voglio presentarti una persona – mi dice prendendomi la mano.
Mentre ci avviciniamo al divanetto vedo meglio l’uomo, è pallido ed ha l’aria stanca. Quando lo raggiungiamo, si alza non staccando mai gli occhi da me. Un brivido mi percorre tutta la schiena. Cosa succede?. - Mr Matthew, posso presentarle mio marito – dice mia moglie, avvicinandosi a lui. - Molto piacere Mr Matthew io sono Christian Grey – Non faccio in tempo a porgere la mano che Mr Matthew crolla sul pavimento privo di sensi.
 
ANASTASIA
 
Succede tutto in un secondo. Mr Matthew crolla sul pavimento della Grey Publishing davanti ai nostri occhi.
- Christian, chiama un’ambulanza! –  lo sto facendo Ana tranquilla, arriveranno a momenti - . Cerco in qualche modo di farlo rinvenire, ma non ci riesco. Finalmente sento il suono delle sirene. – Vado fuori ad aspettare l’ambulanza – mi dice Christian, già vicino alla porta. – Mr Matthew, Mr Matthew mi sente, resista l’ambulanza è arrivata -. Mentre lo guardo, vedo che pian piano apre gli occhi. – Mr Matthew, riesce a sentirmi? – Anastasia, lei deve sapere – mi dice balbettando. Mi prende la mano e la stringe. – Prima di morire io… - lei non morirà, ora si calmi e cerchi di rilassarsi, i soccorsi sono qui – no, lei non capisce, lei non sa chi sono… io… io sono il vero padre di Christian – mi dice guardandomi dritta negli occhi prima di riperdere i sensi di nuovo.