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Autore: Cinnamon Nya    16/02/2013    8 recensioni
Urania sospirò.
Era partita il giorno precedente dall'aeroporto di Yangon, in Birmania, per raggiungere la capitale greca. Nella sua mente ormai galoppavano pensieri di ogni tipo, misti ad un profondo senso di inquietudine che le stava attanagliando la bocca dello stomaco... Non tornava ad Atene da dieci lunghi anni, e la cosa la stava agitando non poco. Chissà quante cose erano cambiate, in tutto quel periodo. Chissà se avrebbe rivisto i suoi amici d'un tempo, se erano tornati anche loro dagli allenamenti... chissà se erano ancora vivi.
Accenni a Episode G e Lost Canvas - Non tiene conto di gran parte dell'anime (salvo alcune eccezioni), di Saint Seiya Omega, di Saint Seiya Next Dimension e dell'Ipermito.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aquarius Camus, Leo Aiolia, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo, Un po' tutti
Note: AU, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap. 7

Love will keep us alive. ~ 

Bene questa volta ho davvero poco da dire nella premessa, se non ricavare uno spazio speciale per ringraziare una persona: sì, è sempre la solita, June di Dolphin, ma stavolta è un ringraziamente ancor più speciale, in quanto (attacchi di telepatia a parte!) mi sta aiutando tantissimo con la stesura di alcuni punti della fic e varie vicissitudini. Che dire, ormai sei la mia musa ispiratrice! Grazie per tutte le ore che spendi ad ascoltare i miei scleri sulle incongruenze del Kurumada! Grazie ancora, Senpai!
In questo capitolo arriveranno un sacco di personaggi nuovi! Restate concentrati o non capirete più niente XD
Ringrazio anche Shuratheavenger, che odia profondamente Seiya e che per averlo inserito nello scorso capitolo penso mi accopperà nel sonno, e non solo, un ringraziamente superspeciale va di nuovo lui, avendo indicato la storia per le scelte (ed è la seconda volta, oddio!).  GRAZIE INFINITE! *s'inchina*
E ancora, grazie a Gemini_No_Sabriel, sempre in attesa e sempre pronta a commentare e a Flare_yuuri, che reputa Urania e Retsu due scansafatiche (ahaahah c'hai ragione! Ti appoggio!).
E ancora, grazie a chiunque l'abbia inserita fra le seguite / preferite, o semplicemente letta.
Arigatou Gozaimasu!


Cap.7

Amara verità.


Non appena ebbero attraversato il passaggio segreto che dalla Dodicesima Casa conduceva alla Tredicesima permettendo di evitare il giardino di rose di Aphrodite, Urania e Retsu alzarono gli occhi verso la Meridiana dello Zodiaco, sulla quale brillava un fulgido fuoco celeste accanto al simbolo del segno zodiacale dei Pesci.
<< E così... Aphrodite è già arrivato >> notò Milo gettando una rapida occhiata alla cima della torre << Bene, sono costretto a salutarvi qui, sono spiacente... >>
Urania annuì,  sedendosi sulle gradinate della Tredicesima Casa e facendo cenno a Retsu di sedere accanto a lei. L'aria era insolitamente fresca per una giornata estiva, e la Silver Saint fu scossa da un fremito che la costrinse a stringersi nella sua sciarpa rossa, mentre evitava nel più categorico dei modi ogni contatto visivo con Milo.
Il Gold Saint si volse verso le stanze Sacerdotali, e si allontanò. I suoi passi riecheggiavano nel silenzio assoluto del Tredicesimo Tempio...
Non appena non udì più niente, Urania cacciò un sospiro di sollievo.
<< Ma come, anche voi qui? >>
Un ragazzo con indosso una scintillante armatura argentata si avvicinò loro, storcendo la bocca in segno di disapprovazione. Retsu e Urania sussultarono, riconoscendo Misty di Lizard, loro compagno della Via dei Pesci, che li fissava con le mani sui fianchi, facendo guizzare lo sguardo ceruleo dall'uno all'altra.
<< M... Misty... >> balbettò Urania incerta << Sei anche tu ad attendere l'esito del Chrysos Synagein? >>
Il Silver Saint alzò gli occhi al cielo, scostandosi una ciocca di capelli biondi da una spalla con un rapido gesto della mano e sbuffando.
<< Ho semplicemente accompagnato il Sommo Aphrodite. Io eseguo i suoi ordini, il resto per me è totalmente indifferente. >>
<< C... Come puoi dire una cosa del genere?! >> si alterò Urania, balzando in piedi << Sta per scoppiare una guerra... e tu te ne lavi le mani così? >>
<< Ho mai detto che me ne lavo le mani? >>
La voce di Misty divenne quasi simile a un sibilo, ma l'espressione di profonda calma che aveva sul volto non cambiò. I suoi occhi azzurri fissavano la maschera di Urania, leggermente socchiusi, beandosi della vista della propria immagine riflessa su tale oggetto.
<< Ho detto che non m'interessa dell'esito del Chrysos Synagein, ma non per questo permetterò che la pace sulla Terra venga turbata. Qualunque sia l'avversario che mi troverò di fronte, io combatterò... in nome di Athena e del Sommo Aphrodite >>
Urania sussultò per la sorpresa: mai e poi si sarebbe aspettata tali parole da Misty. Si rimise seduta accanto a Retsu, abbassando lo sguardo, pentendosi di aver potuto avere dei dubbi su un suo compagno.
<< Osserva >> mormorò poi Misty indicando la Meridiana dello Zodiaco << La fiamma dello Scorpione è accesa... e avverto i potenti Cosmi degli altri Gold Saint avvicinarsi sempre di più... >>

Milo varcò lentamente la soglia della Sala d'Oro. Non appena vi mise piede all'interno, sentì una soggezione terribile attanagliargli la bocca dello stomaco: erano passati ben quattro anni dall'ultima volta che aveva partecipato ad un Chrysos Synagein, e quell'evento era stato il preludio per una sanguinosa guerra contro i Titani di Chrono. E adesso, una nuova minaccia sembrava gravare sulla Terra, e proprio a breve distanza dall'inizio della Guerra Santa di quell'epoca. Inoltre, il sigillo di Hades pareva aver cominciato già a rompersi, in quanto erano state avvistate delle Stelle Malefiche brillare nel cielo.
<< Scorpione, tu qui? Mi sarei aspettato di veder arrivare Camus, come secondo, non di certo tu >>
Milo sospirò, voltandosi verso il Cavaliere di Pesci. Non era il caso di attaccare briga durante un Chrysos Synagein, e questo lo sapeva più che bene.
<< Camus non potrà partecipare... è partito questa mattina presto per la Siberia, e non abbiamo avuto modo di rintracciarlo... >> rispose, cercando di apparire il più gentile possibile.
<< Quindi né il Cavaliere dell'Ariete, né il Cavaliere dell'Acquario saranno presenti? >> tuonò una voce alle loro spalle.
Entrambi si voltarono: il Gran Sacerdote avanzava lentamente verso di loro, facendo oscillare la nera tunica ad ogni passo. Si fermò precisamente al centro della Sala d'Oro, mentre le statue raffiguranti lo Scorpione e il Pesci iniziavano a brillare come stelle del firmamento.
<< Vostra Eccellenza... >> sussurrarono in coro, inchinandosi.
Con un rapido gesto della mano, l'uomo fece cenno loro di alzarsi; poi puntò gli occhi vitrei della maschera che portava sul viso in quelli di Milo, facendolo trasalire.
<< Mu dell'Ariete si trova attualmente in Jamir, e visti i tempi richiesti per il viaggio non avrebbe mai potuto prendere parte a questo Chrysos Synagein... >> spiegò poi, voltandosi e lasciando che i capelli grigi che fuoriuscivano dall'elmo rosso sangue ondeggiassero sulla sua schiena << Ma non importa. Questa riunione inciderà notevolmente sul nostro futuro modus operandi in questa prossima Guerra Santa; provvederemo ad informare Ariete delle direttive da prendere non appena avremo terminato >>
<< Sì, Vostra Eminenza >> risposero nuovamente in coro Milo e Aphrodite, chinando ossequiosamente il capo.

<< Sta arrivando qualcuno... >> mormorò Retsu, guardando il passaggio segreto aprirsi. Ne vennero fuori tre individui, due uomini e una donna, di cui Urania riconobbe solo quello che indossava l'armatura dorata.
<< Shura del Capricorno... >> sussurrò accigliandosi.
Da quando era tornata al Santuario, Urania non era riuscita a provare la benché minima simpatia per il Saint della Decima Casa. Non l'aveva mai visto sorridere, e ogni volta che passava dalla sua dimora si sentiva presa in esame, come se Shura non la reputasse all'altezza del suo ruolo, e ciò la infastidiva enormemente.
L'uomo e la donna che lo accompagnavano, erano entrambi due Silver Saint: ancora Urania non aveva dimestichezza con i Cloth,  perciò rimase imbambolata a fissarli nella speranza di avere una qualche illuminazione.
L'uomo era molto alto,  robusto e con le spalle larghe, le quali erano rese ancora più ampie dagli enormi spallacci dalla forma spigolosa dell'armatura. Un elmo argenteo gli adornava i folti e corti capelli neri, i quali andavano poi ad incorniciare un viso dai tratti mascolini e leggermente squadrati. I suoi occhi erano scuri e profondi, ma lasciavano trapelare un senso di cordialità e affabilità che metteva immediatamente a proprio agio chi vi si trovava a dover avere a che fare.
La donna invece indossava un'armatura dalla foggia morbida e stondata, che si adattava perfettamente alle sue forme minute ed eleganti, senza appesantirla o sgraziarla. Una cascata di capelli rosso rame le ricadeva sulle spalle, mentre la maschera che le copriva il volto era sovrastata da un diadema le cui punte laterali si estendevano all'indietro, simili a delle ali violacee.
<< Maestro >> mormorò Shura ad un certo punto << Sono costretto a proseguire da solo... >>
L'uomo a cui il Gold Saint si era rivolto sorrise gentilmente, sfoggiando una fila di denti bianchissimi.
<< Ma certo, non devi ricordarmi le regole del Santuario Shura, le conosco bene! >> esclamò bonariamente, dandogli una leggera pacca sulle spalle.
<< C... Chiedo perdono. >> rispose Shura sbrigativamente, dirigendosi poi verso l'entrata alla Sala d'Oro.
L'uomo si poggiò le mani sui fianchi sospirando.
<< Sto diventando troppo vecchio per queste cose >> ridacchiò << Ogni volta che vedo il mio amato allievo prendere parte ad un Chrysos Synagein, è sempre una forte emozione... >>
La donna sbuffò, andando a sedersi proprio vicino ad Urania. Per un attimo, parve non averla nemmeno vista, poi si riscosse come da un tepore e volse il freddo volto della sua maschera verso di lei.
<< Sei nuova? Non ricordo d'averti mai vista in giro >> le disse infine con fare gentile.
<< Sono qui da poco più di una settimana. Mi chiamo Urania, Silver Saint della Gru >>
<< In questo caso... benvenuta al Santuario, Urania, anche se un po' in ritardo. Io sono Nadia di Crateris, e questo è il mio maestro... uno dei Silver Saint più potenti del Santuario, Jaguar di Orione... >> così dicendo, indicò l'uomo che la stava accompagnando, il quale sorrise con fare impacciato.
<< Suvvia Nadia, così mi metti in imbarazzo... >> rise, dandole un buffetto amichevole sulla nuca.
Jaguar si passò poi una mano fra i capelli, pettinandoseli all'indietro, e volse lo sguardo verso la Meridiana dello Zodiaco. Una fiamma azzurrina divampò vicino al simbolo del Capricorno, segno che Shura aveva fatto il suo ingresso ufficiale nella Sala d'Oro.
Urania stentò a credere che quello fosse veramente il maestro di Shura: avevano caratteri completamente diversi... Il Capricorno era chiuso e taciturno, così ligio ai suoi doveri  di Gold Saint, mentre l'Orione era cortese e garbato. Come diamine era mai possibile che quell'uomo così cordiale avesse potuto tirar su un essere scontroso e introverso come Shura?
Mentre la ragazza si scervellava per una risposta, il passaggio segreto s'aprì nuovamente.
Ancor prima di vedere chi fosse stato ad attraversarlo, Urania si sentì investire da un Cosmo di proporzioni gigantesche. Era caldo, e allo stesso tempo etereo e immacolato: sembrava quasi che un dio superiore si stesse avvicinando lentamente a loro...
La prima cosa che vide, fu una radiosa armatura, sulla quale ricadevano come fili d'oro i biondi capelli dell'uomo che la indossava. Avanzava con passo flemmatico, ed era così leggiadro nei movimenti che pareva fluttuasse in aria.
L'esile figura d'oro vestita era seguita da altri tre Saint i quali, dai riverberi delle loro armature, parevano essere un Silver Saint e due Bronze Saint, due uomini e una donna.
<< E'... >> sussurrò Urania.
<< ...Shaka della Vergine, sì >> rispose Retsu, anche lui rapito dalla maestosità del Cosmo dell'uomo << Pare che abbia finalmente terminato la sua lunga meditazione... >>
Sul volto della Vergine, non v'era ombra d'emozione alcuna. I lineamenti delicati del suo volto creavano un perfetto connubio con il candore della sua pelle: sembrava una statua d'avorio crisoelefantina dello scultore greco Fidia, tanto era bello e perfetto.
Passò vicino alla piccola folla di Saint che si erano raggruppati di fronte alla Tredicesima Casa con gli occhi chiusi, ignorando perfino i tre che lo accompagnavano, e si diresse verso l'entrata alla Sala d'Oro. Poco dopo, una fiamma si era accesa vicino al simbolo della Vergine.
<< Infelice è colui che non comprende la maestosità del Cosmo di Shaka della Vergine >> esordì uno dei Bronze Saint, la donna << A noi comuni mortali non resta che rimanere ammaliati dalla sua immensità e dalla sua grandezza >>
La donna si avvicinò al gruppo, seguita dagli altri due Saint che la tallonavano come due guardie del corpo. La maschera sul suo volto era liscia e priva di decori, tranne per un piccolo bindi rosso al centro della fronte. Una cascata di riccioli color mogano le ricadeva sulle spalle, coperte dagli spallacci tondi della sua armatura che aveva lo stesso colore dei campi di lillà in estate. Sulla spalla sinistra teneva adagiata una stola di seta bianca, che le si avvolgeva intorno alla vita stretta per poi adagiarsi lungo il fianco opposto. Fra i capelli portava un cerchietto decorato lateralmente da una piccola antenna appuntita.
<< Ciao, Sharmila >> la salutò Nadia senza particolare entusiasmo.
<< Buonasera a voi, Cavalieri di Athena >> salutò Sharmila, voltandosi verso Urania << Noi non ci siamo ancora presentate... L'armatura della Gru, non è vero? >> aggiunse poi, squadrandola.
<< Sì, mi chiamo Urania >> rispose la ragazza facendo un cenno d'assenso col capo.
<< Sharmila della Bussola, discepola del Gold Saint della Vergine. Questi sono Shiva, Silver Saint del Pavone, e mio fratello Argorà, Bronze Saint del Loto >>
Così dicendo, indicò con un gesto della mano i due Cavalieri che la accompagnavano. Il primo indossava un'armatura argentata dai riflessi verdastri sopra ad un chitone bianco, aveva corti capelli castani e anche lui sfoggiava un piccolo bindi rosso in mezzo alla fronte. Il secondo invece, non poteva che essere il fratello di Sharmila: i due avevano infatti gli stessi riccioli rossi e ribelli, che cadevano come una pioggia infuocata dietro la loro schiena. Era un uomo molto alto e robusto; come gli altri due, sfoggiava un bindi in mezzo alla fronte. La sua armatura violacea lo copriva su gran parte del corpo, lasciandogli scoperti solo i gomiti e il volto, e anche lui aveva una stola color porpora adagiata su una spalla, che gli ricadeva elegantemente lungo il corpo avvolgendogli i fianchi. Al collo, teneva una catenella da cui pendeva una pietra azzurra.
<< Lieta di conoscerti, Sharmila >> mormorò Urania, facendo un cenno d'assenso col capo.
<< Fortunatamente >> mormorò Jaguar d'un tratto, sfoderando un largo sorriso << Siamo davvero in tanti, a difendere il Santuario. Qualsiasi sia la nuova minaccia, sapremo affrontarla... >>
Così dicendo indicò il passaggio segreto, che si stava lentamente aprendo.
Ne uscirono fuori un ragazzo, con indosso la sua selvaggia armatura d'oro, e un uomo alto e magro con una profonda cicatrice su un occhio.
<< Aiolia! >> esclamò Urania balzando in piedi e correndo verso di lui << Sei arrivato anche tu, finalmente! >>
<< Purtroppo... >> ringhiò il ragazzo a denti stretti e gettando uno sguardo infastidito a Galan, il quale lo accompagnava stringendogli una mano sulla spalla.
L'uomo sorrise, evidentemente divertito.
<< Ad ogni Chrysos Synagein, sempre la solita storia... >> mormorò scuotendo la testa.
Aiolia alzò gli occhi al cielo, sbuffando. Per lui era sempre un fastidio dover partecipare alle riunioni con gli altri Cavalieri d'Oro.
Da quando Aiolia aveva combattuto la guerra contro Chrono e i suoi Titani, la sua situazione al Santuario era assai migliorata. Inizialmente, non poteva passare di fronte a nessun abitante del Tempio senza sentirsi gli sguardi di tutti addosso: veniva additato come il fratello di un traditore, come la pecora nera dei Gold Saint. Aveva sofferto così tanto, da iniziare pure a tingersi i capelli di rosso per assomigliare il meno possibile ad Aiolos.
Ciò aveva scaturito in lui un traumatico conflitto interiore: i suoi sentimenti d'amore e di ammirazione per il fratello si mischiavano assieme a quelli di odio e rabbia nei confronti degli altri Gold Saint che l'avevano ucciso, e a quelli di vergogna e rammarico per il tradimento ordito da colui che adorava più di ogni altra cosa al mondo.
Si era chiuso in sé stesso, continuando ad affinare le sue tecniche e la sua arte del fulmine, finché non era scoppiata quella guerra che avrebbe poi preso il nome di Titanomachia.
Lì, Aiolia aveva dimostrato di essere degno dell'armatura che indossava, e imparato a fidarsi un po' di più dei suoi compagni d'arme, i quali a loro volta avevano capito che l'essere fratello di un traditore non voleva dire per forza di cose l'essere un traditore a propria volta.
Da quell'episodio, Aiolia aveva smesso di tingersi i capelli.
Non gli importava più di non assomigliare ad Aiolos, anzi, in cuor suo ne andava addirittura fiero. Il Saint del Sagittario era un traditore, questo era vero, ma era lo stesso l'uomo gli aveva insegnato a vivere, e niente avrebbe potuto cambiare il passato e quello che c'era stato fra loro.
Urania però era ancora all'oscuro di ciò. Da quando era giunta al Santuario, non aveva avuto un attimo di respiro: prima l'incontro con Retsu, poi la missione in Sicilia, adesso il Chrysos Synagein... l'occasione per domandare nuovamente della strana morte di Aiolos e della sparizione di Saga dei Gemelli non c'era purtroppo stata, e pareva che la cosa non dispiacesse più di tanto ad Aiolia, il quale sviava sempre il discorso il più in fretta possibile ogni volta che si lambivano certi argomenti. Non poteva dunque conoscere il perché di tanto disagio per il Saint del Leone nel prendere parte alle riunioni con gli altri Cavalieri d'Oro.
<< Galan, vuoi lasciarmi quella spalla o vuoi per caso disobbedire agli ordini ed entrare anche tu? >> sbottò Aiolia quando giunse all'ultimo gradino della scalinata posta a fronte della Tredicesima Casa. 
L'uomo sorrise, e sospirando mollò la presa.
<< Nobile Aiolia... >> mormorò << Mantenete la calma, ve ne prego... >>
<< Che stai dicendo, Galan... io sono calmissimo >> borbottò il ragazzo, dandogli le spalle.
Galan chiuse gli occhi, e abbassando la voce per non farsi sentire sussurrò:
<< Non parlo di adesso. Mi riferisco a questo Chrysos Synagein. So che ancora le cose non si sono sistemate del tutto, ma vi chiedo comunque di onorare la memoria di vostro fratello facendo anche le sue veci in questa riunione. Nessuno, più di Aiolos, amava la Dea Athena e la giustizia... >>
Aiolia sospirò, alzando gli occhi al cielo.
<< Guarda che questo lo so, Galan. Stai forse cercando di farmi la predica? >>
L'uomo scoppiò a ridere, accarezzandosi con la mano la protesi che aveva al posto del braccio destro, perduto in uno scontro diversi anni prima.
<< Chiedo perdono. Non era davvero mia intenzione. In ogni caso... se non volete farlo per me, fatelo per Lythos almeno. E per Urania. >> rispose allontanandosi.
Aiolia scosse tristemente il capo, prima di varcare con passo deciso la soglia della Sala d'Oro.
Mentre si accendeva anche la fiamma a fianco del simbolo della costellazione del Leone, giunsero alla Tredicesima Casa gli ultimi due Gold Saint che mancavano all'appello: Deathmask, appena rientrato dalla missione di perlustrazione, e Aldebaran del Toro, custode della Seconda Casa, entrambi accompagnati da due Silver Saint.
Nascosta dietro le possenti spalle del Cavaliere del Cancro, Urania riconobbe subito il Silver Saint dell'Ofiuco, Shaina, così minuta rispetto al Gold Saint che accompagnava. Nuovamente, come il giorno in cui l'aveva incontrata per la prima volta, i suoi capelli verde acido le diedero la nausea. Non capiva davvero il senso di tingerseli a quel modo: erano veramente orribili...
Deathmask passò accanto al gruppo che si era riunito davanti alla Tredicesima Casa e, senza dire niente, s'infilò rapidamente nella Sala d'Oro.
Aldebaran invece se la prese più comoda, avvicinandosi e salutando cordialmente gli altri Saint presenti.
<< Salute a voi, Cavalieri di Athena >> disse togliendosi l'elmo << Perfetta giornata per un Chrysos Synagein, vero? Forse fa un po' troppo freschino, per essere estate >>
Jaguar gli si avvicinò sorridendo, dandogli un'amichevole pacca su una spalla, e sorrise.
<< Ben arrivato, Sommo Aldebaran, mancate proprio solo voi... >>
<< Dici sul serio, Jaguar? >> domandò lui sorpreso, ma si rispose da solo quando l'occhio gli cadde sulla Meridiana dello Zodiaco << Oh, maledizione... avrei tanto voluto fermarmi per fare quattro chiacchere, ma credo che sarà meglio che mi dia una mossa. Moses, ci vediamo fra poco, aspettami qui >> disse poi, rivolto al Silver Saint che lo accompagnava, il quale annuì con un piccolo inchino.
Il gigantesco Toro di Athena si affrettò ad entrare a sua volta nella Sala d'Oro, mentre le porte si chiudevano alle sue spalle con uno schiocco.
<< Chi è quello? >> chiese sottovoce Urania a Retsu, indicando il Cavaliere d'Argento che aveva accompagnato Aldebaran.
<< Moses della Balena >> spiegò questi stringendosi nelle spalle << E' uno dei due Silver Saint difensori della via del Toro >>
L'uomo andò a sedersi a pochi metri da Urania, facendola sussultare: le zone del suo corpo che non erano coperte dall'armatura (ovvero braccia e volto) erano disseminate da cicatrici e ferite di ogni dimensione, fra cui una che gli tagliava verticalmente a metà il sopracciglio e l'occhio sinistro. Doveva aver già combattuto aspre battaglie come Silver Saint al servizio di Athena...
La ragazza rabbrividì, guardando con una certa punta di risentimento il suo corpo bianco e immacolato. Perfino i graffi e i tagli che si si era procurata durante la battaglia con Violate erano spariti, lasciando che la sua pelle tornasse liscia e perfetta, ancora vergine di combattimenti. Si vergognò immensamente di sé: l'immagine che mostrava agli altri non era quella di una forte guerriera, ma piuttosto quella di una delicata bambolina di ceramica.
<< Ci siamo... >> mormorò ad un certo punto Nadia, alzando lo sguardo verso la Meridiana dello Zodiaco ed indicandola ai presenti.
Su di essa, brillavano sette glauchi fuochi: gli unici ad essere spenti erano quelli dell'Ariete, poiché il suo proprietario era rimasto in Jamir, del Sagittario, in quanto era deceduto dieci anni prima, del Gemelli, scomparso la notte in cui morì Aiolos, dell'Acquaio, in viaggio verso la Siberia, e della Bilancia, impegnato nella sua segreta missione sui Monti Goro Ho in Cina.
<< Che il Chrysos Synagein abbia inizio... >> sussurrò Galan con una punta di apprensione nella voce.

Dodici statue auree erano poste in cima a dei lunghi pilastri nella vasta stanza circolare che prendeva il nome di Sala d'Oro. Di queste, sette avevano preso a brillare intensamente, in perfetta risonanza fra loro, e la loro fulgore arrivava fino al soffitto, sul quale campeggiava, scolpita nella pietra, una riproduzione della Meridiana.
Il Gran Sacerdote stava al centro della stanza, rivolto verso i vari Gold Saint raccolti a semicerchio di fronte a lui.
<< Benvenuti, Cavalieri di Athena >> esordì allargando le braccia, quasi come se avesse voluto stringerli tutti in un freddo abbraccio << Dopo quattro anni, eccoci nuovamente qui riuniti per far fronte ad una nuova e terribile minaccia >>
<< Si può fumare?! >> lo interruppe improvvisamente Deathmask, facendo impallidire tutti i presenti.
<< Cavaliere del Cancro! >> tuonò Aldebaran sconvolto << Come puoi rivolgerti in questo modo al Gran Sacerdote?! Porta rispetto! >>
Deathmask grugnì, alzando gli occhi al cielo e smettendo di frugarsi sotto l'armatura, nel punto dove in genere teneva nascoste sigarette e accendino.
<< I Chrysos Synagein mi fanno innervosire, e quando sono nervoso io... devo fumare! >> si giustificò, appoggiando la schiena alla colonna che sorreggeva la statua del Cancro e incrociando le braccia al petto.
<< Deathmask >> mormorò Shura avvicinandoglisi << Io comprendo la tua preoccupazione, ma... >>
<< Preoccupazione? Mi dispiace Fiocco di Neve*, non hai capito proprio un bell'accidente! >> ghignò l'interpellato << Mi dà ai nervi il fatto di trovarmi davanti tutti i vostri brutti musi assieme! >>
<< C... Che hai detto?! >> ringhiò Milo serrando i pugni.
<< Hai capito bene. Per quanto riguarda questa insulsa riunione... potevo anche non partecipare, visto che so già tutto. >> sibilò poi, volgendo uno sguardo di sfida al Gran Sacerdote.
<< In... in che senso, sai già tutto? >> balbettò lo Scorpione, sorpreso.
<< Ciò che dice Deathmask è vero >> s'intromise il Sacerdote, avanzando lentamente verso i due << Durante una missione di perlustrazione dell'Etna, lui e il suo gruppo si sono imbattuti in una nuova e oscura minaccia, che rischia di stravolgere la pace sul nostro mondo >>
<< Spectre? >> azzardò Shura, mentre Aphrodite faceva un cenno d'assenso col capo.
<< Sì... ma a quanto pare, non solo... >>
Il Saint del Capricorno alzò un sopracciglio, perplesso, e si voltò a fissare Deathmask, in cerca di risposte. Questi sbuffò, roteando gli occhi all'indietro con aria rassegnata.
<< E va bene, ho capito, ho capito. Dunque... >> rivolse ai presenti un ghigno di sfida, conscio che la sua posizione lo metteva in una sorta di superiorità rispetto ai suoi colleghi << Pochi giorni fa, sono stato in Sicilia, sull'Etna, per verificare la presenza di una stella malefica che il Gran Sacerdote ha visto brillare nel cielo della zona. Con me c'erano Aphrodite, appunto, i miei due allievi... e i suoi due sottoposti, il tizio con l'armatura della Lince di cui non ricordo mai il nome e la moretta mezza nuda, Urania... >>
Nel sentir pronunciare il nome dell'amica, Aiolia s'irrigidì, socchiudendo gli occhi fino a farli diventare due fessure.
<< Una volta accampati per la notte c'è stato un terremoto, e siamo sprofondati in una grotta sotterranea. Lì abbiamo avuto due tipi diversi di incontri... Aphrodite, i suoi due allievi e Mei si sono trovati a fronteggiare uno Spectre, mentre io e Soul Eco... >>
Improvvisamente Deathmask si zittì, lanciando occhiatine soddisfatte agli altri Gold, che pendevano evidentemente dalle sue labbra.
<< M... Mentre tu e Soul Eco?! >> gridò Milo, il quale stava incominciando a perdere la pazienza.
Pure Aiolia era sul punto di scoppiare; l'unico motivo per cui si sforzava di mantenere un certo decoro era perché l'aveva promesso a Galan pochi minuti prima, e non sia mai che il Leone d'Oro venga meno a una sua promessa. Si limitò quindi ad abbassare lo sguardo, cercando di contenere i fremiti di rabbia incontrollata che lo stavano tormentando.
Conosceva bene i dettagli dello scontro con Violate, lo Spectre, perché era stata Urania stessa a raccontarglieli: era però quasi totalmente all'oscuro per quanto riguardava l'altro tipo di entità che li aveva attaccati, poiché la Silver Saint della Gru non l'aveva incontrata e Deathmask durante il volo di ritorno non era stato molto eloquente neppure con i suoi compagni di viaggio.
<< Io e Soul Eco... >> continuò il Cavaliere del Cancro, ghignando appagato << Ci siamo ritrovati ad affrontare due bestie che si fregiavano del nome di "dei". Sono riuscito ad estrapolare delle informazioni da quello che ho affrontato io, prima di... ucciderlo >> e qui fece una pausa, scrutando le espressioni sui volti dei colleghi per verificare quale impatto aveva avuto la sua ultima affermazione.
Un silenzio gelido calò sulla Sala d'Oro, mentre tutti i presenti si scambiavano occhiate cariche di stupore misto a diffidenza.
<< Tu avresti ucciso... un dio? >> la voce di Aldebaran non riuscì a non risultare alquanto scettica quando pronunciò quella frase.
Deathmask alzò gli occhi al cielo grugnendo, poi proseguì:
<< Sì, l'ho spedito dritto dritto nello Yomotsu Hirasaka... Alastor, si chiamava. Diceva di essere la Personificazione delle lotte familiari, o qualcosa di simile. Tuttavia, era veramente molto debole... forse troppo, per i miei gusti... >>
Gli costò immensamente ammetterlo, ma era vero.
<< Dunque... a quanto ho capito, sono guidati da una certa Enio, che loro chiamano "l'urlo della guerra". Il loro esercito è composto da Screamer, i quali indossano delle armature proprio come noi, che portano il nome di P... Polemos, o qualcosa di simile. Scendono sul nostro mondo utilizzando degli involucri umani, che gli permettono di agire sulla Terra. Senza di quello, sono perfettamente innocui... Questo è tutto quello che so. >>
Non appena ebbe finito di parlare, tutti gli altri Gold Saint iniziarono ad agitarsi, cercando di dire la propria o ponendo domande ad alta voce alle quali neppure Deathmask seppe rispondere. In mezzo a tutta quella confusione, il Gran Sacerdote alzò entrambe le mani, mostrando i candidi palmi e rivolgendoli verso di loro nel tentativo di riportare l'ordine e la quiete nella Sala d'Oro.
Non appena ebbe compiuto quel gesto, i Cavalieri si zittirono improvvisamente, chinando la testa per mostrarsi il più rispettosi possibile e cercando  di riacquistare il contegno perduto dopo quella terribile scoperta.
<< Miei Cavalieri, mantenete la calma, ve ne prego >> mormorò il Sacerdote con voce solenne, resa quasi metallica dalla pesante maschera sul viso << Vi ricordo che siamo sotto Chrysos Synagein, vi prego di non turbarne l'andamento per alcun motivo. >>
<< Vi chiediamo umilmente perdono, Sommo Sacerdote, ma la situazione è più grave di quanto pensassimo... >> si scusò Aldebaran mordendosi il labbro inferiore << Pensavamo di dover aver a che fare con Hades e i suoi Spectre, come in ogni Guerra Santa, ma stavolta è diverso... in quest'epoca è arrivata anche una nuova sciagura, e addirittura il nostro nemico pare avere un discreto esercito di dei a supportarlo... >>
<< Ditemi, quanti Silver Saint si sono radunati al Santuario? Le Vie dello Zodiaco sono ben protette? >>
<< Il Cavaliere della Gru e il Cavaliere della Lucertola proteggono la Via dei Pesci, Eccellenza >> Aphrodite accompagnò la sua risposta con un elegante inchino.
<< Il Cavaliere di Crateris e il Cavaliere di Orione difendono la via del Capricorno >> rispose Shura in tono piatto.
<< Della Via del Sagittario so che se ne occupano il Silver Saint del Centauro e il Silver Saint di Sagitta, mentre l'altra Via abbandonata, quella della Bilancia, è difesa dal Saint di Cerbero e da quello dell'Auriga >> spiegò Milo sospirando << Per... Per quanto riguarda la Via dello Scorpione, il Cavaliere della Lyra e quello di Cefeo sono... momentaneamente assenti >>
Il Gran Sacerdote annuì, sposando poi il suo sguardo distaccato su Shaka.
<< Il Silver Saint del Pavone e il Silver Saint del Corvo sono al mio e al vostro servizio >> 
Quando l'uomo si voltò verso Aiolia, il ragazzo sentì un fugace bisogno di andarsene all'istante. Odiava quelle formalità, soprattutto perché sapeva bene che dei due Silver Saint assegnati alla sua Casa, solo uno gli portava veramente rispetto e lo riconosceva come suo superiore. L'altro, malgrado la sua posizione, si comportava come tutti gli altri, considerandolo solo come il fratello di un traditore e facendo sempre di testa propria. Alla fine, il Leone d'Oro si fece coraggio e mormorò:
<< Il Cavaliere dell'Aquila e quello della Mosca sono entrambi presenti alla Via della Leone. >>
Dopo che ebbe pronunciato quella frase, si sentì come se si fosse tolto un pesantissimo macigno dallo stomaco. La verità era che non gli importava assolutamente niente del rispetto di quel Silver Saint, ma odiava piuttosto l'ipocrisia del dover fingere che Dio della Mosca fosse seriamente sotto il suo servizio.
Quando fu il suo turno, Deathmask annunciò con svogliatezza la presenza del Cavaliere del Camelopardalis e di quello dell'Ofiuco alla sua Casa.
<< La Via del Toro è protetta dal Cavaliere della Balena e da quello di Heracle >> spiegò infine Aldebaran con una punta d'orgoglio nella voce << Per quanto riguarda le ultime due Case vuote, la Via dei Gemelli è occupata dal Saint del Cane Maggiore e da quello di Perseo, mentre quella dell'Ariete dal Saint dei Cani da Caccia. >>
Il Gran Sacerdote annuì, poi voltandosi verso Milo aggiunse:
<< Hai detto che avresti fatto le veci del Cavaliere dell'Acquario, ma non mi hai aggiornato sulla sua situazione. >>
<< Evlampiy della Corona Boreale è morto alcuni anni fa. Rimane vacante l'armatura del Triangolo, che quando verrà assegnata andrà a ricoprire il posto vacante all'Undicesima Casa. >>
<< Dunque le due uniche Vie scoperte sono le vostre. Molto bene... posso dichiarare sciolto questo Chrysos Synagein. >>
Milo spalancò gli occhi per la sorpresa, mentre un lampo di incredulità gli attraversava gli occhi celesti.
<< S... Sacerdote! >> balbettò Shura, rivolgendogli anche lui lo stesso sguardo esterrefatto di Milo << Non ci dà alcuna disposizione? Credevamo che questa riunione servisse a... >>
<< Volevo solo che voi foste informati della nuova minaccia che grava su questo pianeta >> lo interruppe bruscamente il Pontefice << Per adesso, vi chiedo unicamente di raggiungere le vostre Case e di aspettare ulteriori disposizioni. Questo è tutto, potete andare. Shaka... tu resta, per favore. >>
Il Cavaliere della Vergine annuì, rimanendo immobile al suo posto mentre il resto del gruppo si apprestava ad uscire, profondamente amareggiato da quel finale inaspettato.

Intanto, fuori dalla Tredicesima Casa, si era accesa una fervida discussione fra i vari Saint raggruppati sulle gradinate.
<< Non credo che Aiolia del Leone dovrebbe prendere parte ai Chrysos Synagein... >> esordì ad un certo punto Shiva del Pavone, mentre si sistemava i polsini del bianco chitone che portava sotto l'armatura.
<< Non essere così fiscale >> borbottò Jaguar scuotendo la testa << Il fatto che sia fratello di Aiolos non significa che anche lui sia intenzionato a tradirci in qualche modo... non fate di tutta l'erba un fascio, Cavalieri... >>
Urania fissò i due interlocutori con aria stupita: perché mai Aiolia non avrebbe dovuto partecipare alla riunione dei Gold Saint? E soprattutto... cosa c'entrava Aiolos?
Si voltò verso Retsu, cercando di capire qualcosa dal suo sguardo, ma pure lui sembrava tanto sorpreso quanto lei.
<< Ti sbagli, Orione >> sibilò Shaina << Una stirpe impura come la sua merita di essere estinta... >>
<< C... Cosa state blaterando?! >> urlò Urania balzando in piedi di botto. Le sue mani fremevano di rabbia e sul suo viso era comparsa un'espressione iraconda, tenuta fortunatamente ben nascosta dalla sua maschera. Non era riuscita a trattenersi: avrebbe sopportato qualsiasi genere di insulto alla sua persona, ma non verso coloro che nella sua infanzia le erano stati vicini fratelli. Non avrebbe permesso che inveissero ulteriormente sul ricordo di Aiolos.
Shiva la guardò con sorpresa, non aspettandosi una tale reazione da quella taciturna Sacerdotessa che non aveva praticamente mai aperto bocca dal loro arrivo. Si portò poi una mano alla fronte, scoppiando a ridere di gusto.
<< Davvero non sai niente?! >> le disse fra le risa incontrollate << Davvero non sai perché Aiolos del Sagittario sia considerato un traditore? Bene, te lo spiegherò io allora... vedi, lui... >>
Ma s'interruppe, bloccato da un gesto repentino di Galan che si frappose fra lui e Urania.
<< Vi prego di perdonarmi, Nobile Shiva >> sussurrò chinando la testa << Vi chiedo però di lasciare a me l'onere di dare tale notizia a questa fanciulla, se non vi dispiace >>
Il Saint del Pavone si strinse nelle spalle,  segno che non trovava alcun problema ad accogliere quella stramba richiesta. Galan sospirò, voltandosi verso Urania e posandole dolcemente una mano sulla spalla.
<< Nobile Urania... so che il ricordo del Sommo Aiolos brucia ancora come una fiamma viva, in voi. So che l'avete amato come un fratello, e che la notizia della sua morte vi ha scossa nel profondo e vi ha addolorata più di ogni altra cosa... Il Sommo Aiolia mi aveva pregato di non dirvi niente, perché non voleva rovinare in alcun modo la memoria che avete di lui, ma... le circostanze mi impongono di non mantenere questa promessa, purtroppo. >>
<< D... Dirmi niente di cosa...? >> sussurrò lei in un soffio.
<< Dieci anni fa, poco dopo che ve ne siete andata dal Santuario, la Dea Athena si è reincarnata in corpo mortale, scendendo per noi su questa Terra. Ancora non ne sappiamo il motivo, ma il Sommo Aiolos ha tentato di rapirla, e per questo motivo lui è stato... >> Galan si bloccò, incapace di trovare le parole migliori per tale racconto.
<< R... Rapirla? E perché mai... >> balbettò Urania incredula.
<< Galan, accidenti a te! >> ringhiò una voce alle loro spalle << Ti avevo detto di tacere! >>
I presenti si voltarono di scatto, mentre venivano quasi accecati da una fulgida luce dorata: le porte della Sala d'Oro si erano aperte, e i Cavalieri stavano uscendo fuori ad uno ad uno. Aiolia si avvicinò loro, afferrando bruscamente Galan per il polso e scostando la sua mano dalla spalla di Urania.
<< N... Nobile Aiolia, io... >>
<< Se almeno vuoi raccontare come stanno le cose, almeno fallo con chiarezza >> Aiolia si voltò verso Urania, guardandola con gli occhi smeraldini ridotti a due fessure << Mio fratello è stato ucciso dagli altri Gold Saint del Santuario dopo essersi macchiato dell'impura onta del tradimento... ma in realtà lui non ha tentato di rapire la neonata Athena >>
<< V... Vuoi dire che... ? >>
<< Esattamente, Urania. Mio fratello, Aiolos del Sagittario, l'uomo più fedele e puro del Santuario... ha cercato di uccidere la nostra Dea, con le sue stesse mani. >>

Cap.7 - The End.
To Be Continued...


Eccomi qua! Capitolo sette finalmente terminato... non ho moltissimo da dire, tranne che questo più che altro è un capitolo per presentare alcuni dei Saint presenti al Santuario... tanti li avrete riconosciuti (Moses, Shiva, Argorà) altri sono nuovissimi, come Nadia di Crateris (OC dedicato a quella stronza di Lynx no Jane che legge legge e non commenta mai un ciufolo!) e Sharmila della Bussola (OC dedicato alla mia adorata Gemini_No_Sabriel). Diciamo che in questo capitolo ho voluto inserire un po' di spunti che spero vi abbiano messo la pulce nell'orecchio... si sa, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, e quindi ne scopriremo di tutti i colori.
Il Gran Sacerdote sembra prendere tutto così alla leggera... che nasconda qualcosa? (No, MA DAI?!) E, finalmente, Urania è venuta (bruscamente) a conoscenza del segreto sulla morte di Aiolos... come reagirà alla scoperta?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo... ?
Con questo e altri dubbi vi lascio... alla prossima e grazie per aver letto!

*Fiocco di Neve - riferimento alla capretta di Heidi.



   
 
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