Anime & Manga > My HiME - My Otome
Segui la storia  |       
Autore: Atlantislux    05/09/2007    0 recensioni
[Mai HiME/Mai Otome]
L’hanno trascinata via da casa. Ora Natsuki Kruger è in un mondo sconvolto da una guerra fratricida. Perché hanno un così disperato bisogno di lei?
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Earth'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Intollerabile verità


'Avranno anche una tecnologia molto avanzata, ma di certo hanno problemi con l'impianto di riscaldamento. In questo posto si gela.'

Natsuki soppresse un brivido, alzando la testa verso il soffitto dell'hangar.

Era gigantesco e ospitava decine di aerei, elicotteri e altri veicoli militari. Quasi tutti erano verniciati di nero, con un stilizzato tridente rosso dipinto sui musi o sui fianchi.

Lo stesso simbolo decorava le bandiere nere che erano appese dappertutto, dal soffitto alle passerelle. Natsuki occhieggiò sospettosamente i drappi. C'era qualcosa di sbagliato in loro che non riusciva ad identificare.

'Rosso e nero. Una combinazione potente ma ossessiva. E non credo che sia il simbolo di questo reggimento, ma addirittura il vessillo della nazione.'

Si guardò attorno. Compagnie di soldati correvano avanti ed indietro in unità che sembravano molto disciplinate.

'Impressionante, ma trasudano fanatismo. Esattamente come le mie guardie del corpo.'

Le avevano fatto indossare una lunga cappa che la nascondeva completamente agli occhi degli estranei e, quando aveva chiesto una spiegazione, Nao aveva semplicemente scosso le spalle e ripetuto che solo il capo poteva rispondere a quelle domande.

'Il capo. Il Generale Shizuru Viola, il Comandante delle loro forza armate.'

Il gruppo si mosse e Natsuki li seguì.

Un'inevitabile ondata di malinconia e lacrime che lei non avrebbe mai lasciato vedere le chiuse la gola.

'Non siamo mai state così lontane. Addirittura distanti universi. Non ho neppure avuto il tempo di salutarti, anche se tu comunque non avresti potuto sentirmi.'

Yohko, il medico del Garderobe, le aveva spiegato chiaramente le condizioni di Shizuru. Anche se il corpo dell'Elegante Ametista era pietrificato, la guerriera era tecnicamente ancora viva, anche se difficilmente avrebbe potuto percepire quello che succedeva intorno a lei.

'E proprio quando avevi più bisogno di me ho dovuto lasciarti. La Shizuru di questo mondo farà meglio a spiegarmi perché mi ha voluto qui. E rimandarmi a casa immediatamente.'

Natsuki si guardò attorno, con un’ombra di inquietudine sul volto.

Telecamere di sorveglianza stavano seguendo ovunque il gruppo, mentre lei si sentiva sempre più oppressa dall'atmosfera della base. Camminavano da chissà quanto lungo corridoi dove, quasi ad ogni angolo, erano sistemati schermi piatti che mostravano scene di battaglie e, incredibilmente, esecuzioni pubbliche.

La sua bocca si torse in una smorfia di disgusto.

'Ci deve essere qualcosa di sbagliato in questa gente se hanno bisogno di mostrare il proprio potere in questo modo.'

Finalmente si fermarono davanti ad una porta sorvegliata da due guardie armate.

“Siamo arrivati a destinazione. Lo so che non mi crederai, Direttrice, ma spero veramente che tutte le tue domande possano avere una risposta” Nao le disse, sorridendo in un modo che ricordò vagamente a Natsuki la Nao di Earl.

Le sorrise di rimando.

'Abbiamo lo stesso aspetto e gli stessi nomi, non possiamo essere poi così differenti. Mi chiedo quando incontrerò la me stessa di questo universo.'

La porta si aprì davanti a lei, e Natsuki avanzò rigidamente, preoccupata per quello che poteva celarsi dall'altra parte.

Il suo sguardo percorse la sala e si trovò istintivamente a deglutire. Si era aspettata qualcosa del genere, ma si sentiva comunque leggermente sorpresa.

La stanza era ampia ed austera. L'onnipresente bandiera nera riposava in un angolo, mentre uno dei muri era coperto da un gigantesco display.

Una grande tavola rotonda occupava il centro della sala, e cinque persone erano sedute attorno ad essa. Natsuki si avvicinò e, all'unisono, si alzarono.

Il suo sguardo fu attratto implacabilmente dall'alta donna al centro del gruppo.

“Benvenuta alla Base Garderobe, Direttrice. Come forse già saprai sono il Generale Shizuru Viola.”

I pugni di Natsuki si strinsero, cercando di acquietare un attacco di nervosismo.

'È esattamente come lei. Parla nello stesso modo, con lo stesso accento. Anche i loro sorrisi sono identici.'

Questa Shizuru, addirittura, sembrava ancora più imponente nella divisa nera delle armate di Earth, ma non meno attraente.

'Questi vestiti ti stanno bene.'

Il sorriso del Generale si intensificò, come se Shizuru avesse colto il pensiero di Natsuki.

“Sono felice che tu sia qui. Mi dispiace per i modi rudi ma la tua presenza su Earth è della massima importanza per il futuro di questo pianeta.”

“Grazie, Generale. Ma vorresti essere così gentile da rivelarmi perché sono così importante per voi?” Natsuki chiese, rifiutando di essere ipnotizzata dal sorriso di Shizuru. Anche se il suo tono di voce non era stato fermo come avrebbe voluto.

“Assolutamente. Ma ti ora prego di accomodarti, mentre ti presento il mio Stato Maggiore. Alla mia destra hai Haruka Armitage, il Comandante in Capo dell'Esercito, poi Sergay Wang, incaricato del'Aviazione, Mashiro De Windbloom, a lei fa capo la Marina, ed infine Nagi De Artai, il Direttore dell'Intelligence. Tutti loro hanno il grado di Colonnello.”

Le mani di Natsuki le si strinsero in grembo.

'Mashiro e Nagi sembrano avere dieci anni in più, ma Haruka e Sergay sono copie carbone delle loro controparti su Earl.'

Il leggero ghigno apparso sul volto di Nagi distolse la sua attenzione dalla bionda Haruka.

'Sorridi esattamente come l'Arciduca. Fa piacere vedere che certe cose non cambiano mai' pensò sarcastica.

“Sembri scioccata, Direttrice. Non hai apprezzato il nostro comitato di benvenuto?” lui le chiese.

Natsuki si irrigidì. “Veramente mi hanno quasi fatto ammazzare.”

“Mi dispiace. Scoprirai che probabilmente le persone qui non sono educate come i cittadini di Windbloom, ma ti assicuro che abbiamo qualche aspetto positivo” Nagi replicò, caustico nonostante le sue parole.

'Sei sempre il solito infantile bastardo.'

La Direttrice si sforzò di sorridere. “Parli come se conoscessi bene il mio mondo.”

Il ghigno di lui si allargò. “Ho sentito... cose interessanti.”

'Non pensare di giocare con me in questo modo, Nagi.'

“Come il fatto che l’Arciduca De Artai sia finito in prigione dopo il suo bislacco tentativo di conquistare il mondo?”

Nagi scosse le spalle. “Un evento sfortunato, ma non è sorprendente che abbia fatto un errore bensì è stupefacente che non ne abbia mai fatti fino a quel momento. Dopotutto quanti anni aveva? Quindici, giusto? E, nonostante questo, rispetto a tutti voi era un genio politico.”

Improvvisamente Natsuki sentì la sua compostezza evaporare.

“Sei cresciuto dall'ultima volta che ti ho visto” puntualizzò. “Ma non sei di certo meno arrogante.”

“Colonello De Artai.” La voce di Shizuru, gentile ma implacabile, calò tra di loro. “Avrai tempo in abbondanza per chiacchierare con la Direttrice riguardo alla situazione politica del suo mondo, ma adesso sono certa che Natsuki sia ansiosa di sapere dov'è, e perché si trovi qui.”

Natsuki ringraziò silenziosamente Shizuru. 'Ancora un minuto e l'avrei schiaffeggiato.'

Fissò il Generale. “Proprio quello che vorrei sapere, ma soprattutto mi preme conoscere quando mi rimanderete a casa.”

“Sicuramente” le rispose Shizuru, in quel tono calmo e quasi distaccato che lei conosceva benissimo.

La Direttrice si impose di focalizzare la sua attenzione su Shizuru.

La donna toccò il piano del tavolo e il display prese vita, mostrando l'immagine di un mondo dove i bordi dei continenti e degli oceani erano esattamente come quelli che Natsuki conosceva.

“Earth è la copia del tuo pianeta e, come hai visto, noi siamo le controparti delle persone che abitano il tuo mondo. Ti trovi in quello che viene chiamato un universo alternativo.”

Natsuki si rilassò contro lo schienale della sua poltroncina.

'I nostri antichi scienziati avevano teorizzato l'esistenza di simili realtà parallele, ma ho sempre pensato che fossero solo ipotesi.'

“Ma d'altra parte la nostra linea temporale sembra differente dalla vostra” Natsuki notò. “Trovo la vostra tecnologia più avanzata, soprattutto nel campo degli armamenti. E dove sono le vostre Otome?”

Shizuru annuì. “Minori differenze tra Earl e Earth sono sempre esistite, ma abbiamo approfonditamente studiato il vostro mondo scoprendo che trecento anni fa un evento di importanza capitale accadde qui. Esso cambiò il nostro futuro in modo irrevocabile, rendendolo dissimile dal vostro.”

“Quale?”

“Fumi Himeno fu uccisa durante la guerra dei Dodici Regni, prima di poter creare il sistema delle Otome. Che, quindi, non vide mai la luce. Ecco perché non troverai nessuna Otome qui.”

La rivelazione affondò dentro di lei, e Natsuki sentì la pelle accapponarsi in risposta. “Ma... come finì allora la guerra? Fumi fu la donna che pose fine a quel massacro.”

La risata derisoria di Haruka la scosse. “Non finì mai, ovviamente. I Dodici Regni si divisero in due grandi coalizioni che stanno combattendo ancora oggi.

Gli occhi di Natsuki corsero a Shizuru, cercando il suo appoggio. 'Una guerra che dura da trecento anni? Questo è completamente folle.'

Ma Shizuru poté solo confermare le parole di Haruka.

“Windbloom, Aries, Artai, Annam, Cardair e Florince con il tempo si unirono in quella che chiamiamo la Repubblica Occidentale, un super stato con comuni istituzioni militari e un unico scopo: proteggere i nostri cittadini e sconfiggere la Coalizione Est.”

“Ma come può la vostra economia sostenere questo perpetuo stato di guerra? E la popolazione? Non è stanca di tutto ciò?” Natsuki chiese.

“Perché?” fu la volta di Sergay Wang di risponderle. “La nostra economia è pienamente funzionale alla nostra macchina militare. E la distinzione tra cittadini e soldati non ha ragione di esistere. Al contrario, per essere cittadino devi essere un soldato. Tutti noi siamo entrati nelle forze armate a quattordici anni, è la legge. Ed è lo stesso per i nostri nemici.”

Natsuki spalancò gli occhi. “Ma dove sono i vostri organi civili e politici? Noi abbiamo parlamenti, pubbliche amministrazioni, tribunali civili...”

Haruka la bloccò. “Ad eccezione della Presidentessa furono sciolti molto tempo fa, e rimpiazzati dai loro equivalenti militari. Era inutile avere duplicati.”

La Direttrice dovette resistere alla tentazione di scuotere la testa. 'Inutile? Dove sono finita?'

E, improvvisamente, fu conscia di un fatto non detto. Si morse le labbra, fissando i volti delle cinque persone sedute accanto a lei.

“Quindi, se veramente non avete nessuna istituzione civile, voi dovreste anche essere...”

Shizuru finì la frase per lei.

“È un dato di fatto che lo Stato Maggiore è anche l'organo a cui spettano tutte le decisioni strategiche, sia militari, sia quelle che tu chiami civili.”

Natsuki sbatté le palpebre, al colmo della sorpresa. 'E non ti sembra assurdo? Il tuo paese è una repubblica solo nel nome, ma in realtà è una dittatura militare.'

Prese un profondo respiro.

“Ma Haruka ha menzionato una Presidentessa. Perché non è qui con noi?”

Shizuru scosse gentilmente la testa, mentre il suo sorriso scompariva.

“La nostra amata Presidentessa, Natsuki Kruger, fu uccisa una settimana fa da una terrorista riuscita a penetrare attraverso il nostro cordone di sicurezza. Ecco perché abbiamo bisogno di te.”

Natsuki sentì il sangue abbandonarle il viso. Le sue mani afferrarono i braccioli della sedia, in un disperato tentativo di fermare il tremito che la scuoteva. Aprì la bocca, senza riuscire a proferire verbo poi, uno sguardo al volto di Shizuru le suggerì quello che doveva dire. 'Non mi sbaglio. Tu sei devastata.'

“Mi dispiace” le mormorò.

'L'hai persa, e anch'io ho quasi perso la mia Shizuru. Noi siamo simili...'

Se non fosse stato per il tavolo posto tra di loro Natsuki le avrebbe stretto la mano.

“Scusate se interrompo questo momento così struggente, ma non sarebbe meglio andare al punto?”

L'irriverente domanda fece girare selvaggiamente la testa di Natsuki verso Nagi, ma l'acida risposta che si era preparata le morì sulle labbra quando sentì la voce di Shizuru.

“Nagi ha ragione. Dobbiamo ancora dirti perché sei qui, e abbiamo poco tempo.”

Il silenzio cadde tra di loro, mentre Shizuru sembra recuperare la propria compostezza.

“La Presidentessa domani avrebbe dovuto tenere un discorso davanti al nostro popolo. È un appuntamento annuale, nel quale lei presentava un rapporto sullo stato della Repubblica e della guerra. Ma domani sarebbe stato diverso da tutti gli anni precedenti, perché la Presidentessa avrebbe dovuto annunciare un massiccio attacco contro i nostri nemici, e chiedere il supporto della popolazione.”

“Non può farlo qualcun'altro?”

“No. È un suo compito specifico. E la Presidentessa non è eletta, ma scelta alla nascita e rimane in carica fino alla sua morte. Possono essere candidate solo bambine, e per tutta la sua vita lei è come una dea vivente per noi. È il pilastro della nostra nazione, e rappresenta la nostra forza e il nostro onore, puoi quindi immaginare che tipo di disastro sarebbe se il popolo venisse a sapere della sua morte. E non solo. Sono anni che prepariamo questa operazione, ma senza il sostegno morale della Presidentessa tutto si risolverebbe in un fallimento. E sarebbe un peccato, perché questo attacco potrebbe con tutta probabilità mettere la parola fine alla guerra.”

“Se era così importante perché non avete scelto una sosia per sostituirla in momenti come questo?” Natsuki chiese.

“Impossibile. Prima di ogni apparizione pubblica la Presidentessa è sottoposta a un esame del DNA per stabilire che sia effettivamente quella vera. E usare un clone era fuori questione; sono tutti incredibilmente instabili.”

Chiedendosi cosa fosse un clone Natsuki scoccò un'occhiata a Shizuru.

“E così mi avete scelta come sostituta.”

“Sì. La nostra tecnologia ci ha permesso di ricercare, attraverso porte dimensionali come quella che tu hai attraversato, una donna che potesse prendere il suo posto. Ma in tutte le migliaia di universi setacciati, solo due persone sono risultate adatte.”

“Solo?”

Shizuru sorrise.

“Alcune erano troppo giovani e altre troppo vecchie, e altre neppure completamente umane. Oltretutto, uno dei requisiti per essere il pilastro è la verginità, e non puoi nemmeno immaginare quanto questo elemento sia raro in natura.”

Natsuki abbassò di scatto la testa per nascondere il rossore.

“Perfetto. E chi era invece l'altra donna?” bofonchiò.

“Una ragazza di un mondo chiamato Terra. Ha poteri straordinari e una volontà d'acciaio, ma è anche piuttosto testarda, e troppo giovane per noi.”

“E se rifiutassi?” esplose Natsuki, mentre un lampo di sfida le illuminava lo sguardo.

“Non puoi. Non quando siamo la tua unica speranza di ritornare a casa” le ululò Haruka, calando il pugno sul piano del tavolo.

“Colonnello Armitage” la richiamò Shizuru.

Natsuki non poté far altro che sogghignare davanti allo scambio tra i due ufficiali.

'Con i collaboratori che ti ritrovi passerai la giornata a pacificare le liti tra loro. Non ti invidio di certo, Generale Viola.'

Si guardò attorno mentre Shizuru era ancora impegnata a placare Haruka.

'Mashiro sembra l'unica persona tranquilla in questo gruppo di fanatici guerrafondai.'

La ragazza dai capelli lavanda, che Natsuki conosceva, era diventata in quel mondo una donna molto bella, dai lineamenti perfettamente cesellati e dallo sguardo sicuro di sé e amichevole. Conscia degli occhi di Natsuki su di sé, Mashiro le sorrise.

“Non ti preoccupare, Direttrice, la tua presenza qui è richiesta solo per due giorni.”

“Solo? Come mai?”

“Dopo il discorso e l'inizio dell'attacco non ci sarà più bisogno di te, e sarai libera di tornare a casa.”

Natsuki annuì lentamente.

'Sembra sincera. E Haruka ha ragione. Senza il loro aiuto non ho speranze di rivedere Earl.'

La sua attenzione ritornò su Shizuru.

“Suppongo che mi dovrò preparare per domani.”

Il Generale le indicò una scatola piatta posata di fronte a lei.

“Quello è un computer portatile. Dentro troverai il testo del discorso. La mia segretaria ti assisterà, ma quello che dovrai fare sarà solo impararlo. Sono a tua disposizione se hai bisogno di maggiori informazioni, e sarebbe un piacere averti a cena.”

Shizuru le regalò un altro dei suoi caldi sorrisi, e Natsuki dovette trattenersi dal non arrossire come una ragazzina.

'Sei una donna molto affascinante, Shizuru di Earth' pensò. 'Quasi quanto la mia Shizuru.'

----------------------------

Il Generale Viola salutò Natsuki e la osservò mentre se ne andava, ma quando finalmente rivolse il suo sguardo penetrante sui Colonnelli la temperatura nella stanza sembrò precipitare. “Non so quali siano i vostri piani. E non mi importa. Ma vi do la mia parola che se qualcosa dovesse accadere a Natsuki mi riserverò l'onore di piazzare una pallottola nelle vostre inutili teste” disse soavemente.

Poi, senza nemmeno preoccuparsi di guardarli un'ultima volta, si alzò e se ne andò, lasciando solo un pesante silenzio dietro di lei.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > My HiME - My Otome / Vai alla pagina dell'autore: Atlantislux