Allora, premetto che è una cosina nata nella mia testa malata dopo appena cinque ore di sonno, e che mi ha letteralmente trascinata giù dal letto alle sette di domenica mattina per essere scritta in meno di 15 minuti.
E' dedicata alla mia adorata Min, che è il Magnus che ogni Alec dovrebbe avere accanto, ed alla mia doppia Parabatai, che mi ha convinto a partecipare al GDR di Shadowhunters, dando inizio a tutto questo... sì, potete prendervela con lei. u.u
Vi adoro, e non smetterò mai di dirvelo, sappiatelo!
Cla

Alec stava tentando da svariati minuti di convincerlo ad abbandonare quell’insano proposito per la serata. Senza risultati tangibili, fino a quel momento. Si era arrabbiato, aveva fatto l’offeso, l’aveva persino minacciato di mandarlo in bianco per il resto della sua vita. Niente. L’ultima possibilità era in effetti una minaccia talmente assurda che lui per primo non l’avrebbe degnata della benché minima considerazione.

-        Magnus… amore mio, luce dei miei occhi…

-        Piume delle mie piume..

Si fermò un attimo interdetto, fissando lo stregone che gli stava ridacchiando in faccia. Probabilmente si trattava di un’altra delle battute che non avrebbe mai potuto capire, perché faceva riferimento ad epoche perse nelle sabbie del tempo, o semplicemente a quel mondo mondano che conosceva ancora così poco.

-        Che stai…

-        Paperon Dé Paperoni… hai presente? Decisamente devo portarti in un negozio di fumetti prima o poi, mio piccolo Nephlim…

Scosse la testa, rifiutando di farsi distrarre dallo scopo principale della discussione, e cioè convincere il suo fidanzato a desistere dall’idea malsana di uscire di casa vestito in quel modo.

-        Magnus… ti prego, togliteli!

I pantaloni di pelle gli stavano decisamente bene, questo doveva ammetterlo. Disegnavano perfettamente le curve del suo corpo, adattandosi come una seconda pelle a zone che avrebbe preferito essere il solo ad apprezzare. Si voltò con un sospiro frustrato, passandosi la mano tra i capelli.

-        Potevi chiedermelo prima, amore… non ti rifiuterei mai una cosa simile…

La voce di Magnus era calda e sensuale vicino al suo orecchio, mentre le mani dello stregone gli circondavano la vita, insinuandosi sotto la maglietta leggera per accarezzare i muscoli del suo addome, e seguire con la punta delle dita il contorno delle sue cicatrici.

-        Sapevi che i pantaloni di pelle vanno indossati direttamente sulla pelle nuda? La biancheria intima rovinerebbe l’effetto…

Alec arrossì furiosamente alle sue parole, solo per un istante, prima che il sangue defluisse dal suo viso verso zone in cui non era decisamente il caso si dirigesse in quel momento.

Izzy aveva organizzato un’uscita a coppie, per quella sera. Lui e Magnus, lei e Simon, Jace e Clary. Avrebbero passato una serata come ragazzi qualsiasi, senza pensare ad angeli, demoni e fine del mondo imminente.

Avrebbero dovuto già essere per strada, a quell’ora. Sarebbero arrivati in ritardo, e Jace si sarebbe arrabbiato con lui. Tantissimo.

Ma non poteva assolutamente permettere che Magnus uscisse con addosso QUEI pantaloni. A maggior ragione ora che, lo sapeva, non sarebbe riuscito staccare lo sguardo da essi per il resto della serata nemmeno sotto tortura.

-        Oh, per l’Angelo… Jace dovrà aspettare...

Esclamò voltandosi nel cerchio delle sue braccia e posando le mani sui suoi fianchi, fasciati dalla pelle nera. Spense con un bacio la risata nascente del suo compagno, stringendolo a sé.