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Autore: The Cactus Incident    19/02/2013    3 recensioni
Il mio spettacolo era arrivato al termine, il sipario si abbassava e le luci si spegnevano, tingendosi di un applauso rosso scarlatto.
[...]
L’ascia si sollevò, pronta a calare senza esitazioni, ma il sibilo della lama che vibrava nell’aria fu interrotto, quando un verso infernale squarciò l’innaturale silenzio che per quella giornata aveva riempito Asgard.
[Daenerys Targaryen -Il torno di Spade]
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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dany chapter 8

Nel palazzo di Aflheimr, com’era anche giusto che fosse, vivevano e bazzicavano un sacco di persone, dei ceti nobiliari più diversi. Cavalieri, sacerdoti, saggi, conti, tenenti e via discorrendo.
Com’era più che logico, vi era anche la famiglia reale al completo. Il re Aegon e la regina Sheira avevano quattro figli.
Di questi, m’incuriosiva molto la secondogenita, la prima femmina, Tessriel.
Tessriel era una classica bellezza elfica, dal fisico sottile ed aggraziato e i lineamenti molto simili a quelli della madre, ovviamente più freschi e giovanili. La folta chioma arrivava fino ai fianchi con morbide curve dalle tonalità azzurrine, quasi sempre poggiata sulla spalla sinistra e gli occhi erano color indaco intenso, più tendente all’azzurro rispetto agli occhi della cugina Daenerys.
Tessriel però, non mi aveva colpito per la sua bellezza, quanto per il suo sfregio.
La principessa infatti aveva il lato sinistro del viso sfigurato dalla fronte, scendendo lungo la tempia, l’orecchio, lo zigomo, lambendo parte della guancia e scivolando lungo la mascella, per arrivare al collo. La sua pelle era rovinata e bozzosa, come reduce da una ferita molto profonda, simile a quella che avrebbe potuto provocare dell’acido. Era difficile, quasi impossibile trovare un elfo chiaro così sfregiato.
Gli elfi erano famosi per le loro grandi conoscenze come guaritori e ottimi chirurghi. Sembrava assurdo che proprio una loro principessa portasse cicatrici così evidenti.
L’avevo notata nel giardino. Tessriel era indubbiamente bella, ma aveva sempre un’espressione torva e le labbra strette, mentre gli occhi di un colore così limpido, lanciavano sguardi astiosi a chiunque indugiasse con lo sguardo sul suo viso per più di qualche secondo.
Rivolse anche a me alcune di quelle occhiate, ma con sua immensa sorpresa, non cedetti alle sue occhiate, anzi, sorrisi divertito. Non avrei di certo avuto paura di una principessina viziata e scontrosa che, seppur in età da marito, gironzolava ancora per il palazzo paterno.
Altro strano particolare che avevo notato, era che Tessriel non poteva, in alcun modo, soffrire Daenerys.
Se verso gli altri le occhiate di astio venivano lanciate solo per pochi secondi, verso quella che ormai ero abbastanza sicuro fosse la cugina, erano una costante fissa quando si trovavano entrambe nella stessa stanza.
Daenerys, dal canto suo, sembrava non farci caso più di tanto.
La mia carceriera era abituata a cose ben peggiori, ne ero certo ormai, qualche sguardo d’invidia della cugina erano bazzecole per la Madre dei Draghi.
Se riuscivo a sbrogliare anche solo in parte la verità su Daenerys, e senza nemmeno una certezza così sicura, come le mie supposizioni sul suo mandante, su di lei il mistero s’infittiva a ogni occhiata degli sconosciuti e a ogni secondo che passava.
Chi era quella mezzosangue tanto prodigiosa?
Com’era possibile che in età così giovane avesse perso la sua famiglia da poco creata?
Perché riceveva tante occhiate di astio quante di ammirazione?
Non capivo.
Probabilmente avere una donna così potente come alleata era un particolare che faceva gola a molti (anche se aveva appena perso un drago, visto che ormai Rhaegal era mio), eppure sembrava che non fosse molto ben vista da alcune autorità di Alfheimr.
Devo ammetterlo, mi incuriosiva. E non poco.
Daenerys era un mistero non indifferente e per un principe annoiato come me, era un succulento boccone. Fra l’altro, scoprire quanto più possibile su di lei avrebbe potuto rivelarsi molto utile, ne ero certo.
Sapevo bene che avrei dovuto concentrarmi su ben altro, come l’individuazione dello Scrigno degli Antichi Inverni per riuscire a controllare i miei poteri di Jotun, eppure il capire la situazione, mi stava lentamente rodendo il fegato.
Ero curioso, lo sono sempre stato. Tutto quello che non conoscevo, dai particolari futili alle grande scoperte, m’incuriosiva e dovevo sapere.
Fu per questo che mi rivolsi al fedele Lord Eddard.
Edd era il figlio del primo cavaliere del re e a quanto avevo potuto capire, era un ottimo combattente e sia il re che Daenerys si fidavano di lui. Avrei dato una bella prova di fedeltà e genuina curiosità chiedendo a lui qualche pettegolezzo.
Non persi tempo e gli chiesi spiegazioni la prima volta che lo vidi.
Avevo notato che guardava con una certa adorazione Lady Tessriel, quindi partii proprio da lei.
Ero seduto su uno degli alti basamenti sotto gli archi che davano su uno dei tanti giardini interni, una gamba penzoloni oltre l’arco e l’altra poggiata sulla base di marmo su cui ero seduto, mentre sfogliavo un grosso volume su alcune piante di Alfheimr.
Lui passò tranquillo, con un sorriso e un leggero cenno della testa, mi salutò.
“Lord”
“Eddard, ti stavo cercando!” dissi volutamente gentile e sorridente, mentre chiudevo il volume. Il giovane guerriero rimase leggermente sorpreso.
“Me, Lord?”
“Si, proprio tu” Sulla Terra avrei avuto una grande carriera da attore, ne ero certo.
“Ci sono per caso stati problemi con la sella?”
“Oh no, assolutamente, la sella è perfetta…. volevo piuttosto chiederti una cosa che m’incuriosisce da un po’”
“Certo, chieda pure” rispose quasi interrompendomi, ma feci finta di niente.
“Mi chiedevo… cos’è successo al viso di Lady Tessriel?”
Edd si rabbuiò e gli occhi limpidi e cerulei sembrarono quasi scurirsi.
“Fu un incidente terribile, Lord Senna” Spesso dimenticavo quanto fosse stupido e disgustoso il nome che Daenerys mi aveva “dato”.
“All’epoca io ero un bambino, ma lo ricordo chiaramente. Non avevo mai visto il re così infuriato, per di più con una sua nipote” aggrottai le sopracciglia “Una sua nipote?” Edd annuì con aria grave.
“E’ stata colpa di Daenerys” Faticai a non sgranare gli occhi.
Daenerys? La paladina Daenerys?
Mi risultava difficile crederci.
Con aria dubbiosa quasi ordinai al giovane un “Vai avanti”
“Erano molto piccole e sinceramente non ricordo bene il motivo del diverbio. Fra le due cugine non era mai corso buon sangue, ma nell’ultimo periodo, la principessa Tessriel sembrava aver deciso di essere quanto più odiosa possibile. Ricordo che Lady Tessriel non dava pace a Lady Daenerys in nessun modo. Era sempre pronta a canzonarla e prendersi gioco di lei in qualsiasi occasione. Uno dei suoi argomenti preferiti per beffeggiarla erano le sue origini di gigantessa di fuoco.
Ricordo che era come una tortura continua e incessante e quel gruppetto di oche che circondavano Lady Tessriel le davano sempre man forte.
All’epoca la Madre dei Draghi non era forte e indipendente come la conosciamo oggi. Era comunque una bambina, una delle più dolci, docili e gentili che si fossero mai viste.
Era anche indubbiamente bella, sarebbe diventata una splendida donna negli anni, ma il suo carattere era quasi di sottomissione, faceva finta di non ascoltare.
Quindi un giorno, quando dopo gli ennesimi sbeffeggiamenti, i capelli di Lady Tessriel presero fuoco, nessuno poteva crederci.
Daenerys era come….. esplosa. Ricordo bene che i suoi occhi si erano completamente appannati di nero e i solchi che contraddistinguono la pelle dei giganti erano affiorati sulla sua carnagione ambrata con una tonalità porpora molto intensa.
La treccia sinistra di Lady Tessriel bruciò completamente arrivando a lambire la carne e anche il resto dei capelli. Il problema più grande fu che Daenerys l’aveva fatto senza rendersene conto, era fuori controllo e non era neanche in grado di gestire il fuoco creato da lei stessa. Quando Lady Tessriel arrivò alla fontana e vi si gettò ormai il danno era fatto. Rischiò anche di affogare, visto che svenne dal dolore.
La fiamma generata dai Giganti di Fuoco è ben diversa dal fuoco che noi conosciamo. Si tratta di energia pura e difficile da controllare, i cui danni sono per lo più irreversibili.
In molti provarono ad aiutare la principessa, ma fu tutto inutile. I capelli col tempo ricrebbero, ma suo viso è rimasto così”
Ero semplicemente sconvolto.
Daenerys fuori controllo, che da fuoco alla sua stessa cugina deturpandola a vita.
Improvvisamente cominciavo a capire quello strano discorso che aveva fatto da ubriaca.
Non era compassione, era comprensione.
Non era come quando Thor provava a tirarmi su di morale, senza nemmeno sapere cosa io stessi passando davvero, mentre tutta la corte mi prendeva in giro e rideva di me per la mia figura esile e il disinteresse nella battaglia e nel combattimento corpo a corpo.
Daenerys era passata per gli stessi sbeffeggiamenti che avevo subito io, ma il fuoco dentro di lei non era assopito come il ghiaccio dentro di me.
Lei bruciava di fiamma viva, talvolta troppo difficile da controllare, sopratutto per una bambina stanca.
Il piccolissimo dubbio di aver sbagliato ad attaccarla in quel modo s’insinuò dentro di me, ma morì rapidamente.
“E Daenerys?” chiesi con un perfetto tono disinteressato.
Quell’episodio sembrava la versione drammatica di un’altro molto più vicino a me, quando avevo rasato a zero Lady Sif.
“E’ stata bandita dal regno per molto tempo. Le cose sono cambiate quando si è sposata con un nobile di Muspell ed è rimasta incinta, annunciando che voleva che suo figlio nascesse qui. A quel punto ha potuto tornare e implorare perdono che le fu ovviamente concesso” si guardò un attimo attorno e abbassò considerevolmente il tono della voce.
“Bisogna anche dire che da quando ebbe l’aborto e acquisì tutto il potere derivante dai draghi, sono stati in pochi ad opporsi alla pace con una persona così potente come lei”
“La Principessa non mi sembra molto contenta di questo, però” Edd emise un sospiro che era tutto un programma. Per l’occhio buono di Odino, fa che il moccioso (moccioso che al massimo aveva uno o due anni meno di me) non attacchi a confidarsi con me.
“La Principessa ormai non è più contenta di nulla. Nessun nobile si fa avanti per chiederla in sposa. Eppure è così bella…. trovo che quello che è successo al suo viso la renda ancora più affascinante. E’ una maga potente e una delle migliori guaritrici del regno. Ci sono state occasioni in cui mi sono trovato con lei e il suo umore era ….. un po’ meno torvo del solito e…”
Loki, prendi un respiro profondo, concentrati, non ucciderlo e, per carità, sii quantomeno gentile, mi dissi. Edd era un grande amico di Daenerys e fare colpo su un grande amico di Daenerys poteva farmi guadagnare dei punti agli occhi della donna. Volevo la sua completa fiducia ed ero disposto anche a sorbirmi gli stucchevoli discorsi di Eddard.
In effetti c’era ancora una questione in sospeso fra me e Daenerys, quando da ubriaca mi aveva fatto quella spassionata dichiarazione piena di compassione che mi aveva mandato su tutte le furie, ma in fin dei conti era ubriaca, quasi sicuramente non se ne ricorderà nemmeno.
“E questo è accaduto prima o dopo che tu te ne innamorassi?” dissi distrattamente, con un mezzo sorriso ed Edd cambiò colore. Il suo solito pallore divenne un rosa intenso.
“Io non sono…” cominciò, ma mi bastò inarcare un sopracciglio per farlo desistere. Lui alzò gli occhi al cielo.
“Prima” rispose con un sospiro.
“E quand’è che avresti intenzione di dichiararti? Non credo che il re si opporrebbe, sei un guerriero rispettabile e fidato…”
“Per non parlare del fatto che sua figlia non è per niente richiesta e ha un carattere che farebbe inorridire buona parte del regno di Alfheimr”
“Sono fattori che potresti sempre sfruttare a tuo vantaggio” dissi tranquillo e lui mi sembrò parecchio sospettoso.
“Non credo sia una cosa molto nobile”
“C’è un detto che hanno su Midgard, non credo tu lo conosca… ‘In amore e in guerra tutto è concesso’, quindi non penserei più di tanto alla morale”
“Midgard? Ci sei stato spesso?” scrollai le spalle.
“Un paio di volte… è un posto con ancora molta strada da fare e che spesso ignora la presenza di altri essere intelligenti e soprattutto superiori nell’universo, ma non importa. Come ogni civiltà inferiore sono convinti della loro superiorità… ma non è questo l’importante”
“L’importante è che Lady Tessriel mi vede come una sorta di servitore di rango più alto, non accetterà mai di sposarmi”
“Preferisci provare o chiederti per il resto della tua vita se avresti potuto essere felice con lei? Personalmente ti propongo la seconda, una vita di rimpianti non merita nemmeno di essere vissuta”
Ma quanto ero bravo a dispensare perle di saggezza a ragazzini infatuati.
Ero disgustato, profondamente disgustato da quell’essere che mi stava di fronte, tanto stupido e infantile.
Un guerriero dal cuore decisamente troppo morbido. Sarebbe morto presto, quasi sicuramente.
Edd si guardò a lungo le mani, mentre quasi masticava il suo labbro inferiore.
“Ti do un consiglio, se davvero hai intenzione di farne la tua sposa, parla con lei. Falla tua prima che sia suo padre a decidere, altrimenti avrai un matrimonio tutt’altro che felice. E se davvero la ami vedi di continuare a farlo. E quando questo finirà, continua ad apprezzarla per quella che è e non per l’idea che ti sei creato di lei, perché e l’unico modo per vivere bene con una persona a cui si è legati per l’eternità”
“Sembra essere molto esperto, Lord Senna” scrollai le spalle.
“Sono un buon osservatore e so cosa vuol dire soffrire, nient’altro”
“Lei è sposato?”
“No, ma credo che mio… padre abbia combinato un qualche matrimonio per me con una nobile…. Non credo che la sposerò”
“E’ innamorato di un’altra, Lord?” avrei tanto voluto chiedergli, con tono tutto fuorché gentile, se avevo la faccia di un innamorato, ma mi morsi la lingua e desistetti.
“No Eddard, semplicemente un paio di cose sono andate male e non credo il matrimonio si farà”
“Ma la donna com’è?” scrollai le spalle.
“So che è bionda, ma non l’ho mai vista” Edd rimase sorpreso.
“Fanno ancora di queste cose su Asgard?”
“Ogni tanto…. Io adesso devo andare e se davvero tieni a lei come dai a vedere, ti converrebbe parlare con Lady Tessriel” mi alzai e andai prima in camera per cambiarmi e poi nelle scuderie, sperando che Daenerys si trovasse lì per i nostri allenamenti, visto che nei suoi appartamenti non c’era.
Difatti era lì, puntuale e perfetta come sempre, mentre si stiracchiava.
“Buongiorno Daenerys”
“Senna” disse divertita, a mo di saluto.
“Vedo che ti sei ripresa bene dall’incidente di ieri. Quando ti ho lasciato eri al quanto…. Disorientata e disinibita” dissi divertito. Alzò gli occhi al cielo e trattenne male un sorriso.
“Per via di quel liquido. Se ho detto qualcosa d’insensato, posso dichiarare di non essere stata in me. Non ricordo niente di ieri sera. L’ultimo mio ricordo e la sala delle guarigioni e la bottiglia rotonda…. Ho detto qualcosa di sconveniente?” scrollai le spalle.
“Niente di così eclatante…. Hai cominciato a dire qualcosa sul capire cosa significa essere considerati un mostro e un diverso. Sul momento mi sono arrabbiato, ma poi ho saputo che sai davvero cosa significa”
Era sorpresa, ma non più di tanto.
“Chi è stato a parlartene? Edd?”
“Si, ma per puro caso. Mi chiedevo cosa fosse successo al volto di Tessriel e lui mi ha raccontato la storia…. E spiegato che è colpa tua”
Daenerys sorrise divertita e malinconica.
“Eh si, sono una brutta persona anche io, visto?” scossi la testa.
“Non credo, Tessriel non avrebbe dovuto farlo. Se ne fossi stato in grado anche io, probabilmente tutti i guerrieri più valorosi di Asgard sarebbero deturpati”
“Devi aver avuto una bell’infanzia anche tu”
“Oh, posso assicurartelo…. Mi chiedo solo come mai tu non sia diventata altrettanto… come mi hanno definito? Ah si.. ‘Nociva per la comunità tutta’ o qualcosa del genere…”
“Proprio perché sono stata esiliata da Alfheimr. A quel punto mi sono spostata a Muspell e lì dare fuoco alle cose era più che normale e se anche le fiamme lambivano un altro bambino o un adulto non accadeva niente, visto che la fiamma dei giganti non fa niente a un altro gigante di fuoco”
“Oh…. Quindi l’essere stata allontanata come persona nociva ha evitato di farti crescere in un ambiente nocivo?” annuì secca.
“Esattamente”
“Io non sono stato altrettanto fortunato”




Bene, è più o meno un secolo che non aggiorno
Buone feste fatte
Spero ci sia rimasto qualcuno a leggere, ma la mia vita è andata a gambe all’aria e la mia ispirazione è sfumata
spero che il prossimo capitolo arrivi prima, ma non posso prometterlo, magari con qualcosa di più di un capitolo di passaggio.
Lo ammetto, ho preso il nome Tessriel dalla saga dei libri “Fallen” v.v anche se non ricordo se nel libro c’erano due o una “L” alla fine….
Mi serviva solo per “irrobustire” il passato di Daenerys e renderla anche solo un pochino più simile al nostro Dio degli Inganni *fu così che risultò patetica*
Spero ci sia ancora qualcuno che segue questa storia
alla prossima
The Cactus Incident


  
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