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Autore: Cristie    20/02/2013    2 recensioni
Raccolta tema Sterek con riferimenti fino alla seconda stagione andata in onda.
Capitolo uno - Savin'me.
Derek è tormentato da vecchie ferite, può la presenza di Stiles fare qualcosa?
Storia sospesa a data da destinarsi.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Teen Wolf
Pairing/Personaggi: Stiles S. /Derek H.
Rating: Verde;
Beta: Me stessa.
Genere: Introspettivo, Romantico (?).
Warning: //
Words: 2105
Summary: Derek è tormentato da vecchie ferite, può la presenza di Stiles fare qualcosa?
Note: Prima OS di una racconta di capitoli, con riferimenti alle due stagioni messe in onda, quindi spoiler per chiunque non le avesse viste. È un work in progress, quindi staremo a vedere. Altri chiarimenti e saluti a fine capitolo! PS : la storia è ispirata da una canzone dei Nickelback, che fa anche da titolo, le strofe ad inizio e fine della stessa sono la traduzione in italiano di alcune strofe della canzone.

Link per ascoltarla: http://www.youtube.com/watch?v=_JQiEs32SqQ

 

 

 

 

 

 

Savin' me.

 

 

 

 

 

"le porte del paradiso non si apriranno per me
con queste ali rotte sto cadendo
e tutto quello che vedo sei tu
questi muri cittadini non mi sono cari
sono sul cornicione della diciottesima storia
e oh, sto urlando per te
torna, per favore sto invocando
e tutto quello di cui ho bisogno da parte tua
presto sto cadendo"

 

 

 

 

 

 

 

Ci sono giorni in cui si doveva sputare sangue per arrivare alla sera.

Giorni in cui non importa quanto impegno ci si mette a non pensare, continuamente votati alla impresa disperata di focalizzare la testa da un'altra parte. Tutto irrimediabilmente inutile.

Non si sfugge hai ricordi.

È stanco Derek, stanco della sua vita e della sua solitudine.

Quante volte si è ritrovato davanti alla lapide dei suoi genitori e di sua sorella a pregare di poterli raggiungere presto?

Una smorfia che può assomigliare ad un sorriso sarcastico passa sul volto del giovane Alpha -pregare – ne ha viste troppe Derek per credere ne l'esistenza di un Dio che veglia sugli uomini.

Ha perso troppo, così tanto che è a malapena pensabile di rimpiazzare.

Come può un branco di Beta compensare la sua famiglia?

È una di quelle giornate, dove vecchie ferite tornano un po' ad aprirsi e si ha la voglia di non aver nulla a che fare con in mondo.

È facile per lui tagliare i ponti con il resto del mondo, con quella parte infinitesimale di genere umano che ancora ha dei contatti con lui : per cui niente cellulare, lasciato spento nel suo rifugio. E niente macchina, muoversi a piedi lo aiuta a scaricare fisicamente un po' della tensione che attraversa il suo corpo e che non andrà via tanto facilmente.

È bello starsene un po' nell'oblio, camminare per le strade semi deserte in una sera d'inverno mentre gli altri se ne stanno al riparo nelle loro case, con le loro famiglie . Ma va bene così.

Il sole è ormai tramontato da un pezzo, lasciando spazio ad un grigio che scatena una pioggia violenta.

Presto sarebbe tutto passato.

Non vuole che questo, semplicemente arrivare a l'alba successiva e ripensare al suo branco, e agli Alpha che presto sarebbero arrivati a chiedere la sua testa.

Manca così poco.

 

 

- Derek! - la voce di Stiles, impossibile confonderla, gli arriva da dietro a qualche metro da lui.

Si stringe nelle spalle e affonda di nuovo le mani nelle tasche della giacca di pelle, aumenta il passo cercando di mettere più distanza possibile da quel ragazzo fastidioso,nella speranza che capisse il messaggio: non voleva essere disturbato.

Ci spera almeno, da tempo Derek ha capito che quel mucchietto d'ossa e sarcasmo è molto più di quello che da a vedere. Quando voleva sapeva essere molto intuitivo, e magari avrebbe capito il suo bisogno di essere lasciato in pace.

Già povero illuso.

- Derek! Si può sapere che ci fai a piedi con questo tempo? Sali dai che ti do un passaggio – i freni della vecchia jeep stridettero come il fischio di un gesso sulla lavagna nelle orecchie mannare dell'Alpha. Costringendolo ad una battuta d'arresto nella sua camminata solitaria.

Vuole solo che la notte finisca Derek, ed in fondo a pensarci bene Stiles può essere d'aiuto a modo suo.

- Allora? - domanda di nuovo il ragazzo dentro la macchina, in attesa.

Senza dare una risposta l'Alpha passò davanti alla macchina diretto al lato passeggero, aprì la portiera e salì.

La vecchia jeep azzurra ripartì.

 

 

 

Qualcosa non andava, Stiles se n'era accorto immediatamente. Non appena Derek si era girato per scrutarlo con quel suo paio di occhi grigi.

Derek gli fa provare molte cose, lui fa parte del pacchetto 'Scott – migliore amico licantropo – cacciatori e derivati' che lo ha introdotto nel mondo del sovrannaturale. Si conoscono, ma sono lontani da l'essere amici. Possono definirsi alleati grazie alle numerose esperienze che insieme hanno condiviso.

L'ha visto fare tante cose, ma non ha mai avuto paura di lui.

Quella sera Derek ha un qualcosa di terrificante, Stiles sente un brivido percorrergli la schiena e sa che probabilmente Derek sta già fiutando quel suo picco di paura.

Ma Derek non lo guarda, tiene lo sguardo fisso sul finestrino.

Non sa cosa fare Stiles. Intanto un silenzio cala tra i due come sottofondo il motore della jeep.

Il ragazzo stinge ancora di più il volante tra le mani, nervoso.

- Ero da Lydia, mi sta aiutando a prepararmi per il recupero di biologia. Dice che sono un caso disperato...la fa facile lei! Con quel suo tono a dire che mi mancano totalmente le basi chiedendosi come avevo fatto ad arrivare al secondo anno in quelle condizioni! Voglio dire neanche fossi un caso clinico. Punto alla sufficienza non al Nobel per la ricerca! -

Comincia a guidare senza una meta particolare, non ha chiesto a Derek dove dovesse andare, opta alla fine per dirigersi al vecchio deposito dei treni. Dove il licantropo si era stabilito di recente, il tutto non mancando di continuare il suo monologo.

- E Scott! Gli avevo chiesto di non usare i suoi sensi da lupo con me! E lui invece ha fatto tutto l'opposto. Seriamente capisco che per voi lupi è naturale come respirare, ma vogliamo parlare del rispetto per i comuni mortali? Quest'anno finalmente sarò un titolare nella squadra di lacrosse, grazie alle mie capacita umane! Ed invece voi siete praticamente perfetti fisicamente! Non è reg..-

- Accosta - il tono basso della voce, ghiaccia il sangue nelle vene del giovane. La pioggia continua a cadere a secchiate.

- D..Derek non siamo ancora arrivati al deposito! Solo un altro po' di pazienza – cerca di trattare il giovane non accennando a fermare il mezzo.

Questo prima che Derek non gli stringesse il braccio destro in una morsa così forte da bloccargli la circolazione sanguigna - Ferma.questa.macchina.Stiles -

Non ha bisogno di farselo ripetere una terza volta, la voce baritonale del licantropo che sembra provenire da l'oltre tomba è più che convincente.

Purtroppo però la sua mente è sempre più veloce del suo corpo, una sterzata a destra improvvisa sul primo spazio sterrato. La macchina sobbalza ed il motore si spegne.

Respira veloce Stiles, il cuore che gli batte forte in petto, ma non si volta. Non ha il coraggio di vedere quale forma ha la creatura arrabbiata che di colpo ha preso il posto di Derek. Molto meglio appoggiate la testa sul volante, chiudere gli occhi e regolarizzare il respiro.

Uno, due , tre respiri profondi e lo scatto della portiera che si apre.

È solo Stiles, quando riapre gli occhi. Di Derek non sembra essere rimasta nemmeno l'ombra.

Di una cosa il ragazzo è sicuro non gli correrà dietro una seconda volta.

 

 

 

 

Derek sente tutto ovattato intorno a sé, non ha idea di dove stia andando. Immagina di camminare per quelle che sembrano essere delle ore, potrebbero trattarsi anche di una manciata di minuti e non farebbe poi molta differenza.

Con lentezza riprende lucidità, i suoi sensi di lupo gli vengono subito in aiuto.

È ancora notte, si trova nella foresta e l'aria è permea di umidità.

Riconosce quella zona, per anni insieme a sua sorella aveva percorso quel sentiero il pomeriggio mentre tornava a casa da scuola.

È a casa.

Davanti a lui, si staglia il rudere di quella che era stata la casa dove vi era custodito tutto il suo mondo, prima che gli Argent dessero fuoco alla casa. In un mucchio di cenere e macerie.

Esattamente come è ridotto il cuore del giovane Hale.

È andato avanti, ci ha provato almeno ma tutto quello che tocca è destinato a diventare polvere.

Così un passo avanti a l'altro torna a casa, e ricorda il sorriso di sua madre, il tono burbero di suo padre, l'abbraccio di sua sorella.

Da quanto tempo non riceve un abbraccio? Da quanto non si affida a qualcuno?

Anni, molti anni.

Fidarsi è pericoloso, contare su una persona rende deboli e dipendenti. Un lusso che Derek non può concedersi una seconda volta.

Perché se a quella persona succedesse qualcosa, Derek sarebbe caduto di nuovo.

- Derek? - nuovamente la voce di Stiles lo raggiunge, mentre riecheggia nel legno bruciato della casa.

Lo chiama una seconda volta, ma lui non gli va incontro. Si limita a sedersi a terra aspettando che che Stiles lo raggiunga. Rilassa la schiena sulla parete e respira a pieni polmoni.

Lascia che l'odore di Stiles riempia il suo naso, venendo inondato dalla sua essenza che si fa più forte ogni volta che il ragazzo si fa più vicino.

- Che ti è successo? - domanda il ragazzo facendo un altro passo verso di lui.

Derek continua a starsene appoggiato alla parete con gli occhi chiusi, mentre la tensione del suo corpo va lentamente scemando. Incredibile l'ascendente che Stiles ha su di lui. L'altro intanto continua a farsi più vicino, sino ad arrivare davanti a lupo ed osservarlo con i suoi occhi nocciola in attesa di una risposta.- Non mi andava di tornare al deposito –

A quella risposta Stiles incarna le sopracciglia.- Ma certo! E non potevi semplicemente dirlo, piuttosto che fuggire in quel modo? ...Voglio dire, mi sono preoccupato ecco – e il suo viso si colora di una leggera sfumatura di rosso.

È sempre stato così tra di loro, non hanno nulla in comune a parte Scott, non ha mai avuto un atteggiamento amichevole verso di lui. Ma Stiles reagiva sempre a lui.

 

 

Sta succedendo ancora, Derek lo inchioda con lo sguardo. Non è la prima volta che si affrontano visivamente, ma ad ogni volta diventa sempre più difficile per Stiles distogliere lo sguardo da lui.

È normale il Derek che aveva davanti, non quella creatura che gli aveva fatto venire i brividi.

Può essere pericoloso, anzi letale ma non lo era mai stato con lui.

La suoneria del suo cellulare l'avvisa dell'arrivo di un messaggio.

- È mio padre – si sente in dovere di spiegare – c'è un'emergenza in centrale e dice che non sa stanotte tornerà a casa, dovrei andare -

Come sempre il licantropo non fa una piega, si limita solamente a tendergli la mano, per farsi aiutare a mettersi in piedi.

 

Stiles gli prende la mano, e comincia a tirare verso di sé per aiutarlo . E Derek risponde tirando dalla sua parte, facendo cadere il ragazzo in ginocchio davanti a sé.

È così vicino che può vedere le sue pupille del ragazzo allargarsi dalla sorpresa. - Non è necessario che tu torni a casa allora -

- De..Derek? Che stai f..- prova a dire il Stiles, mentre il licantropo lo prende per le spalle voltandolo e facendolo sedere in braccio a lui. Stiles è teso nel sentire la morsa avvolgente in cui lo avvolge l'alpha, mentre le mani di ques'ultimo comincianoo a scorrere sui fianchi tastando il corpo del ragazzo da sopra il tessuto della felpa.

- Stai calmo, non ti faccio niente. Voglio solo..-

- Annusarmi?! - termina il ragazzo per lui,mentre vede la mano di Derek abbassargli la zip della felpa fino al petto, poco dopo percepisce il naso del licantropo premere sul suo collo con brevi movimenti laterali.

- Il tuo odore, – spiega Derek inspirando piano sulla pelle del ragazzo – mi calma, non so perché -

- Oh certo! Quindi cosa, sarei la tua dose di valeriana? - chiede Stiles per sdrammatizzare, sentendo un mugugno in risposta dal licantropo.

- Stai..solo fermo -

 

 

 

E stranamente Stiles gli da ascolto. Derek avverte l'arrendersi del corpo del ragazzo lo vede appoggiare la schiena al suo torace. Le sue mani si stringono appena a l'altezza del cuore di Stiles, Derek può sentirne il battito sotto la sua mano sinistra.

Batte forte il cuore di Stiles, e veloce questo dettaglio è sufficiente a Derek per capire che l'arrendevolezza di Stiles è solo una finta. Ma lascia correre, per quella notte andava bene così. Ascoltare il respiro del ragazzo lo aiutava a non chiudersi nei suoi ricordi.

Cala il silenzio, Derek chiude finalmente gli occhi, e non c'è più dolore.

 

E l'alba alla fine arriva.

 

 

 

È un nuovo giorno di scuola a Beacon Hills, gli studenti avanzano con calma, quasi contro voglia, verso l'entrata della struttura . La stessa andatura che stanno tenendo Scott e Stiles.

- Hai qualcosa di strano – se ne usce Scott, studiando l'amico.

- Vedi per caso un altro paio di occhi? - domanda Stiles col suo immancabile tono sarcastico.

- Dico sul serio, hai qualcosa....- continua ad esaminarlo ancora l'amico, poi illuminandosi di colpo, come ad aver trovato la chiave del problema. Diventanda nuovamente confuso – Perché hai l'odore di Derek addosso? -

Un piccolo sorriso appare sul volto di Stiles – Dobbiamo sbrigarci, prima che alla prof di biologia prenda un infarto – allunga il passo superandolo.

- Hey! Guarda che non mi hai risposto! -

 

 

 

 

Ad una cinquantina di metri lontano dal teatrino che quei due avevano creato, Derek se ne stava appoggiato alla portiera della sua macchina scura.

Aveva ascoltato tutto, e Stiles non aveva dato nessuna spiegazione a Scott.

Non che fosse successo molto in realtà, alla fine si erano addormentati e si erano risvegliati nella stessa posizione, abbracciati.

Stiles si era districato dalla presa, con un balbettio confuso. E lui l'aveva lasciato andare. Ora che aveva capito.

Stiles non lo avrebbe lasciato cadere, e lui se lo sarebbe tenuto stretto.

 

"mostrami cosa è bello
essere l’ultimo rimasto
e insegnami lo sbagliato dal giusto
e ti dimostrerò cosa può essere
detto per me
dimmelo
e lascerò questa vita dietro me
dimmi se vale la pena salvarmi"

 

 

 

 

 

 

 

 

Bene, e questa era la prima one shot, allora come è andata? Fatemi sapere se posso stare tranquilla o se mi aspettate al varco armati di pomodori da tirarmi in faccia! XD

Scherzi a parte, sono sempre nervosa al mio esordio in un nuovo fandom dove spero di rimanerci per un bel po'.

Ragion per cui ho deciso di iniziare con qualcosa di soft.

Che altro dire spero che mi farete sapere cosa ne pensate!

A presto Cristie.

 

 

 

Altra long in corso:

 

Doctor Who.

Across The Universe 

   
 
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