Yagami Light. Figlio, studente, fratello maggiore, comune essere umano. Niente del suo aspetto o dei suoi comportamenti avrebbe ricordato un bastardo privo di umanità, un assassino con eccessive manie di protagonismo. Non prima. Il semplice capriccio di un dio della morte aveva segnato la sua spaventosa trasformazione. forse sarebbe più giusto definirlo piuttosto un risveglio. Prima di trovare quel quaderno, cos’era Yagami Light? Un adolescente annoiato, magari egocentrico e con un forte senso della giustizia. Nient’altro. Di certo non gli era mai balenata in testa l’idea di mettersi a giudicare criminali, di uccidere, di prendere in considerazione persino di eliminare la sua stessa famiglia. Sarebbe stato anormale il contrario. Ma com’è possibile trasformarsi in Kira senza il minimo sforzo? Il Light che conosciamo noi, non ha mai esitato se non per fini prettamente strategici. Kira ha quindi preso il suo posto con tanta naturalezza? E’ bastato così poco per cancellare definitivamente l’esistenza di un ragazzo normale? Forse però quel ragazzo non è mai esistito. Forse c’è sempre stato solo Kira, forse questo non ha mai dovuto combattere per emergere. E’ l’idea più triste che ci possa essere, la verità più scomoda perché ci porterebbe a temere la nostra stessa natura. Un giorno in noi potrebbe cercare di farsi spazio una persona totalmente estranea, magari pericolosa, e forse riuscirebbe a prendere il sopravvento. Riuscirebbe a sostituirci, a controllarci. Forse Light ha semplicemente permesso a Kira di prendere il suo posto. Quante incertezze su qualcuno che non potremo mai incontrare, è quasi divertente porsi tante domande. Ma non insensato. Ciò che è sicuro, è che l’ideale di Light, trasformatosi poi in bramosia e follia, non aveva lasciato spazio in lui per sentimenti umani. Il prezzo da pagare per l’utilizzo del Death note è l’anima, Ryuk era stato chiaro. Light se n’era andato nel momento esatto in cui aveva raccolto il quaderno.