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Autore: BebaTaylor    23/02/2013    3 recensioni
«Tutto bene?» mi chiede Sara attorcigliandosi una ciocca dei capelli biondi sul dito indice della mano destra.
«Tutto bene, non preoccuparti.» rispondo anche se non è vero.
Come posso spiegare la situazione a Sara e a Maddalena? Come posso dire loro che ho mentito? No, io non ho mentito. Loro non mi hanno mai chiesto “Ehi, visto che hai vissuto a San Antonio non è che conosci Jared Padalecki?” No, loro non mi hanno chiesto mai nulla. Io ho semplicemente omesso un piccolo particolare. Sempre se conoscere un attore famosissimo sia un piccolo dettaglio. Riprendo in mano il cellulare e mi collego a internet. Trattengo un imprecazione quando, nero su bianco, mi appare la news che Jared è veramente in Italia a girare un film, Afferro una bottiglietta d’acqua dallo zaino e bevo a piccoli sorsi.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Padalecki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Niente di quanto narrato in questa fanfiction è reale o ha la pretesa di esserlo. È frutto della mia fantasia e non vuole assolutamente offendere la persona in questione. I personaggi originali appartengono alla sottoscritta.


Trentasei Giorni


Capitolo Quindici
*4 Agosto*


Ok, ieri ho mentito a Sara. Io non ho prenotato un bel nulla. Andiamo nella casa di Alfredo, e l'unica cosa che è stata prenotata è il tavolo al ristorante per domani sera.
Quando lo saprà Sara mi ucciderà.
E mi farà a pezzetti quando scoprirà che lì il cellulare ha una pessima copertura.
Meglio non pensarci.
Infilo un paio di felpe nel trolley, è piccolo, verde e rimane sempre in questa casa. Sara continua a parlarmi poco, si limita a qualche saluto e a poche domande.
Mi verrebbe voglia di prenderla, aprile la testa e vedere che cosa c'è dentro. Non l'ho mai vista in questo stato, così presa da un ragazzo fino a dimenticarsi degli altri; mi chiedo cosa le abbia detto Mark.
Gli darei volentieri un pugno.
«Jennifer! La pasta è pronta!» urla Sara.
Almeno cucina ancora.
Scendo velocemente, ho fame, e mi siedo. Il mio piatto è lì, pasta con panna e tonno.
Una goduria. Ecco, adesso potrei quasi perdonarla.
Fra poco Jared e Mark saranno qui. Ho cercato di convincere Sara che sarebbe carino se lei e Mark rimanessero con me e Jared, ma non vuole.
"Poi per quattro giorni non potrò vederlo, voglio passare tutto il tempo con lui!"
Sono quattro giorni, non quattro anni, mi chiedo come farà quando partiremo... se mi molla il bar per seguirlo giuro che la picchio.
Sarebbe da folli mollare tutto per seguire un tipo che vive praticamente dall'altra parte del mondo.
"Stai zitta che lo faresti anche tu!"
Coscienza sei pregata di tacere, grazie.
Mangiamo scambiandoci poche parole, lo stretto necessario, dal "mi passi l'acqua?" a "I pomodori sono conditi?"
«Spero che arrivi prima.» esclama Sara prendendo due fette di salame.
«Ma chi?» domando io e allontano il piatto, non ho più fame.
Lei mi guarda come se fossi una scema. «Mark!» risponde, «Se arriva prima possiamo passare più tempo insieme!»
Logico. Giusto, lei vuole passare il tempo con lui... e io che speravo che questa vacanza fosse solo per noi due.
Illusa.
«Guarda che lo rivedi questo lunedì, sono solo quattro giorni.» le faccio notare.
Mai che riesca a stare zitta. Mai.
Lei mi fulmina con gli occhi. «Io lo amo e voglio passare tutta la mia vita con lui!» esclama acidamente.
Meglio se non commento. Mi alzo, sciacquo il piatto sotto l'acqua e lo metto nella lavastoviglie.
«Vado a finire di fare la valigia.» esclamo e torno di sopra.
Non posso stare a sentire quanto lei ami Mark e quanto soffra a stargli lontana quattro fottutissimi giorni.
Perché non guarda me? Da quando sono qui ho litigato con Jared due volte, non lo vedrò per quattro giorni pure io e non mi lamento.
Anche perché io non sono innamorata di lui, giusto?
"Sbagliato!"
Oh, voce nelle mia testa, perché non te ne torni a cuccia?
Dicevamo... io non sono innamorata di Jared. Non credo di esserlo.
Sì, ho fatto l'amore con lui, ma è stata una questione di ormoni e null'altro.
Credo.
Basta pensare a questo. devo smetterla. Scuoto la testa e entro in camera, apro uno dei cassetti e prendo qualche maglietta a caso e la sistemo nel trolley.
Devo essere positiva, devo assolutamente esserlo, devo pensare che questi quattro giorni saranno bellissimi, che io e Sara passeggeremo, che parleremo tanto come ai vecchi tempi.

***

Ho la testa posata sul torace di Jared e lui mi sta accarezzando i capelli.
Siamo in silenzio e mi sembra bellissimo.
È bellissimo.
E io sono sveglia, non sto dormendo. Ho controllato, ho provato a mordermi la lingua e mi sono fatta male.
Sara e Mark sono di sopra, probabilmente stanno ripassando il Kamasutra.
Mi è sembrata che la cosa desse fastidio anche a Jared, ma non ha commentato.
E pensare che all'inizio il comportamento di Sara non mi dava fastidio ora sì.
"La smetti di pensare a lei?"
Ok, la pianto di pensare a Sara.
La mano di Jay scende e mi sfiora il collo, le sue dita giocano con il mio orecchio per poi scendere sulla spalle e infine sulla schiena.
Io mi stringo di più a lui, indecisa se incitarlo in qualche modo a continuare oppure no.
Voce nella mia testa dove sei adesso che ho bisogno di te?
Tutto tace.
Alzo di poco la testa e guardo Jared. Ha gli occhi chiusi e sorride. Sembra che stia dormendo.
Sospiro.
Lo faccio o non lo faccio?
Lo bacio o non lo bacio?
Mi alzo, porto il mio viso sul suo e lo bacio.
Le sue braccia mi stringono più forte e mi ritrovo su di lui.
"Non avevate deciso di fare con calma?"
Voce nella mia testa sei pregata di tacere, ora sono impegnata.
Sento le mani di Jared infilarsi sotto la maglietta e sfiorarmi la schiena, mentre io sento qualcos'altro un po' più in basso...
Jared riesce a slacciarmi il reggiseno, mi bacia un orecchio e lo sento ridere.
Uhm... forse è meglio se ci spostiamo, siamo all'aperto e non voglio dare scandali.
"E quella volta in discoteca te la sei scordata?
Oh, sei una vera rompi! Vattene voce nella mia testa!
«Entriamo?» sussurro fissando Jared negli occhi.
Lui mi fissa sorpreso, credo non si aspettasse una domanda del genere, annuisce e sorride.
Mi alzo in piedi e aspetto che si alzi anche lui. Entriamo in casa e ci sediamo sul "nostro" divanetto e, meno di due secondi dopo, le labbra di Jared sono sulle mie.

***

«Mi chiamerai quando sarai là?»
Guardo Jared sorpresa. «Cosa?»
«Sì... voglio solo sapere se sei arrivata sana e salva.» risponde e mi sposta i capelli dietro l'orecchio.
Siamo seduti sul tappeto con la schiena appoggiata al divano.
«Certo, ti manderò un messaggio.» rispondo.
Lui mi bacia la fronte, mi fissa e sorride.
"Bacialo."
Sorrido anche io e mi accoccolo contro il suo petto. Rimarrei così per delle ore.
«Non voglio obbligarti.» sussurra Jared. «Non sei obbligata ad avvertirmi.»
Alzo il viso e lo guardo. «Non mi stai obbligando.» dico.
"Bacialo!"
Poso una mano sul suo viso, gli accarezzo la guancia e lo bacio.
Ogni tanto la voce nella mia testa ha ragione.

Salve, avrei voluto postare prima questo capitolo ma ho avuto un piccolo calo d'ispirazione .-.
So anche che il capitolo è corto e mi scuso.
Comunque grazie a chi legge e a chi recensisce.
   
 
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