nipponica sventolava su ogni finestra della grande città.
Ogni giocatore si sentiva importante, persino Alan Crocker
che, non aveva mai giocato, si sentiva come essere il
calciatore più forte della terra.
-Benji, ti vedo perplesso che cosa hai?-
chiese il capitano giapponese Holiver Hutton
-Holly, nella finale non ero sicuro di parare il tiro di Santana devo ringraziare i difensori che
l'hanno deviato...-
disse chinando lo sguardo il portiere
-Amico mio, nessuno è imbattibile, tu sei un grande portiere, forse il migliore del mondo, ma anche i migliori non
sono imbattibili ora rilassati e goditi la vittoria-
detto ciò il capitano dei giapponesi andò verso il tavolo del buffet del palazzo imperiale. Benji restò in disparte
appoggiato ad un colonna con un bicchiere di wisky in mano.
quali i più bravi erano stati: Karl Heinz Schneider, un
fortissimo attaccante già famoso in Germania, Carlos Santana, un brasiliano incredibilmente bravo con il pallone
capocannoniere dei mondiali, Holiver Hutton, il capitano e regista della nazionale giapponese e Benjiamin Price,
portiere giapponese che aveva preso pochissimi goal.
che avrebbero ricevuto dall'imperatore Akihito la massima onorificenza perché erano stati i primi giocatori a vincere
il mondiale con la maglia del Giappone.
mondiale, certo quel ragazzino, che non riusciva a fare neanche un passaggio ad Holly nel giro di una decina di anni
era molto cresciuto calcisticamente parlando ma non fisicamente, il numero 4 della nazionale era sempre rimasto
basso.
Mark Landers, si era superato neanche lo si riconosceva nelle lunghe maniche della sua giacca con ricamato sopra
lo stemma della nazionale, i suoi pensieri si diramavano in due direzioni una andava a Jeff Turner il suo vecchio
mister al Muppet che lo aveva fatto diventare il bomber che era, l'altra andava verso la Juventus la squadra che lo
ha accolto ma che non ha ancora piena fiducia in lui.
Tom Becker invece pensava a Parigi a suo padre e alla sua carriera sportiva, oramai si era ambientato alla capitale
Francese e temeva che un ulteriore viaggio col padre, lo avrebbe disadattato di nuovo.
Benjiamin Price si sistemava il suo immancabile cappello rigorosamente Adidas e più il tempo passava, più gli
sembrava che stava perdendo il suo talento da portiere invincibile, sorseggò un goccio di wisky, si sentiva turbato.
L'unico veramente felice e senza pensieri era il capitano Holiver Hutton che aveva finalmente coronato il suo sogno.
Rivaul si era infortunato nella partita contro la Germania, ed ora Holly poteva finalmente giocare titolare nel
Barcellona.
passeggiata per pensare al suo futuro, si calò il cappello sugli occhi e si avviò.
Dopo la sconfitta per 2 a 1 contro il Bayern Monaco, L'Amburgo lo aveva quasi cacciato dalla società e lui si sentiva
perso, era in Germania da così tanto tempo che oramai per lui era diventata la seconda patria; Molte volte Kalz e
Schneider avevano chiesto a lui se avesse preso la Cittadinanza tedesca ma lui aveva sempre risposte che il
Giappone era la sua patria e non poteva tradire i suoi compagni.
incupivano sino a diventare un eco di una triste parola :"Ritirati".