25/02/2013
2 recensioni
La pioggia continuava a scendere copiosa su Londra offuscando la mia visuale. Chi mi aveva fatto andare? Stavo così bene a Bradford, ma il mio lavoro da superstar mi aveva allontanato -per l'ennesima volta- da casa mia. E' questione di affari ripetevano i manager. Certo a lora cosa importa della nostra vita privata, basta che alla fine del mese abbiano tante sterline sul conto in banca. E di certo dopo aver lasciato il resto della band in albergo non poteva mancare la pioggia. Sentivo le mani ghiacciarsi dentro le tasche della giacca. Mi rifugiai dentro il primo bar che incontrai sulla strada, senza preoccuparmi della gente che avrebbe potuto riconoscermi. Forse però avevo sbagliato a dare poco peso a quel dettaglio. Il bar era abbastanza affollato forse erano entrati lì per il mio stesso motivo. Le luci scaldavano l'ambiente già familiare. Quando entrai circa una decina di ragazze spalancarono la bocca fermandosi sul posto. Sinceramente non ero in vena di fare foto o firmare autografi. Iniziarono le prime due ad avvicinarsi
-Oh Zayn, possiamo fare una foto?- chiese una biondina, circa di quindici anni. Annuii distrattamente mettendomi tra le due e sorridendo al loro cellulare che rifletteva la nostra immagine. Si avvicinarono anche altre, e firmati autografi e fatte le foto mi andai a sedere al tavolo, ormai esausto.
Tolsi il cappotto e lo poggiai sulla sedia, mentre l'acqua dai capelli gocciolava leggermente sul pavimento. Nel frattempo mi si avvicinò una ragazza piuttosto alta, occhi chiari e capelli castani raccolti in una cosa che le lasciava qualche ciuffo fuori. Teneva in mano un blocchetto e una penna. Eccone un'altra pensai. Non era possibile, altri autografi no. Si accostò al tavolo sorridendo.
-Sinceramente, non ho voglia di firmare altri autografi. Basta- sputai guardandola infastidito. Lei assunse un'espressione scioccata -Di strani ne vengono ogni giorno, ma tu hai superato il limite. Che diamine stai blaterando?- sbottò lei. Certo che era irrascibile.
-Dicevo, non ho voglia di farti un autgrafo. Puoi anche andare- ribadii il concetto. Lei continuava a stare lì impalata, sempre più confusa.
-Non so chi caspita tu sia, ma io non voglio nessun autografo! Ma se tu non vuoi ordinare non c'è problema. Ma non disturbarmi mentre lavoro!- disse schietta lei. Oh, era la cameriera. Che figura di merda. E non mi conosceva?! Strano a dirsi, era la prima persona che non sapeva chi fossi, e la cosa era piacevole. Trovare una ragazza che qualsiasi cosa dicessi sul tuo conto rispondeva con "Lo so già" non era entusiasmante più di tanto. Sorrisi alla ragazza.
-Davvero non mi conosci?- le chiesi nuovamente, forse troppo sorpreso
-No, davvero. Non ti ho mai visto prima!- esclamò lei.
-Ma la guardi la TV?- chiesi ghignando.
-Non è affar tuo. Vuoi ordinare? Altrimenti vado via!- riprese la ragazza acida. Era carina però.
-Una cioccolata!- esclamai stiracchiandomi leggermente sulla sedia.
Tornò dopo qualche minuto con la tazza fumante. L'odore di cioccolata era inebriante.
-Ce ne hai messo di tempo!- esclamai facendole uscire il fumo dalle orecchie. Amavo dar noia alle persone, sopratutto se si irritavano. Era divertente!
Lasciò lo scontrino sul tavolo, e ne approfittai per prendere una penna.
Scarabbocchiai qualche numero sul pezzo di carta bianco. Poi sorrisi, lasciando i soldi sul tavolo. E uscii dal bar.
Quel ragazzo faceva venire l'irritazione. Non solo mi toccava lavorare di domenica, ma ci si metteva anche quello a fare il 'simpatico'. Che deficiente, con un cervello sottosviluppato. Tornai al tavolo per prendere ciò che aveva lasciato. Notai lo scontrino ancora lì e lo presi.
Zayn 3658967543 call me ;)
Sorrisi, alla fine provar non costa nulla.
Recensioni?
Angolo Autrice
Ecco con una raccolta di One Shot su Zayn e la dolce Sam.
E' corta, ma mi era venuta da scriverla, perciò eccola.
Non ho nulla da dire, a parte che non ho riletto, perciò scusate gli errori