Anime & Manga > Doremi
Segui la storia  |       
Autore: the doctorfeddy    26/02/2013    2 recensioni
kotake non sa che dentro di lui si nasconde un'energia distruttiva, come reagira? e soprattutto come reagira doremi? un guerra si scaglia al orizzonte
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco Alicia Kotake

Capitolo 15



Kotake tornò casa con la piccola tra le braccia. Aprì la porta e davanti si trovò la madre davanti alla porta. Vedendolo in quello stato:

  • Kotake cosa ti è successo?! Sei tutto sporco e chi questa bambina- disse la madre

  • Mamma ti presento la piccola Alicia- disse Kotake.

  • Mi dio quanto e bella- disse la madre.

  • Ma torniamo a te, perché sei in questo stato, vuol dire che ti sei trasformato- disse la madre.

  • Mamma non ho potuto fare altrimenti, poi ho evitato un invasione di lupi mannari- disse Kotake.

  • Ma potevi chiedere, aiuto al tuo gruppo di amici- disse la madre.

  • Solo io potevo sconfiggere i lupi mannari- disse Kotake.

  • Senti mamma, ho promesso a suo padre che mi sarei preso cura di lei, che ne dici?- disse Kotake

  • Caro possiamo tenere un'altra bambina- disse la madre.

  • Si, ma devi educarla come una bambina normale e farle un bel bagno caldo, perché sembra una porcellina- disse il padre uscendo dalla cucina guardando la bambina.

  • Questo me ne sono accorto anche io – disse Kotake.

La bambina si svegliò.

  • Ben svegliata- disse Kotake.

  • Dove siamo?- chiese Alicia.

  • Sei nella mia camera- disse Kotake.

Alicia iniziò guardare. Strani libri con scritture che non sapeva leggere.

  • Su ora spogliati, andiamo a farci belli- disse Kotake.

  • S-si- disse Alicia diventando rossa.

  • Ahahah... sai che sei carina quando arrossisci- disse Kotake

  • Io facevo il bagno con mio papino- disse Alicia.

  • Bhè ora lo fai con il tuo fratellone, diciamo che e la stessa cosa- disse Kotake.

La bambina si svesti e entrò in bagno con Kotake.

  • Su ora girati che ti devo lavare i capelli- disse Kotake.

La piccola si girò e Kotake gli lavò i capelli.

  • Sono davvero lunghi questi capelli, che ne dici se domani li andiamo a spuntare- disse Kotake.

  • Giusto, un pochino- disse Alicia mentre Kotake glieli lavava.

  • Senti, posso leggere il diario di tuo padre?- chiese Kotake

  • Certo , se riesci leggerlo puoi, ma solo a una condizione- disse Alicia.

  • Quale?- chiese Kotake.

  • Che me lo leggi- disse Alicia sorridente.

  • Ok – disse Kotake.

Kotake entrò nella vasca e cosi fece Alicia.

  • Senti, ti posso fare una domanda?- chiese Alicia.

  • Dimmi pure- disse Kotake.

  • Quella ragazza con i capelli rossi ti piace?- chiese Alicia.

  • Tu sei ancora piccola per capire- disse Kotake

  • Non hai risposto alla mia domanda- disse imbronciata Alicia.

  • Su vieni- disse Kotake.

  • Arrivo subito- disse Alicia.

Kotake si mise accappatoio e prese l'asciugamano per Alicia, iniziò asciugarla.

  • mmmh... che strano, hai le scapole molto gonfie- disse Kotake.

  • E da quando sono tornata nel mio corpo che mi danno fastidio- disse Alicia.

  • Ti fanno male?- chiese Kotake iniziando a premere sulle scapole.

  • Ahi- disse Alicia chiudendo gli occhi per il dolore.

  • Scusa- disse Kotake.

  • Senti, tu quando compi gli anni?- chiese Kotake.

  • Il quindicesimo giorno del penultimo mese dell'anno- disse Alicia.

  • Quindi tra due giorni- disse Kotake.

  • Perché me lo chiedi?- chiese Alicia.

  • Solo per curiosità- disse Kotake.

Dopo averle asciugato i capelli:

  • Aspettami qui, piccola ora ti vado a cercare qualcosa da metterti- disse Kotake e chiuse la porta.

  • Ok- disse Alicia seduta sul letto di Kotake con l'asciugamano.

Alicia si vide in giro. Da una mensola vide una creaturina che sta sonnecchiando. Alicia si avvicino alla scrivania e vide la matita di Kotake. La prese e sali sulla scrivania di Kotake, ora era davanti alla mensola dove la creaturina sonnecchiava. La toccò con la punta della matita, la creaturina si mosse un poco e si giro dall'altra parte. La Bambina curiosa la tocco di nuovo con la matita, la creaturina iniziò ad alzarsi stropicciando gli occhi.

  • Cosa c'è Tetsy? Stavo dormendo cosi bene- disse Fat ignara di tutto.

Fat si trovò davanti questa bimba che non conosceva.

  • Ciao, tu chi sei?- disse Fat.

  • I-io sono Alicia, non aveva mai visto un folletto- disse Alicia emozionata per la nuova scoperta.

  • Io sono Fat e sono il folletto di Kotake- disse Fat.

  • Sei una femmina?- chiese Alicia.

  • Certo! Come hai fatto a saperlo?- chiese Fat.

  • Ho letto un libro che parla di folletti in cui c'era scritto che ,in base se il padrone è maschi o femmine, il loro folletto saranno l'opposto, se il padrone e una femmina allora il folletto sarà maschio, se il padrone e maschio il folletto sarà femmina- disse Alicia.

  • Sei un angelo?!- disse esterrefatta Fat.

  • Si- disse Alicia.

Kotake rientrò con dei vestiti.

  • Vedo che hai fatto conoscenza della mia Fat- disse Kotake.

  • Ho trovato questi panni, che potresti usare per oggi poi domani andremo a fare compere- disse Kotake.

La bimba vide questi indumenti con curiosità.

  • Lo so che sono da maschio, ma avevo solo questi- disse Kotake.

  • No, vanno bene, sono strani ma belli.- disse Alicia.

  • I tuoi panni li ho messi a lavare- disse Kotake.

  • Va bene- disse Alicia.

Scese dalla scrivania e si mise quei vestiti. Era emozionata, non aveva mai indossato quelle cose, con tutti qui colori, si trattava di una maglietta con il cappuccio rossa con una figura strana all'interno, indumenti intimi azzurri, un pantaloncini blue con l'elastico.

  • Su che ti aiuto- disse Kotake.

  • Ok, fratellone- disse Alicia arrossendo.

Una volta vestita scesero per la cena, Alicia si nascose dietro a Kotake, spaventata e insicura.

  • Che c'è Alicia? Non ti mangiano- disse Kotake.

  • Io mi chiamo Meiko- disse la madre.

  • Io, mi chiamo Hiroto- disse il padre.

  • Io mi chiamo Alicia- disse la bambina.

  • Bene Alicia, hai fame?- chiese Meiko.

Non ebbe il tempo di rispondere che il suo piccolo pancino brontolava. Alicia arrossì. Kotake prese due cuscini grandi e soffici e li mise sulla sedia e ci pose Alicia. Vide strani oggetti, strani cibi, che emanavano un odore delizioso. La fame prese il sopravvento. Alicia allungò la mano.

  • Ferma, un po di pazienza- disse Meiko.

  • Allora Alicia vedi questi strani oggetti si chiamano posate- disse Kotake.

  • Cosa servono?- disse Alicia.

  • Allora, questo si chiama forchetta e servi per prendere il cibo dal piatto- disse Kotake e prese la forchetta.

  • Io non mai brandito armi- disse Alicia.

  • Non sono armi, servono solo per mangiare correttamente- disse Kotake.

  • Bhè io mangiavo con le mani e non avevo problemi- disse Alicia.

  • In questo mondo, se mangi con le mani certi cibi non sono molto contenti- disse Kotake.

  • Tu vedi quello che faccio io- disse Kotake.

Kotake iniziò a mangiare molto lentamente, cosi che la Alicia potesse vedere come si fa. Alicia si impegnò tantissimo, anche se era molto difficile. Per ora gli facevano usare solo le posate per iniziare. La cena continuo molto tranquillo, Alicia iniziò a parlare di cosa faceva nella caserma e del suo rapporto con il padre, del fatto che non era mai andato con gli altri bambini, perché era figlia di un soldato semplice e non aveva diritto. Quindi per colmare quella solitudine iniziava a leggere libri e immaginare mondi in cui lei era l'eroina. Poi un giorno iniziò un libro che parlava della leggenda della guerriera Yuzuna che combatte contro i demoni sigillandoli nella loro dimensione. Alicia racconto che da quando aveva letto quel libro, gli si apri la mente, assomigliava alla sua storia. Da quel momento voleva diventare come lei. La cena finì con quella lunga storia. Alicia scese dalla sedia con l'aiuto di Kotake e salì a giocare con Fat

  • Senti mamma domani mi devi prestare un po' di soldi- disse Kotake.

  • Per fare? Non i soliti libri di calcio perché allora te lo scordi- disse il padre.

  • No, volevo comperare vestiti, libri, e altre cose per Alicia.- disse Kotake

I genitori si guardarono.

  • Ok, che li usi solo per la piccola- disse Kotake.

  • Certo, grazie- disse Kotake.

Kotake andò a prendere il telefono.

  • Credo che Tetsuya veda in Alicia la sorellina che non aveva mai avuto- disse Meiko.

  • Io credo di si cara- disse Hiroto.

Kotake fece un numero sul telefono.

  • Pronto? Chi è?- disse la persona al telefono.

  • Signora Harukaze? Buonasera sono Tetsuya c'è per caso Doremi- disse Kotake.

  • Tetsuya, vuoi Doremi? Ora te la chiamo- disse Haruka.

  • Tetsuya, che c'è?- chiese Doremi.

  • Volevo chiederti, se ti andava di venire a far un giro con Alicia, ci devo comprare abiti, libri, e molte altre cosa. Io non sono una ragazza, quindi il tuo aiuto mi servirebbe- disse Kotake.

  • Ti sei cimentato bene nella parte del fratellone premuroso, comunque va bene, se la lascio alle tue cure diventa a tutti gli effetti una Kotake- disse Doremi scherzosamente.

  • Che vorresti dire?- disse Kotake.

  • Nulla, nulla a che ora?- disse Doremi.

  • Che ne dice delle dieci a casa tua?- chiese Kotake.

  • Va benissimo- disse Doremi.

  • Allora, a domani- disse Kotake.

  • Aspetta, ecco volevo parlarti di questo pomeriggio- disse Doremi.

  • Parleremo domani di quello che è successo- disse Kotake e mise giù la cornetta.

  • ...- Doremi rimase muta con la cornetta in mano.

Nella sua mente c'erano una miriade di pensieri, confusi. Si sentiva ancora in colpa per non averlo difeso, quando avevano preso la fatidica decisione.

Kotake tornò da Alicia.

  • Alicia che ne dici di leggere il diario di tuo padre?- chiese Kotake prendendo il diario vicino alla spada posata a terra.

  • Si- disse Alicia con un sorriso a trentadue denti.

  • Allora vediamo...- disse Kotake.

Kotake iniziò a leggere:

“ Caro, mio inseparabili diario

La giornata è sempre molto movimentata, la mattina ad occuparmi di Alicia,le poche ore che posso stare con lei, il mio lavoro di soldato, mi impedisce di vederla sempre quindi quando sono in turno di guardia, la devo affidare a una balia. La bambina cresce a vista d'occhio e forse gli ho passato la passione delle armi, la voglia di combattere, quando mi alleno davanti a lei mi guarda estasiata e anche se per ora non sa cosa sto facendo. Sono passati nove anni da quando Yuzuna sigillò i demoni, io sono l'ultimo a vederla sparire, c'è chi dice che abbia nascosto il suo piccolo nel mondo umano, una cosa so per certo il prescelto tornerà quando le sue lacrime sgorgheranno dal suo viso” lesse Kotake. Si fermò perché la piccola Alicia si era addormentata. Era stata una giornata faticosa sia per la piccola che per Kotake. Kotake prese delicatamente la piccola e la mise nel suo letto e gli rimbocco le coperte. Lui però rimase con la luce accesa e iniziò tradurre il diario dall'inizio, dopo la dodicesima pagina, senti il mugolio di Alicia, che sussurrava il nome del padre.

  • Meglio andare a letto- disse Kotake.

  • Impostiamo l'ora alle nove di mattina- disse Kotake impostando la sveglia.

Kotake si coricò assieme ad Alicia e sprofondò anche lui nelle braccia di Morfeo.

  • Anche io vado a dormire- disse Fat raggiungendo la sua mensola e crollando in un sonno profondo.

Il giorno seguente Kotake si svegliò presto e vide con sua fortuna che i segni della trasformazione era completamente scomparsi. La piccola si svegliò lentamente , si mise a sedere e fece uno sbadiglio.

  • Su dormigliona, scendi a far colazione, ci aspetta un lungo di compere- disse Kotake

  • va bene- disse Alicia muovendosi ancora assonnata.

Alicia scese a fare colazione e come la sera prima Kotake gli insegnava come sei mangiava. Finito di mangiare si sciacquo la faccia.

  • Fratellone cosa stai facendo?- disse Alicia.

  • Mi lavo i denti, vedi questo si chiama spazzolino e questa dentifricio- disse Kotake facendo vedere lo spazzolino e il tubetto di dentifricio.

  • Come si usano?- chiese Alicia.

Allora Kotake gli fece vedere come faceva, appena lo fece la piccola.

  • Mi brucia la lingua- disse Alicia con qualche lacrimuccia per il fastidio.

  • è il sapore di quel dentifricio- disse Kotake.

Dopo essersi lavati, Kotake si cambio e tutte due andarono a casa di Doremi. Arrivarono a casa di Doremi e suonarono.

  • La solita dormigliona- disse Kotake.

La porta si apri e ne uscì una ragazzina con capelli e occhi rosa. La piccola si nascose dietro Kotake.

  • Cerchi mia sorella? È quasi pronta- disse Pop

  • Pop-chan, vedo che a distanza di anni non cambi- disse Kotake.

  • Kotake, non vorrei essere scortese ma quella bambina chi è?- chiese Pop.

  • Aspetta, non sarà...- disse Pop

Kotake deglutì pesantemente.

  • La figlia di te e Doremi- disse Pop

Kotake cadde fragorosamente.

  • Ma che ti salta in mente di dire? Come fa ad essere mia figlia e di Doremi, sei anni. Vuol dire che l'abbiamo concepito a nove anni- disse Kotake tutto d'un fiato rosso in viso

  • Può essere, in quei anni Doremi era abbastanza pienotta- disse Pop.

  • Chi era pienotta?- disse Doremi fumando di rabbia alle sue spalle.

Pop ricevette un bella martellata sulla testa provocandole un grosso bernoccolo.

  • Era solo per scherzare- disse Pop massaggiandosi la parte lesa.

Kotake si mise a guardare Doremi. Doremi indossava una giacca di pelle e una minigonna di jeans con collant neri e un paio di stivali rosa.

  • Bhè cose quella faccia da pesce lesso- disse Doremi imbarazzata.

  • Sei incantevole- disse Kotake.

  • G-grazie- disse Doremi arrossendo.

  • Allora venite che vi faccio vedere negozi nuovi bellissimi- disse Doremi incamminandosi.

Doremi sentì afferra la gamba da dietro. Si giro e vide che a tirarle la gamba era la bambina.

  • Che c'è?- disse Doremi

  • Mi daresti al mano- disse Alicia.

  • Va bene- disse Doremi.

Alicia ora teneva la mano a Doremi e a Kotake era felice. Si sentiva come in una famiglia composta da madre, padre, e figlia. Prima tappa fu il parrucchiere. La piccola iniziò a scappare.

  • Alicia non fare i capricci sai che non poi tenerli cosi lunghi- cercò di farle capire Doremi.

  • Si ma quello me li vuole tagliare tutti, non voglio rimanere pelata- disse continuando a scappare.

  • Tre, due, uno,- contò Kotake e la piccola inciampò a causa dei suoi capelli lunghi.

La piccola scoppiò a piangere perché si era sbucciato il ginocchio.

  • Se ti faccio passare la bua, poi mi stai a sentire- disse Doremi.

La piccola gli fece cenno di si e Doremi si chino e gli bacino sul ginocchio.

  • Ti fa male, ancora?- chiese Doremi.

  • No- disse Alicia.

  • Ora ferma che ti facciamo bella- disse Doremi

Il parrucchiere iniziò a tagliare e la piccola chiuse gli occhi. Appena ebbe finito.

  • Su ora guardati- disse Doremi.

La piccola aprì lentamente gli occhi e vide che i suoi capelli c'erano ancora anzi i ciuffi ribelli erano scomparsi, ora i capelli gli arrivavano al fondo schiena . Le piaceva da morire la nuova acconciatura.

  • è bellissimo- disse Alicia

  • Cosa ti avevo detto- disse Doremi.

La seconda tappa fu gli abiti e indumenti intimi.

Doremi fece comprare cosi tanti abiti che Kotake non sapeva dove tenere le borse e quindi si ingegnò, si mise alcune borse sulle spalle, e alcuna le teneva con la bocca.

Terza tappa libri da leggere di cui entrò in gioco Kotake prendendo molti libri per bimbi per far esercizi di scrittura con la piccola.

Quarta tappa luna park di cui ci stettero tutto il pomeriggio, la piccola mangiò lo zucchero filato, il gelato e molte altre cose dolci insieme a Doremi e Kotake. Alicia era affascinata da tutto quello che vedeva, che provò tutte le giostre.

Quinta ed ultima tappa mare.

  • Fratellone cosa è?- disse Alicia.

  • Alicia, questo è il mare.- disse Kotake.

Quella parola gli suonava molto mistico. Si avvicinò. Mise la mano in acqua e vide che era gelida. Iniziò a tastare la sabbia, era soffice.

Intanto Kotake e Doremi si erano seduti sopra le scalinate che davano alla spiaggia.

  • Senti Kotake per ieri pomeriggio, io non sono pienamente d'accordo con Akatsuki- disse Doremi.

  • Ti ringrazio, ma me lo aspettavo- disse Kotake.

  • Piuttosto sto ancora traducendo il e...- disse Kotake ma non finì perché iniziò a piovere.

  • Andiamo, Alicia veni anche tu- disse Kotake.

  • Ok- disse la piccola estasiata anche dalla pioggia.

Iniziarono a correre verso casa di Kotake. Alicia era in testa, poi c'era Doremi ed infine Kotake.

Arrivarono a casa bagnati fradici. Entrarono in casa.

  • Siete bagnati fradici- disse Meiko.

  • Ci scusi signora- disse Doremi togliendosi la giacca di pelle.

  • Non ti preoccupare, fatti a fare una doccia calda, e lo stesso vale per Tetsuya e Alicia.

Kotake posò le cose comprate nel soggiorno e andò prendere dei asciugamani per se, per Doremi e per Alicia. Kotake guardo Doremi, era tutta bagnata quindi si vedeva tutto.

  • P-poi usare prima tu e Alicia il bagno, io melo faccio dopo- disse Kotake so di giri per quello che aveva visto e buttò l'asciugamano sulla testa di Alicia e Doremi.

  • Grazie- disse Doremi.

Andò subito a farsi il bagno caldo con Alicia. Alicia era stranamente calda.

  • Piccola, ti senti bene?- chiese Doremi mentre gli lavava i capelli.

  • ...- Alicia non disse nulla iniziò a ansimare forte.

  • Che febbrone da cavallo tieni- disse Doremi spaventata.

  • Mi fa tanto male le scapole- disse Alicia tra gli spasmi

Doremi vide che sulle scapole era un rigonfiamento.

  • Kotake, Kotake vieni subito- chiamò Doremi.

In un attimo arrivò.

  • Che c'è?- chiese Kotake aprendo la porta.

  • Alicia non sta bene- disse Doremi.

  • Ma come se è stata bene, tutto oggi- disse Kotake.

Kotake la prese in braccio e Doremi si coprì con un asciugamano, lo segui.

  • Hai la schiena molto calda, sai piccola- disse Kotake posandola sul suo letto.

  • Me ne sono accorto anche io- disse Doremi.

  • Chissà cosa avrà?- disse Kotake iniziando a girarsi.

  • Non ti girare- disse Doremi.

Kotake continuo a esaminare Alicia per non girarsi. Poi gli venne in mente quello che aveva detto, quando era nella caserma.

  • Credo di sapere cosa ha?- disse Kotake.

  • Quindi?- disse Doremi aggiustandosi i capelli.

  • Alicia, sta per mettere su un bel paio di ali- disse Kotake

  • E in questi casi cosa si fa?- disse Doremi.

  • Si aspetta che la ali bucano la pelle e si fa stringere qualcosa tra i denti per far sopportare il dolore- disse Fat.

  • Ma tu come lo sai?- chiese Doremi.

  • Io ho studiato- disse Fat.

  • Allora, andate a prendere un sacchetto di ghiaccio , una bacinella di acqua e una spazzola.- disse Fat.

Doremi e Kotake andarono a prendere quelle cose e poi la girarono a pancia all'ingiù, gli appoggiò la sacca contenente il ghiaccio, in un attimo il ghiaccio si sciolse facendo bollire l'acqua.

  • Accidenti si e sciolta subito- disse Kotake

  • Stai pronto- disse Fat.

La piccola iniziò ad ansimare più forte e un rivolo di sangue uscì dai buchini formati sulle scapole.

  • Fa tanto male- disse Alicia iniziando a gridare.

Kotake prese il pollice è gli mise molta galza e lo strinse molto.

  • Forza piccola, morsica il dito- disse Kotake.

La piccola non se lo fece ripetere due volte e diede un morso cosi forte che persino Kotake che, nonostante abbia messo molta garza gli fece male. Alicia iniziò a spingere. In un attimo le ali vennero fuori con un urlo liberatori da parte di Alicia. I genitori di Kotake accorsero a vedere, e trovarono Doremi e Tetsuya che spazzolavano le ali della piccola sporche di sangue.

  • Cosa è successo?- chiese Meiko.

  • Alla piccola sono spuntate le ali- disse Kotake.

I genitori chiusero la porta e si guardarono.

  • Tutto nella norma- dissero e tornarono ai loro lavori.

Una volta soli Alicia parlò lievemente.

  • Sono belle le mie ali- disse Alicia sorridendo.

  • Sono bellissime- disse Doremi mentre gliele puliva.

  • Ora riposati, ti sei stancata molto- disse Kotake.

La piccola si assopì, ora respirava normalmente.

  • Sai, mi è venuto in mente quella volta che dovevamo salvare Hanna- disse Doremi.

Kotake diede una carezza a Alicia.

  • Più che fratello e sorella, sembrate padre e figlia- disse Doremi.

  • Sei gelosa?- disse Kotake sussurrando nell'orecchio di Doremi.

  • Che stai dic...- disse Doremi ma non finì la parola che Kotake gli diede un bacio sulla bocca.

  • Questo, è per quello che hai fatto oggi, grazie- disse Kotake.

Doremi arrossì è non disse più nulla.

  • Credo, che a casa non potrai andare con questo tempaccio, perché non dormi con Alicia- disse Kotake

  • E tu dove vai?- chiese Doremi

  • Io vado in salotto- disse Kotake.

  • Però prima devo avvertire i miei che sono qui- disse Doremi.

  • Usa il mio telefonino, le linee telefoniche sono staccati- disse Kotake.

Doremi compose il numero di sua madre.

  • Pronto, chi è?- disse Haruka.

  • Sono io, Doremi- disse Doremi

  • Doremi, dove sei? Eravamo preoccupati per te- disse Haruka.

  • Sono, a casa di Kotake, mi hanno dato ospitalità- disse Doremi.

  • Sarà meglio rimanere li per adesso- disse Haruka.

  • Ok, mamma ci vediamo domani- disse Doremi.

  • Si, ciao figliola e siate responsabili delle vostre azioni- disse Haruka maliziosamente.

  • Ma che dici mamma?- disse Doremi paonazza ma non ricevette risposta.

  • Che ha detto?- chiese Kotake.

  • Che posso rimanere- disse Doremi.

  • Ok, vi lascio dormire tranquille, buonanotte- disse Kotake.

  • Buonanotte- disse Doremi.

Kotake scese in salotto e mise a dormire. Doremi continuo a pensare a quel bacio, Alicia li aveva uniti ancora di più.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

finito anche questo capitolo, in un giorno l'ho finito, ecco il fatidico bacio di Kotake.

Continuate a seguirmi. Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaauuuuuuuuuu.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Doremi / Vai alla pagina dell'autore: the doctorfeddy