EPILOGO
Kei arrivò di corsa all'ospedale dove Nicole era ricoverata e, come arrivò nella stanza che le era stata riservata, vide uno dei medici che li avevano soccorsi.
- Buona sera, signor Hiwatari. Come si sente?-
- Io bene, signore. Penso di avere la soluzione all'agente patogeno.- rispose il ragazzo.
- Abbiamo provato di tutto.-
- Vitamina C.-
- Le abbiamo somministrato grosse quantità di vitamine, tra cui anche la C.-
- Per via venosa?-
- No, non possiamo effettuare prove senza il consenso o del paziente o di un parente prossimo.-
Nicole aprì gli occhi e osservò i due che erano nella stanza.
- Kei… come ti… senti?-
- Bene, Nicole, penso di avere la soluzione.- le rispose il ragazzo.
- Non possiamo fare nulla senza il suo permesso.- disse il medico.
- Avete il mio permesso, o devo farvi un modulo?- sorrise la ragazza.
- Nessun modulo.- rispose il medico, andandosene.
Kei si sedette sul letto, accanto alla ragazza, che gli prese la mano.
- Come mai ti fidi così ciecamente?- le chiese, sorpreso.
- Perché ti amo.- rispose lei, facendolo arrossire.
Kei le accarezzò i capelli, ancora morbidi nonostante le sue condizioni fisiche, e il medico tornò con una siringa in mano. Le anestetizzò la parte del braccio dove avrebbe fatto l'iniezione e gliela fece.
- Ora bisogna solo aspettare se fa effetto.- disse il medico.
- Riposa, veglio io.- le disse Kei.
Nicole annuì e chiuse gli occhi. Quella notte fu una delle più tormentate che i due passarono poiché tutti i sintomi che la ragazza aveva avuto nei tre anni si ripeterono in quella notte in ordine inverso a come si erano presentati e con durata molto inferiore, ma alla fine tutto si calmò e i due uscirono, lui sostenendola, sul terrazzo, che era rivolto a est.
- Ora è tutto finito.- le disse.
- Sì.- rispose lei, alzando il viso verso di lui e baciandolo dolcemente.- E tutto è cominciato.-
Kei la strinse più forte, baciandola con passione, non volendo perderla.
Il fratello arrivò nella stanza, ma vide i due stretti l'uno all'altra e se ne andò silenziosamente: avevano bisogno di tempo per loro, prima di tornare al lavoro.