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Autore: katyjolinar    01/03/2013    1 recensioni
Crossover Doctor Who-Fringe.
Il Dottore, inseguendo ricordi di secoli prima, si ritrova nel 2036.
60 anni prima di quella data, quando era 800 anni più giovane, si era temporaneamente stabilito sulla Terra, in incognito, facendosi passare per uno scienziato militare della base di Jacksonville. Le persone con cui aveva vissuto in quel periodo avevano lasciato un segno indelebile nei suoi cuori: Marilyn, Olivia e Rachel. riuscirà a ritrovarle a 60 anni di distanza?
spoiler per chi non ha visto la 4x19 di Fringe
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Jack Harkness, Rose Tyler, TARDIS
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente, la vita ad Harvard tornò alla normalità.

La Rossa era vicina al parto, grazie al Cortexiphan, e Lincoln le stava vicino il più possibile.

Il Dottore, per tenerla al sicuro, l’aveva fatta trasferire all’interno del TARDIS, dove avrebbe trovato tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno. L’altra Olivia le faceva compagnia, ogni tanto, cercando di distrarla dagli effetti collaterali della sostanza che le era stata iniettata, soprattutto nei momenti in cui Lincoln si assentava.

Intanto, all’esterno, Charlie stava controllando una mappa olografica della Freedom Tower. Accanto a lui, River apportava delle modifiche alla stessa, colmando i vuoti lasciati dalle descrizioni fatte da Tony, Henrietta, Peter e Jack, gli unici che, al momento, erano riusciti a entrare.

“Come sarebbe che non ci sono vie d’accesso all’ultimo piano che non siano sorvegliate da meno di due Lealisti?” domandò l’uomo fissando l’ologramma “E’ impossibile, non possono avere così tante guardie! Ci saranno almeno una decina di punti di accesso, tra ascensori e scale antincendio!”

“Dolcezza, credimi, è così.” rispose la riccia, sorridendo “Credi davvero che la fuga di Tony e Etta non abbia allarmato gli Osservatori? Senza contare che il loro capo li ha incontrati.”

Charlie sospirò e dovette ammettere che la donna aveva ragione. Inoltre ci sarebbero sicuramente state delle trappole, per impedire loro di entrare, e doveva tenerne conto.

Peter si avvicinò, tenendo una tazza di tè fra le mani, per osservare i progressi. Prese una matita e indicò l’ultimo piano dell’ologramma.

“Su questo piano cosa c’è?” domandò.

“Quello… in teoria dovrebbe essere l’ufficio di Henry. In pratica non so esattamente come è fatto, non sono mai riuscita ad arrivare fin lassù.” commentò River.

Peter annuì, fissando l’ologramma, concentrato, mentre la donna giocherellava con una piccola moneta d’argento, facendola girare sulle mani e sparire a piacimento, con piccoli giochi di prestigio. L’uomo venne attirato da quelle manipolazioni e le osservò per qualche minuto, prima di afferrare la moneta e analizzarla attentamente.

“Mezzo dollaro d’argento. Sembra pure vecchia…” disse, rigirandosela e facendo gli stessi giochi che faceva la riccia poco prima “dove l’hai trovata?”

“E’ un cimelio di famiglia. Apparteneva a mio nonno. Mi ha anche insegnato qualche gioco di prestigio quando ero bambina.”

Peter bloccò la mano, alzando gli occhi sul viso di River, sorpreso e confuso allo stesso tempo.

“Come si chiamava tuo nonno?” chiese.

“Entrambi i miei nonni avevano lo stesso nome, ma è spoiler, mi dispiace.” rispose, cripticamente, River.

L’uomo sospirò. Già i giorni precedenti aveva ripetuto più di una volta a tutti coloro che le facevano una qualsiasi domanda per il futuro quella parola: spoiler. Era frustrante non avere risposte complete; si guardò intorno, osservando gli altri ribelli, indaffarati nei loro compiti. Lo sguardo si fermò sulla figlia, impegnata nell’immagazzinamento di alcune provviste, che in quel momento si stava concedendo una breve pausa in compagnia del fratello di Rose. I due ragazzi sembravano essersi legati molto nel periodo di prigionia; osservò quel gioco di sguardi e i movimenti dei due. A Peter sembrò di vedere sé stesso e Olivia anni prima, prima che lui conoscesse la verità sulla sua provenienza, prima di Jacksonville. Sorrise tra sé quando Jack si avvicinò e li divise, con la scusa di far portare a Tony uno scatolone nel magazzino, e si ritrovò a pensare a come erano cresciuti i due ragazzi.

Due figli dei due mondi, con un genitore di un lato e uno dell’altro, cresciuti in un mondo in guerra, dove hanno dovuto imparare a sopravvivere. Si chiese che tipi fossero i genitori di Tony, ma dalle descrizioni di John e Rose aveva capito che la madre doveva essere stata una donna forte, così come il padre doveva essere un uomo forte, Peter Tyler, uno dei capi della Resistenza inglese.

La mente di Peter prese a lavorare vorticosamente, appena focalizzò il nome del padre di Tony. Spalancò gli occhi e tornò a fissare la riccia di fronte a lui. le sue parole rimbombarono nella sua testa: i miei due nonni avevano lo stesso nome. Senza dire una parola allungò la mano e la poggiò sulla guancia di River, in una leggera carezza.

La donna non si mosse, fece un leggero sorriso e lasciò che la mano dell’uomo sfiorasse la sua guancia.

“Tu…” sussurrò Peter, guardandola negli occhi “hai detto che i tuoi nonni… non può essere… tu sei…”

Non fece in tempo a metter voce ai suoi pensieri che Olivia corse fuori dal TARDIS, guardandosi intorno, preoccupata e allarmata, quindi la bionda corse verso Lincoln e gli disse qualche parola in privato.

Subito l’uomo corse nella cabina, trafelato, mentre Olivia si avvicinava a Peter, preoccupata.

“Peter, dov’è tuo padre?” domandò “C’è bisogno di lui nel TARDIS: il bambino di Olivia sta per nascere.”

   
 
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