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Autore: peluche    01/03/2013    42 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AMICI DI LETTO -
capitolo 29.

 

 

 

«E con questo.. vi auguro buone vacanze e un buon anno!» Ci fu un boato dopo che il professore finì di spiegare quella che doveva sicuramente essere un'interessantissima lezione e annunciò a tutti buone vacanze,chiudendo i libri sulla cattedra felice anche lui di poter passare un po' di tempo fuori dalle mura dell'università.
«Sicura di non voler venire con me Zoe?» Mi chiese Lora,afferrando la borsa da terra.
«Grazie mille Lo ma passerò un po' di tempo qui a Bedford.» Gli risposi,prendendo i libri e scendendo dalle numerose scale che circondavano l'aula.
«Zoe! - il professore mi fece un cenno con la mano e,frenando la forte voglia di saltargli addosso,gli andai in contro – Mi hanno detto che il tirocinio è finito.»
Non so per quale volontà divina quella meraviglia di uomo fosse venuto a insegnare proprio nella mia università,con i suoi occhi color oceano e quel capello biondo scuro che con quel ciuffo arruffato mi faceva andare in estasi ogni volta che se lo scompigliava con un gesto della mano. Mi resi conto che lo stavo fissando più del solito,così scossi la testa per tornare a rispondergli.
«Si,ieri mi hanno consegnato la certificazione.»
«Mi hanno detto che hai fatto un ottimo lavoro con i bambini.» Si sedette sul banco,sorridendomi.
«E' stata una bella esperienza e un po' mi mancano in realtà.» Vidi l'ultimo ragazzo lasciare l'aula e chiudere la porta alle sue spalle.
«Magari avrai l'occasione di rifarlo.» Con un balzo tornò a terra e afferrò la giacca,poggiata sulla sedia.
«Lo spero! Adesso meglio che vada.»
«Oh certo,vado anche io. - si mise la sciarpa al collo e prese i libri – Torni a casa?»
«Veramente no,rimango qui all'università con una mia compagna.»
«Non torni a casa per Natale?» Mi chiese stupito.
«Non ho un motivo valido per tornare quindi preferisco rimanere qui e recuperare qualcosa di studio magari. - indietreggiai e alzai un braccio in segno di saluto – Buon Natale professore.»
«Zoe, - mi fece voltare nuovamente – va tutto bene?»
«Certo,tutto benissimo!» Lo salutai nuovamente per poi girare i tacchi e uscire fuori dall'aula. In realtà non andava tutto bene,niente andava bene in quel periodo. Io cercavo in tutti i modi di festeggiare il Natale per non rovinarlo ai miei amici,dovevo evitare mia madre che nonostante non rispondessi a nessuna delle sue chiamate continuava senza sosta a farle e dovevo reggere la cena della vigilia di Natale a casa Malik. Non è troppo tutto questo per una sola persona?
«Buon Natale Zoe!» Mi urlò una ragazza del mio stesso corso,sorrisi di risposta. Raggiunsi il dormitorio e notai tutti i bagagli disposti all'uscita e un pullman pronto per partire. Presi l'ascensore e quando arrivai al piano trovai la porta della mia camera aperta.
«Sicura di non voler venire Elle?» Dana uscì con in mano un grosso borsone e nell'altra la piccola valigia per il computer.
«E' già la quarta volta che me lo chiedi Dana,staremo bene.» Le rispose Elle,baciandola sulla guancia.
«Zoe! - Mi disse quando si accorse di me – Temevo non arrivassi in tempo.» Dana mi abbracciò per poi guardarmi con la sua solita espressione di raccomandazione.
«Niall muoviti!» Urlò,superandomi e andando verso l'ascensore. Il biondino spuntò poco dopo,in disordine ovviamente,con il borsone semi aperto.
«Dove hai deciso di andare?» Gli chiesi,afferrando la chitarra al volo prima che potesse cadere a terra per distruggersi.
«Non a casa di certo, - la prese e se la mise sulle spalle – andrò da mia sorella.»
«Mi raccomando!» Gli diedi un pizzicotto affettuoso in guancia e lui mi sorrise,con i suoi occhi così chiari e limpidi che se li fissavi potevi tranquillamente perderti.
«Ah Zoe, - mi voltai di nuovo prima di entrare in stanza – pensaci bene.» Feci una smorfia.
«A cosa?» Non rispose. Si limitò a sorridermi e a voltarsi di nuovo per andar via.
«Che voleva dire?» Mi chiese Elle,arrivando al mio fianco con in mano un muffin.
«Non ne ho idea.» Entrai e chiusi la porta,buttando borsa e libri sul divano.

 

«Sicura che vado bene?» Mi domandò nuovamente Elle,sull'uscio della porta di casa Malik.
«Se ti dessi una calmata saresti perfetta.»
«Scusa..» Abbassò il viso diventando triste.
«Ehi,sei bellissima come ogni giorno Elle.» Le dissi,sorridendo.
Alzò il volto portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e fece un respiro profondo.
«Io e Adam abbiamo litigato..» Mi disse a un tratto,prima che potessi suonare. Eravamo in quel punto da circa quindici minuti ormai ed Elle non ne voleva proprio sapere di entrare. Il fatto è che Louis sarebbe stato presente quella sera e la mia amica entrava in crisi ogni volta che lo vedeva.
«..non voleva che venissi qui per Louis e io non l'ho ascoltato..»
«Elle,perchè stai con Adam?» Prima che potesse rispondere alla mia domanda,la porta di ingresso si aprì e apparse una Doniya sorridente e allegra.
«E' da dieci minuti che vi vedo qui fuori! Buona vigilia di Natale!»
«Anche a te!» Entrammo più disinvolte che mai e notammo un'immensa tavola apparecchiata al centro della stanza con sopra piatti di tutti i tipi. La famiglia Malik aveva abbandonato quel ghetto in cui vivevano fino a un anno fa per iniziare una nuova vita in un quartiere tranquillo e accogliente.
«Zoe!» Safaa fece un balzo giù dal divano e corse ad abbracciarmi. La casa era piena di piccoli Malik che si rincorrevano attorno al tavolo. Strinsi la bambina sorridendo e poi notai Zayn sul divano mentre sollevava da terra un bimbo di circa 4-5 anni. Non si capiva esattamente chi fosse più piccolo tra i due,sembravano quasi gemelli,come se non si scambiassero di circa 20 anni. Rimasi a guardarlo,a guardare la sua buffa faccia che assumeva le smorfie più strane o ad ascoltare gli strani versi che faceva con la bocca.
«Ti stai sbavando il vestito.» Mi disse a un tratto Elle all'orecchio. Scossi la testa di scatto e mi voltai verso di lei sorridendo.
«Vieni Zoe,voglio presentarti una persona.» Doniya mi prese per una mano e con l'altra tenevo Safaa stretta. Mi portò verso la cucina dove notai una signora bassina e robusta alle prese con i fornelli.
«Mamma, - esordì Doniya – voglio presentarti Zoe.» Non appena la signora si voltò quasi quasi mi accecò con il suo splendente sorriso a 32 denti.
«Finalmente! - venne ad avvolgermi tra le sue braccia e a stringermi più forte che poteva – Era da tanto che volevo conoscerti.» Voleva conoscermi? Voleva conoscere la ragazza che aveva spezzato il cuore al figlio?
«Mamma così la soffocherai!» Doniya cercò di intervenire e di sciogliere l'abbraccio prima che potessi scoppiare. Mamma Malik mi lasciò andare ma rimase a guardarmi come affascinata.
«Zayn non ti ha reso giustizia, - disse – sei molto più bella di come ti ha descritta.»
«Lui mi ha descritta?» Chiesi,confusa.
«Mia mamma tende a parlare troppo.» Intervenne Doniya,fulminandola.
«Safaa mi ha detto che l'hai aiutata molte volte e che ti sei sempre presa curai di lei.» Mise le braccia sui fianchi e mi venne da sorridere perchè a guardarla mi venne in mente 'Cocca' del film Disney Robin Hood. Come facevi a non volerle bene?
«Si son..»
«Il sugo!!» Urlò a un tratto,stroncandomi. Si voltò di scatto e corse verso la pentola che aveva preso a fumare,rovesciando il coperchio.
«Mamma,Louis è arrivato e se vuoi possiamo iniziare.» Zayn entrò nella stanza fissando prima sua madre per poi accorgersi di me e rimanendo come sorpreso.
«Va bene tesoro allora sedetevi, - permise – ah Zayn! Non mi avevi detto che Zoe era così bella.» Arrossii. Abbassai lo sguardo imbarazzata,mentre Doniya accanto a me rideva divertita alla scena.
«Si bè.. - iniziò lui – la bellezza di qualcuno non si può mai descrivere a dovere.» Alzai il viso e incrociai i suoi occhi che mi stavano fissando.
«A TAVOLA!» Urlò a un tratto Doniya,salvandomi da quella situazione.. strana.

 

La cena sembrava infinita e avevo la pancia così piena che iniziai a chiedermi se fossi stata in grado di alzarmi dalla sedia e di guidare fino al dormitorio. Avevo dimenticato come fossero le cene in famiglia,come ci si sentisse amati e parte di qualcosa. Avevo dimenticato quanto fosse importante il legame tra genitori,tra amici.. forse perchè in tutta la mia vita non avevo mai avuto niente del genere. Non eravamo soliti a fare cene in grande. Diciamo che nessuno si trovava bene in compagnia di mia madre così tutti i membri della mia famiglia cercavano di emarginarla con scuse banali,emarginando anche me e mio padre. Non potevo biasimarli.. Chi poteva reggere Amanda il giorno di Natale? O al ringraziamento,o in qualsiasi altra festa?
«Zoe,i tuoi genitori devono essere tristi a non averti a Natale a casa.» Disse a un tratto Tom, il patrigno di Zayn, mentre ero occupata a togliere gli ultimi piatti dal tavolo. Uno di questi mi cadde quasi per terra ma riuscii a prenderlo appena in tempo. Vidi Zayn,Elle,Louis e Doniya fermarsi all'istante e guardare l'uomo con un'espressione di rimprovero.
«Ho detto qualcosa.. qualcosa di male?» Chiese lui,confuso.
«No,affatto. - dissi,attirando lo sguardo di Elle – Il fatto è che mio padre è morto un anno e mezzo fa e io e mia madre.. diciamo che non andiamo d'amore e d'accordo.» Sorrisi.
«Tesoro mi dispiace.. non volevo.» Si scusò Tom,guardandomi affettuosamente.
Feci spallucce rassicurandolo e poi tornai in cucina a mettere gli ultimi piatti dentro il lavandino.
«Mi dispiace.. - sobbalzai quando qualcuno entrò nella stanza – per Tom intendo,avrei dovuto avvertirlo.» Mi voltai e trovai Zayn con in mano un paio di bicchieri.
«Non fa niente.. non lo sapeva..» Dissi,fissandomi le dita.
«Meglio che vada a riprendere Elle,si è fatto tardi e dovremo tornare..» continuai.
«Oh no,mia madre non vi permetterà di guidare da sole a quest'ora della notte. Vi sta già preparando i letti al piano di sopra. Tu,Louis ed Elle dormite qua stanotte.» Disse,sorridendo.
«Ma no non ser..»
«Non riuscirai a vincere contro mia madre Zoe.» Ridemmo entrambi e alla fine ci rinuncia. Avrei dovuto passare una notte a casa Malik,il che voleva dire una notte con Zayn in pigiama,una notte con Elle che si sarebbe portata la testa con Louis,una notte di pensieri.. troppi.
«C'è una cos..» Iniziò lui,quando la sua sorellina entrò correndo in cucina per prendermi per mano.
«Doniya e mia madre vogliono te ed Elle al piano di sopra.» Mi feci trascinare via,abbozzando a Zayn un sorriso mentre rimaneva lì con le mani in tasca.

 

«Non è stata tenera la mamma di Zayn?» Mi chiese Elle,buttandosi sul letto che la famiglia Malik ci aveva gentilmente offerto.
«Si.. un tesoro..» risposi io,disinteressata.
«Zoe.. che c'è?»
«Ho solo sonno,buonanotte Elle.» Mi voltai dall'altro lato e spensi la luce. La mia amica la riaccese subito dopo.
«Zoe Fraherty!» Urlò.
«Cosa vuoi che ti dica? Vuoi che ti dica che l'idea di averlo nella stanza accanto mi fa impazzire perchè vorrei essere tra le sue braccia? Vuoi che ti dica che lo penso ogni giorno e che l'anno scorso ho fatto un'emerita cazzata? - Elle non rispose,iniziò a sorridere – Che cavolo ridi adesso?»
«Rido perchè finalmente hai ammesso di amare Zayn Malik.» Ci pensai per un attimo. Aveva ragione. Non ero mai riuscita a dire quelle cose ad alta voce e in un attimo erano diventate reali.
«Facciamo una cosa, - si alzò dal letto scuotendosi i capelli – io vado a riprendermi Louis e tu vai a dire a Zayn finalmente quello che provi.»
«Cosa? NO.»
«Zoe! Lo stai perdendo,ogni giorno che passa.» Rimasi a pensare a quelle parole. Lo stavo perdendo,e non stavo facendo niente per riprendermelo.
«Vieni o no?» Elle era già alla porta,pronta per la missione. Non l'avevo mai vista così determinata e mi chiesi cosa le avesse dato tutta questa sicurezza. Scesi dal letto stringendomi nelle spalle per il freddo e per l'ansia. Elle aprì la porta e andò verso destra.
«Mi raccomando.» Mi sussurrò. La vidi scomparire poco dopo e io mi voltai a sinistra trovando la porta della camera in cui c'era Zayn accanto alla nostra. Rimasi una manciata di minuti a fissare il legno,con le braccia conserte e la fronte appoggiata alla porta.
«Scusa Elle..» dissi tra me e me,indietreggiando e scendendo giù al piano di sotto. Non potevo farlo,non ero pronta,non ero abbastanza coraggiosa. Tornai in salone,dove avevamo passato la maggior parte della serata,e osservai l'orologio che segnava le 4 e 24 di notte. L'unica cosa che illuminava la stanza erano le luci dell'albero di Natale e mi ricordarono in una maniera incredibile casa. Mi vennero i brividi e cercai di trattare le lacrime che volevano con forza scendere per rigarmi ancora una volta le guance. Mi avvicinai piano fin quando notai una figura seduta sul divano,con la testa all'indietro. Mi sporsi cercando di non fare rumore e riconobbi Zayn.
«Zayn?» In un attimo sussultò,spaesato.
«Ehi.. che fai qui?»
«Io.. avevo sete così sono scesa a prendere un bicchiere d'acqua! - poteva andare bene come scusa – Tu invece perchè dormi sul divano?»
«Mi ero messo a guardare un po' di televisione ma mi sono addormentato e la tv ha il timer e deve essersi spenta.» Notai il telecomando stretto tra la mano. Si mise seduto,facendomi spazio.
«Grazie.. per la serata.» Dissi a un tratto,portandomi le ginocchia al petto.
«Per qualche strano motivo è come se fossi della famiglia Zoe.» Mi sorrise. Distolsi lo sguardo per non sciogliermi in quell'esatto momento.
«Cavolo! Prima che me ne dimentichi..» si alzò velocemente e andò a prendere un pacchetto regalo sotto l'albero.
«Buon Natale Zoe!» Non me lo aspettavo. Mi mise quel pacchetto tra le mani e diventai rossa di vergogna. Lo scartai lentamente,cercando di non rovinare la confezione.
«Il tuo sogno è diventare una pediatra e penso che possa iniziare da questo.» In effetti non aveva torto. Nel pacco trovai uno stetoscopio rosa con una scimmietta di peluche intrecciata al filo.
«Ma.. è bellissimo!» me lo misi al collo e iniziai a fantasticare sul numero di bambini su cui l'avrei usato.
«Direi che ti sta bene.» Disse lui,toccando la scimmietta.
«Visto che siamo in vena di regali.. - mi alzai anche io come aveva fatto lui prima e presi un pacchetto nascosto dietro il camino – ecco il mio. Buon Natale Zayn!»
Gli consegnai il pacchetto rosso e lo vidi sorridere come non aveva mai fatto prima. Forse Elle aveva ragione.. forse dovevo dirgli tutto..
«Ma sei pazza?!» Esclamò.
«Il tuo sogno è diventare un fotografo quindi puoi iniziare con questa e immortalare tutte le cose che ti piacciono.» Appena vide la Nikon i suoi occhi diventarono quasi piccole scintille.
«Ma deve essere costata tanto!»
«Di quello non devi preoccuparti,ho fregato qualche soldo a mia madre.» E di certo mia madre non aveva problemi di soldi,avrei aggiunto.
«Grazie Zoe..» mi disse.
«Zayn.. c'è una cosa che vorrei dirti in realtà..»
«Anche io devo dirti una cosa..» Sorrisi.
«Davvero? - forse non lo stavo perdendo,forse anche lui stava per dirmi che mi amava – Inizia tu!»
«Ok.. - prese fiato e iniziò – Io ed Ashley andiamo a Manhattan..» Ecco. Proprio quello che volevo sentire.
«A Manhattan?»
«Si.. hai presente il corso di fotografia che ho fatto a New York? Il 31 Dicembre partiamo e facciamo un anno di stage a Manhattan.» Il 31 Dicembre. Tra 7 giorni sarebbe partito di nuovo e non lo avrei più rivisto per un anno?
«Wow! Sono.. sono felice per te.» Sorrisi. Il sorriso più falso che potessi fare.
«E' il mio sogno! Devo andare,capisci?»
«Certo che devi! Sono tanto contenta per te Zayn!» E lo ero. A malincuore lo ero.
«Tu che volevi dirmi?» Mi chiese dopo,sorridendo.
«Io? - Che sono un'emerita idiota,ecco cosa volevo dirti! - Niente di importante! Forse riprenderò il tirocinio in ospedale.» Brava Zoe. Pinocchio ti fa una pippa.
«Davvero? Ma è fantastico Zoe!» Istintivamente mi abbracciò,cullandomi prima a destra e poi a sinistra.
«Si.. fantastico..» sussurrai.
 

 

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Ragazze scusate... non è stato un bel periodo per ora..
non posso neanche spiegarvi perchè ma spero che mi perdoniate e che continuiate a leggere la storia!
Ho cercato di farlo più lungo questo capitolo per farmi perdonare.. un bacio

  
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