Eccoci qui! Si era detto e si è fatto: io, la Sara, Lily e la Elena; oggi 25 maggio, siamo in Canniccia a festeggiare l'oramai sicura promozione in quarta.
- Ehi ragazze è l'una! Che ne dite se ce ne tornassimo a casa?- propongo, abbastanza stanca.
- Io dico che dovremmo restare qui finché non chiude e poi girare fino all'inizio della scuola- interviene la Sara, che è un po' alticcia.
- Sì e presentarci come zombi-
- Per di più senza la roba e vestite da discoteca- la contraddicono la Elena e Lily.
- Comunque per me il problema non si pone. Mia mamma mi ha mandato un messaggio; è qui fuori -
- Veniamo anche noi-
- Sì è ora di tornare a casa -
- Parlate per voi- dice la Sara
- Dove andresti te?- le chiedo
- Boh giro un altro po’-
- Allora ci si vede domani-
- Ciao-
Dopo esserci salutate, monto in macchina già persa nei miei, sempre uguali, pensieri: lui e quel giorno, quel meraviglioso giorno era il 17 luglio scorso e mia sorella aveva fatto la festa di compleanno; io, la Marielisa e Lorenzo, il mio fratellone, siamo andate con le bici al bagno Europa: dove lui lavora.
Mi vergognavo da morire, non avevo nemmeno il coraggio di avvicinarmi per vedere se c'era. Poi l'ho visto: stava sistemando le sdraio. Il cuore ha iniziato a battermi forte come il motore di una macchina da corsa prima di una gara; e avevo lo stomaco che si allenava a fare i fiocchi per i pacchi di natale. Sono rimasta lì a fissarlo da lontano finché a mio fratello non è venuta in mente la brillante idea di chiamarlo:
- Nicolaaa. ..c'è 1''Ilaria...- appena si è girato mi sono fiondata nella siepe mentre i interi ''cari" amici lo salutavano. A uri certo punto il mio fratellone mi ha trascinato via dal suo bagno e rni ha riportato a casa. Da. quel giorno sono tornata tutti i giorni al suo bagno senza mai avvicinarmi.
- Ila...siamo arrivate a casa...-
- Sì mamma ora
scendo-
Ormai non ci posso far niente, quello che ho fatto, per quanto stupido, l'ho fatto. Vado in camera mi spoglio, mi metto il pigiama e vado a letto. Ho la testa che scoppia per i troppi dubbi e le troppe emozioni che premono per uscire fuori e urlare al mondo ciò che provo Dopo poche altre considerazioni mi addormento fissando sul soffitto la piccola luce filtrata dalla finestra.