“Isadore: come una delicata porcellana dipinta a mano...”
Peccato che, in realtà, Sidor non sia nulla di tutto ciò. Troppe incrinature su quella sottile porcellana, un lieve disegno che sbiadisce nel tempo, di cui più nulla si intravede con chiarezza. Non c'è niente di chiaro nella sua vita. Troppe insicurezze, troppe domande senza risposta. Troppi perché, sulle sue labbra. E un nome, difficile da dimenticare.
[Racconto partecipante al contest: "A volte l'amore è crudele..." indetto da Cloe901s]